Fanfic su artisti musicali > The Vamps
Ricorda la storia  |      
Autore: jamesguitar    14/09/2014    4 recensioni
Eravamo nati come due linee parallele, destinate a non scontrarsi mai e a percorrere la loro strada di sogni probabilmente mai realizzati, in una vita triste e monotona. Poi però era arrivata la determinazione a diventare chi volevamo essere, che come un bambino che smonta e rimonta i lego aveva preso le due linee e le aveva unite in una sola.
Sei arrivato nella mia vita come un uragano, non sono riuscito ad evitare di innamorarmi di te e continuo a farlo ogni giorno, lo farò per sempre, per tutti i giorni della mia vita.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bradley Simpson, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Per tutti i giorni della mia vita.
 
Ti sentii grugnire nel sonno e aprii gli occhi, infastidito dalla pioggia che batteva sui vetri della tua stanza e dai rumori che emettevi di notte.
Sbadigliai e mi appoggiai su un fianco, ti guardai.
I tuoi capelli castani e ricci ti cadevano scompigliati sulla fronte, creando tante piccole soffici spirali. Pensai a quanto fossero sprecati i tuoi occhi chiusi perché incapaci di mostrare la loro lucentezza e il loro colore magnifico, che mi stregava ogni volta che mi sorprendevo a fissarti. I tuoi lineamenti perfetti sembravano disegnati da un pittore, le tue labbra rosee erano così dolci e soffici solo a guardarle.
«Smettila di fissarmi» la tua voce roca e soffocata dalle labbra quasi completamente chiuse mi arrivò alle orecchie, e sorrisi.
«Perché?» sussurrai quasi sbadigliando.
«Non lo so» non avevi ancora aperto gli occhi. «Mi fai sentire in soggezione.»
Una piccola risata graffiata uscì dalla mia gola. «Sei bellissimo, non guardarti è impossibile.»
 
Il marrone delle tue iridi mi investì in pieno in una frazione di secondo. Tante volte mi avevi detto che i miei occhi azzurri erano più belli e speciali dei tuoi, non ero mai riuscito a capirti.
«Nah, non direi bellissimo.» un sorriso sbilenco piegò le tue labbra. «Tra i due il bello sei tu.»
Mi stesi a pancia verso l’alto e guardai il soffitto. Guardai una delle mura tra cui eri vissuto per così tanto tempo, la vernice scrostata e qualche scritta qua e là. Sorrisi al ricordo di me e te qualche mese prima, tu sulle mie spalle con un pennarello in mano pronto a scrivere un pezzo di Risk it all e a dedicarmelo, sperando che tua madre non se ne accorgesse e non urlasse dalla rabbia per aver rovinato la tua stanza.
Io e te avevamo collezionato così tanti ricordi in quella camera, così tante canzoni cantate spontaneamente da ubriachi erano diventate i nostri più grandi successi, le lenzuola sempre piene di baci rubati e segreti che il mondo non avrebbe mai saputo, le tue magliette delle band musicali che diminuivano sempre di più a causa mia; adoravo rubartele, erano così belle ed avevano il tuo odore.
 
Eravamo nati come due linee parallele, destinate a non scontrarsi mai e a percorrere la loro strada di sogni probabilmente mai realizzati, in una vita triste e monotona. Poi però era arrivata la determinazione a diventare chi volevamo essere, che come un bambino che smonta e rimonta i lego aveva preso le due linee e le aveva unite in una sola.
Sei arrivato nella mia vita come un uragano, non sono riuscito ad evitare di innamorarmi di te e continuo a farlo ogni giorno, lo farò per sempre, per tutti i giorni della mia vita.
Quando ci conoscemmo ti feci capire di restare lontano dai miei fatti personali, che ero un ragazzo complicato e pieno di complessi e non dovevi avvicinarti ai demoni che alloggiavano dentro di me, perché sarebbe stato un percorso oscuro e dannatamente difficile; ma tu non hai mollato.
Nemmeno un secondo hai smesso di provare a conoscermi, a farmi ridere e a rendermi felice. Questa stanza è il simbolo di noi due, le due linee che sono diventate una sola, la stanza che anche dopo mesi, anni, è restata la stessa. Perché noi due siamo ancora i ragazzini di quando ci siamo conosciuti, scherziamo sulle stesse cose, piangiamo per le stesse idiozie. Non cambierei nulla della mia via nemmeno per tutta la fama del mondo, per miliardi di fan in più, perché sono felice così. Il tuo amore ha spazzato via i demoni nella mia testa e nel mio cuore, ma non solo, ha fatto in modo che non possano più tornare. L’amore guarisce meglio di qualsiasi medicina, ha detto qualcuno, ed  è vero.
 
«Voglio farmi un tatuaggio.» affermai dopo aver spostato lo sguardo su di te,  senza che avesse senso o qualche collegamento con ciò che stavamo dicendo.
«Cosa vuoi tatuarti?» la tua vocina dolce da ragazzino era sempre stata una delle caratteristiche che preferivo di te, così come la risata leggera e spontanea che emettevi quasi sempre, come in quel momento.
«It’ll be alright.» la decisione che presi in meno di due secondi fu così libera, così vera. Sentivo che era esattamente ciò di cui avevo bisogno in quel periodo della mia vita, tatuarmi incoraggiamenti sulle braccia, baciare appassionatamente la persona che amavo e cercare di restare in equilibrio sul sottile filo della vita.
«Perché?» sembravi un bambino, con le tue domande semplici e magiche.
«è una promessa a me stesso» le tue iridi marroni si fusero nelle mie ed un brivido mi percorse la colonna vertebrale. «Brad, prima di te nulla è stato bello come lo è adesso, non è mai andato tutto bene, e voglio promettere a me stesso che continuerà ad essere com’è adesso, con me e te che ci amiamo e tu che rendi la mia vita migliore.»
Ti sentii trattenere il fiato nella tua maglia degli Artic Monkeys, quella così rovinata che ormai era utile solo per dormire, e le tue braccia sottili stringersi al cuscino.
«Ti amo.» mi dicesti sussurrando, quasi senza il coraggio di guardarmi negli occhi, con le dita a tormentare un filo sfuggito alla federa su cui poggiavi la testa.
«Anch’io ti amo»
«Tris, andrà tutto bene davvero. Te lo prometto.» stavolta ero io a non riuscire a respirare, le tue promesse non le aveva mai fatte nessuno, nessuno si era mai preoccupato di assicurarmi di essere al sicuro e di poter essere chi volevo senza intoppi. Tutti pensano che sia meglio non ricevere promesse perché poi non le vedi infrangersi, ma in tutti gli anni della mia vita avevo solo desiderato che qualcuno lo facesse.
«Lo spero.» dissi. «Perché voglio solo essere felice, e tu sei l’unico che mi aiuta a farlo. Starò bene solo se starò con te per sempre.»
 
Mi afferrasti un braccio e mi tirasti verso di te nonostante fossi più debole del sottoscritto, mi lasciai avvicinare al tuo corpo minuto che riusciva a salvarmi ogni giorno, ogni notte, ogni ora della mia vita.
«Io resterò.» fu questo il sussurro che arrivò alle mie orecchie prima del tuo bacio. Le tue labbra pure e morbide sulle mie ruvide e sporche, così rovinate dagli anni e gli amori finiti male, da quei baci spassionati dati a persone che non mi volevano davvero.
E quel bacio provocò mille farfalle nel mio stomaco, sentii le lacrime arrivare agli occhi per la verità nuda e cruda che avevo appena esposto.
Tu eri l’unico in grado di rendermi ciò che ero. Tu eri una parte di me.
La verità è che lo eri sempre stato, dalla nascita. Perché le due linee che camminavano parallele per la loro strada non erano delle vere linee, erano ragazzi che dovevano ancora capire chi erano, la loro identità, cosa volevano diventare e soprattutto chi era la persona che l’avrebbe salvata dalle cattiverie delle persone, dalla malvagità di questo mondo troppo grande; troppo grande per quei due bambini inglesi che erano cresciuti ed erano stati catapultati in un mondo bellissimo, ma ancora sconosciuto ad entrambi. Unendosi le due linee erano diventate due persone forti, in grado di sopportare le fatiche degli adulti e tutti i dolori che la vita porta. Tu, Bradley, eri la persona che mi salvava ogni giorno. Lo avresti fatto per sempre, e non potevo sentirmi più felice di così.





#ANGOLOAUTRICE

Okay, eccomi con una os. Non so che dire a parte che è troppo fluff e i miei feels soffrono. Mi piace un sacco, la adoro, lo devo ammettere. E' strano perchè a me di mio raramente piace qualcosa, quindi ve lo dico lol.
A chi potrei dedicare questa os se non a Night che mi ha spinta a pubblicarla?
Bien, lasciatemi una recensione e rendetemi felice!
A presto,

Jamesguitar
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Vamps / Vai alla pagina dell'autore: jamesguitar