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Autore: _Marty01_    16/09/2014    2 recensioni
Hai mai provato un desiderio di morte tanto grande da non poterti più sottrarti.
Un desiderio di morte così forte da bere anche il sangue che ti macchia i vestiti e ti sporca il viso da un'innocenza di un'adolescenza andata perduta tra quel miscuglio di macchie rosse e secche.
Un desiderio così intenso che anche dopo il quarto cadavere cancellato dalla lunga lista di nomi dipinti col sangue sulla parete bianca non è ancora abbastanza....
Genere: Horror, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai mai provato un desiderio di morte tanto grande da non poterti più sottrarre.
Un desiderio di morte così forte da bere anche il sangue che ti macchia i vestiti e ti sporca il viso da un'innocenza di un'adolescenza andata, perduta tra quel miscuglio di macchie rosse e secche.
Un desiderio così intenso, che anche dopo il quarto cadavere cancellato dalla lunga lista di nomi dipinti col sangue sulla parete bianca, non è abbastanza.
In quanti ti hanno fatto soffrire, in quanti ti hanno maltrattato, in quanti ti hanno ferito e usato. 
La pagheranno, la pagheranno cara, per tutto.
Ti avvicini alla parete e cancelli finalmente il quinto nome.
Fatto.
Cinque nomi.
Cinque linee.
Cinque cadaveri.
Stringi i denti nel leggere il sesto.
Jenny Brown 
La tua ragazza, la tua bellissima ragazza, ex-ragazza, perché adesso è morta, adesso che il suo nome è sul quel muro non ha più un futuro, un presente, una vita. 
Appoggi una mano sulla parete, accarezzando la J di Jenny e chiudi gli occhi. 
Poi spegni la luce della stanza e  ti vesti in silenzio, cullato dalle dolci vesti della notte. 
La casa della ragazza è dall'altra parte della città, potresti prendere un Taxi, la metro, un bus, ma invece te la fai a piedi, con il sangue e lo sporco che ti rigano il viso.
"Jenny..." Cominci a ripetere in silenzio.
Una piccola filastrocca, che ti giunge all'orecchio come una poesia elaborata e dolce.
Chiudi gli occhi, i piedi che bruciano e le gambe che cedono. Poi il nulla.
Urla.
Dolore.
Sangue.
Vendetta.
Amore.
Ti ritrovi a pensare.
Amore? Cosa c'entra l'amore col sangue. 
Dischiudi leggermente le palpebre, gli occhi che ti ruotano nelle orbite. 
Jenny è davanti a te, gli occhi ancora aperti e le lacrime che scendono ancora lente e calde, lavandole via il sangue che gli sporca il viso. 
Cerca di parlare, di dire qualcosa ma il sangue che le ribolle in bocca fuoriesce lentamente dalla sua guancia squarciata, che lascia intravedere i suoi denti bianchi e ancora lucenti all'interno.
Si toglie sorridendo la maglietta, scoprendo un taglio profondo sul petto. Ci infila dentro le mani, e il vomito ti sale in gola. 
Sorride di nuovo, spiccandoti un bacio a mezz'aria, poi estrae fuori la mano, chiusa a pugno e i suoi occhi verdi si spengono come un prato d'inverno. 
Tu gli accarezzi la fronte rossa, imperlata di sudore e le lacrime ti assalgono agli occhi nel vedere il pugno della ragazza aprirsi e lasciar cadere a terra un oggetto rosso e viscido.
Tu lo prendi in mano e te lo porti al petto, come se appoggiandolo al tuo il suo potesse riprendere a battere. 
Forse l'amavi ancora, come lei amava te. 
Una lacrima ti riga il viso, portandosi con se tutto lo sporco sul tuo viso, sulla tua anima.
E poi sorridi dolcemente, baciando il cadavere bianco e spento della ragazza che giace in silenzio e in una pozza di sangue ai tuo piedi.
"Ti amo..." Sussurri.
Ma è solo un secondo, un secondo, prima di richiudere di nuovo gli occhi.
Il buio ti circonda, una sensazione di umido su un dito.
Apri gli occhi.
E una lacrima ti riga di nuovo il viso. Sminuendo quel desiderio di sangue che ti cova dentro.
Fatto.
Sei nomi.
Sei linee.
Sei cadaveri.
Guardi di sottocchio la parete, gli occhi bassi e umidi, e ci appoggi sopra una mano,cancellando col sangue di Jenny il settimo nome. 
Una macchia rossa si posa delicatamente ai tuoi piedi, poi un'altra, e un'altra ancora, fino a formare una piccola pozza.
Un senso di vertigini ti assale e un piccolo brivido ti sale sulla schiena. 
Una risata riecheggia alle tue spalle. 
Una risata incontrollata e a singhiozzi, come un disco rotto, la risata di un pazzo.
Chiudi gli occhi, accasciandoti lentamente al suolo. 
Adesso puoi chiudere gli occhi per sempre e sperare, in una vita migliore.



Angolino dell'autrice:
È la mia prima storia in questa sezione e anche se sono più che sicura che non abbia ne capo ne coda, spero che abbiate gradito la lettura e che lascerete qualche recensione, anche negativa, per migliorare in futuro.
Marty
   
 
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