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Autore: SaeJin    18/09/2014    0 recensioni
Quando una ragazza alla quale e' stato portato via tutto, dalla famiglia alla vita, inizia a capire il significato della parola 'vivere' tutto può accadere. Amori ritrovati, amori persi, sorrisi, lacrime..
#Dal primo capitolo
-Il tuo ragazzo?- sorrise il piú grande.
-Oh no,no- quasi giustificandomi
-Tuo fratello- affermó sorridente Jongup.
-Piú o meno-
Con la partecipazione dei membri del noto gruppo sudcoreano 2ne1!
Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Himchan, Nuovo personaggio, Yongguk
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Non c'é il tuo eroe a prendersi cura di te questa volta-
-Non ho bisogno di lui per mandarti a fanculo-
Il corpo alto del ragazzo che trovava piacere nello spaventarmi, si avvicinava a passo lento sempre di piú.
-Kim Sae Jin- rise scostandomi una lunga ciocca dei capelli scuri -Non puoi tenermi testa- avvicino' la fronte liscia alla mia e fissó i suoi occhi neri nei miei -Non piú-
L'unica cosa sensata che la mia mente riuscí a pensare in quell'istante fu' quella di sputargli in un occhio, ma questo non fece altro che aumentare il divertimento del ragazzo.
-Sai che mi piacciono le ragazze difficili?-
-Sai che mi fai schifo?-
Le sue labbra si attaccarono forti sulle mie, e mi maledissi in quel preciso istante di aver versato una lacrima divertendo quel mostro.
-Non dirmi che era il tuo primo bacio- rise sarcastico.
Certo che lo era, non ho di certo potuto incontrare l'amore della mia vita rinchiusa quattordici anni in un orfanotrofio.
-Cos'é? Il principe azzurro ti ha abbandonata prima di spiegarti alcune delle fondamentali regole della sopravvivenza?-
-Lasciami stare, Jaebeom- lo spinsi via impassibile, trattenendo le lacrime.
-Non voglio, Saejin- prese divertito il mio viso tra le mani e inizió a baciarmi con piú foga della volta precedente.
-Signorina Kim! Apra immediatamente la porta!-
Chi l'avrebbe mai detto, salvata da quella bastarda della preside, che ovviamente mi avrebbe fatto patire le pene dell'inferno per una colpa non mia lasciando il primo dei bastardi, beato come al solito.
-Hai visite-
-Guk!-
Mi gettai d'immediato tra le sue braccia alla visione di quello che era la mia ancora di salvezza, scoppiando a piangere peggio di una bambina.
-Tranquilla piccola, io sono qui-
Il ragazzo lanció uno sguardo minaccioso alla strega che subito fece per andare via.
-Cos'é successo?-
-Nulla di molto importante- feci asciugandomi il volto- piuttosto...-
-Tutto ció che ti rigurda, per me, é importante- m'interruppe d'immediato prendendo il mio viso piccolo tra le sue mani grandi.
-Come mai la strega ti dá cosí tanta importanza adesso?-
-Non cercare di cambiare discorso. Non funzionano i tuoi stupidi giochetti con me-
-Sto bene, davvero. É solo che.. mi mancavi-
-Qui arriva la bella notizia. Ho avuto il consenso per farti da tutore. Prepara le tue cose, andiamo via-
Non avevo piú fiato.
-Ma non sei troppo giovane?-
-A diciannove anni posso essere considerato un uomo oramai-
-E riguardo i miei fratelli?-
Scosse la testa e abassó lo sguardo, non li aveva trovati.

La casa di YongGuk era stranamente piacevole ed arredata bene. Aveva due belle camere, due bagni, una grande cucina ed un terrazzo vista vita notturna.
-Hai percaso cominciato a rapinare banche?-
-Meglio- sorrise mostrandomi un volantino.
-WinoNight?- chiesi perplessa.
-4.100.000 won al mese e tutto quello che devo fare é ballare qualche ora con delle belle ragazze-
-Buon per te- sorrisi malinconita sedendo sul divano bianco.
-Qualcosa non va?-
scossi la testa.
-Meglio, perché da domani inizierai ad andare a scuola e dovrai impegnarti se vorrai diplomarti-
-Una scuola vera?-
-Niente strega, niente compagni psicopatici e tanti tanti compiti a casa-
Lo abbracciai, frequentare una vera scuola significava tanto per me e per il mio futuro e grazie ad una persona che non mi doveva praticamente nulla, ora potevo realizzare i miei obbiettivi.
-Ora vai a riposare- mi bació la fronte.
La mia camera era ció che di meglio potessi desiderare, niente insetti o buchi nel muro, nulla a cui potessi paragonare all'orfanotrofio. Pareti che ancora odoravano di nuovo, un letto con un materasso ed un armadio enorme.
-YONGUK!- urlai il suo nome
-Cosa succede?-
-Non dovevi farlo- risposi dispiaciuta indicando i numerevoli vestiti appesi all'armadio.
-Stupida, a me fa piacere-
-Ma avrai dovuto spendere una fortuna!-
-Per te, altro ancora-
-Giuro che ti ripagheró tutto-
-Si certo- rise -Ora vai a dormire-

L'indomani mi svegliai all'alba, non volevo in assoluto arrivare tardi il mio primo giorno di scuola. Mi feci una doccia veloce e iniziai a scovare qualcosa di sobrio da mettere, se si potevano considerare sobri i gusti del mio migliore amico. Indossai dei jeans scuri, una maglia bianca a maniche lunghe e collo alto, un cardigan baije e degli stivali del medesimo colore. A quanto pare, qualcosa di sobrio poteva sceglierlo anche lui. Presi i libri che il giorno prima YongGuk mi aveva dato e li misi in una piccola borsa marrone.
-Allora?- sorrisi facendo una giravolta su me stessa per farmi notare dal ragazzo già in ghingheri per accompagnarmi.
-Beh..- fece con il volto che mostrava una certa quantità di delusione -...Sei bellissima- rise poi.
-Stupido- gli diedi una pacca sulla spalla e addentai un biscotto al cioccolato.
-Magari peró metterei un pó di questo-
Si avvicinó al mio viso e mi sorrise, poi prese una bottiglietta di mascara e me la passò sulle ciglia. Una volta finito mi soffió prima in un occhio poi in un altro per far si che il trucco si asciugasse.
-Ora sei perfetta- mi accarezzó una guancia e mi diede un bacio sulla stessa.

-Ci vediamo dopo-
Annuii e mi avviai in cerca della mia aula. La scuola era immensa e bellissima, ma ció che piú mi colpí furono i calorosi sorrisi degli studenti, apparentemente felici di cominciare un nuovo giorno.
-Studenti seduti!- Parló a voce alta la professoressa,una donna grassottella di mezz'etá, prima di incitarmi ad entrare.
-Kim Sae Jin, vostra nuova compagna, ví invito a darle il vostro benvenuto facendola sentire a proprio agio questi ultimi due anni cui sono costretta a trascorrere con voi- poi rivolse a me un sorriso stanco -Sieda all'ultimo banco cara, c'é un posto libero-
D'improvviso un boato di sussurri si fece spazio tra la stanza, m'inchinai alla professoressa e mi avviai al mio posto cercando di ignorare le voci.
-Davvero avrá il coraggio di sedere vicino a lei?- -Ce ne saranno delle belle oggi- -Questa non me la perdo-
La ragazza al mio finco era bellissima, magra, bionda e indossatrice di vestiti firmati. Non mi degnó di uno sguardo, ne' proferí parola.

Alla fine della lezione mi affrettai a riordinare le mie cose per raggiungere l'uscita, ma quella che un momento prima mi sembrava una ragazza sordomuta si prospettava in tutt'altro atteggiamento.
-Dove credi di andare con quella faccia?-
Un'ammasso di studenti provenienti da ogni parte della scuola circondó i nostri corpi per godersi lo spettacolo. Le uniche voci che riuscivo a sentire erano quelle di un imperdibile rissa tra Lee Chaerin e la ragazza nuova, quasi mi sembrava impossibile si stesse giá parlando di me, per il resto, silenzio totale.
-Credo di andare a casa, con questa faccia-sorrisi sarcastica scatenando lo stupore degli studenti che or ora iniziavano a gridare "rissa!"
La ragazza mi spinse malamente sul pavimento incitata da qualche leccapiede sparse qua e la', ma prima che potesse farmi un occhio nero, fu fermata da cinque sogome angeliche che riuscirono a placare la sua ira.
-Sono innoque, tranquilla.- mi sorrise quello che sembrava essere il piú grande dei cinque, una volta placatasi la voglia di guerra della stragrande maggioranza degli studenti. -Io sono Kim Him Chan, sono all'ultimo anno con Daehyun e Youngjae- affermó indicando i ragazzi i quali mi salutarono con un inchinino che contraccambiai -Loro invece sono Jongup e Junhong, e sono al penultimo, come te se non sbaglio giusto? Kim SaeJin?-
Annui impacciata e feci il medesimo inchino.
-Sei nuova ad Hondgae? Non ti ho mai vista da queste parti- cerco' di rompere il ghiaccio il piú magrolino, Daehyun, se non erro.
-In realtá sono nata qui-
I cinque meno uno che mostrava unicamente indifferenza, mi guardarono confusi.
-Sono nata qui, ma questioni familiari mi hanno tenuta fuori citta' fino ad oggi, piú o meno- camminavamo lentamente verso l'uscita.
-E hai fratelli?- s'affrettó Jongup
Abbassai lo sguardo al pavimento e sorrisi malinconica, poi guardai il viso del ragazzo e annuii.
-Due... già...- annuii di nuovo
-Anche io ho due fratelli sai?- sorrise Himchan notando la malinconia nei miei occhi. -Sorelle in veritá. Non le ho mai conosciute, ma ogni giorno mi piace immaginarle. Il loro aspetto, la loro vita, vorrei conoscerle.. spero stiano vivendo una víta anche migliore della mia-
Guardai d'immediato il ragazzo negli occhi e una fitta atroce mi pervase lo stomaco. Non pensavo potessero esserci persone che provavano il mio stesso dolore.
-Saejin! Son qui!-
Yongguk urlava il mio nome dal finestrino della macchina riportandomi alla realtá.
-Il tuo ragazzo?- sorrise il piú grande.
-Oh no no- quasi giustificandomi
-Tuo fratello- affermó sorridente Jongup.
In fondo non aveva granché torto.
-Piú o meno- sorrisi e li salutai con un inchino.


*Spazio autrice*
Spero davvero vi piaccia. Sono sicura che ancora devo migliorare molto, quindi accetto utili consigli ed anche le critiche, ma spero in qualche bel complimento anche eh hahahaha.
 
   
 
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