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Autore: angelad    18/09/2014    6 recensioni
"Grazie" e l'abbracci stretta, buttando indietro due lacrime monelle che vorrebbero bagnarti le guance.
Kate ricambia la stretta dandoti un bacino dolce: "Non devi assolutamente dirlo. Semplicemente, ti voglio bene.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Lanie Parish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Semplicemente, ti voglio bene...
 
 
 

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Ti passi una mano tra i capelli neri, massaggiandoti la fronte colpita da quel mal di testa noioso che sembra non voler darti tregua da alcuni giorni.
Neanche la notte riesci a riposare, ti svegli di continuo preda di sogni terribili o di un cuore monello che ha deciso di ballare la rumba nei momenti meno opportuni.
Sei stremata, chiunque lo sarebbe.
Hai fatto una grande fatica oggi al lavoro, le forze sembravano sparite del tutto e arrivare a fine turno è stata davvero una maratona.
Ma ne sei uscita viva, è già una prima vittoria.
Appoggi il tuo camice blu, fedele compagno lavorativo, nell'armadietto e ritorni in abiti civili.
Non vedi l'ora di raggiungere casa, chiudere la porta e perderti nei cuscini del divano.
Non hai voglia di nulla, nemmeno di mangiare.
Speri solo di riposare, magari davanti ad un film che ti faccia possibilmente scappare una risata.
 Non puoi andare a letto troppo presto, oppure alle tre di notte saresti costretta a passeggiare per casa e quest'idea non sembra per nulla brillante.
Non puoi accumulare altro stress, già sei ansiosa di tuo in questo periodo.
Chiudi la luce dello spogliatoio e ti dirigi con passo veloce verso l'ascensore.
"Arrivederci dottoressa Parish, le auguro una buona serata".
La voce arriva alle tue spalle del tutto inaspettata.
È Davin, un nuovo ragazzo che è stato assunto per collaborare con te nello studio.
Ti rimetti in men che non si dica la maschera della donna e della dottoressa in carriera e prontamente gli rispondi: "Buona serata anche a te" sfoderando uno dei tuoi soliti sorrisi.
Nessuno deve sapere quanto in realtà tu non sia in forma, non vuoi che il mondo esterno si preoccupi per te.
In fondo sono solo problemi tuoi e in qualche modo ne verrai a capo.
Non gli lasci il tempo di ribattere e scompari dentro all'ascensore.
Ti appoggi alle fredde lamiere con la schiena e chiudi per un attimo gli occhi nel tentativo di scappare anche solo per un istante al dolore.
Non ne puoi davvero più.
Grazie al cielo, New York sembra collaborare e non rimani intasata nell'usuale traffico cittadino e riesci a raggiungere il tuo appartamento in tempi ragionevoli.
Hai appena inserito la chiave nella toppa della porta, quando il tuo cellulare si mette improvvisamente a squillare.
Guardi il display e aggrotti la fronte.
Kate.
"Ti prego, non può  esserci un altro omicidio. Stasera non potrei sopportarlo.." pensi alzando gli occhi al cielo.
Nonostante ciò rispondi come se quel pensiero non avesse minimamente attraversato la tua mente.
"Hei bellezza, porti buone notizie?".
Una voce maschile ride dall'altra parte dell'apparecchio: "Ti ringrazio per il complimento Lanie, so di essere un figo da paura. Modestamente parlando.. sentirselo dire però fa sempre piacere.."
Tagli lo sproloquio sul nascere: "Castle, scusa, credevo fossi Kate.. stai chiamando dal suo telefono.."
"Lo so, la tua amica sta guidando, quindi è momentaneamente impossibilitata a parlarti. Così ha chiesto a me di darti una telefonata, ma io ho casualmente dimenticato il mio cellulare a casa, così mi ha prestato il suo.. Certo, avesse fatto guidare me e chiamato lei, questo inconveniente non sarebbe capitato, ma sai come la pensa sulla mia guida.."
Ti i ritrovi a sorridere suo malgrado, Castle sa essere davvero un buffone a volte.
"Castle, non credo che tu mi abbia chiamato solo per dirmi questo.."
"Oh, si, certo... scusa.. Volevamo solo dirti che stasera a casa mia ho organizzato una cena speciale solo per i miei amici. Serata Italiana. Con menù tipici di quello splendido Stato.. Cucinerà uno dei migliori chef al mondo, che casualmente è un mio amico e mi ha fatto il piacere di essere presente. Non puoi mancare".
Il tuo cuore si ritrova a battere ancora più forte.
La serata deve essere stupenda, tutte le feste di Castle lo sono, ma tu non sei proprio dell'umore adatto.
Il difficile è riuscire a svincolarsi senza offenderlo.
Sono i tuoi migliori amici da sempre, non hai mai rifiutato la loro compagnia, ma questa sera vuoi davvero startene un po' in pace.
"Grazie Rick, di cuore, ma non posso accettare. Stasera ho ospiti anche io. Viene a trovarmi mio padre, è un po' che non ci vediamo e non posso dargli buca. Mi dispiace".
Ti senti Giuda.
"Non ci posso credere! Tuo padre proprio stasera? Mannaggia".
"Mi dispiace davvero".
"Pazienza, sarà per un'altra volta Lanie... Sei sicura di stare bene? Ti sento un po' strana".
Ti  scuoti: "No, no tranquillo. È tutto a posto, sono solo un poco stanca".
"Ok,  felice di essermi sbagliato. Passa una buona serata anche tu, a domani".
"A domani!".
Posi il telefono sulla mensola, ti toglie la giacca e, dopo esserti messa una comoda tuta morbidosa, ti lasci cadere sul tuo morbido divano.
Odi raccontare bugie, non ti era mai riuscito bene, ma davvero, quella era una serata no. Se non si era ancora capito..
Prendi il telecomando e accendi la tv.. Scanali l'intera lista dei canali, ma nulla sembra essere di suo gradimento.
Così, non del tutto convinta, lasci su un canale dove viene trasmessa una soap spagnola molto popolare in quel mesi.
Il Segreto.
Mah, ne avevi sentito parlare al lavoro così bene, non saresti morta di certo se ne avessi visto una puntata.
Certo, non metteva molta allegria, in dieci minuti si erano già consumate una quantità riguardevoli di tragedie, ma in fondo non era così male.
Sta povera Pepa e sto povero Tristan, però, erano davvero sfigati.
Quasi più di Castle e Beckett.
Almeno Martha non era una suocera arpia come Donna Francisca..
Le loro disavventura le avevano avute anche loro, ma non a quei livelli..
Posi  la testa sul cuscino e ti lasci travolgere dalla vicenda.
Non sai quantificare con precisione quanto tempo è passato quando senti bussare alla porta.
Non hai idea di chi potesse essere a quell'ora, ma per fortuna c'è la pubblicità, e puoi liquidare chiunque sia  in tempo per non perderti il resto della puntata.
Guardi attraverso lo spioncino e ti ritrovi davanti la figura della tua amica Kate.
Cosa ci faceva lì?
Dal pianerottolo senti la sua voce perentoria: "Lanie, aprimi. So che sei in casa, ho visto la luce!". Ubbidisci all'istante.
"Kate, ciao...".
Beckett ti sorride: "Ciao dolcezza, posso entrare?".
"Certo, ci mancherebbe altro. Come mai sei qui? Credevo  avessi una cena importante a casa.." dici chiudendo la porta alle vostre spalle.
"Con quei boriosi degli amici di Castle? Lasciamo perdere... tu avessi visto come mi hanno conciato casa. Non appena sono entrata mi è andato il sangue al cervello e così ho litigato con Rick. Ho preso la borsa e me ne sono andata. Che se la veda lui...".
Ti ritrovi a sorridere, Kate è una pessima bugiarda, almeno quanto te.
Sai benissimo che è una balla grande come una casa, ma fai finta di crederle.
Ha capito che qualcosa non andava in te ed è venuta a vedere come stavi.
Ha anche un pacco abbastanza considerevole in mano.
"Cosa hai portato?" chiedi.
"La nostra cena italiana, naturalmente. Ci perderemo le prelibatezze del grande chef, ma vuoi mettere?".
"Cosa diavolo hai comprato?".
Gli occhi di Kate si fanno maliziosi: "Pizza! Tanta buonissima pizza! Dobbiamo solo farla cuocere nel forno e gustarcela. Io non apparecchierei nemmeno tavola che dici? Se ci arenassimo sul divano? Che bello, mangiare a mani nude sul divano... mi fa sentire un'adolescente!".
Ridi di gusto stavolta, la tua amica è unica ed inimitabile.
"Ti fa ridere l'idea?"
"No, è perfetta! Dai che aspettiamo? Buttiamole dentro, mi è venuta fame".
"Non me lo faccio ripetere due volte!!" sentenzia la giovane detective facendo partite il timer del forno come se fosse a casa sua.
"Hai due birre?"
"Nel frigo! Le prendo...".
"Saggia decisione dottoressa!".
Stai prendendo le bevande e ti distrai.
Non noti il silenzio della tua migliore amica, ma quando ti giri e incontri il suo viso resti di stucco davanti alla sua faccia inorridita.
Cosa puoi aver mai fatto?
"Kate che ti prende?"
Ti punta il dito contro: "Tu sei davvero Lanie Parish o ti sei impossessata del suo corpo? Lei non guarderebbe mai... quello!!" ed indica il televisore nel quale la povera Peppinella e il buon Tristan si stanno preparando per convolare, finalmente, a giuste nozze.
Arrossisci.
Effettivamente non è molto da te...
"Sai in tv non c'era altro... ogni tanto ne ho vista qualche puntata qua e là..." farfugli senza trovare neanche tu un nesso logico alle tue parole, quando il timer del forno si mette a suonare.
Come si dice, salvata dal gong.
Qualcuno lassù ti ama.
Prendi le pizze e le infili nel piatto, mentre Kate continua a guardarti allibita.
Le passi davanti e ti siedi nella parte sinistra del divano.
Ti raggiunge dopo poco e si toglie le scarpe incrociando le gambe sul cuscino.
Metti il piatto nel mezzo e incominciate a mangiare.
Kate non ha più emesso suono, fissa il televisore ipnotizzata.
Alla seconda fetta arriva l'ennesima sorpresa della serata.
Con la bocca mezza piena, alla faccia della buona educazione, la detective più integerrima che tu conosca, ti chiede: "Scusa ma tutta questa gente chi è? Perchè si sposano su un lago? In una chiesa come le persone normali no?".
Questa volta sei tu a fissarla stupita.
Si volta e minimizza: "Lo stiamo guardando, almeno che capisca cosa diavolo sta succedendo!".
Ridi, di nuovo, con gusto.
"Sono davvero felice di farti ridere, ma, ora, di grazia, hai intenzione di togliermi dalla mia ignoranza?".
"Sono tutti gli abitanti del loro villaggio. Dovevano sposarsi senza che nessuno ne fosse al corrente per impedire alla mamma di lui di inventarsi qualcosa per impedire il matrimonio. Donna Francisca odia Pepa"..
"Con un nome del genere, per forza.. ma come mai allora ci sono tutti?".
"Beh sono i protagonisti, sono molto amati.. Sono lì solo per festeggiare".
Kate annuisce continuando a mangiare.
La guardi e non puoi far a meno di sorridere di nuovo.
Sta facendo un sacco di facce strane, ma sembra presa davvero.
È davvero una buona amica.
L'unica che abbia davvero capito che non era una serata esaltante per te, o non si sarebbe mai presentata qui a quest'ora, abbandonando l'uomo che ama a una cena prestigiosa.
Sei fortunata, te lo dici da sola.
Anche il mal di testa ha apprezzato, è quasi del tutto scomparso.
"E questa sulla sedia a rotelle chi è? No, no non dirmelo! È la suocera!!! Lo si capisce dalla faccia incavolata a stecca.... Urca, anche la maledizione, ma daiii! Io se incontro una così sulla mia strada la sbatto dentro. Odiosa.. Neanche la Gates ai primi tempi era così insopportabile!".
Ti lascia cadere contro lo schienale del divano e alzi le spalle: "Beh è normale che sia così, sennò sarebbe stato troppo bello per essere vero. Quei due non possono essere mai felici completamente, qualcosa che faccia rodere loro un pochino ci deve essere..".
Kate la guarda in faccia e decreta: "Ma dai, è assurdo. Dopo mille peripezie non possono essere sereni almeno il giorno del loro matrimonio? È come se il giorno delle nostre nozze arrivasse qualcuno e rapisse me o Rick inscenando un incidente stradale! È assolutamente inverosimile, dai! Che c'è? Perchè mi guardi così?".
Sei diventata improvvisamente seria.
"Da cosa mi sono fatta beccare?".
Kate ritorna un poco seria e sorride: "Da tuo padre. Ma quando mai inviti a cena il tuo vecchio? Abita dall'altra parte dello Stato e a malapena vi sopportate. Solo quel beccio del mio fidanzato poteva caderci. Sei vuoi fare fessa me, inventati una scusa migliore. Sono una detective di mestiere, ricordatelo! Ho capito subito che qualcosa non andava..".
"Così sei corsa qui, con la pizza, solo per farmi compagnia? Finendo sul mio divano a vedere telefilm spagnoli? Senza sapere cosa mi sia veramente accaduto?".
Kate fissa gli occhi contro i tuoi: "Beh siamo amiche o no? Se vorrai parlarmene sono qui ad ascoltarti, altrimenti continuerò a mangiare ed a commentare le nozze del secolo. Non sei obbligata a far nulla. Possiamo star qui a cazzeggiare l'intera serata, che problema c'è?".
Ti senti invadere da una strana emozione. È bello sapersi amate e pensate da qualcuno.
"Grazie" e l'abbracci stretta, buttando indietro due lacrime monelle che vorrebbero bagnarti le guance.
Kate ricambia la stretta dandoti un bacino dolce: "Non devi assolutamente dirlo. Semplicemente, ti voglio bene. Agisco di conseguenza, tu faresti la stessa cosa per me".
Rimanete così per alcuni minuti, poi vi staccate e guardandovi in faccia, scoppiate a ridere.
"Dovresti vedere la tua faccia!"
"Pensa alla tua, va!".
Kate si alza di scatto e porta via il piatto vuoto  che ha rischiato più volte di cadere sul pavimento e lo posa sul tavolino della cucina.
Si avvicina alla busta con la quale era arrivata e ne tira fuori un barattolo di media grandezza.
"Non è quello che penso, vero?".
Kate rise: "E' esattamente quello che pensi, l'antidepressivo per eccellenza!".
Ti illumini, quella donna è il tuo mito indiscusso: "Nutella!"
"L'unica e la sola. Originalissima, direttamente dal Piemonte!".
"Prendo il pane!".
La detective scuote la testa: "Lascia perdere, quello ingrassa. Non hai due cucchiaini? Andiamo direttamente alla fonte".
Recuperi "l'arma del delitto" nel cassetto e ritornate ad accomodarvi l'una accanto all'altra.
 Appoggi la testa contro la spalla della tua amica e ti accoccoli lì.
Serena, felice.
L'amicizia è davvero un bel sentimento.
Capirsi ed essere capite senza dover avere bisogno necessariamente di parole, non è cosa da poco.
Era una giornata davvero nera, ma una soap, una pizza, un po' di sano cioccolato, ma soprattutto un gesto dolce di una persona speciale hanno compiuto il miracolo.
Il sole del tuo animo è ritornato.
Non potevi chiedere di meglio.
 
 


Dedicato alla mia "coccola"...
 
  
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