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Autore: Love_in_London_night    19/09/2014    5 recensioni
[OLD SCHOOL]
«Perché è il rumore che si produce quando qualcosa si rompe».
I capelli biondi dal taglio leggermente irregolare, gli occhi azzurri e freddi –
distanti – cerchiati di nero, quasi volesse sottolineare quanto potesse essere profondo il mondo dentro una persona. Welcome to the universe, appunto. Il loro universo, il loro pianeta. Marte.
Un viaggio di sola andata per ogni persona che li avrebbe conosciuti.
«E tu cosa vuoi rompere?» un solo angolo della bocca alzato, i capelli spettinati. Shannon era più furbo di quanto volesse mostrare.
«Le regole» rispose sincero Jared.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2002
 

Distante.
Da Matt e Solon. Dalle proprie emozioni. Non poteva rischiare di sbagliare, era carico come una molla.
L’eccitazione di salire sul palco, l’adrenalina così diversa da quella della droga. Quella che riusciva a godersi, quella buona, sana. La voglia e il terrore di dimostrare a tutti quanto valeva, quanto tutti loro valevano. La voglia di comunicare qualcosa, il trasmettere un messaggio con rabbia; perché loro c’erano e la gente doveva saperlo.
«Crash?» borbottò Shannon incerto alle sue spalle mentre leggeva il foglio accanto alla scaletta.
Jared annuì. Aveva paura a usare la voce, come se potesse sfuggire e non tornare, il timore che qualcosa potesse andare storto. Sì, era lui a sentire la pressione sulle proprie spalle, ma tra i due fratelli era sempre stato Jared ad assumersi le conseguenze delle azioni della band. Non che Shannon se ne fregasse, ma era molto più bravo a vivere la cosa in modo tranquillo.
«Perché?» era la prima volta che Shannon vedeva un nome diverso affibbiato al fratello. Come avrebbe potuto sapere che non sarebbe stata l’ultima? Era solo l’inizio di un lungo percorso, uno dei tanti lati di Jared che lui stesso non riusciva a contenere e a cui cercava sempre di dare una forma. Crash, Bart… faceva differenza?
Jared espirò. Shannon voleva sapere cosa gli passava per la testa e non se ne sarebbe andato finché non avesse avuto risposta, anche a costo di rimandare la loro esibizione come gruppo di supporto.
«Perché è il rumore che si produce quando qualcosa si rompe».
I capelli biondi dal taglio leggermente irregolare, gli occhi azzurri e freddi – distanti – cerchiati di nero, quasi volesse sottolineare quanto potesse essere profondo il mondo dentro una persona. Welcome to the universe, appunto. Il loro universo, il loro pianeta. Marte.
Un viaggio di sola andata per ogni persona che li avrebbe conosciuti.
«E tu cosa vuoi rompere?» un solo angolo della bocca alzato, i capelli spettinati. Shannon era più furbo di quanto volesse mostrare.
«Le regole» rispose sincero Jared.
Tutto vestito di bianco, eccetto il simbolo della Mythra in rosso, così come i braccialetti su cui spiccavano i glyphics. Anche lo smalto era candido. La purezza su cui spiccava il colore del sangue, a rappresentare i peccati che avrebbero dovuto ancora commettere. La fenice a ricordare quelli che avevano già compiuto e forse mai del tutto scontato.
Impuniti, ma lanciati verso l’alto, verso il cielo di stelle a cui solo un pianeta rosso sangue poteva aspirare.
«Voglio dire qualcosa Shan». Una crepa nel muro di indifferenza che lo teneva lontano anni luce dalle proprie debolezze, almeno in certi momenti. «Vorrei essere capito, vorrei spaccare il mondo»
«Ce la faremo». Lo rassicurò Shannon. «Troveremo il nostro posto, ci faremo spazio a calci in culo pur di guadagnarlo. E non saremo soli».
La mano sulla spalla di Jared servì a fargli intendere che erano insieme in quell’avventura, qualsiasi cosa fosse successa. Comunque fosse andata.
«Sarà come avere la nostra famiglia»
«E spaccheremo i culi» aggiunse il maggiore.
«Crash, appunto». Sorrise Jared più sereno.
«L’unico rumore che farà il palco dopo la nostra performance».
Perché avrebbero raso al suolo ogni posto, schiantato milioni di persone. Spaccato cuori e timpani, ma sempre con la voglia di arrivare al cuore della gente e romperlo per entrarci.
In quel modo avrebbero formato una famiglia: una lacrima alla volta, una crepa nel cuore, una parola giusta al momento giusto. Un viaggio lungo miglia e anni.
Un percorso che avrebbe fatto spaccare loro la terra, in direzione di Marte nel firmamento degli immortali.






Oggi azzurro, come gli occhi di Jared.
Non so il perché, non so il come. So solo che ho trovato questa foto nella pagina fb: Jared, Shannon & Tomo: the divaH, the animal and Jesus e Crash mi ha aperto un mondo cosi l'ho scritta di getto, in 15 minuti.
E poi c'era Jared così, ed è tanto. Spero vi sia piaciuta.
Sarei felicissima di conoscere il vostro parere a riguardo.
Alla prossima settimana con l'aggiornamento della mini long Dive into the center of fate.
Cris.
   
 
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