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Autore: _ShokenHorizon_    19/09/2014    0 recensioni
La felicità va e viene. E arriva a tutti prima o poi. Anche se non sembra ma arriva. Semplicemente a volte ha un po' di ritardo. E questa FanFiction ne è l'esempio. Anche una ragazzina di Sheffield che fissa il nulla attraverso la finestra in un giorno di pioggia può trovarla...
Genere: Dark, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno di pioggia. A Sheffield pioveva spesso, ma quel giorno era diverso. Jen era proprio la. Seduta di lato sopra al termosifone con una tisana in mano. Stava fissando le gocce che scendevano dal vetro. Lei pensava. Pensava a cose belle e brutte. Pensava ai suoi problemi, ai suoi desideri, ai suoi difetti e pregi. Si lasciava cullare dalla musica e intanto pensava. Si chiedeva il perché non avesse amici, un ragazzo e un buon rapporto con i suoi. Si chiedeva perché fosse diventata una "emo" come tutti i suoi compagni di classe la definivano in modo aggressivo e patetico. Si chiedeva il perché fosse così grassa e il perché delle sue scelte. Poi iniziò a pensare più in positivo. Tra due giorni avrebbe realizzato il suo sogno. Sarebbe andata a vedere la band che adora. I Bring Me The Horizon. La band che la salvò quando avrà quattordici anni da una lunga depressione. La band a cui deve la vita. Non ci poteva credere. Aveva atteso per cinque anni e alla fine il suo sogno era quasi compiuto. Perché a lei non serviva davvero avere amici o fidanzati. A lei bastava un paio di cuffie e una buona musica. Aveva quasi diciannove anni, non era più bambina e ancora non aveva amici o fidanzato. Però lei stava bene. In un certo punto di vista stava bene. Ormai aveva preso l'abitudine. Quanto avrebbe voluto conoscere Oliver Sykes... Era da molti anni che lo ammirava e un pochino lo amava. Era incredula che in quel momento avesse in mano quel biglietto. Quel biglietto giallo con su scritto l'orario e l'entrata del concerto. Era il 5 dicembre al Wimbledon. Lo stadio più grande di Londra. Ci sarebbe stata tanta gente ma lei sarebbe arrivata comunque in prima fila. Avrebbe aspettato anche tre giorni lì fuori pur di vederlo da vicino. Infatti, il giorno dopo, prese cibo e tenda e si accampò fuori dallo stadio. Non era l'unica ad avere avuto quell'idea ma c'e' l'avrebbe fatta comunque. Se lo sentiva. Ed eccolo l'uomo grande vestito di nero che strappa i biglietti. La coda iniziò e in quindici minuti circa si ritrovò dentro lo stadio. Era in prima fila. C'era ancora un'ora da aspettare e lei si posizionò proprio dove Oliver sarebbe stato a cantare. Poi chiuse gli occhi, si sedette e ascoltò "Sempiternal". Non stava dormendo ma come sempre rifletteva. Quando l'album finì ed lei apri gli occhi lo stadio era pieno. Mancavano 15 minuti all'inizio. Per lei quei 15 munti furono i più lunghi della sua vita ma finalmente, dopo quindici minuti esatti il palco si illuminò facendo apparire su un enorme schermo il Sempiternal, simbolo dell'album non che collana che porta da ben cinque anni. A lei mancò l'aria e finalmente lui entrò. Il suo eroe entrò. Iniziarono a spaccare il palco con Pray For Plagues mentre lei ballava e cantava. Ecco la vera lei. Quella che si divertiva. Per la prima volta aveva sorriso veramente. Poi, dopo un'ora circa partirono con Sleepwalking. Le lacrime iniziarono a scorrerle sulle sue candide e bianche guance. Cantava. Cantava a squarcia gola ed a un punto oliver come sempre si butto sul pubblico passando vicino a lei. Sentendo qualcosa come:" taggami su una foto che farai e posterai su instagram." Lei all'inizio non capì bene e pensò che fosse una frase inventata dalla sua testa inconsciamente ma lo fece comunque. Si fece un selfie e il giorno dopo lo postò su instagram con il tag @olobersykes's. Passarono giorni, ma non successe niente. Così perse le speranze. Però, al settimo giorno, trovò una notifica su instamessage e la aprì. Iniziò a piangere subito. Oliver Sykes le aveva mandato un messaggio. "Hei sono Oliver! Come va? Ti ho visto al concerto e sinceramente... Sono riuscito a percepire che fan sei. Tu sei la vera fan. Quella che mentre soffre ascolta la nostra musica. Quella che ha aspettato anni e anni per vederci, non è vero cara Jen? Quella che quando il 5 ho cantato una canzone in particolare si é messa a piangere e ha cantato più di tutti. Per quello che sono sceso e ti ho chiesto di taggarmi. Volevo solo dirti questo. E scusa se ci ho messo tanto ma tanta gente mi aveva taggato ma alla fine ti ho trovato!
XOXO Oli:)"
Stava piangendo e tremando. Non poteva crederci. Oliver Sykes le aveva scritto. Tra tutti i suoi fan aveva scritto a lei. Ed era anche un messaggio lungo! Non sapeva cosa rispondere. Magari avrebbe fatto amicizia con lui! Era incredula. Allora gli rispose:" OMG OLIVER. Non ci posso credere GIURO. Tu tra tutti i fan hai scritto proprio a me. Sono onorata davvero. Non so cosa dire. Grazie di avermi fatto passare il giorno più bello della mia vita. Tu sei il mio eroe e ti seguo da veramente tanto. Grazie davvero."
Lui dopo poco rispose:" non serve dire grazie. È grazie alle persone come te che i Bring Me The Horizon sono quello che sono ora. Senti, che ne dici di conoscerci? Non vorresti conoscere il tuo "eroe" ? Di dove sei? Lei urlò incredula e rispose:" bhe sono di Sheffield... " e lui:" perfetto!!! Ti va di vederci da Drop Dead?" Lei accettò e iniziò a tremare. Domani avrebbe visto il suo eroe nel suo negozio preferito! Quella notte non dormì e il giorno dopo ci mise tre ore per preparasi ma alla fine uscì di casa. Arrivò da Drop Dead e attraverso la vetrina intravide una faccia sorridente che la guardava. Era Oliver. Lei entrò e quasi svenendo si mise a piangere e Oliver la abbracciò. Poi prese coraggio e si presentò. Oliver era molto simpatico e alto. Andarono a prendersi un milkshake vengano e girarono un po' per Sheffield raccontandosi tutto e di più. Così Oliver, le disse che c'era una sorpresa per lei. Allora lo seguì ritornando da Drop Dead. Erano tutti la. Tutta la band al completo e addirittura Hannah, la fidanzata di Oliver! C'era pure il cane Oskar che si affezionò subito a lei. La band era molto simpatica. Tutti erano tranquilli e sorridevano. Hannah era splendida. La perfezione in persona. Dopo quel giorno Jen non fu più la stessa. Ora non era più depressa. Non passava le giornate a sognare guardando la pioggia fuori dalla finestra. Ora Jen aveva molti amici perché conosceva anche i produttori e gli amici della band. Aveva addirittura un migliore amico. Oliver. Aveva deciso di aiutarla e di farla vivere in modo felice. Certo, il fidanzato ancora non lo aveva ma nessuno aveva una vita come lei. NESSUNO. La felicità arriva. Prima o poi arriva. Anche in ritardo. Come Oliver ha ritardato un po per scrivere a Jen.
   
 
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