Blu.
Tutte le facce che vedo sono blu.
Paffute, magre, di donne e uomini, bambini e neonati.
Facce monotone, non mi attirano, non come quella che vidi tempo fa; quel viso cupo incorniciato da una cascata nera di lunghi capelli. Occhi che dimostravano disprezzo verso di me, non meraviglia come succede a tutti. Ma c'era anche pietà. Una pietà feroce, che avrebbe fatto finire le mie sofferenze con un sol colpo delle spada che quel ragazzo brandiva con fermezza.
Il suo ghigno mi fece sperare "ora arriverà la mia pace".
Ma non lo rividi.
I sogni mi portarono a lui, ma non portarono lui a me.
Da qui vedo solo un pezzo di roccia inciso: "Qui giace Yuu Kanda; morto tra le onde del mare che amava".
Chissà chi era, non mi interessa; voglio solo che lui si faccia vedere.
Voglio solo che allevi le mie sofferenze.
Torna da me mio angelo di morte e speranza.