Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Sarabi_ingonyama    20/09/2014    3 recensioni
Sarabi è una leonessa coraggiosa e tenace, piena di orgoglio e forza di volontà. La Regina delle Terre del Branco, però, com'è arrivata fin qui? Forse il suo passato può darci delle risposte...
(primissima fanfiction, abbiate pietà di me e soprattutto...recensite!^^)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mufasa, Nuovo personaggio, Sarabi, Scar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ehi, mondo! Lo so, sono nuova e quindi probabilmente non frega niente a nessuno di questa FF, ma per chi è appassionato del Re Leone, allora forse potrebbe anche interessare una storia sul passato della ex-regina delle Terre del Branco, Sarabi.
Per chi vuole leggere...buona lettura (e mi raccomando, fatemi sapere quello che pensate!! XD)


CAPITOLO 1 LACRIME E PIOGGIA

La savana era calma, il sole era già alto nel cielo da un po' di ore e gli animali si erano tutti riparati al fresco, lontano dai raggi cocenti.
Tutto era immerso nella pace più totale.
All'improvviso, un ruggito sferzò l'aria.
Lontano dalle Terre del Branco, una leonessa cercava di partorire i suoi
cuccioli, ma il parto si era rivelato più ostico del previsto.
Finalmente, dopo alcune ore, la grotta dove si trovava si riempì di teneri gemiti. La leonessa si girò ad ammirare le sue bellissime creature: non era mai stata così orgogliosa si sé.
-Secondo te a Erevu piaceranno?- chiese preoccupata ad Habari, sua sorella, che le stava accanto.
-Se gli piaceranno? Secondo me li adorerà- rispose l'ultima con un sorriso. -vado ad avvisare il caro cognatino, sennò andrà nel panico come al solito...- la frase, accompagnata da un finto sguardo esasperato suscitò una risata generale da parte del gruppo di leonesse che le stavano vicine.
-Allora corri!- disse infine la neo-mamma.
Habari uscì dalla gotta e sparì dalla visuale della sorella, che prese a coccolare i suoi dolci bebè.

Poco lontano, Erevu tirava feroci zampate ad un ceppo d'albero, cercando di scaricare la tensione accumulata durante quelle ore. A lui erano parse eterne, ma in verità quando la sua compagna aveva iniziato il travaglio il sole era già sorto da alcune ore:
-è dentro la grotta da troppo tempo- pensò, passeggiando nervosamente sull'erba fresca. Sorrise nel vedere che il sentiero su cui passeggiava era molto più
segnato di prima- se Elanna non è ancora venuta fuori, allora qualcosa può essere andato storto. Sicuramente qualcosa è andato storto magari ha avuto delle complicazioni e ...
ODDIO basta!! Devo smetterla di pensare negativo! Se qualcosa fosse andato storto Habari sarebbe già corsa a chiamarmi. O no?-
Il feroce turbinio di pensieri di Erevu fu interrotto dall'arrivo di Habari, una leonessa molto simile all'amata, ma più grande di corporatura e dal pelo più chiaro:
-Erevu!-Esclamò quest'ultima .
Il leone notò l'espressione pensierosa della femmina e cominciò seriamente a preoccuparsi:
-Come procede il parto? Dimmi, Elanna sta bene, vero? è andato tutto liscio, vero?-
chiese il leone pieno d'ansia.
Habari ridacchiò dolcemente:
-No, no, sta tranquillo! Mia sorella ha solo avuto un po' di problemi alla fine, ma è andato tutto bene.-
Il sorriso rassicurante di Habari rilassò all'istante tutti il povero Re delle Terre dell' Ovest, che tirò un sospiro di sollievo.
-Posso vederla?-
-Certo! Seguimi.-
All'interno della grotta si trovava quasi mezzo branco, tutto raccolto attorno ad una leonessa dal manto nero, una rarità fra i leoni, che teneva fra le zampe due piccoli fagotti, uno molto simile alla madre, con il pelo scuro come la notte stelle e due enormi occhi azzurri ghiaccio (sicuramente ereditati dal padre) e uno più simile al capobranco, con la stessa sfumatura sabbia/ beige del mantello e lo sguardo identico alla madre.
Erevu diede una leccata al muso della compagna, incantandosi a fissare gli occhi ambrati screziati di miele di lei. Effettivamente, Elanna assomigliava forse più ad una pantera che ad un leone vero e proprio, ma il suo carattere era dolce, benevolo e allo stesso tempo forte e determinato. Una vera belva della savana.
-Sono bellissimi!- disse affettuosamente dopo un po', spostando lo sguardo sulle due
creature che si rannicchiavano addosso al corpo della madre in cerca di calore.
-Lo so- rispose ridacchiando Elanna , facendo le fusa al compagno.
-Sono due femminucce, come intendi chiamarle?- chiese infine.
-Mmh...quella scura...Usiku.-
-"Notte"...mi piace! E quella più chiara?-
-Potrebbe andare bene..Sarabi? Significa "Miraggio"- spiegò Erevu.
-Sarabi è perfetto.- sorrise Elanna.
Nessuno dei due si era mai sentito meglio; erano finalmente una vera famiglia. Nonostante lo sciamano di quelle terre, Tumbili, avesse preannunciato
un parto difficile. Per fortuna delle due cucciole, le cose erano andate per il meglio.
A dir la verità c'era un pensiero che turbava Elanna, ma non diede a vedere la sua
preoccupazione al compagno. Si riferiva al forte dolore nel basso ventre avvertito durante il parto. Fortunatamente, i fatti erano andati per il meglio e i due nuovi genitori erano più orgogliosi che mai.
Tutto sembrava perfetto.
Sembrava.
Dopo meno di un'ora, Elanna si alzò e prese posto all'esterno accanto al compagno, che guardava l'orizzonte vagamente assonnato. La leonessa si sdraiò e riposò per un po'. Il sole era ormai allo zenit e grossi nuvoloni neri si dirigevano verso l'insenatura nella roccia dove il branco di Erevu aveva preso l'abitudine di sostare per lungo tempo.
-Uff...sta arrivando la pioggia...- esclamò annoiato Erevu alla leonessa- sarà meglio rientrare.-
Il leone si alzò e si diresse verso la grotta, facendo segno di rifugiarsi ad Elanna, che ricambiò con il suo solito, splendido sorriso.
Chiamò a sé Usiku e Sarabi, diede loro una leccata al pelo e fece per alzarsi.
Ma qualcosa non riuscì.
Appena si sollevò, Elanna avvertì un fortissimo dolore nel basso ventre, come se un animale di grosse dimensioni l'avesse travolta e fatta ricadere sulla dura roccia.
La leonessa gemette di dolore e ricadde pesantemente a terra con un suono di animale abbattuto.
[Ma cosa mi succede?! Doveva essere tutto apposto!] pensò lei, tentando di mantenere la calma.
-Amore, cosa c'è?- chiese preoccupato Erevu.
-Niente, niente. Stai tranquillo.- tentò di mentire la leonessa, ma un ruggito di dolore la tradì.
-Aiuto!-gridò Elanna in preda alle fitte.
-Aiuto! Qualcuno la aiuti!!!- urlò ancora più forte Erevu, attirando a sé tutte le leonesse del branco.
-Elanna!! Elanna!!- i ruggiti di paura del leone non riuscivano a prevalere su dei lamenti ancora più forti e sconsolati, lamenti che fecero davvero tremare il cuore al capobranco.
Era dentro la grotta da parecchio tempo e il suo dolore pareva solo aumentare. Habari e le altre leonesse avevano tentato in tutti i modi di aiutarla, ma nessuno di questi pareva avere effetto.
-Chiamatemi Erevu!- disse all'improvviso Elanna, dopo che una fitta devastante l'aveva davvero distrutta- Devo almeno salutarlo.-
Una lacrima cadde sulla roccia.

Erevu aspettava fuori da davvero, davvero troppo tempo.
Uscì dalla caverna Habari, che annunciò al giovane leone il messaggio di Elanna invitandolo ad entrare. Nonostante la leonessa avesse cercato di non darlo a vedere, si poteva facilmente capire che aveva pianto, e anche molto. Erevu, tentando di non cadere in preda al panico, seguì Habari fin dentro il riparo, dove Elanna giaceva ansimante in un angolo.
Appena la vide corse a consolarla:
-Tranquilla, andrà tutto bene, vedrai, si risolverà tutto-
Ma Elanna non era stupida. Ed Erevu questo lo sapeva. Sapevano entrambi che lei era troppo debole per sopravvivere. Uno sguardo disse tutto. Uno sguardo carico d'amore e di infinita tristezza. Un'amore appena cominciato e già finito e una tristezza appena iniziata ma senza fine.
Cominciò a piovere.
-Portami qui Usiki e Sarabi- sussurrò Elanna.
Erevu ubbidì e pose le cucciole addormentate davanti alla moglie.
-Crescete forti e sane, cucciole mie, diventate grandi e belle e rendete
 orgogliose vostro padre. Fatelo per me, okay?- disse d'un fiato.
Poi cominciò a cantare una ninna nanna triste e malinconica, la stessa che cantava a lei sua madre quando era cucciola. Una dolce melodia.
Giunta all'ultimo verso, Elanna appoggiò il capo sulla roccia su cui era sdraiata e chiuse gli occhi.
Silenziosa come una goccia di pioggia che cade dal cielo, Elanna se ne andò.
Silenzioso come la lacrima che cadde sul terreno dai suoi occhi, Erevu rimase nel dolore.

ANGOLINO AUTRICE
Ecco qui, questo è, come già detto prima, un prologo alla storia vera e propria...comunque penso che la morte di Elanna faccia più male a me che a voi :(
La mia mente malata ci ha messo un qualcosa tipo un'eternità per partorire questo pezzo, ma le morti successive (Ops! Spoiler...) saranno ben più crude, anche se non sempre mi soffermerò sui fatti.
Buona serata a tutti :)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Sarabi_ingonyama