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Autore: frosty lily    20/09/2014    1 recensioni
Wakai è sopravvissuta alla maledizione, ma qualcun altro dovrà patire al suo posto.
Una vita per una vita.
(Wakai è un' OC)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ikinokotta-san!!"

Riaprii gli occhi.

Provai a dire qualcosa, ma mi uscì solo un mugolio soffocato.

"Stai bene?"

Riconosco la voce. Appartiene ad Aya, la mia amica. La guardo. Le pupille sono ridotte a un puntino, sulle palpebre sono presenti delle lacrime.

"Cosa... è successo?" chiedo, cercando di mettere a fuoco i volti sfocati dei miei compagni.

"Sei quasi annegata, eravamo tutti preoccupati. Ma poi Nakao, Sakakibara e Mochizuki ti hanno salvato."

Lanciai uno sguardo riconoscente ai miei tre compagni, che guardavano la sabbia imbarazzati. Solo allora un ricordo si affacciò nella mia mente.

 

"Ragazzi, volete fare un giro?"

Katsumi richiamò l'attenzione della classe. Tra le mani stringeva una corda. E a questa era legata... una piccola barca a remi! Gli occhi dei ragazzi scintillarono.

"Potremmo anche provare a pescare..." propose Nakao.

"Buona idea! Ma dovremo fare attenzione, perchè c'è una piovra qui da qualche parte."

"Potremmo portare un arpione o qualcosa di simile." suggerì timidamente Mochizuki.

Katsumi schioccò le dita: "Ottima idea! Speriamo solo di non doverlo usare..."

"Posso venire anch'io?" chiese piano Wakai. Tutti si girarono verso la dolce ragazzina.

"Certamente!!! Ma occhio a non cadere in acqua!"

 

E cinque minuti dopo, un'allegra comitiva solcava il mare scuro a bordo di una minuscola barchetta a remi.

"Fermiamoci qui" ordinò Katsumi smettendo di remare.

"SI, CAPITANO!!" esclamarono in coro i sei ragazzi.

Ma finì che solo Mochizuki e Katsumi presero la canna da pesca e tentarono la fortuna.

Gli altri rimasero a scherzare.

"Volete stare zitti? Stiamo cercando di prendere qualcosa!!" urlò Mochizuki, ottenendo una secchiata d'acqua gelida da parte di Teshigawara e una fragorosa risata generale.

Senza farsi vedere, anche Wakai riempì un secchio d'acqua e... fece la doccia a tutti!!

Teshigawara si voltò fingendo rabbia. "Adesso ti faccio vedere io..." sibilò avvicinandosi alla ragazzina, che non la smetteva di ridere.

La prese in braccio e... SPLASH!!! Le fece fare un tuffo nell'acqua fredda del mare.

I ragazzi, ammutoliti, guardarono il corpo snello di Wakai sprofondare per tre metri, prima che si riprendesse dallo stupore. La ragazzina nuotò verso l'alto, ma sentì qualcosa bloccarle la caviglia. Guardando in basso vide un grosso tentacolo, avvinghiato alla sua gamba. Urlò, disperdendo l'aria che le restava.

Vide una freccia, un arpione o una cosa simile. Qualunque cosa fosse, colpì la piovra, che allentò la presa lasciandola libera. La ragazzina nuotò disperatamente verso l'alto, verso la salvezza.

Ma ecco che all'improvviso le forze mancarono. Wakai battè un'ultima volta le gambe. I polmoni bruciavano, doveva respirare...

Il corpo smise di rispondere ai suoi comandi.

Si sentì scivolare negli abissi.

"La... maledizione... devo..."

Anche i suoi pensieri si interruppero. I polmoni smisero di bruciare, il corpo ricadde giù, verso il cadavere della piovra.

Distinse solo una figura magra tuffarsi e nuotare verso di lei, poi tutto scivolò nel buio...

 

Sakakibara riemerse, portando con sè Wakai.

La ragazzina non sembrava viva. Era fredda e pallidissima. Mochizuki, con il cuore in gola, avvicinò due dita al suo collo e premette leggermente. Spalancò gli occhi. Poi, senza alcun preavviso, posò le labbra su quelle di Wakai e soffiò forte. I compagni lo guardarono allibiti.

Lui li ignorò e ripetè l'operazione un paio di volte.

Poi posò due mani sul petto e premette ripetutamente, una quindicina di volte.

Continuò a ripetere questi movimenti finchè, piano, Wakai riaprì gli occhi.

 

 

 

Spalanco gli occhi.

Io...

 

Io sono sopravvissuta.

 

 

 

Scorro con lo sguardo i presenti.

C'è una figura sconosciuta. Qualcuno con un lungo mantello nero e rattrappito. In mano porta una falce, gocciolante liquido rosso.

Le mie pupille si riducono a un punto.

La figura incappucciata si rivolge a me.

 

"Piccola Wakai, tu sei sfuggita alla mia falce, ma già un altro nome è scritto sulla lista del destino..."

 

 

 

 

 

*Angolino dell'autrice*

Salve a tutti!!

Sappiatelo ragazzi: questa è la storia più lunga che io abbia mai scritto.

E la prima nel fandom di Another: poco frequentato, ma comunque bello.

Come avrete capito "l'altro nome"è quello del povero Nakao T-T

  
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