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Autore: Sottopelle    21/09/2014    1 recensioni
Anagantios: mese celtico in cui, coloro che viaggiavano di frequente, erano soliti a fare ritorno alle proprie case e riposarsi.
Perché la poesia, ormai, è l'unica cosa che m'è rimasta per sentirmi a casa.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il salice piange

–le nubi unite, nei suoi lutti neri-

le nevi ormai vecchie tra rami, foglie e pelle

e si finge carezza di fuoco.

È una resa, la mia,

scritta sugli occhi

-una resa che,

in presenza tua,

non ammetterei mai-

ma non esistono tregue

per guerre inesistenti,

e non c’è lama, arma o parola,

che possa

ferire la notte.

Si alza la nebbia,

ingannatrice di sensi

-tendo mani che non troveranno mai appiglio-

stregandomi occhi, corpo e mente,

anche il cielo piange.









 
Salve a tutti!
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