Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: SignorinaS    21/09/2014    3 recensioni
La vicenda si svolge due anni dopo il film. Ad Arendelle regna la pace grazie alla regina Elsa. Tutto va per il verso giusto finalmente, ma un giorno uno strano varco spaziale compare ai confini di Arendelle. Tocca ad Elsa, in qualità di regina, e alla sorella Anna, con gli inseparabili Kristoff, Sven e Olaf, scoprire dove porta il varco. Una volta oltrepassato si ritrovano in una città esattamente uguale ad Arendelle, con una piccola piccola differenza: tutti i suoi abitanti sono gli stessi della città a loro conosciuta, ma di sesso opposto. È qui che Elsa fa la conoscenza di Elson (il suddetto personaggio non mi appartiene, è ripreso dalla FF “Frozen alla conquista della Queen” di Le Cicche, io ho solo apportato delle modifiche, eliminando la parentela con Elsa), con il quale stringerà un fortissimo legame che andrà ben oltre l’amicizia. Al fianco di Elson troveranno Andy, fratello minore di Elson , la sua fidanzata Kristeen, la renna Silvy e Olly, un piccolo pupazzo di neve femmina. Elsa troverà in tutti loro dei nuovi e grandissimi amici. Però un altro mondo non vuol dire solo nuovi amici, ma anche nuovi nemici.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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POV ELSA
Arendelle, mio amatissimo regno. È  bello vedere che finalmente va tutto per il meglio, nessun duca/galletto/scimmione, nessun principe delle isole del sud! Solo io, io mio popolo e naturalmente la mia famiglia.
Anna e Kristoff mi passano davanti ballando un valzer scoordinato.
-Ma che bravi! Posso già immaginarmi la signorina Bofertein quando vi vedrà! –
Mi portai le mani alla testa e cercai di imitare il tono della nostra insegnante di danza.
- Nu, nu, nu! Disssperazione! Voi non sssiete affatto regali. Preferirei addestrare dei ssserpenti! -
Anna scoppiò in una gioiosa risata seguita da Kristoff. Orami il ragazzo viveva a palazzo con noi, e dovevo ammettere che non era affatto brutto passare del tempo con lui.
- Elsa! – abbasso lo sguardo su Olaf che mi tira il bordo dell’abito. – si piccolo, dimmi! -
- penso che potresti anche togliermi la mia nevicata personale, ormai l’inverno è inoltrato e fa abbastanza freddo anche per me.-
Era verissimo, ormai l’inverno era ufficialmente iniziato, e questa volta non per colpa mia. Mi concentrai sulla nuvola che avevo creato apposta per il mio piccolo pupazzo di neve. Feci roteare le mani un paio di volte e la nuvola scomparve. – ecco qui! Però stai attento e ricordati di…-
- stare lontano dai camini! Si, ho imparato la lezione!-
Lo speravo tanto, l’inverno scorso lo avevo sorpreso davanti al camino mentre cercava di catturare le scintille di fuoco con le sua mani/rametto. Non solo quelle avevano preso fuoco, ma Olaf si era quasi sciolto; lo avevamo salvato per un pelo, ovviamente lui si era divertito un sacco, noi non molto!
Il primo ministro entrò nella stanza interrompendo il buffo balletto di Anna e Kristoff.
- Vostra altezza, dovete assolutamente venire con me. È successa una cosa terribile!-
Ecco! Ma qui non si può mai stare tranquilli?
-cosa è successo?- chiese Anna preoccupata. – non è una cosa che si può spiegare, dovete assolutamente vederlo.-
Cominciavo a essere preoccupata, così seguii il primo ministro fuori dal castello, fino ai confini delle mura di Arendelle. Una massa di persone si spintonava e cercava di superare chi aveva davanti, nel intento di vedere cosa fosse successo. Le guardie li fecero spostare non appena ci videro arrivare. – via, largo! Lasciate passare la regina Elsa. –
Cammino nel corridoio che i miei sudditi avevano lascito libero, mi osservavano speranzosi in una risposta, quella che nemmeno io avevo. Il primo ministro si fermò e allungando un braccio mi mostrò la “catastrofe”. Nelle mura era apparso un grande buco, sembrava fatto d’acqua. Al suo interno turbinava irrequieto sprigionando bagliori arcobaleno. Era bellissimo e spaventoso nello stesso momento. – vostra altezza, sapete di cosa si tratta? –
Ovviamente no! Non avevo mai visto una cosa del genere prima d’ora; solo perché ho dei poteri sovrannaturali non vuol dire che sia un’enciclopedia del mistero. Mi voltai verso Anna per cercare aiuto, ma ottenni solo un’alzata di spalle. Che grande conforto sorellina!
Olfa si avvicinò tutto contento al buco e lo salutò – ciao! Io sono Olaf e amo i caldi abbracci, mi vuoi abbracciare?- Si sporge verso le mura e il buco lo ingoia senza lasciarci nemmeno il tempo di gridare il nome del pupazzo. Kristoff cominciò ad agitarsi – no! Ora che facciamo? Olaf, piccolo, mi senti?- Nessuno rispose. Anna cominciò a lasciarsi prendere dal panico. Gridò e si gettò sul buco, il quale l’avrebbe risucchiata se Kristoff non l’avesse bloccata in tempo. Io mi avvicino a lei abbracciandola. – calma Anna! Va tutto bene, ora scopriamo cosa è successo ad Olaf, ok?- lei annuisce e io mi allontano da lei, lasciandola al sicuro tra le braccia di Kristoff.
Allungo una mano verso quella “strana cosa” e ve la immergo. Una sensazione umidiccia mi invase la mano, era come immergersi in acqua, calda e piena di brillantini, si brillava molto. Una lampadina si accese nel mio cervello. – è un varco! –  Tutti mi guardarono come la pazza del villaggio. – Avrebbe senso, Olaf è stato risucchiato, magari è finito semplicemente da un’altra parte. Lo vado a riprendere e torno subito! –
Mai lo avessi detto! Un coro di – no – mi ruppe un timpano.
- perché no? - Anna mi prese le mani - se vai tu io vengo con te.-
Non volevo metterla in pericolo, ma ormai la conoscevo troppo bene. Non sarei mai riuscita a lasciarla lì da sola. E poi, stavo solo andando a riprendere Olaf.
- va bene!- Lei mi sorrise radiosa e afferrò a braccetto Kristoff – benissimo! Viene anche lui, e naturalmente Sven! -
Fu così che la missione di salvataggio divenne una gita di famiglia. Mi rivolsi al primo ministro – Torneremo subito, ma se così non fosse,  dopo sei ore che non torniamo inviateci dei soccorsi. – L’uomo annuì e io saltai nel varco seguita dagli altri due ragazzi e dalla renna.
 
Venni catapultata su un pavimento famigliare, anzi troppo famigliare. Mi sollevai subito in ginocchio e notai con grande stupore che mi trovavo nella mia sala del trono. Un senso di sollievo immediato mi avvolse. Il varco doveva aver portato Olaf semplicemente all’interno del castello. Lo stesso sollievo mi abbandonò un paio di secondi dopo. Davanti a me vidi un ragazzo dai capelli rossi. Gli occhi azzurri erano spalancati per lo stupore e sulle guance aveva una leggera spruzzata di lentiggini. Andiamo! Dissi tra me e me, dove lo avevo già visto?
Il ragazzo arretrò e chiudendo le mani a pugno davanti al petto cominciò a gridare – Elson! Cosa ti hanno fatto?-
Elson? Chi è Elson?
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti quanti! Vi presento la mia prima FF su Frozen. Ho voluto cambiare un po’ il mio normale modo di scrivere, in modo da adattarlo a dei pensieri invece che ad una normale narrazione. Spero che la storia vi sia piaciuta e che recensiate in molti per farmi sapere cosa ne pensate, ci terrei moltissimo!
Ps: so che avevo promesso di finire “I sovrani di Pratoverde” prima di iniziare altre storie, ma ormai sono a metà superata e fremevo dalla voglia di cominciare “Cuori di ghiaccio”. Ma prometto che la concluderò il prima possibile!
SignorinaS
 
   
 
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