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Autore: SheHadTroubleWithHerself    22/09/2014    0 recensioni
"Harry e Louise, o meglio Louis, si sono conosciuti su Facebook un anno e tre mesi fa. Parlano ogni giorno, si sono conosciuti parecchio eppure Harry non sa tutta la verità, non ancora.
Si iscrisse su un sito avente una chat room per puro svago, essendo single e scapolo. Aveva 17 anni.
Louis qualche anno fa creò un profilo falso al solo scopo di fare amicizia dopo il più grosso colpo subìto il tutta la sua vita. Lui non avrebbe mai voluto mentire, ma dopo la conoscenza fatta con Harry non ha potuto smettere. Non quando per lui iniziò a provare qualcosa. Era da poco diciannovenne.
Louis era gay, lo sapeva da un po’. E sapeva che se avesse svelato tutto a Harry, quest’ultimo lo avrebbe abbandonato."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CATFISH:
La persona che ti mette in guarda

(larry's version)

 
Harry:
Ci credi? Sono già un anno e tre mesi!
 
 
Louise:
Lo credi possibile? Non avrei mai pensato che saresti diventato così importante per me <3
  
Harry e Louise, o meglio Louis, si sono conosciuti su Facebook un anno e tre mesi fa. Parlano ogni giorno, si sono conosciuti parecchio eppure Harry non sa tutta la verità, non ancora.
Si iscrisse su un sito avente una chat room per puro svago, essendo single e scapolo. Aveva 17 anni.
Louis qualche anno fa creò un profilo falso al solo scopo di fare amicizia dopo il più grosso colpo subìto il tutta la sua vita. Lui non avrebbe mai voluto mentire, ma dopo la conoscenza fatta con Harry non ha potuto smettere. Non quando per lui iniziò a provare qualcosa. Era da poco diciannovenne.
Louis era gay, lo sapeva da un po’. E sapeva che se avesse svelato tutto a Harry, quest’ultimo lo avrebbe abbandonato.
 
Harry:
Vorrei tanto incontrarti… voglio vedere i tuoi occhi azzurri da vicino. Scommetto che le foto non ti rendono giustizia!
 
Louise:
Io vorrei toccare i tuoi ricci. Secondo me sono come lo zucchero filato… forse un po’ meno appiccicosi! AHAHAH
 
Harry:
Se mi incontrassi, lo sapresti, non capisco ancora perché non ci vediamo!
Louise:
Non fare cosi! Lo sai, ho un mucchio di lavoro da fare e non posso permettermi di abbandonare la mia
scrivania nonostante la vicinanza tra New York e l’Ohio.

*Harry si è disconnesso*
 
 
-Ah, fanculo!- ringhia Louis dando un colpo secco al suo portatile chiudendolo. Non può tirarla avanti per le lunghe, lo sa. Ma sa anche che non vuole un rifiuto, Harry è diventato indispensabile e Louis non vuole rischiare –per la seconda volta- un altro crollo nervoso tanto vicino alla depressione.
Si alza e percorre almeno una decina di volte tutto il perimetro della cucina nel suo appartamento e sente il bisogno di un thè caldo.
Ma quando si accorge di averlo dimenticato nella lista della spesa  -Merda.- sussurra strofinandosi la faccia con i palmi delle mani.
 
4 giorni dopo…
 
-Louis, a che punto sei con l’articolo? Il capo lo vuole in serata.- urla dall’altra stanza il suo caporedattore.
Sbuffa sonoramente  -Hei, ci sono quasi! Mi manca solo la fine…- è la frase che urla di rimando e che ripete da giorni.
-Muoviti Tomlinson, ne è della tua vita!- ironizza Mona, compagna di caffè mattutini.
Louis ridacchia e ripensa a quanto Mona potesse essere un buon partito per lui se non fosse stato gay. Lei aveva anche un certo interesse per il ragazzo, ma quando quest’ultimo svelò la sua sessualità lei sorrise mormorando “finalmente ho un amico gay!” e questo lo fece stare in pace con se stesso.
Il cellulare inizia a squillare e Louis vorrebbe tanto ignorarlo –essendo un numero sconosciuto- ma proprio il suo articolo non lo aiuta ad arrivare al termine come succede con gli altri.
Perciò prende il telefono e scorre con l’indice sulla piccola cornetta verde sullo schermo.
-Pronto?- domanda da rituale
-Ciao sono Nev, conduco una serie tv su Mtv: Catfish. Hai presente?-
-Ehm, non proprio…-risponde sinceramente aggrottando le sopracciglia
-Uhm, sei Louise?-  chiede, e Louis scommetterebbe che questo Nev ora è confuso
-No, Louis. Ma lei che vuole?- sbotta spazientito
-Mi ha contattato Harry per aiutarlo a incontrare una certa Louise…-
Merda, Harry.
Non lo sente da giorni e ora scopre che ha ingaggiato un certo Niv per incontrarlo.
-Mi dispiace, ha sbagliato num
-Ascolta, so benissimo cosa sta succedendo. Harry ci ha chiamato perché ha assoluto bisogno di incontrarti.- lo interrompe Nev –Se vuoi posso anche sorvolare sul fatto che non sei Louise ma Louis, però devi incontrarlo. Lui ci sta soffrendo e merita dei chiarimenti.- continua con una parlata veloce
Louis sospira pesantemente al telefono  e -sono libero solo nel weekend- informa
-Andrà benissimo.- risponde atono Nev prima di attaccare.
Nella mente di Louis c’erano solo più due parole: Merda e Harry.
Perché Louis aveva pensato più volte di andare nell’Ohio per fargli una sorpresa, ma sapeva che Harry si sarebbe infuriato. Oh si, non gli avrebbe più parlato e Louis sarebbe di nuovo caduto –quasi- in depressione.
E per l’ennesima volta era riuscito a dare la colpa a Sean di tutto questo.
Perché se Sean non l’avesse tradito e usato per il sesso, Louis lo avrebbe sposato.
Se tutto fosse andato come i suoi piani, avrebbero adottato una bambina.
Ma se tutto fosse andato come Louis aveva sperato, non avrebbe conosciuto la persona splendida che Harry è.
Quindi Louis continua l’articolo come preso da un lampo di genio e in realtà sa che il finale farà schifo come al solito, ma è nervoso.
Perché lui vuole davvero vederlo, vuole abbracciarlo, baciarlo, farci l’amore… ma rischia di sentirsi sputare in faccia gli insulti peggiori e di rimanerci male nonostante li meriti tutti.
Stampa selezionando la stampante risiedente nell’ufficio del suo capo e corre a casa, bisognoso di un bagno e un thè caldo.
 
Intanto, Harry si morde le unghie ormai scomparse mentre decide cosa portarsi dietro nella piccola valigia.
Pensa che non sia giusto dare tanta importanza a Louise, anzi, Louis –perché Nev non se la sentiva proprio di fare finta di nulla-.
Pensa che ormai non dovrebbe neanche incontrarlo, ma vuole assolutamente vederlo.
Non è arrabbiato perché non vedrà capelli lunghi e un paio di tette, è arrabbiato e deluso perché evidentemente Louis non si fidava abbastanza per dirgli tutto.
Sbuffa e prende le sue due felpe preferite, tre t-shirt e due paia di skinny jeans – ovviamente, i suoi preferiti- per poi prendere dentifricio,  spazzolino, il suo profumo e la schiuma per i capelli. Dopodiché richiude la valigia senza problemi e va da Nev e Max che lo aspettano fuori.  Ancora non si è abituato ad andare in giro con quell’omone e la sua telecamera.
-Pronto Harry?- chiede Max sorridendo timido
-Credo di sì- gli risponde con la stessa timidezza
Si siede accanto al guidatore, Nev, che nel momento in cui fa partire la macchina inizia con le raccomandazioni e consigli dicendogli continuamente “vedrai che con le dovute spiegazioni tutto andrà bene” perché il presentatore capisce che Harry è a un passo dal vomitare per il nervoso, ha visto queste scene milioni di volte.
Arrivano all’aeroporto, fanno il check-in e aspettano pazientemente che il loro aereo arrivi mentre Harry si sta scrivendo sulle note dell’ I-Phone un ipotetico discorso da fare perché ha le idee terribilmente confuse.
 
L’aereo è arrivato, Harry,Max e Nev si stanno imbarcando. I polpastrelli del ragazzo sono completamente piatti a causa dello scrivere freneticamente e i cinque discorsi –tutti uguali, ma con stati d’animo diversi- hanno occupato la loro parte di memoria.
 
 
Louis è nervoso. No, Louis non è nervoso, è terrorizzato. Perché Harry dopo la sua spiegazione lo odierà.
Il tradimento subìto non è una scusa valida per le sue colpe. E’ solo che in quel momento sembrava la scelta più giusta ma la meno ragionevole. Almeno non si è suicidato, ha sicuramente assicurato sonni tranquilli a sua madre che era preoccupata al massimo dei livelli in quel periodo.
Ovviamente nessuno sa di tutto ciò, Louis ha semplicemente preso delle foto dalla cugina poco più grande di lui che gli assomiglia in una maniera impressionante. 
Ma Louis giura su tutto ciò che ha di più caro al mondo che l’affetto che trasmetteva nei messaggi era fottutamente vero.
E’ vero che vuole toccare i capelli di Harry, vero che vuole affondare le dita nelle sue fossette, vero che vuole fotografare ripetutamente i suoi occhi, vero che vuole baciare quelle labbra, vero che vuole fare l’amore con lui.
E l’ha scritto sul suo portatile, lasciando che le dita facessero il loro dovere e che la mente fantasticasse su quell’incontro. Voleva scrivere a mano quella lettera, ma si è subito dopo ricordato  la sua insegnante rimproverarlo per la calligrafia confusa e malandata.
Ha fatto il suo bagno, ha bevuto la tazza di thè e ora sta accuratamente decidendo con quali vestiti accogliere Harry e i suoi insulti- Opta infine per una maglietta bianca –perché spera il bianco possa non far notare poi le offese-, pantaloni neri che lo fasciano alla perfezione e mette le sue Vans più trasandate e più amate.
Pensa, come Harry prima, che indossando i suoi vestiti preferiti l’incontro possa andare meglio.
Si lava i denti accuratamente. Sono le quattro e mezza e, se l’aereo è atterrato in orario, Harry è già nella Grande Mela. Ora può tremare di paura.
 
Harry non ha voluto riposarsi dopo il viaggio, vuole andare subito da Louis, ha il batticuore.
Perciò Nev aziona il navigatore e si dirigono immediatamente davanti all’abitazione di Louis, un condominio nel Lower East Side.
-Vuoi suonare tu?- chiede cauto Nev
-N-no, potresti farlo tu?- risponde lentamente, il magone già in gola
-Certo!- sorride comprensivo mentre Max lo riprende lateralmente
Nev suona e una voce gracchiante risponde incerta aggiungendo –terzo piano, l’ascensore non funziona!-
Salgono faticosamente le scale portandosi dietro un’esagerata quantità di telecamere
-Ciao Louis, sono Nev!- si presenta cordialmente – Lui è Max, la nostra crew e lui, beh…- continua indicando i presenti
-Harry- sussurra con la voce spezzata
-Louis.- Harry lo chiama con la voce più ferma che lui abbia mai avuto, non crollerà davanti a lui
-P-Prego, accomodatevi. Vado a preparare il caffè!- Louis si allontana e pensa che le foto di Harry non mostravano tutta la sua reale bellezza
Andrà tutto bene!” Sussurra Nev a Harry.
Nei pochi secondi in cui è riuscito a scrutare Louis, Harry ha dimenticato le menzogne. Perché –strano ma vero- non gli importa più nulla, ma prima vuole una spiegazione.
Louis comincia a parlare nell’esatto momento in cui tutti iniziano a zuccherare la propria tazzina.
-Sono imperdonabile, fossi in te non mi sarei nemmeno mosso da casa. Ma ti sono grato della visita, non vedevo l’ora di vederti!- sorride tristemente –Come puoi vedere, non ho né un piccolo seno, né lunghi boccoli. Ho fatto tutte questo perché cercavo una persona con cui parlare dopo che il tradimento del mio ex mi ha quasi portato alla depressione. Se non ci credete ho le carte del medico!- e Louis alza subito le mani in alto, perché si rende conto che sembra un miserabile che sfrutta le sue sventure
Harry solleva un angolo della bocca e cerca di nasconderlo bevendo dalla tazzina gialla.
-Perché non hai confessato dopo aver costruito il rapporto con Harry?- chiede curioso Max
-Sai una cosa? Non lo so. Harry sembrava così entusiasta di Louise, così cercavo sempre più foto di una mia lontana cugina e lui ogni volta mi diceva quanto fossi bello o forse dovrei dire bella? Sta di fatto che il mio amore per lui è vero. Che tu ci creda o no Harry.- e Louis vorrebbe penetrare la mente di Harry per sapere cosa pensa adesso
-Posso comprendere la tua paura Louis, davvero. Sono arrabbiato non perché tu non abbia un fisico femminile, ma perché una volta scoperto tutto ho pensato di non valere nulla.-
E Harry non fa in tempo a finire che –NO! Non pensarci proprio, tu sei al primo posto. Perché Harry, nonostante tu non mi conoscessi mi parlavi come se fossi il tuo migliore amico… e mi sono innamorato di ciò che scrivevi. Mi sono innamorato di te!- conclude sentendosi un po’ in imbarazzo perché tutto ciò che ha detto è stato registrato e tutti potranno poi vedere quanto Louis era teso e imbarazzato di sé stesso.
-Ragazzi, possiamo uscire? P-Posso parlargli da solo?- chiede timido Harry ricevendo tutte risposte affermative.
Così, Louis prende la giacca e intimorito esce dal suo appartamento con Harry.
Quello che non aveva calcolato è che in confronto a Harry Louis è un puffo, e il ragazzo potrebbe benissimo decidere di picchiarlo fino a portarlo alla morte. Louis, metti da parte il tuo lato melodrammatico!
Harry ha la testa calata e le mani nel giubbotto pesante. Non è certamente abituato alle giornate fredde di New York… Si morde le labbra e non riesce a nascondere più di tanto un sorriso perché, cavolo, a Harry non serviva la spiegazione. Harry ama Louis ma vuole tenerlo sulle spine, fargli capire che ciò che ha fatto è stato ingiusto e che lui poteva anche decidere di non perdonarlo.
Così Harry cammina, Louis lo segue e a un certo punto Harry chiede “Dov’è Central Park?” e Louis timidamente mormora un piccolo “Seguimi”. Louis si sente un po’ meglio, sa dove stanno andando e pensa di avere la situazione in mano… ma Harry deve ancora parlare di loro.
Si siedono su una panchina proprio davanti a una fontana, Louis incrocia le gambe e Harry le braccia, e si osservano.
-Vedi Louis, se qualcuno un giorno mi avesse chiesto di parlare con uno sconosciuto avrei negato, perché il fatto di non vedere la persona con cui parlo mi infastidisce.- E infatti il riccio sta guardando Louis negli occhi, ma l’altro non riesce a sostenere lo sguardo, si sente uno schifo, ma questo l’ha già detto.
-Però tu avevi nella tua descrizione qualcosa che mi ha attirato. L’ho letto dal profilo di quel qualcuno e la sera stessa mi sono iscritto anch’io. Oltre a essere piena di citazioni di scrittori famosi, la tua “biografia” mi attirava proprio per il modo in cui era scritta: così seria ma non pretenziosa e arrogante.-Louis sta proprio benedicendo quel qualcuno, scommette che è l’irlandese che si ubriaca sempre di cui Harry gli ha parlato
-Harry… dove vuoi arrivare?- E Louis come si permette di chiedere una cosa del genere?
-S-se vuoi sputarmi addosso insulti e quant’altro, allora fallo. Tutta questa suspance mi sta uccidendo lentamente e vedere quello sguardo serio ancora di più.- conclude mordendosi il labbro
-Mi hai sempre detto di amarla, credevo ti sarebbe piaciuto- commento il riccio tirando su il naso
-No, forse mi sbagliavo.- risponde lentamente
-Beh Louis, io tutta la suspance che tu stai provando l’ho provate nelle due ore di aereo e per tutto il tragitto per arrivare da te. Volevo farti capire quanto tutto questo mi ha fatto soffrire per poi confessarti che nonostante tutto ti amo e ti adoro! Ma tu non vuoi la suspance, giusto? Sarai accontentato.- alza il volume della voce, probabile tutti li stanno fissando
Harry concludendo il suo discorso lo bacia. Preme forte i suoi grandi palmi sul piccolo viso di Louis e si appropria delle sue labbra come se le appartenessero. Fa l’amore con quelle labbra mentre Louis rimane interdetto e riesce a ricambiare il bacio con lentezza e solo dopo un po’. Louis ha le braccia schiacciate dal corpo di Harry ma anche se le avesse libere non riuscirebbe a fare nulla, è troppo sconvolto.
Non può certo credere che Harry lo perdoni così, ma lui lo ama e gli va bene così, questa volta non mentirà né nasconderà chi è davvero.
Cinque baci timidi dopo, Harry e Louis ritornano all’appartamento di quest’ultimo e Nev e Max sobbalzano nel vederli mano nella mano, le labbra di Louis rosse e gli occhi di Harry brillanti insieme alle fossette sprigionate dal sorriso. Spiegano tutto ai due presentatori che rimangono ancora più scioccati di Louis nel loro primo bacio. Così, decidono di finire il soggiorno in albergo e ritornano a casa, cercando altre bugie su internet o chissà, magari una nuova storia d’amore.
 
Un mese dopo…

-Louis!- esclama Max vedendo finalmente la sua figura in webcam
E Louis è un disastro, perché ha i capelli arruffati, gli occhiali sul naso e le occhiaie.
-Hei ragazzi!- ma risponde con entusiasmo sorridendo
-Come va? Dopo che Harry è tornato in Ohio non abbiamo saputo più nulla.- questa volta si pronuncia Nev
-Beh…- Louis si gratta la testa scompigliando ancora di più i capelli e ha un sorriso enorme quando Harry  dalla cucina urla “Fanculo, Louis stasera pizza surgelata!
-Uhh, sembra che qualcuno qui conviva- indovina Max con la piccola telecamera in mano mentre Nev sorride contento
-Harry muoviti, ci sono Nev e Max- Louis urla e sente immediatamente gli scalpiccii delle ciabatte del suo ragazzo
-Hei!- risponde subito Harry e un braccio va sulla vita di Louis 
-Immagino che qui ci sia stato un bel lieto fine!- esclama Nev con un grande sorriso in volto
-Già, non vi ringrazierò mai abbastanza per averlo portato qui- sospira Louis innamorato baciando a lungo una guancia di Harry
-Avanti, date alla telecamera un bel bacio- incoraggia Max
Così Louis sigilla le sue labbra su quelle di Harry sorridendo felice e appagato in ogni punto di vista della sua vita.

Salutano un’ultima volta Nev e Max e vanno a cenare con la pizza surgelata perché Harry si è distratto un attimo per togliere Fozzi – il loro gatto- dal lavandino e intanto, tra una cosa è un’altra, la pasta è diventata gomma.
Eppure Harry è un bravo cuoco, ma quella sera era troppo stanco per poter cucinare qualcosa.
Louis gli sorride, benedicendo Nev e Max ogni giorno. Adesso è felice e non pensa più a Sean, anzi, ringrazia pure lui perché se non l’avesse tradito non avrebbe conosciuto Harry!
Le pizze non le finiscono, non essendo affamati le buttano nel cestino per evitare che quel micio dispettoso possa divorarle.
Vanno sul divano e, come ogni sera, accendono la tv su un canale qualunque e quasi come se fosse di regola finiscono con il baciarsi e fare l’amore una, due, anche cinque volte. Non sono mai sazi dell’altro a hanno assolutamente bisogno di  recuperare il tempo perduto.
 


Sono fiera di questo, davvero!
Fiera perché nonostante l'inizio della scuola e altre faccende complicate io non ho abbandonato questa os!
Ero davvero determinata a scrivere un Larry su Catfish e finalmente la pubblico.
Chiedo scusa per gli errori, sono le 00:28 e dovrei già aver fatto la cartelle e essere a letto, ma questo andava finito! Aveva la priorità assoluta!
(prometto che domani la ricontrollo!)
Per quanto riguarda quella "chat improvvisata", perdonatemi, ma ancora non sono molto sciolta con queste cose e ho rimediato come potevo (su Word era molto meglio)

Perciò, se questa storia vi è piaciuta, siete liberi di lasciare una piccola recensione o semplicemente una visita;
Se pensate che parte della mia scrittura debba essere modificata, accomodatevi: sto imparando ad accettare le critiche;

In ogni caso, recensioni abbondanti o meno, sono felice -e mi ripeto- di non aver abbandonato tutto questo e di aver lasciato spazio ad un lieto fine, visto che per come ero messa avrei potuto uccidere qualcuno della os senza alcun motivo!

Now it's time to gooo... Goodbye!

 
 

 
 
   
 
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