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Autore: _Marty01_    22/09/2014    3 recensioni
Una scarica di adrenalina mi trapassa il cervello, facendomi rabbrividire.
E poi quella sensazione, quella sete che non è vera sete, ma una ragione di vita, la mia ragione di vita.
Ti fisso, ancora con le labbra accostate alle tue.
No, stavolta sarà di verso, stavolta saprò resistere, per lei.
Per Sara.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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A Sara ( lapoetastra) una grande amica.




-Ciao.- dico, uno sguardo ebete stampato in faccia.
Già... Sono di nuovo qui, sono passati anni, ma eccomi qua...
Sorrido, le mani nelle tasche dei jeans, i capelli neri spettinati che mi ricadono in fronte, nascondendomi gli occhi azzurri e limpidi.
Tu mi guardi, inclinando la testa di lato, un punto domanda negli occhi. 
Già... Sono qui.
Sono vivo.
-Alex...?- sussurri, a metà tra la gioia e la paura.
Paura... 
Paura di me, paura di quello che sono diventato.
Gioia...
Gioia nel sentirmi, gioia nel vedermi.
-Sara...- dico, a metà tra l'inferno e il paradiso.
Paradiso... 
Perché ti vedo, perché mi vedi.
Inferno...
Perché non ti posso toccare, perché non mi puoi toccare.
-Tu... Tu sei...io...- sorridi, dimenticandoti di dire quelle ultime parole che ti muoiono in gola, lasciandoti l'amaro in bocca.
Mi corri incontro, le braccia pretese, le lacrime trattenute che ti velano gli occhi
-Alex...- canticchi, come se fosse una piccola e sacra poesia. 
Io ti guardo, in modo dolce e perso.
Dolce, perché ti amo, perché mi ami.
Perso, perché non è vero, niente è vero.
Ti blocca a due passi da me, gli occhi verdi e lucenti rivolti ai miei.
Sorridi, un sorriso complice e innocente.
Complice, perché lo vuoi.
Innocente, perché lo credi.
Intrecci lentamente le mani tra le mie, mani candide e leggere che mi accarezzano i calli sulle dita.
-Sei vivo...- sussurri, tutto ad un fiato.
Respiro profondamente, socchiudendo gli occhi a togliendomi la maglietta nera che mi copre il petto.
Le tue guance si colorano di rosso e lo sguardo ti si perde nel vuoto.
-Tranquilla- sorrido, cercando le parole più adatte.
Butto la maglietta per terra, creando un pozzo nero in quel mare di bianco. 
La neve mi ricade sulle spalle, senza sciogliersi al mio tocco, la pelle pallida. 
-Vedi- dico, indicando una piccola cicatrice sopra il cuore, è rossa, rossa come il sangue.
Annuisci, ancora confusa, poi mi guardi di nuovo e sorridi.
-Mi sei mancato così tanto...- mi sussurri in un orecchio, stringendomi tra le tue braccia.
Gli occhi mi si spalancano e il mio corpo si irrigidisce.
-Sara...no...- vorrei urlare, urlare il mio dolore, il mio destino, ma non posso...
-A..Alex...- il sorriso che ti muore sulle labbra. -Sei... Sei freddo.-
No, ti prego Sara, non anche te. 
Ti prego, non andartene.
-Sei un vampiro?- chiedi,a metà tra l'amore e l'odio.
Amore..
Perché mi ami, perché non vuoi perdermi.
Odio...
Perché io sono un vampiro e tu un'umana, io un succhiasangue e tu una normale.
-Alex...?- ripeti ancora.
Il mio sguardo si addolcisce, scrutandoti più a fondo e delineando i contorni del tuo corpo così perfetto, così meraviglioso. I capelli rossi che ti ricadono soffici sui fianchi, gli occhi di un verde pallido, le labbra rosse, la pelle rosea, il corpo snello.
Sei così bella... Ti prego, non andartene...
-Sì, sono un vampiro...- rispondo, abbassando la testa e staccando le mie mani dalle tue.
-Oh Alex...- perchè la tua voce è così dolce, perché adesso che sai la verità non mi odi.
-Sara...- sussurro, quasi come fosse una cosa troppo bella per dirla ad alta voce.
Tu mi abbracci, le lacrime agli occhi, che ti rigano il viso e ti muoiono sulle labbra.
-Tu... Non dovresti...- mi appoggi un dito sulle labbra 
-Non cambia niente.- ti avvicini lentamente con le labbra; l'odore del sangue mi entra nei polmoni... 
Quand'è stata l'ultima volta che o mangiato...
E poi una sensazione di caldo sulla bocca, l'unica cosa calda in quel freddo che mi circonda . Tu mi cingi il collo con le braccia e io metto le mani dietro la tua schiena, sollevandoti la maglietta e accarezzandoti la pelle nuda sotto il mio tocco. 
Una scarica di adrenalina mi trapassa il cervello, facendomi rabbrividire. 
E poi quella sensazione, quella sete che non è vera sete, ma una ragione di vita, la mia ragione di vita.
Ti fisso, ancora con le labbra accostate alle tue.
No, stavolta sarà diverso, stavolta saprò resistere, per lei.
Per Sara.




Angolino dell'autrice:
Ed eccomi di nuovo qui, con un altra storia strana e senza senso.  Spero che vi sia piaciuta lo stesso.
Baci
Marty

   
 
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