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Autore: Axel Knaves    22/09/2014    4 recensioni
Un anno dopo la morte di Agustus Waters, ecco come continua la vita di Isaac e Hazel.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Isaac
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sarà contento di noi?

Hazel inspirò quel poco di aria che i suoi polmoni gli permisero.
Gli piaceva togliersi quei maledetti tubicini dal naso e inspirare l’aria per com’era, gli ricordava la notte ad Amsterdam che aveva passato con Augustus.
Sbuffando decise che era ora di rimettersi i tubicini su per il naso.
Erano passati dodici mesi dalla morte di Augustus Waters, il suo cancro era ancora stabile ma i dottori aspettavano un peggioramento da un momento all’altro. Ma lei era combattiva: un mese dopo la morte di Gus, dopo l’ennesimo attacco che l’aveva portata in terapia intensiva, aveva deciso di riprendere la sua vita in mano, e di continuare a vivere; anche per poter portare il ricordo di Gus in giro per il mondo.
«Ti sei tolta ancora l’ossigeno, vero?» Chiese la voce di Isaac dietro di lei.
Hazel si girò e vide il ragazzo in piedi dietro di lei intento a tastare la sua bombola dell’ossigeno con il bastone bianco. Gli sorrise anche se lui non poteva vederla.
«Non lo dire a mia madre». Gli disse divertita lei, sapendo di già che lui non l’avrebbe fatto. Poi si alzò e l’aiutò a sedersi accanto a lei. Erano nel parco dove lei e Gus avevano fatto il loro primo picnic.
«Ho sognato Gus stanotte». Disse Isaac.
«Davvero?» Chiese Hazel con un sorriso triste e gli occhi lucidi.
«Si», rispose lui, «era felice, con entrambe le gambe, seduto sulla sua poltrona a giocare al suo dannato videogame». La voce di Isaac si incrinò per la tristezza, ad Hazel scappò una lacrima ma l’asciugò subito.
«Ti ha detto qualcosa?»
«Che era fiero di come noi siamo andati avanti dopo la sua morte».
Hazel face un paio di si con la testa.
«Sarà contento di noi?» gli chiese Hazel prendendogli la mano.
«Non lo so Haz», le rispose lui stringendole la mano, «ma sono sicuro che quando ci ritroveremo con lui, dovunque lui sia, ci farà una bella scenata di gelosia». Scherzò e mentre lei rideva le baciò la mano che stava stringendo.
Dopo la morte di Gus avevano passato così tanto tempo insieme che senza accorgersene si erano innamorati, e poi un mese prima si erano dati il loro primo bacio.
«Ti va di fare una passeggiata?» Chiese Isaac ad Hazel, lei sorrise.
«Si, carina come idea». Rispose e lo baciò sulle labbra.
Isaac, lo sapeva bene, di aver conquistato solo una piccola parte del cuore di Hazel, il resto era ovviamente di Gus, ma gli andava più che bene, perché gli piaceva troppo.

Svariati anni dopo.
«Papà è questa». Disse la famigliare voce di sua figlia, per farlo fermare.
«A destra o a sinistra».
«È a destra».
L’ormai quarantatreenne Isaac si girò alla propria destra e con l’aiuto di sua figlia s'inginocchiò davanti a due tombe che fortunatamente non poteva vedere.
«Ora puoi andare a casa Anna». Gli disse.
«Sei sicuro papà?» Gli chiese la ragazza di venti due anni.
«Si cara, vienimi a prendere pure tra un’ora».
Si lasciò andare solo quando sua figlia se n’era andata.
Hazel Grace Lancaster a dispetto di quello che dicevano i dottori sopravvisse fino a venticinque anni. Lei e Isaac rimasero sempre insieme, si sposarono quando lei aveva vent’anni. Anna arrivò novo mesi dopo e tre anni dopo arrivò anche Guz. Due anni dopo Hazel morì, con Isaac al suo capezzale. Come ultimo atto d’amore nei confronti di Hazel, Isaac, l’aveva fatta seppellire di fianco ad Augustus.
Non aveva mai visto realmente la lapide della moglie, ma sapeva bene cosa c’era scritto: “Okay”.
«Ed eccoci qua». Disse sorridendo tristemente. «Un altro anno è passato. Qui senza di voi sembra tutto vuoto. Hazel dovevi esserci alla cerimonia di diploma di Gus! Da come me l’ha descritta Anna è stata fantastica! E sarai anche felice di sapere che nessuno dei due ha ancora segno di cancro! Vivranno a lungo! Anna si è trovata finalmente un ragazzo, degno di questo nome..»
Alle spalle di Isaac, senza che lui se ne rendesse conto c’erano due fantasmi, abbracciati l’uno all’altra, seduti a guardarsi le tombe, ed ascoltare il loro miglior amico che raccontava come continuasse il mondo.
«Okay?» Chiese ad un certo punto Isaac, che aveva finito di raccontare tutto quello che era successo quell’anno.
I due fantasmi si guardarono e si sorrisero complici.
«Okay».

Grazie a chiunque legga questa fanfiction. L'ho scritta di getto la stessa sera in cui ho visto il film al cinema (è stata un'ardua sfida e alla fine ho perso: sono scoppiata in un pianto assurdo T.T). Spero che vi piaccia, e ancora grazie.

Axel Knaves
   
 
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