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Autore: alisvolatpropiis    22/09/2014    3 recensioni
“Grazie, siete stati un pubblico strepitoso” mormora, raggiungendo con una mano tatuata il microfono per sistemarlo. “Finirò con qualcosa di leggermente diverso.” Ride quieto tra sé e sé e ruota le sue larghe spalle vestite da una maglietta nera con scollo a v come se si stesse riscaldando, per la prima volta quella sera sembrava nervoso. “Questa è, uh, un’altra cover, che in realtà non ho mai cantato in pubblico…mai. Ma credo che questa sia la sera perfetta per farlo”. Ride ancora e prende un respiro profondo. “Quindi, sì, per favore continuate ad essere gentili, gente”. Il pubblico applaude e il cantante – Derek Hale – fa questo piccolo sorriso sornione mentre giocherella con le corde della sua chitarra per un secondo, quegli incredibili occhi che saettano verso il punto dove Stiles è stato seduto tutta la sera.
..ooooo..
Dove il cantautore Derek Hale sedusse Stiles con una rivisitazione moderna di un classico dell’R&B.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'If I Played You My Favorite Song '
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Note dell’autrice:
Un’altra one-shot a cui sono cresciute le gambe! Solo dello sciocco fluff per i nostri ragazzi. : )
Un giorno scriverò una piccola one-shot che rimarà piccola. MA NON È QUESTO IL GIORNO.
~*~
Se non conoscete il capolavoro di Ginuwine's "Pony", vi consiglio fermamente di ascoltarlo prima/mentre state leggendo. : )
In realtà questa è la versione che ho immaginato dia Derek della canzone.
Nella mia realtà, la voce di Derek assomiglia a quella di Chris Cornell, ecco quindi la sua cover di "Billie Jean"
The second song is, of course, R. Kelly's "Ignition (Remix)"

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“Grazie, siete stati un pubblico strepitoso” mormora raggiungendo con una mano tatuata il microfono per sistemarlo. “Finirò con qualcosa di leggermente diverso”. Ride quieto, tra sé e sé ruotando le sue spalle larghe vestite da una maglietta nera con lo scollo a v come se si stesse riscaldando per qualcosa. Per la prima volta quella sera sembra nervoso. “Questa è, uh, un’altra cover, che in realtà non ho mai cantato in pubblico…mai. Ma credo che questa sia la sera perfetta per farlo”. Ride ancora e prende un respiro profondo “Quindi, sì, per favore continuate ad essere gentili, gente”.

Il pubblico applaude e il cantante – Derek Hale – fa questo piccolo sorriso sornione mentre giocherella con le corde della sua chitarra per un secondo, quegli occhi incredibili che saettano verso il punto dove Stiles è stato seduto tutta la sera.

Stiles sente il suo petto stringersi, mentre prende un lungo sorso della sua birra. Questo non è ciò che si sarebbe aspettato quando Lydia e Allison lo hanno trascinato via dalla scrittura della tesi del suo master per andare a bere qualcosa. Sono finiti qui, al Moonlight, un bar hipster in Cap Hill che lui non odiava realmente – lo ama realmente adesso, dopo aver speso l’ultima ora e mezza ad ascoltare e guardare il cantate locale Derek Hale catturare la sala con la sua chitarra acustica e la sua voce veramente peccaminosa.

Il tipo è molto più che figo, e se Stiles non fosse stato sul limite di essere dichiarato cerebralmente morto a causa di una settimana non stop di ricerche e scrittura, probabilmente sarebbe in grado di trovare parole più adeguate per descriverlo. O forse no. È davvero COSÌ. FOTTUTAMENTE. FIGO. Tutto quello su cui Stiles riesce a focalizzare la sua attenzione sono le contrazioni dei muscoli e gli sgargianti tatuaggi e la barba nera come la notte con cui vorrebbe sfregare tutto il suo intero corpo da questo esatto momento fino alla fine dei tempi. E anche un po’ dopo.

E quella voce. Rauca ma comunque in qualche modo vellutata, ruvida ma mielosa, forse quasi magica, proprio come i suoi occhi che, nella luce soffusa del bar, sembrano più dorati che verdi mentre guizzano ancora verso la direzione di Stiles, come stanno facendo da tutta la notte. Cosa che non aiuta assolutamente visto tutta la situazione “sono-sommerso-da-troppa-perfetta-bellezza-mascolina” che Stiles sta provando a gestire.

Ovviamente il ragazzo è maledettamente talentuoso perché, apparentemente, quando l’universo dona, dona generosamente. Ha fatto cadere in trance l’intera sala per tutta la notte con le sue canzoni d’autore piene di sequenze di accordi sorprendentemente difficili e di testi tormentati. Ha suonato anche alcune cover, inclusa una interpretazione di “Billie Jean” veramente da togliere il fiato che ha fatto urlare la sala e ha fatto sciogliere e contorcere le viscere di Stiles.

Derek sembra essere un maestro nelle pause ad effetto, perché quando finalmente inizia a suonare i primi accordi dell’ultima canzone in scaletta, il bar - troppo pieno - è quasi tutto in silenzio, teso per l’attesa[i]. Forse per la prima volta durante i suoi ventiquattro anni Stiles è totalmente immobile, mentre trattiene il fiato per l’anticipazione.

È possibile che abbia emesso un suono – forse un mugolio, più probabilmente un gemito gutturale – quando Derek inizia a cantare.

Well I’m just a bachelor
            [Sono solo uno scapolo]
Looking for a partner
            [In cerca di un compagno]

La folla grida ed esulta, e ci sono troppe urla e grida di incitamento assordanti, ma tutto ciò si affievolisce in sottofondo mentre Derek continua a fissare Stiles, quel sorriso malizioso che compare e scompare circondato dalla sua barba incolta.

“O mio Dio” sussurra inconsciamente Stiles con le labbra vicine al bordo del suo boccale di birra.

“È quello che penso che sia?!” chiede Lydia, eccitata e incredula, con gli occhi che si spostano velocemente da Derek a Stiles.

Allison ride e si sporge sul tavolo per stringergli un braccio “Oh sì. È ‘Pony’. Ci starai, Stiles?”.

Stiles potrebbe essere un pochino brillo e solitamente incapace di riconoscere quando un ragazzo è interessato a lui, ma gli sta sorgendo il sospetto di starsi lasciando sedurre.

Non può rispondere ad Allison, la quale comunque si è avvicinata a Lydia, per strofinarle il naso contro il collo ridendo. Stiles non riesce a respirare, non riesce a fare praticamente niente tranne che stare seduto lì esterrefatto, diviso tra l’incredulità e il sorgere di un bruciante eccitamento che lo sta accendendo tutto.

Someone who knows how to ride
            [Qualcuno che sappia come cavalcare]
Without even fallin’ off
            [Senza cadere]

Dio, in qualche modo Derek ha preso una delle canzoni più sexy che esistano riuscendo a renderla ancora più sexy, cantandola lentamente e denudandola, prolungando ogni singola parola come un lungo intenso bacio struggente[ii], la voce assolutamente intrisa di sesso, lo sguardo ancora incatenato a quello di Stiles.

Gotta be compatible
            [Dobbiamo essere compatibili]

“Aspettate” sussurra ad alta voce Lydia “Sta cambiando il test~”

Stiles afferra il suo braccio, zittendola con una rapida occhiata perché ha bisogno di sentire ogni lussuriosa nota, e ha davvero bisogno di sentire se Derek sta cambiando il testo come Lydia sta suggerendo.

Takes me to my limits
            [Portami al limite]

Oh dio, lo sta facendo vero?

Boy, when I break you off
            [Ragazzo, quando ti spezzerò]

Basta. Finito. Stiles è ufficialmente morto, ucciso dalla versione di puro sesso di “Pony”, cantata da Derek Hale come se ci fossero solo loro due nella stanza.

I promise that you won’t want to get off
            [Ti prometto che non vorrai andartene[iii]]

Stiles può solo immaginare che faccia sta facendo in questo momento, ma qualunque sia a Derek sembra piacere, le labbra piegate in un sorrisetto mentre suona, lo sguardo che per un attimo scatta verso le sue mani prima di tornare su Stiles riprendendo a fissarlo mentre canta, mandando brividi lungo la sua spina dorsale e dritti al suo cazzo, forse anche dritti alla sua anima.

If you’re horny
            [Se sei eccitato]
Let’s do it
            [Fallo]
Ride it
            [Cavalca]
My pony
            [Il mio pony]

Derek sta sorridendo apertamente adesso, un grande e luminoso sorriso, le righe d’espressione agli angoli degli occhi come se fosse il momento più bello della sua vita, come se non riuscisse a credere che lo stesse facendo davvero.

‘Entrambi siamo increduli, socio’ pensa Stiles.

My saddle’s waitin’
                [La mia sella sta aspettando]
Come jump on it
                [Vieni, saltaci sopra]

Stiles rimane incantato per un secondo, permettendo a se stesso di perdersi nelle immagini che quella intensa voce sta disegnando. Il corpo che incomincia a scaldarsi, le mani che diventano appiccicose, la mezza erezione che si indurisce ad ogni nota sempre di più, con quelle appassionate parole che lo lambiscono come fiamme.

Sta morendo dalla voglia di saltarcisi sopra, soffrendo per la voglia di cavalcarlo.

Sittin' here flossin'
            [Stando seduto qui tirandotela]
Peepin' your steelo
            [Guardando il tuo stile]

Oh dio, il testo sembra ridicolo cantato da un ragazzo bianco con una chitarra acustica, ma in qualche modo questo rende solo l’intera assurda situazione ancora migliore, facendo riflettere Stiles sul fatto che nonostante tutta la sua area da musicista tenebroso, il suo atteggiamento da bello e dannato, Derek non sembra prendersi troppo sul serio.

Stiles è assolutamente e completamente fottuto.

Just once if I have the chance
                [Solo per una volta, se avessi la possibilità]
The things I would do to you
                [Le cose che vi farei]
You and your body
                [A te e al tuo corpo]
Every single portion
                [Ogni singolo lembo]

Per fortuna il boccale di Stiles era per lo più vuoto, così che non ha fatto troppo casino quando è caduto e si è rovesciato. Derek ovviamente ha visto tutto, e adesso ride senza mancare una nota.

Send chills up and down your spine
                [Mandando brividi su e giù la tua colonna vertebrale]
Juices flowin' down your thigh
                [I “succhi” che scivolano giù dalle tue cosce]

E con lo sguardo ancora incatenato a quello di Stiles, il figliodiputtana ammicca.

~*~

Il giorno successivo Stiles si sveglia intorno a mezzogiorno con un gatto nero sconosciuto premuto contro la sua testa, il grande e comodo letto che decisamente non è il suo, al contrario, vuoto. Il gatto si stiracchia sul cuscino, chiaramente non fregandogliene un cazzo di usare la faccia di Stiles come mobilio.

Rotola giù dal letto, sorridendo lievemente al piacevole indolenzimento che sente ovunque nel suo corpo. Un indolenzimento da cavalcata, pensa ridendo, i ricordi della notte precedente che gli fanno quasi venire le vertigini mentre scava nell’ammasso di vestiti sul pavimento alla ricerca dei suoi boxer. Li indossa mentre esce dalla camera da letto attraversando una porta a vetri con le tende nere, seguendo il leggero suono di una chitarra acustica.

Il soggiorno profuma di una deliziosa combinazione di caffè fresco ed erba, e Stiles deve chiudere gli occhi per un secondo per convincere se stesso che quello che sta vedendo è reale e che non si è addormentato (di nuovo) davanti al computer sognando l’intera notte.

Quando riapre gli occhi Derek Hale è ancora lì, seduto sul divano raso terra, con una canna appesa all’angolo di quella bocca che, la notte precedente, ha distrutto Stiles in più di una maniera. Derek apparentemente sembrerebbe nudo ma Stiles non può esserne certo perché il moro è coperto dalla chitarra appoggiata al suo grembo, proprio dove era Stiles non troppo tempo prima. Sta pizzicando con dolcezza le corde mentre sorride e Stiles ansima un pochino alla vista di quanto sia bello così, con gli occhi assonnati e raddolciti[iv].

“Buongiorno” dice Stiles, camminando verso di lui per prendere la canna dalla sua bocca e farci un lungo tiro.

“Buongiorno, splendore” sorride Derek, guardandolo, una mano che si allunga per accarezzare lievemente la coscia nuda di Stiles. “C’è del caffè”.

“Oh mio dio, sei incredibile” afferma Stiles, sporgendosi per lasciargli un bacio sui capelli spettinati, un gesto di intimità che gli viene così naturale da fargli sembrare che si conoscano da anni invece che da ore. “Avrò un’altra canzone con il mio caffè?” chiede, dirigendosi verso la cucina.

“Sì. Mi stavo esercitando mentre dormivi” risponde con lo stesso sorrisetto sornione della sera precedente. Inizia a suonare le note d’apertura di un’altra canzone familiare mentre Stiles rovista in cucina alla ricerca di una tazza.

Quando Derek inizia a cantare, Stiles per poco non si lasciar sfuggire dalle mani la tazza sbeccata, scoppiando a ridere e iniziando ad eccitarsi mentre riconosce immediatamente la canzone.

I’m not trying to be rude  
                [Non sto cercando di essere scortese]
But hey pretty boy I’m feelin’ you
                [Ma hey bel ragazzo mi piaci]
The way you do the things you do
                [Il modo in cui fai le cose che fai]

Stiles ritorna in soggiorno, il caffè in una mano, la canna nell’altra mentre si lascia cadere di fianco a Derek sul divano.

Sì, è decisamente nudo.











 

[i]  “Teso per l’attesa”  mi scuso per la frase, è bruttissima da sentire ma non sono riuscita a trovare una traduzione migliore.
[ii] Nella versione originale è “sundering kiss”. Il verbo “sunder” in inglese significa “fare a pezzi”, di solito anche con una certa forza. Con l’aggettivazione del verbo “sunder” l’autrice vuole rendere l’idea di un bacio particolarmente intenso, che da la sensazione a chi viene baciato di essere dilaniato da quanto è intenso e travolgente.
[iii] Tutto il testo è un’allusione unica al sesso. In questo caso particolare si riferisce al fatto che qualcuno sta così bene con qualcun altro dentro di sé che vorrebbe restassero così per sempre…a buon intenditor poche parole.
[iv]  Nel testo originale la farse è “sleepy-eyed and sweet”. L’autrice intende dire che oltre a essere assonnato lo sguardo di Derek è anche più dolce, gentile e caloroso.


Note della “traduttrice”:
Prima di tutto andate a leggere le storie di questa autrice su AO3 !!!!!È davvero bravissima!!
In secondo luogo vorrei ringraziare di cuore chi è arrivato fin qui. Grazie davvero. È la mia primissima traduzione e spero di aver fatto un buon lavoro. Se voleste commentare, darmi dei suggerimenti, dirmi che forse sarebbe stato il caso che mi fossi data ad attività più produttive come dormire invece che massacrare questa povera storia siete più che benvenuti….in altre parole fatemi sapere che ne pensate pleeeeeeeeeeese *^*
Infine, questa storia fa parte di una serie (al momento sono solo due storie ma l’autrice sta meditando di proseguire) che si intitola “If I Played You My Favorite Song”. Qui vi troverete “Pony” (ovviamente ^^’’’) e il suo seguito “Break your heart” (che ho intenzione di tradurre il prima possibile).

That’s all, folks! Grazie :)
   
 
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