Immersa nella luce rossastra del caminetto ,  bellissima e sorridente,lievemente insonnolita ,seduta su quella poltrona dove l’avevo vista piangere poche sere prima .Le mani che ora posava morbidamente sui braccioli , la scorsa sera erano rosse e sporche di terra , la pioggia aveva sbavato il filo di trucco che ora le illuminava il viso .Ed i suoi occhi erano rossi , pieni di dolore e grida ,sonanti di frustrazione .Ma davanti a quel caminetto e a lui...rimanevano muti e mimavano un sorriso .Era brava a recitare ,ma non c’era segreto che potesse tenermi ,ed era questo che più mi uccideva.

Mentre sorrideva a lui ,desiderava me .

Mentre scherzava con lui ,si voltava leggermente verso di me per guardarmi.

Quando le mani di lui sfioravano la pelle delle mani di lei ,la vedevo ritrarsi leggermente e cercare la mia spalla per sentirmi ancora lì , come se avesse paura che io fuggissi.

Se questa potesse essere l’ultima notte,se potessi morire oggi ,e non dovessi sopportare la vergogna che deriverebbe dal gesto che preme nel mio petto, come un leone  ,per uscire e ,ruggendo impazzito ,rapire lei e uccidere lui . La sposerei per morire dopo pochi secondi ,almeno sarei sicuro di morire felice ......Ma non oserei ma rischiare di farla soffrire ,me ne starò qui ,a guardare...A guardarla mentre cerca la felicità ,sperando che possa trovarla ,sacrificando la mia .Questa è l'ultima notte ,mai potrà guardarmi con quello sguardo,aprendomi un poco le porte di sé.Si voltò verso di me ancora ,< Hai sentito cosa stavamo dicendo?>disse con quella sua voce ,un gatto a nove code per il mio cuore . Annui ,guardandola negli occhi,gli raccontai tutto in quel battito di ciglia ,lei capì ,in un lampo di sofferenza mi disse :

" Addio"