Il 31 Ottobre era Halloween. Il 31 Ottobre Tamara conobbe Lorenzo. Erano alla stessa festa che Federico, un loro amico in comune, aveva organizzato a casa sua.
Agli inizi dell’organizzazione per Halloween Tamara aveva programmato con Sara, una sua grande amica d’infanzia, di andare ad una festa non lontano da casa sua. Purtroppo però Sara non era riuscita ad ottenere il consenso da parte dei suoi genitori, così fu costretta a dare buca a Tamara, dicendoglielo solamente una settimana prima della grande serata.
Dopo aver deciso in meno di una settimana, Tamara andò in centro, dove tra l’altro avrebbe voluto andare fin dall’inizio. Cenò ad un ristorante cinese con altre sue amiche e poi si era organizzata con Lorenzo per andare allo stadio da soli in macchina. Lorenzo era il suo ragazzo da molti mesi ormai, quasi un anno.
Per quella sera Lorenzo aveva comprato la vodka e la birra e appena dopo mangiato, Tamara e le sue amiche andarono al parcheggio dove Lorenzo aveva posteggiato la sua macchina a prendere da bere. Si mise a sedere nel portabagagli aperto della macchina, per bere con calma la poca vodka. Poi, chiuso il portabagagli, Lorenzo e Tamara entrarono in macchina. Si misero le cinture, Lorenzo accese la musica e partirono.
Arrivati allo stadio, dove tra l’altro Tamara non era mai stata, parcheggiarono in un angolo del parcheggio, dove non c’era niente e nessuno. Lorenzo allora spense la macchina, mentre lei lo guardava amabilmente. Lui chiuse tutti i finestrini, lasciando un minuscolo pezzetto del suo aperto. In men che non si dica tutti i finestrini tranne uno si appannarono. La cosa che però preoccupava particolarmente Tamara era il fatto che non potevano vedere se fuori ci sarebbe stato qualcuno, ma con Lorenzo accanto riuscì in poco tempo a tranquillizzarsi.
Allora Tamara iniziò ad abbassare il sedile su cui era seduta, lui si avvicinò delicatamente a lei e iniziarono a baciarsi. Lei si tolse gli stivali marroncini e appoggiò i piedi davanti, sorridendo e tamponando i piedi nel vetro appannato. Restarono ognuno nel proprio sedile per un po’ di tempo, fino a quando lui non iniziò a sganciarsi i pantaloni. Si mise nel sedile di lei e lei sopra di lui. Tamara poi gli disse di togliersi la felpa, cosicché lui rimanesse a torso nudo.
Si era messa il suo vestito preferito, quello tutto pieno di frange nere e oro, in onore di Halloween, ma, notando che quelle frange davano tanta noia, si levò il vestito, rimanendo in mutande e reggiseno. Arrivò la volta delle mutande a righe bianche e nere e poi, chissà come, si ritrovò distesa nel suo sedile pieno di panni e sentì le mani di Lorenzo che le stavano sganciando il reggiseno. Quante volte aveva sognato quel momento! E quel momento era arrivato, così imprevedibile, così incredibile. Dopo che glielo sganciò, Tamara non aveva ancora il coraggio di toglierlo definitivamente, dato che era la sua prima volta e si vergognava pazzamente. Poi però il suo coraggio si fece valere e cela fece, vedendo Lorenzo che sprizzava di gioia e impazziva. Dopo ci si abituò e anche se ci pensava, pensava anche che lo amava da morire.

Quella sera non fecero sesso, per problemi tecnici, però l’amore lo fecero. Erano una cosa sola quella sera. Erano l’amore. Da quanto stavano bene lì abbracciati non volevano più tornare alla vecchia vita noiosa, in cui erano lontani. ci sarebbero stati tutta la notte lì, fosse stato per loro, forse anche tutta la vita, non se ne sarebbero andati per nessuna ragione al mondo. E’ stato come se si fossero innamorati l’uno dell’altra per la seconda volta.

Così, poco dopo si rivestirono e tornarono in centro.

Quando tornarono a casa erano entrambi emozionati e felici.