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Autore: Ice98    24/09/2014    1 recensioni
Il mio destino cambiò così, in un attimo.
Una mano pallida si tese verso di me, capelli lunghi e neri sventolavano alla brezza leggera di metà inverno.
Un ragazzo dal viso angelico mi fissa con occhi di mezzanotte.
Non ebbi esitazioni.
Afferrai la sua mano e, in un attimo, la mia nuova vita ebbe inizio.
Genere: Azione, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Conte del Millennio, Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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My destiny changed so
 



                                                                                              



Passarono più di sei anni da quell’incontro.
“Ohi! Non distrarti, se no ti faccio fare il doppio degli esercizi!”
“Cosa?! No no! M’impegno, scusa!”
Yuu mi rimproverò come al solito, cavolo a volte sembra leggerti nel pensiero!
Mossi velocemente la katana d’ allenamento eseguendo le indicazioni impartitemi.
“Bene così, per ora basta”
Affermò lui con voce calma sciogliendosi, nel mentre, i capelli di tenebra.
Mi fermai, il sudore mi rigava il viso, con la manica del kimono bianco lo asciugai riprendendo fiato.
Kanda si muove verso di me, stretto nella mano destra teneva un asciugamano tendente all’azzurro.
“Siediti così ti asciugo un po’ prima che ti venga un colpo”
“Grazie…”
Mi sedetti, il respiro leggermente scosso dagli ansiti, lui si posizionò dietro di me frizionandomi i capelli corvini con una leggera pressione.
“Stai migliorando…”
“Ah sì??”
Chiesi stupita ed entusiasta di quell’affermazione.
“Non montarti la testa, sei migliorata da quando abbiamo iniziato, ma non sei certo al mio livello, mocciosa”
Gli saltai sul petto facendolo cappottare a terra, lui mi fa un timido sorriso.
“Ti supererò, vedrai!”
“Sì, quando Lavi troverà una ragazza e Allen non avrà più appetito tu mi supererai!”
Disse lui ridacchiando e capovolgendo le posizioni, io gonfiai le guance mugugnando.
“Cattivo…!”
Yuu mi sollevò da terra posandomi sulla sua spalla come un sacco di patate da trentacinque chili, mi batte piano sulle gambe.
“Ehi! Mettimi giù BAKA-YUU!!”
“Dai, migliorerai ancora…in fondo sono IO il tuo maestro, Eiko-Chan”
Lui mi accarezzò i capelli, io diventai rossa dall’imbarazzo mentre mi portava in casa.
La nostra dimora era in classico stile giapponese, fatta in legno, con le porte scorrevoli in carta e il pavimento rialzato dal terreno coperto dai tatami. Si trovava al centro di un boschetto fra le montagne e accanto vi scorreva un fiumiciattolo dalle acque limpide e fredde.
Io e lui abbiamo sempre vissuto lì, lui era un Second Exorcist, lavorava per l’ordine oscuro mentre io…bhè io non ero un esorcista…a malapena avevo il permesso di andare in missione…
“Su, va a farti il bagno e cerca di non finire l’acqua calda…”
“Altrimenti??”
“Altrimenti m’incazzo!”
“Uhhh che paura! Ma non dici sempre che una doccia fredda tempra un guerriero e blablabla?!”
Lui mi guardò voltandomi le spalle con un grugnito poco amichevole.
“Ciò non significa che mi devi finire l’acqua calda! E poi piace anche a me l’acqua calda…”
Ammise andandosene in salotto mentre io, con una risatina, entrai nel grande bagno riempendo la vasca. Lo scrosciare dell’acqua aveva il potere di calmarmi così, pian piano, iniziai a spogliarmi sciogliendomi i capelli e prendendo shampoo e bagnoschiuma.
M’immersi fino al mento con un sospiro di sollievo, il vapore fece una lieve patina sullo specchio e mi aiutò a rilassarmi e a ricordare…
Anni fa, quando Yuu mi trovò, ero solo una bambina sporca, infreddolita e, soprattutto, impaurita dalla gente. Ero simile ad un animale, mezza nuda, mangiavo tutto ciò che trovavo di commestibile nella spazzatura.
Poi, un giorno, lui mi vide, seduta infondo a un vicolo circondata dalla neve, le ginocchia strette al petto nella speranza di un minimo di calore. La gente passava ignorandomi come fossi semplice immondizia abbandonata lì da chissà chi.
Yuu invece si avvicinò inginocchiandosi di fronte a me, io sollevai il viso impaurita ma anche incuriosita…
“Ciao…”
Mi disse lui, non risposi.
“Come ti chiami?”
Nuovamente non risposi, pensai fosse un altro ragazzo venuto solo a prendermi in giro per lei mie umili condizioni, infondo era ben vestito, pulito, e curato, cos’altro potevo pensare?
Lui mi porse la mano e da lì qualcosa cambiò.
“Ti ho trovato in mezzo alla neve come un gioiello splendente che spunta dal bianco manto, il tuo nome sarà Eiko, ‘Bambina Splendente’! Ti piace?”
Afferrai quella mano che vidi come un appiglio per scappare dal buio, come una nuova opportunità di vivere accettando il mio nuovo nome con un gesto del capo.
Lui mi sollevò delicatamente stringendomi al suo petto per scaldarmi, mi portò a casa sua lavandomi e sfamandosi, mi istruì nell’arte della spada e mi fece da maestro in tutto.
Da lì inizio la mia attuale vita, cosa c’era prima? Io non lo so nonostante stia provando a ricordare da anni e anni…
Cosa vide in me? Io suppongo che abbia visto l’Innocence ma, ad essere sincera, io non sono mai riuscita ad attivarla, o magari un’anima sola come la sua…non lo so, mi basta sapere che mi ha dato un motivo per vivere e non lo ringrazierò mai abbastanza…
“Hey hai finito o no là dentro?! Sei immersa da quasi un’ora!”
Sobbalzai tornando alla realtà con la ‘dolce’ voce del mio Maestro.
“S-Scusami ! Non mi sono accorta…”
Uscii velocemente avvolgendosi in un asciugamano morbido, mi vestii con il pigiama, fatto da una vecchia maglia di Yuu tutta sbrindellata,  asciugandomi in fretta e furia.
Spalancai la porta uscendo inseguita dal vapore caldo, lui mi guarda incuriosito.
“Pensavo ti fossi addormentata, baka”
“No, e che…”
“Che…?”
M’incalzò lui…
“Cercavo solo di ricordare come fosse prima di incontrati…non…”
Lui sospirò abbracciandomi con dolcezza, io mi lasciai andare sul suo petto marmoreo.
“Ti ho detto che sforzarti è inutile, vedrai…il tempo ti rivelerà tutti i segreti”
“Spero…”
Sussurrai nascondendo uno sbadiglio, lui mi lasciò andare infilandosi in bagno mentre io andai in cucina per preparare la cena. Era ormai una tradizione cenare assieme e quando non ci si riusciva per via delle sue missioni era sempre un piccolo dramma…
“YUU! Muoviti è pronto in tavola!”
Gridai a voce alta, la risposta giunse subito dopo.
“Arrivo!”
Posai le tavole di ceramica laccata sul tavolino basso sedendomi, distribuisco il cibo facendo un piccolo rituale prima di mangaire.
“Mhh che buon profumo, hai imparato a cucinare mentre non c’ero?”
“Spiritoso come una katana nel sedere, Kanda”
Risposi un po’ contrariata iniziando a mangiare con gli arnesi più difficili della terra conosciuta: Le Bacchette.
La cena era  molto silenziosa tranne per qualche battuta buttata lì o qualche grugnito di approvazione, o negazione, per una domanda.
Yuu sparecchiò mentre io andai in camera tirando fuori le bende e la crema per i massaggi ormai abituata a quel trattamento.
Lui mi raggiunse poco dopo.
“Pronta?”
“Certo…ehm…senti…”
Lui si posizionò dietro di me, io rimasi in intimo mentre lui mi massaggiava gambe, spalle e braccia fasciandomeli con accuratezza e pazienza quasi disumane.
“Mh?”
Grugnì lui, segno che aveva la mia attenzione.
“Il signor Komui mi ha proposto di partecipare ad una missione domattina…”
Yuu continuò la sua opera in silenzio.
“Allora…posso?”
Chiesi con un tono che tradiva tutte le mie speranze, sarebbe stata la mia prima missione effettiva e un opportunità per dimostrare il mio valore.
“Sarai sola?”
“No, ci sarà Lavi-san con me…”
“Sai quale sarà il tuo compito?”
Annuì indecisa se rivelare o no questo particolare. Alla fine mi arresi svuotando il sacco.
“Dovrò fare da esca agli Akuma mentre lavi li farà fuori…”
Sussurrai, lui scattò in piedi, le mani strette a pugno non poco minaccioso, lo sguardo duro.
“Lurido Bastardo! Non ha un minimo di rispetto, che gran…!”
Mi allontanai arrabbiata intuendo la risposta negativa, non sentii le altre imprecazioni, mi sedetti sulla riva del fiume immergendo i piedi nelle gelide acque cristalline illuminate dalla luna piena.
Lui mi raggiunse poco dopo.
“Sai perché non voglio…”
“Perché sono debole, non ho l’innocence, non sono in grado e blablabla”
“Mi preoccupo per te…se ti succedesse qualcosa…”
Sospirò stringendomi a sé, io lo guardai seria.
“Lo so ma per crescere devo fare esperienza e se mi tieni le ali tappate non imparerò mai a volare…per favore…”
Gli presi le mani fra le mie, lui posò la fronte su di esse.
“E sia…domani andrai alla tua prima missione!”
Mi concesse lui mentre io lo abbracciavo con un enorme sorriso, non lo avrei deluso, anzi! Lo avrei reso fiero di me!
“Ma ora fila a letto, devi essere concentrata e lucida domani”
Corsi in camera prendendo il futon a due piazze dal armadio per sistemarlo al centro della stanza, mi rivestii raggiungendolo sotto le coperte.
“Grazie Yuu…”
Sussurrai felice, lui mi prese la mano.
“Attenta perché se torni anche solo minimamente ferita ti costringo a fare il bagno nel fiume tutta la settimana..”
Sussurrò lui in risposta ridacchiando, per mia sfortuna faceva sul serio, sbuffai.
“Notte Yuu”
“Notte Eiko-chan”
 


Autrice!!
Saaaalve, questo capitolo l'ho nel computer da un bel po', indecisa se pubblicarlo o no alla fine mi sono buttata e...TADAAAAAN!!!!!!!
Vorrei sapere se c'è da migliorare qualcosa, se ci sono errori e il vostro sincero parere ! ;)
Ringrazio tutti quelli che leggerenno e commenteranno!
GRAZIE!!!!
Ice98
  
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