Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: imperfectjosie    25/09/2014    2 recensioni
« Itachi sta bene. Mi ha chiesto lui di venirti a prendere! »
|SasuNaru|
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fandom: Naruto Shippuden.
Pairing: NaruSasu
Rating: Verde.
Note: Sasuke sta sprofondando. Ma non è solo, e una mano lo raccoglie prima che sia troppo tardi.
PS: Naruto sta finendo. :c
Questo è il motivo che mi spinge ad essere più attiva nel fandom. 
Altra piccola pillola NaruSasu abbastanza straziante. Godetevela!

 


How dark is your soul?
 


« Sasuke? »

Chi è che mi sta chiamando? Fa freddo qui. Non riesco a smettere di tremare. Itachi, dove sei?
Non so perché, ho il corpo completamente immerso in un fluido all'apparenza acquoso, ma decisamente più denso e oscuro.
Sto affogando, la spada mi trascina sempre più giù.

« Sasuke. »

Ancora quella voce.
Vorrei urlare a chiunque mi stia chiamando, che ormai è troppo tardi. Annaspo, boccheggiando in cerca d'aria verso quel poco spiraglio di ossigeno che mi resta. E' una stanza piccola, vuota, letteralmente colma di questa strana sostanza.
Ma non è abbastanza, e vado a fondo.
Poi, la vedo.
Una mano grande mi raggiunge, sfidando ogni superficie di liquido che copre il mio corpo. E' calda. Fatico un po' per raggiungerla, ma alla fine ci riesco.
Occhi azzurri, sorriso caldo e avvolgente.
Naruto.
Sono sorpreso che sia riuscito ad arrivare fin qui.

« Sasuke. »

Nella sua solita tuta arancione, ormai ricoperta dalla melma che mi opprime. L'ho fatto sprofondare insieme a me. E non si sta lamentando.
Non può dire neppure una parola, le sue labbra sono sigillate in una piega quasi sollevata e serena. Chiude gli occhi, però io la sua voce riesco a sentirla.
Perchè?

« Sasuke, cosa stai facendo qui? »

Non lo so, credevo fosse questo il posto che mi sarebbe spettato di diritto.
Io non sono capace a sorridere, Naruto.
Punto entrambi i piedi sul suo petto, spingendolo lontano. Così sono sicuro che riuscirà a salvarsi, in qualche modo. Sgrana gli occhi sorpreso, prima di fissarmi con decisione. E con la stessa decisione alimenta un Rasengan, puntandolo al soffitto invisibile, scuro come la pece.
Così mi raggiunge, abbracciandomi.
Rimango del tutto privo d'ossigeno, ma senza neppure rendermene conto, sono già aggrappato alla sua schiena.
Continuiamo a sprofondare, ma non sembra importargli. Mi stringe forte e di nuovo, posso percepire la sua voce.

« Non riuscirai a sfuggirmi, non di nuovo. »

Ma io trasformo ogni giorno in notte. Non c'è luce, con me. Nessuna calda sensazione di tepore, nessun gesto d'affetto.

« Mi stavi aspettando? »

Credo di sì.
Chiudo gli occhi. Sento sulla pelle il liquido perdere di densità. Diventa quasi piacevole al tocco, tiepido, avvolgente. L'arancione della sua assurda tuta attira la mia attenzione, mentre ciò che rimane della sostanza, diventa acqua. Pura e semplice. Cristallina.
Lo vedo, vedo il suo sguardo. Mi prende per le spalle, ribaltando le posizioni per portarmi a respirare.
E io lo osservo dal basso.
Un tempo, quando ancora ero il bambino orfano del mio clan, qualcuno mi aveva spiegato che per ogni oscurità, c'è una sua luce pronta a spegnerla.
Non lo avevo preso sul serio, assomigliava ad uno di quei vecchi pazzi che si aggirano intorno ai Villaggi, cercando un posto in cui mangiare senza poter pagare.
No, non lo avevo preso sul serio.

« Sasuke, non mollare la presa. Lo vedi? Insieme possiamo fare qualsiasi cosa. »

Insieme?
Che ragionamento complicato. Perchè mai dovrei voler fare qualcosa con te, dobe?
Ma l'aria presto torna a riempirmi i polmoni e la stanza a brillare di un bagliore nuovo, conosciuto per i miei sensi.
Non è più la mia anima, questa.
No. E' la sua.
Mi guardo intorno. Nessun liquido, niente tenebre, né odio.
Quando sei riuscito a sopprimere il tuo dolore, Naruto?
Lo sguardo continua a vagare su ogni angolo di questa stanza colma di luce e calore. Quasi accecante. Strizzo gli occhi con forza, tornando a fissarlo.
Non devo più combattere per stare a galla, né scegliere di lasciarmi andare e riuscire a morire. Siamo in piedi, fermi su di un pavimento che assomiglia vagamente a quello che ospita la Volpe.
Ho ancora le sue mani salde sulle mie spalle. E così torno a guardarlo.
Finalmente le sue labbra si muovono.
« Eccoti, Sasuke. E' così bello riaverti qui! »
Sgrano gli occhi che – e non riesco a spiegarmelo – sono già colmi di lacrime. Non dico nulla, non lo abbraccio, lui non si azzarda a farlo per primo. Ma mi sorride, prima di raccogliere alcune gocce salate dalla mia guancia sinistra.
« E' tutto apposto, adesso. Tutto apposto! Sei al sicuro. »
Non sento più l'opprimente odore di sangue, né le urla dei miei genitori.
Itachi.
« Itachi sta bene. Mi ha chiesto lui di venirti a prendere! »
Il suo tono allegro cattura la mia attenzione. Ma non riesco neppure a dire una parola. Posso solo boccheggiare silenziosamente. Ci provo, eppure dalla gola non esce un singolo suono.
Così, dopo svariati tentativi, abbasso lo sguardo sul pavimento, spostando la testa di lato in un gesto che per qualche strano motivo lo rende ansioso. Posso sentirlo dalla presa sul mio corpo.
« Parlerai, Sasuke, te lo prometto. Devi solo abituarti a rimanere qui. Puoi restare per tutto il tempo che vuoi, io rimarrò con te! »
Mi legge dentro?
Un tempo, da perfetto stupido, lo avevo accusato di non esserne in grado. Mi sbagliavo. Mi sbagliavo così tanto.
Apro la bocca e lui se ne accorge.
« Cosa c'è? Cosa vuoi dirmi? Guardami, riuscirò a capirlo! » si affretta a farmi sapere, stringendo le maniche del kimono bianco e piantando il suo azzurro nel nero oscuro del mio sguardo.
Ripeto il movimento, questa volta posso ascoltarmi. Fa male, un male quasi lancinante. Ma nonostante il tono incerto e gracchiante, riesco a spiegarmi.
« U–su–ra– »
Lo sgomento della sua espressione, lascia posto ad un sorriso colmo di lacrime. Si morde il labbro con gli incisivi e io sento le sue unghie affondare nella carne.
« –tonka– chi. »
Poi mi lascio andare ad un mezzo sorriso. Dovrebbe essere di scuse, di sensi di colpa e disprezzo verso me stesso. E anche d'amarezza. Avrebbe dovuto lasciare il mio corpo dove si trovava, nel luogo che io stesso ho sporcato per anni. E invece questo idiota è venuto a prendermi, rischiando di perdere sé stesso.
Per qualche strana ragione, continua a piangere tra le risate. Poi mi abbraccia.
I tuoi occhi, Naruto. I tuoi occhi parlano. Riescono a contenere così tanto... così tante cose, parole, gesti, emozioni. Hanno una vita tutta loro. Ogni sentimento è una sfumatura di azzurro diversa. 
Ma non posso dirtelo. Per il momento, non posso più dire nulla, però so di aver usato bene l'unica parola a mia disposizione.
 

***

 

« E lei chi è? »
-
« Porta rispetto a chi è più anziano di te, giovanotto! »
-
« E' vietato stare qui, lo sa? »
-
« Sto cercando solo un piatto di ramen caldo. »
-
« Come vuole, ma io devo fare rapporto. »
-
« Tu hai l'odio nel cuore. Perdita, sofferenza, vendetta. »
-
« Cosa? » « Che diavolo c'è da sorridere in quel modo, adesso?»
-
« Non ti scaldare troppo, giovane Uchiha. E non fare quella faccia sconvolta! Capelli neri come le tenebre, occhi profondi e oscuri, pelle diafana. Mi credi davvero così stupido? »
-
« Cosa vuole da me? »
-
« Niente. Sarò io a darti qualcosa, ragazzino. Un consiglio: per ogni oscurità che avvolge l'anima, c'è una luce pronta a darle pace. Se riesci a trovare il cuore di chi può tanto, usa la sua “stanza” per riposare. Usala come casa. E resta lì, finché ogni briciola di odio non se ne sarà andata. »
-
« Tsk. Basta fesserie! Io vado a chiamare Kakashi, ci penserà lui a cacciarla, non ho tempo da perdere! »

 


FINE.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: imperfectjosie