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Autore: The son of rage and love    25/09/2014    3 recensioni
È difficile da credere, è difficile credere che non ci sia nessun altro per me. Ma certi giorni è così, certi giorni c'è solo LEI.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Certe volte mi sento solo. Completamente solo.
Nessuno mi capisce, nessuno mi apprezza, nessuno mi conosce. E mi ritrovo a vagare per la città in cerca di niente e in cerca di tutto.
La città.
Il suo caos, i suoi profumi, il suo scalpitare e il suo placarsi, le sue voci e i suoi silenzi. È come me.
La città mi capisce. La città mi ama.
È difficile da credere, è difficile credere che non ci sia nessun altro per me. Ma certi giorni è così, certi giorni c'è solo lei.
A volte mi ama, a volte mi odia.
A volte corro sulle sue colline, sulla sua erba morbida e fresca, e lei vede del buono in me e mi ripaga con la sua brezza.
Altre volte lei mi trascina sul suo asfalto duro e caldo, mi porta sotto a quel ponte in centro. Dove verso il mio sangue, dove dimentico l'amore, dove preparo l'ennesima siringa di eroina, dove butto via la mia vita.
E non mi preoccupo più di niente.
Beh, questa è una bugia.
 
Non voglio sentirmi mai più così.
Città, se mi ami, riportami a casa. Riportami dalla mia famiglia, riportami da chi amo.
Non fuggirò ancora, lo giuro.
Non voglio sentirmi mai più così.




ANGOLO DELL'AUTORE

Faccio subito una piccola premessa: non ho mai fatto songfic, a dire il vero non avevo neanche mai fatto fanfiction fino ad un mesetto e mezzo fa, perciò siate gentili sono ancora alle prime armi :')
Bene, già dal titolo si capisce che questa songfic è ispirata ad "Under The Bridge" dei Red Hot Chili Peppers. Adesso: perchè questa canzone?
Ok, partiamo dal principio: non penso che si vedrà l'ora della pubblicazione di questa cosa, ma qua l'orologio segna le cinque... Del mattino, il che significa che non sono riuscito a prendere sonno e, come ogni altra volta in cui non sono riuscito a prendere sonno, ho preso l'iPod e ho selezionato la playlist da "ninna nanna". Beh, quando è partita Under The Bridge invece di farmi venire sonno mi ha solo fatto venire voglia di scriverci qualcosa su, e questo è quanto.
Amo tutto di questa canzone: John Frusciante e la sua chitarra sono qualcosa di perfetto, e il significato del testo è così esplicito ma anche così nascosto che ti lascia il giusto spazio per immedesimarti in quel contesto.
Per quanto riguarda la mia songfic (che credo sia più corta di questo "angolo dell'autore"... Lol) mi sono ispirato anche alla storia di Anthony Kiedis, ovvero il cantante dei RHCP e autore di questa canzone, che in non ricordo quale intervista parlò della sua dipendenza dall'eroina.
Mi sembrava brutto chiudere il discorso con la parola "eroina", perciò voglio ringraziare già in anticipo coloro che leggeranno questo mio sfogo artistico: grazie... E RECENSITE! :''')

Peace.
  
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