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Autore: bacionero    25/09/2014    2 recensioni
Candice si ritrova ad abitare nuovamente a villa Andrew. E' lontana da anni dal suo Terry ma qualcosa potrebbe riavvicinarli...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era pronto quel giorno per il funerale della zia Elroy: il cibo di conforto era stato elegantemente apparecchiato sul buffet, i fiori e tutte le suppellettili erano state collocate nel  posto migliore e la servitù in nero e con l’aria più impassibile del solito, anche se malinconica, si aggirava per la grande villa alla ricerca di qualcosa da raddrizzare, sistemare, migliorare, mentre i primi parenti e amici della famiglia facevano ritorno dal luogo della sepoltura.

Matrimoni e funerali sono le occasioni tipiche per ritrovarsi nelle grandi famiglie, che spesso per i più svariati motivi si ritrovano disgregate e non riescono ad accordarsi neanche sul luogo dove passare il Natale: troppi interessi e impegni diversi. Per festeggiare un congiunto che si sposa, e forse anche per malignare sul parente acquisito, e per dare l’estremo saluto ad un membro della famiglia, ci si sente al contrario disposti ad accordare la preferenza a quest’ultima, ad onta di qualsiasi impegno.

Fu così che quel giorno Patty o’ Brian dovette lasciare la prestigiosa università dove stava studiando e prendere due giorni di congedo, Annie Brighton fu richiamata in fretta da Aspen, Archibald Cornwell dovette rinunciare al viaggio di piacere  alle cascate del Niagara e Albert Andrew a quello di lavoro in California, i  Legan dovettero abbandonare il nuovo albergo aperto dal capofamiglia  in Florida e Candy Andrew partì in tutta fretta dalla casa di Pony con il timore che il carretto imprestatole dal signor Cartwright non la portasse in tempo alla stazione dove avrebbe preso il treno per Chicago.

Quando verso le tre del pomeriggio anche l’ultimo invitato se ne fu andato tutti gli interessati si diressero nello studio del notaio, Mortimer Mc Donald ,per essere  edotti sulle ultime volontà di Elaine Rose Andrew.

La zia lasciava gran parte della sue sostanze alla figlia adottiva Sarah Legan, un lascito ad un istituto di beneficenza per orfani, una piccola imbarcazione ad Archie, un ricordino più o meno prezioso a ciascun membro della servitù e ,dulcis in fundo, come se sapesse che sarebbero stati i più interessati alle sue parole, il notaio scandì lentamente quella parte del testamento che riguardava i fratelli Legan, destinatari di un consistente fondo fiduciario cui avrebbero potuto attingere a piene mani solo a trenta anni compiuti.

-Ma come è possibile?- tuonò esasperato Neal, mentre la sorella si tratteneva a stento, con un lampo  negli occhi- mancano dieci anni! Non è giusto che io alla mia età non possa liberamente disporre del mio denaro!

-Calmati Neal- ribattè prontamente Albert-la zia è stata molto previdente e direi anche generosa. Con i profitti degli alberghi tirati su da tuo padre e una piccola quota nelle azioni della famiglia direi proprio che non patirai la fame. In ogni caso la zia si è ricordata dei nipoti acquisiti a cui ha dato tanto anche in vita, dimostrando ancora una volta quale posto speciale occupavate nel suo cuore.

Con queste osservazioni   Albert lasciava intendere che quasi tutti i beni della zia erano andati ai Legan e non ad altri rami della famiglia essendo la zia ben a conoscenza  che essi riscuotevano una certa antipatia  presso tutti loro.

-…e c’è un’ultima postilla….fece il notaio, dopo essersi schiarito la voce-c’è una somma da destinare alla signorina Candice Andrew a condizione che la stessa rimanga a vivere nella villa di Chicago per almeno sei mesi.

Che cosa??!!-tuonarono in coro tutti tranne una sconvolta Candy. Iriza serrò i pugni intorno ai fianchi, la signora Legan simulò uno svenimento, il signor Legan si lisciò i baffi e Archie e Albert guardarono stupefatti Candy come a chiederle se sapesse qualcosa. La richiesta della zia era strana anche per l’esiguità della somma da destinare alla ragazza, qualcosa che lei avrebbe potuto esigere e ottenere da Albert in un minuto.

Con questa somma darei da mangiare e anche bene ai bambini della casa di Pony per un anno, potrei far loro un bel regalo di Natale e comprare  un cavallo-pensava Candy assorta nei suoi pensieri, incurante degli sguardi che la attraversavano da parte a parte. Ma ad un tratto un altro pensiero cacciò di prepotenza conti e progetti. La ragazza fece un passo avanti e con decisione affermò che avrebbe accettato la proposta.

-Candy lo sai che non sei obbligata ad accettare. Potrei darti questa somma in qualsiasi momento senza che tu debba accettare alcun compromesso. So che alla casa di Pony stai bene e che hai tanti progetti per i tuoi piccoli amici- le disse Albert.

-Lo so bene che tu mi aiuteresti, ed io ti ringrazio per questo ma vedi io voglio rispettare le ultime volontà della zia, quindi ho deciso di accettare e poi sai, sei mesi passano in fretta.

Stupiti per la decisione della ragazza, che non aveva mai  mostrato particolare propensione per la vita altolocata della famiglia né per gli stessi membri, ad esclusione di Archie ed Albert, gli astanti si dispersero mentre Albert rimase con la sua protetta per chiederle spiegazioni.

-Candy, hai una vaga idea di cosa significhi restare qui per sei mesi, in un ambiente che detesti e che non fa parte di te? A meno che non ci sia un altro motivo che ti spinge a questo passo, oltre al denaro…

-Beh sì Albert. Il fatto è che la zia non mi ha mai dimostrato particolare affetto né mi ha mai detto di avermi veramente accettata. Se adesso la sua volontà è che io rimanga in questa casa, questo vuol dire che alla fine della sua vita, anche se non ha mai avuto il coraggio di dirmelo, lo ha fatto, e adesso vuole che io mi comporti come un vero membro della famiglia, abitando nella villa degli Andrew e cominciando ad apprendere quello stile di vita che dovrebbe far parte di me.













Salve a tutte! Stamattina, impedita come sono con l'html, ho cancellato inavvertitamente la storia, cioè dopo aver fatto delle prove ed avere postato una parte del terzo capitolo per vedere come compariva per poi cancellarlo, non mi sono accorta che la pagina mi stava chiedendo di cancellare tutta la storia ed io ho cliccato "sì", mentre invece volevo cancellare solo quel pezzo di capitolo.
Chiedo scusa a tutti coloro che mi hanno letta in questi giorni, a coloro che hanno commentato e a coloro che hanno inserito la storia nelle preferite e seguite. Sono mortificata! Adesso dopo questo primo capitolo posterò il secondo. Ciao!
   
 
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