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Autore: RYear    25/09/2014    1 recensioni
Nessuna era riuscita a far breccia nel cuore di Light Yagami.
Nessuna era mai riuscita ad avere il suo amore: Misa Amane e Kiyomi Takada ci speravano, ma erano solo sue marionette. Le manipolava a suo piacimento, per i suoi scopi, illudendole di amarle.
Probabilmente è vero, non provava alcun sentimento. Ma non per lei: Chika Tanaka.
Genere: Drammatico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Light/Raito, Nuovo personaggio, Ryuuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I AM JUSTICE

 

Nessuna era riuscita a far breccia nel cuore di Light Yagami.
Nessuna era mai riuscita ad avere il suo amore: Misa Amane e Kiyomi Takada ci speravano, ma erano solo sue marionette. Le manipolava a suo piacimento, per i suoi scopi, illudendole di amarle.
Probabilmente è vero, non provava alcun sentimento. Ma non per lei: Chika Tanaka.
Da quando aveva raccolto il ‘Death Note’ del giardino di scuola – ‘accidentalmente’ caduto dalle mani dello shinigami Ryuk – si era sentito onnipotente, il dio della giustizia. Ed è ciò che faceva credere ai suoi ammiratori. Veniva amato dalla gente per bene, ed odiato dai criminali. Era soprannominato ‘Kira’.
Non temeva nulla e nessuno. Era riuscito a far fuori – dopo varie lotte – il suo peggior nemico investigatore L, gran parte degli agenti dell’FBI e della polizia del quartier generale in Giappone. In più, aveva perso un membro della sua famiglia: suo padre.
Non aveva debolezze, se non Chika. Lei sì che era riuscito a conquistarlo.
Si erano incontrati in un bar del centro: lei era sola, seduta ad un tavolo, sembrava stesse piangendo. Aveva i suoi ricci capelli biondi raccolti in una coda disordinata, mentre con la manica della giacca continuava ad asciugarsi le lacrime che cadevano dai suoi occhi celesti rigando le guance. Lui le porse il suo fazzoletto e per tutta la sera le fece compagnia. Mai si era sentito così attratto da una ragazza: fisicamente non era molto diversa da Misa, ma c’era qualcosa in lei che lo travolgeva.
Era a conoscenza del suo 'lato oscuro' e, in parte, lo appoggiava.
Ormai era fatta. Lui l’amava con tutto se stesso e MAI le avrebbe fatto del male.
Le aveva chiesto di sposarlo ed era pronta ad accettare, ad una sola condizione.
 
Flashback
Un primo passo per una vera storia d’amore – secondo Light e Chika – era andare a convivere in un appartamento tutto loro.
- Cosa fai, tesoro?
- Aspetto l’inizio del telegiornale e qualche criminale da giustiziare. – si alzò e le si parò davanti – fatti bella come sempre, sta sera. Ceniamo fuori.
Chika annuì sorridendo e andò a prepararsi.
 
 
- C’è un motivo per cui siamo venuti qui, oggi? – Light l’aveva portata in un ristorante Giapponese di lusso. Erano appartati ad un tavolo infondo al locale.
- In realtà sì – sussultò. Era agitato come non gli era mai successo prima. Quella donna contava molto per lui. Era il suo tesoro più prezioso, e non avrebbe mai voluto perderla. Le si inginocchiò davanti… - Chika Tanaka. Tu…. Vuoi sposarmi?
Il vino che stava sorseggiando le andò di traverso e tossì imbarazzata. Si portò le mani alla bocca stupida e pianse.
- Si, Light Yagami – sussultò – ma ad una condizione.
La guardò interrogativo.
- Mi ami?
- Tanto.
- Faresti qualsiasi cosa per me?
- Si.
- Rinuncia al Death Note. Renditi libero.
Light s’impietrì. Quel che gli era appena stato chiesto era troppo. Dopo tanti anni, dopo aver lottato tanto per conquistarsi quell’identità, ora gli veniva chiesto di rinunciarci per sempre?
La guardò profondamente negli occhi e capì che era disposto anche a quello, per lei.
Annuì.
Fine flashback
 
Così ora erano lì su quell’altare: Chika Tanaka e Light Yagami, non Kira.
Quasi nessuno aveva partecipato al loro matrimonio – ad eccezione delle persone più strette – ma poco importava.
C’erano perfino Misa e Kiyomi che morivano d’invidia desiderando di essere loro al suo posto.
- Light Yagami, vuoi prendere come tua legittima sposa Chika Tanaka?
- Lo voglio. – disse orgoglioso.
- E tu, Chika Tanaka, vuoi prendere come tuo legittimo sposo Light Yagami?
Silenzio.
L’osservò costantemente.
Ancora silenzio.
Poi Light si portò le mani al collo cercando di prendere aria, come se stesse soffocando.
Si inginocchiò ansimando sempre più, finché non morì d’infarto ai piedi della sua amata.
Chika piangeva, mostrando il Death Note che era riuscita a sottrarre al suo ex ‘futuro marito’.
- Scusami Light – si chinò su di lui – questa è la giustizia. IO sono la giustizia.
Intanto Misa e Kiyomi erano giunte al suo fianco guardandola incredule e continuando ad urlare il nome del – ormai – defunto.
- Arrivo da te, amore.
Diede fuoco a quel quaderno mentre Ryuk – come gli era stato ordinato dalla sua ‘padrona’ – scrisse il nome di Chika su un foglio strappato del Death Note e dopo 40 secondi morì, anch’ella, d’infarto.


SPAZIO AUTRICE
Ho notato di essere fissata nel far diventare il killer la vittima stessa, come nella precedente FF di Jeff the Killer 'La bella e la bestia'.
Una piccola One Shot sul famoso e amato manga/anime Death Note, rivisitata da me. Una storia scontata e banale? Probabilmente sì. Ma anche questa volta ho avuto questo tipo d'idea ed ho voluta pubblicarla.
Scusate gli eventuali errori grammaticali o ripetizioni di nomi é.è
Spero vi sia piaciuta nonostante tutto.
Recensite:)

_R.

   
 
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