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Autore: La_Sakura    25/09/2014    11 recensioni
“Cosa sarebbe successo se…?” Quante volte, nella vita ci poniamo questa domanda. Tsubasa non l’ha mai fatto, ha sempre compiuto scelte consapevoli, è sempre stato convinto al 100% delle sue azioni. Fino al suo ritorno in Giappone per il World Youth. Uno sguardo, e tutto viene rimesso in discussione. Da lei.
“Le scelte che compiamo e le loro conseguenze tracciano la storia, disegnano la realtà così come la conosciamo. Costruiscono il mondo che ci circonda. Ma cosa sarebbe successo se una scelta fosse stata diversa?” Liberamente ispirata dalla fanfiction di Melanto “The Bug”, scritta col consenso dell’autrice.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
 
«A me è sempre piaciuto il calcio, Koshi! - esclamò Sanae, alzando lo sguardo verso il cielo terso - Lo sai che sono stata manager della Nankatsu.»
«Pensavo l’avessi fatto solo per tenere compagnia a Yukari mentre sbavava dietro a quella scimmia di Ishizaki.» la schernì il giovane.
«Non è così, e delle due era più Ishizaki che sbavava dietro di lei. Comunque l’ho fatto anche perché mi serviva un’attività extracurriculare, e almeno lì avevo la compagnia di Yukari.»
«Non fa una grinza.»
Kanda passò il braccio dietro la schiena di Sanae e l’attirò a sé, facendole appoggiare la testa alla propria spalla.
«Hai deciso che fare?»
«No, vorrei prendermi un anno sabbatico, magari lavorare in caffetteria da papà e poi decidere.»
«Almeno una certezza ce l’hai.» disse Kanda, dandole un bacio sulla nuca.
Le scuole stavano per finire, era l’ultimo anno al liceo Nankatsu per Koshi Kanda e Sanae Nakazawa, che facevano coppia fissa dalla prima liceo.
 
Tsubasa Ozora fissava l’orizzonte: il mare calmo della città brasiliana che da quasi otto anni era diventata casa sua aveva la capacità di calmargli i sensi. San Paolo si stava risvegliando in quel momento e lui, come da abitudine, si concedeva la sua corsetta mattutina prima di recarsi agli allenamenti della squadra. Sapeva bene che quell’orizzonte calmo in realtà nascondeva una sfida, la sfida più grande con cui si fosse mai confrontato fino a quel momento: il World Youth. Non era rimasto sorpreso dalla convocazione, i suoi progressi erano sulla bocca di tutti, e nell’aria c’era già l’odore di trasferimento nel Vecchio Continente, la vera patria del calcio giocato, eppure era costante quel brivido che gli percorreva la schiena ogni volta che pensava di trovarsi davanti alla nuova generazione più promettente del mondo intero.
Sapeva dei progressi di Wakabayashi da ciò che leggeva sulle riviste sportive, e dal paese del Sol Levante giungevano spesso notizie fresche riguardanti i ragazzi con cui aveva giocato in quel primo e unico Campionato nazionale giovanile a cui aveva preso parte.
Sembrava passato pochissimo tempo, e invece gli anni erano proprio volati; ripensò al suo trasferimento a Nankatsu, all’arrivo di Roberto, e man mano gli vennero in mente tutti i ragazzi con cui si era sfidato, Wakabayashi, Hyuga, i Tachibana, Misugi… poi la finale col Meiwa, Roberto che fugge e se ne va…
Un sorriso gli solcò le labbra: era stato un ragazzino caparbio e tenace, in quel momento. Dopo un primo momento di angoscia e smarrimento, aveva fatto ai suoi genitori quella richiesta tanto assurda quanto legittima. In fondo, lui aveva fatto ciò che gli era stato chiesto per poter realizzare il suo sogno, di conseguenza gli era sembrato normale chiedere ai suoi di mandarlo in Brasile nonostante la fuga di Hongo.
Una coppietta felice gli passò accanto, mano nella mano: li guardò con tenerezza e anche un filo di invidia. A lui non era mai toccata la gioia di innamorarsi, nessuna ragazza fino a quel momento era riuscita a far breccia nel suo cuore, nonostante le innumerevoli avances che aveva ottenuto (più per il fatto di essere un calciatore di successo che per il suo aspetto fisico in sé). Se doveva essere sincero al 100%, sentiva come se ci mancasse qualcosa, in tutto quello, come se la metà della sua mela non fosse lì ma da qualche altra parte; forse era anche per quello che aveva preso subito in considerazione l’idea di trasferirsi in Europa.
«Dopo il World Youth…» sussurrò alla brezza che lo accarezzò in quel momento.
Dopo il World Youth la sua vita sarebbe cambiata, se lo sentiva.
 



Buonasera, e benvenuti a questo delirio spazio-temporale che è The Bug_level 2. Per qualsiasi lamentela, vi prego di rivolgervi a Melanto, dato che è tutta colpa sua se la mia mente ha partorito questa storia xD
Ovviamente, prima di cimentarmi nella stesura, ho chiesto all’autrice il consenso a prendere spunto dalla sua storia (Vorrei dirle pubblicamente che la ringrazio infinitamente per avermi permesso di scrivere questa storia, fidandosi di me: è stato un bellissimo gesto e te ne sarò per sempre grata!): lungi da me volerla plagiare, solo che mi piaceva l’idea che aveva avuto (se non l’avete mai letta, FATELO!! XD) e ho pensato “E se ci mettessi in mezzo Tsubasa e Sanae, a ‘sto baco, che succederà??”
Bene, eccovi quindi come è nata.
Lungi da me volerla copiare, ci mancherebbe (non ne sarei neanche in grado!) però non escludo che ci siano punti in comune: l’autrice lo sa, spero che comunque il risultato si discosti dalla sua storia, e spero soprattutto che venga apprezzato!
La storia è conclusa, di conseguenza potrò permettermi aggiornamenti precisi: direi che ogni giovedì (salvo imprevisti) sia l’ideale (d’altronde, si sa, ogni giorno ha la sua fiction XD)
Adesso vado a chiamare l’ambulanza, perché se la conosco, al momento OnlyHope sta iperventilando, dopo aver letto il prologo XD non vorrei averla sulla coscienza.
Baci
Sakura

Postilla: è stato un anno particolare e difficile, per me, soprattutto pieno di cambiamenti. Lunedì avrà inizio il prossimo, e spero che possa essere se non definitivo, per lo meno stabile e duraturo. Ringrazio le persone che mi sono state vicino, che mi hanno sorretto, coccolato e bacchettato, da quel maledetto 10 Gennaio 2014 ad oggi. Vi voglio bene, sempre. 
   
 
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