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Autore: tilia    27/09/2014    5 recensioni
Se sei un Bowserotto, e non vedi quasi mai tuo padre per tutto l'anno, vorresti passare con lui la notte di Natale...
Ma quando anche in quella festività egli si porta il "lavoro" a casa, un po' ti irriti.
Inoltre, magare, non è l'idea più brillante del mondo tenere prigionieri, a causa di una bufera di neve, Mario e Bowser nello stesso castello.
Il tutto condito con una (povera) principessa Peach, che vorrebbe con ogni probabilità essere altrove, la neve, che scende senza sosta, e perchè no? Un incidente con il dirigibile, e quanta più sfortuna si riesca ad immaginare.
In una situazione del genere è facile che tutto finisca in tragedia, ma è pur sempre la Vigilia di Natale, potrebbe avvenire un miracolo. In questa magica sera la famiglia Koopa si potrebbe ritrovare un po' più unita, un po' più...famiglia.
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Curiosi?
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bowser, Bowserotti, Ludwig Von Koopa, Peach
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incidente

"Ludwig, dov'è Papà?" domandò per l'ennesima volta Lemmy con voce lamentosa.

Il maggiore non lo degnò di uno sguardo e riprese a leggere seduto tranquillamente su una delle poltrone della libreria.
"Ludwig, dov'è Papà?" ripeté ancora senza darsi per vinto. Nessuno aveva la tempra di resistergli dopo avergli fatto venti volte la stessa domanda, anche se suo fratello stava per battere ogni record nell'ignorarlo. Effettivamente, il maggiore aveva un buon allenamento alle spalle, perciò non ci prestò neanche più attenzione e si concentrò, invece, sul libro.
"Ludwig, dov'è Papà?" chiese nuovamente il secondo genito della famiglia con voce ancora più lamentosa. Ormai stava diventando una sfida.
Il ragazzo non mostrò alcun segno di averlo sentito. Era stato particolarmente attratto dalla lettura. Il manoscritto spiegava dettagliatamente un incantesimo piuttosto complicato, ma altrettanto potente. Sarebbe potuto diventare il suo prossimo obbiettivo, se solo qualcuno lo avesse lasciato in pace.
"Ludwig!" urlò qualcuno spalancando le porte della biblioteca personale del castello. Quello ormai non era più un luogo di tranquillità. Roy entrò spedito e gridò ignorando ogni regola "Dove cazzo è Re Padre?"
Sorvolando il linguaggio, era davvero interessante. Ogni volta che si riferiva a Bowser lo chiamava Re Padre, lo pronunciava con una sorta di riverenza, ma non lo ascoltava mai, né tanto meno gli provava rispetto. Roy era nella classica fase di adolescenza ribelle e spesso Ludwig si chiedeva se c'era stato un periodo, in cui non fosse stato così. Anche da piccolo aveva lo stesso atteggiamento e carattere.
Finalmente si decise ad alzare la testa dal libro e posò pigramente lo sguardo sui fratelli minori. Si erano messi fianco a fianco, come uno schieramento deciso ad ottenere i risultati voluti.  
"Non lo so" rispose con tono calmo. Aveva il timbro di voce leggermente più dolce nell'ultimo periodo e quasi tutti i suoi fratelli se ne erano accorti. Non che lo facesse volutamente, probabilmente stava ancora crescendo. Sperava fosse così. Anche se la voce bassa e minacciosa, che aveva prima, era molto più apprezzata.
"Dovevano solo rapire quella dannata principessina, perché ci mettono tanto?" ringhiò rabbioso Roy sbattendo il pugno sul tavolo.
Ludwig notò delle teste affacciate alle porte della biblioteca che ascoltavano la conversazione con attenzione. Erano tutti così silenziosi. L'atmosfera del castello era tetra, non c'era il solito rumore e caos, tutto era avvolto in una cappa opprimente.
Il maggiore dei fratelli sapeva perché erano così. Nonostante fuori nevicasse abbondantemente nessuno si era affacciato e aveva urlato di uscire a costruire pupazzi di neve, nessuno si era messo a bocca aperta per mangiarne quanta più possibile. Tutti erano rimasti in attesa alla finestra ignorando i candidi fiocchi che scendevano.
Conosceva il motivo di tanta ansia. Quella sera era la vigilia di Natale. Il giorno che passavano sempre insieme a loro padre, l'unico in quale si divertivano e non pensavano ad altro.
Persino Jr, che era il più piccolo, lo aveva capito, nonostante fossero solo pochi Natali che passavano insieme.
Anche lui, infatti, era rimasto stranito quando Bowser era uscito con la nave ed era andato a rapire la Principessa portandoselo dietro.
"Passeremo il Natale insieme a lei" aveva affermato sprizzando gioia da tutti i pori.
Ludwig non aveva commentato. Era rimasto tutto il giorno in biblioteca senza uscire, non aveva sentito un solo suono per tutto il tempo.
Adesso tutti si chiedevano perché non era lì con loro. Il maggiore guardò fuori dalla finestra e notò che la neve si era infittita ancora.
"Potrebbero anche essere precipitati con questo tempo" mormorò a mezza voce Larry rabbrividendo. Nei suoi occhi si leggeva la preoccupazione.
"Piantala di dire cazzate" sbottò ancora più furioso Roy. Mascherava con eccellenza la sua paura, inoltre con i suoi soliti occhiali era impossibile capire il suo sguardo.
"Calmatevi, piuttosto avete preparato tutto?" domandò il maggiore tentando di distogliere l'attenzione da quei cupi pensieri. Se davvero erano precipitati, cosa che aveva già sospettato, ma non aveva espresso per paura di farli entrare nel panico, non c'era possibilità che sopravvivessero. Il freddo e il loro sangue non andavano molto d'accordo, inoltre la temperatura era sicuramente sotto lo zero.
"Io ho attaccato le ghirlande, papino sarà estasiato!" trillò Wendy cogliendo la palla al balzo per vantarsi di qualcosa "Sono davvero carinissime, guardale Lud"
Tirò fuori un addobbo colorato di un rosa confetto nauseante. Il maggiore schioccò  lingua cercando di trovare le parole giuste per descrivere quell'obbrobrio senza non scatenare una guerra in biblioteca, ma non riuscì a trovarle.
"Sono...ehm...particolari" osservò distogliendo lo sguardo in fretta per placare la repulsione.
"Fanno schif-" Ludwig tirò un calcio a Lemmy prima che riuscisse a terminare la frase, che per fortuna Wendy non sentì tanto era occupata a descrivere il suo progetto. Aveva attaccato le ghirlande per tutto il castello, ma in alcune stanze, per staccare un po', le aveva appese di altri colori. Il maggiore ringraziò il cielo di aver chiuso la sua stanza a chiave.
"Io ho preparato il mio discorso, lo volete sentire? Sono solo duemila parole, ero un po' a corto di idee questa sera, strano vero. La notte di Natale è molto stimolante, vi ricordate che piano aveva inventato due anni fa nostro padre proprio in questo periodo? Comunque, il mio discorso inizia con un..."
"Grazie Morton" tagliò corto Wendy guardando il fratello infastidita.
"Ho attaccato tutte le luci, ora l'albero è pronto e Larry ha finito con le palline colorate da appenderci sopra" ridacchiò Iggy.
"Abbiamo dovuto prendere un albero nuovo, perché l'ha fatto saltare in aria" sospirò il penultimo genito dondolandosi avanti e indietro sui talloni.
"E dire che ti avevo avvertito di stare attento quest'anno, sono dovuto uscire con questo freddo a comprarne un altro, non hai idea la fatica che ho fatto a portarlo qui!" esclamò piccato Lemmy, era una delle rare cose che detestava.  Era il secondo genito aveva qualche anno in meno di Ludwig, eppure erano molto diversi. In fondo era ancora un bambino, mentre il primo genito si era già sviluppato, volente o nolente, Lemmy non voleva prendersi troppe responsabilità. In particolare lo disgustava andare a far compere, tranne se era per acquistare nuovi palloni.
"Hai?! Ma se l'ho portato io, mentre tu giocavi?" sbraitò Roy sbattendo un piede a terra.
Lemmy sorrise nervosamente facendo un passo in dietro per sicurezza.
"Ah, già"
"Bene, siamo pronti" sospirò Ludwig girandosi meccanicamente verso la finestra, sperava solo che il padre arrivasse presto. Sentì un moto di rabbia. Il Natale lo avevano sempre passato insieme, perché aveva voluto andarsene anche quel giorno?
Riaffondò lentamente nella poltrona riprendendo il libro, tornando ad ignorare i fratelli che continuavano a discutere.
"Signore, abbiamo appena avvistato un esplosione ad ovest!" esclamò la vedetta.
Uno strano silenzio calò nella stanza non appena lo annunciò.
"Merda!" ringhiò Roy spintonando i fratelli per uscire dalla stanza e correre sulla torre. Ludwig rimase immobile e impietrito.
"Ludwig, cazzo, è il dirigibile di Re Padre!" Non ebbe neanche bisogno di capire a chi appartenesse quella voce, solo Roy parlava in un linguaggio tanto volgare.
"Andiamo, allora!" esclamò Larry afferrando la bacchetta e correndo verso l'atrio del castello per uscire.
Solo allora il maggiore si riscosse e scattò. Dovette faticare per raggiungerli e precederli all'entrata. "Fermi tutti! Dove credete di andare?" domandò minaccioso portandosi davanti al portone.
"Levati Ludwig, Papà e Jr potrebbero aver bisogno d'aiuto!" esclamò Larry saltellando sul posto preoccupato.
"Se uscite tutti insieme e vi perdete nella neve sarebbe anche peggio, andrò io a controllare" decretò infine con il suo migliore tono autoritario.
"Anche se sei il più grande non-"
"Roy, taci! Rimarrete qui e non appena torno vi voglio trovare con delle coperte e bende, se davvero si sono schiantati, potrebbero essere feriti" questa volta il suo tono era irremovibile. Ludwig non aveva molte qualità, ma sapeva farsi rispettare dai suoi fratelli. Non erano molte le volte che esercitava la sua età, specialmente perché non gli importava molto di essere un Leader. Era più bravo dei suoi fratelli in molti campi, ma non era fra le sue principali intenzioni quelle di comandare.
Nessuno osò ribattere. Ludwig mise un mantello ed estrasse la bacchetta uscendo nella tempesta di neve.






____
Angolo autrice:
Diciamo che se non si è capito il protagonista è Ludwig, o almeno in gran parte è lui. Mi sta davvero simpatico.
Inoltre sono fissata con le relazioni tormentate fra padre e figlio, forse perchè infondo l'adolescenza è uguale per tutti. Non dev'essere affatto semplice avere un padre fissato con una principessa e ogni volta è fuori casa per rapirla e tentare di farla sua sposa, così come non è semplice avere sette fratelli più piccoli (sì, considero Jr come un Bowserotto, anche se so che non è un opinione condivisa da tutti).
Comunque bando alla ciance, andiamo avanti. Spero di non aer fatto errori clamorosi e di aver attirato almeno in po' di attenzione.
Grazie mille per aver letto, se poi volete perdere quel momento in più per lasciare il vostro parere mi farete ancora più felice!
Comunque grazie principalemente per aver letto.
Al prossimo capitolo (probabilmente aggiornerò settimanalmente, ma non garantisco nulla)
Alla prossima
Tilia =|=
  
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