Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: PervincaViola    28/09/2014    3 recensioni
Dieci double drabble sul matrimonio tra Cersei e Robert, tra il fantasma di una Stark e l'ombra di un Lannister.
Chiedere di essere regina e allo stesso tempo di essere amata da suo marito era troppo, evidentemente.
~ [Cersei/Robert] [Robert/Lyanna] [Jaime/Cersei]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister, Robert Baratheon
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incest, Triangolo
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Keep on dreaming, time has exhausted by now
How long can hate hold a thing together?







1. Marry him ~ [254 words]
«Mi hai fatta chiamare, padre?» domanda cortesemente Cersei, aprendo con delicatezza la porta di legno scuro del solarium. Gli occhi calcolatori del lord di Castel Granito saettano nella sua direzione, scivolando poi sulla figura dietro di lei. Non aveva richiesto anche la presenza di Jaime, tuttavia non commenta.
«Vieni avanti».
Cersei si porta davanti al lord suo padre, mentre tortura con una mano la gonna del suo abito. La voce di Tywin Lannister è incolore mentre annuncia a sua figlia il suo imminente matrimonio. «Ti ho fatta venire per comunicarti che sposerai Robert Baratheon» le espone freddamente, avvolto nella cappa porpora dei Lannister. «Non è il marito che avevo inizialmente designato per te, ma ha distrutto la dinastia dei Targaryen e conquistato il trono. Che l'abbia fatto per aggiungere gloria alla sua casata, o per motivi decisamente più futili, non deve interessarti. Difficilmente sarà un re peggiore del suo predecessore, e il tempo potrebbe persino mitigare il lato più stoltamente impulsivo di lui. Aerys il Folle ha raccolto ciò che ha seminato e questo matrimonio ci ripagherà della nostra... fedeltà. Non deludermi, Cersei».
La notizia la atterrisce meno di quello che si aspettava: in tutti i Sette Regni si decantano l'avvenenza, la forza e il coraggio del primogenito di Casa Baratheon, il nuovo Re del Trono di Spade.
È addirittura felice, Cersei: è bellissima, appartiene a una delle più potenti famiglie del Continente Occidentale e sta per diventare regina. Non si accorge dell'ombra che incupisce il viso di suo fratello Jaime – perché dovrebbe?


2. It's too late ~ [221 words]
«Ti ho sempre detto la verità, Robert, lo sai» comincia Ned, seduto di fronte al nuovo re.
«Uno dei pochi, già... Quindi ti chiedo di farlo anche ora. Avanti, dimmi ciò che ti preme» lo esorta, versando del vino ad entrambi.
Il lord di Grande Inverno si prende qualche secondo prima di parlare. «Non dovresti sposarla» confessa infine e rimane sorpreso dalla risata che sfugge dalle labbra del suo amico d'infanzia.
«Perché è una Lannister? So che non approvi ciò che ha fatto la sua famiglia, m-»
«Hanno tradito la Corona! Suo fratello aveva giurato di proteggere Aerys, invece l'ha pugnalato alle spalle!» lo interrompe, ricordando come era stata presa Approdo del Re - con un inganno. «Trova un'altra sposa».
«Io l'avevo già una promessa sposa, Ned, l'avevo!» ruggisce Robert senza preavviso, «L'avevo, prima che quel bastardo del principe Targaryen me la portasse via! Sai quanto amavo Lyanna» abbassa la voce, gli occhi che si sono fatti umidi.
«Lo so» sussurra Ned, sostenendo a fatica il suo sguardo. «Ma proprio in nome di mia sorella, scegli un'altra donna, Robert, dammi ascolto».
«E cosa dovrei fare, nel frattempo? Scoparmi una puttana diversa ogni notte? Mi dispiace, Ned, ma non posso ignorare l'aiuto che Tywin Lannister mi ha offerto, facendomi vincere la guerra» mormora Robert, alzandosi. «Ed è troppo tardi per tornare indietro».


3. Why? ~ [250 words]
Nei giorni che seguono l'annuncio di suo padre, Jaime è stranamente silenzioso, cupo. Quando s'incontrano evita il suo sguardo, non si reca più a trovarla.
È Cersei, infine, a fermarlo in un corridoio, afferrando la sua mano. «Cosa ti sta succedendo?»
È bello, Jaime, con gli occhi verdi, i capelli biondi e l'armatura dorata. È bello persino mentre la guarda con quella luce nello sguardo, una luce che Cersei riconosce essere rancore.
«Cosa mi sta succedendo?» ringhia sommessamente, spingendola contro la parete più vicina e schiacciandola con il suo corpo. Con uno scatto ferino cattura le sue labbra e la bacia con rabbia cieca e furore, incurante del fatto che chiunque possa vederli. Non sarebbe la prima volta, in ogni caso - non dimenticherà mai l'espressione annichilita di lady Joanna, la loro madre, nel momento in cui una serva le aveva rivelato di averli scoperti a letto insieme.
«Ti amo, sorella» le lui dice tra i baci, prendendole il viso tra le mani.
«Ti amo anche io» Cersei non può trattenersi dal rispondere in questo modo, perché è la verità, ma la sua risposta sembra accendere ancora di più la sua furia.
La mano di Jaime artiglia il suo braccio. «Se mi ami anche tu, perché lo sposi?»
«Jaime...» tenta di calmarlo, «Il matrimonio è tra meno di una settimana...»
«Credi che ti renderà felice come faccio io?» sputa lui amaramente, stringendole il braccio con forza crescente.
Cersei non sa rispondere. Può solo sperare che sarà così, può solo sperarlo.


4. All wrong ~ [187 words]
Il matrimonio è stato più veloce di quello che Robert pensava. La sua sposa era bellissima nel suo abito avorio, un sorriso splendente a illuminarle il volto. Tutta la giornata è passata tra canti allegri, balli e vino, soprattutto vino.
E quella notte non ci sono altro che le labbra di sua moglie, insieme all'ebbrezza del dolce vino di Dorne e alla freschezza delle coltri di seta. I suoi sospiri di piacere, i gemiti di lei nelle orecchie. E infine quel nome salitogli alle labbra nel mezzo dell'amplesso, sussurrato nell'estasi dell'orgasmo: Lyanna, Lyanna, Lyanna.
Scorgendo il lampo di dolore nello sguardo della ragazza sotto di lui, Robert si rende conto immediatamente di quanto sia sbagliato. Tutto è dannatamente sbagliato: i lunghi capelli non sono di un caldo castano, ma d'oro come il grano d'estate; le iridi screziate non sono grigie come il cielo di Grande Inverno, ma di un brillante verde smeraldo. Chiudere gli occhi e far finta di non vedere non è servito a nulla, poiché la ragazza fra le sue braccia non è lei, non sarà mai lei.
Cersei Lannister non sarà mai Lyanna Stark.


5. Too much ~ [210 words]
«I Targaryen si sono sposati tra fratello e sorella per secoli».
La frase che Cersei e Jaime si ripetono ogni volta che si incontrano di nascosto nelle sue stanze private, per fugare tutti i dubbi che la attanagliano, mentre lui allenta i lacci del suo corsetto.
È così facile cadere in tentazione quando Robert è lontano, perso dietro qualche stupida battuta di caccia – ma anche quando è vicino, persino mentre fa sesso con lei, la sua mente è occupata da un'altra donna, morta, fredda come la neve che copre Grande Inverno, tuttavia sempre più importante di lei, nel cuore del re.
Non importa quanto sia bella, o quanto il suo corpo sia caldo e invitante, nel talamo nuziale: il fantasma di una Stark riesce a farla scomparire come se nulla fosse.
E allora il senso di colpa brucia di meno, perché se il re si diverte a trastullarsi con qualche sgualdrina di bassa lega, lei ha Jaime. Jaime che guarda lei, che ama lei, che brama lei e lei soltanto – Jaime che non l'ha mai tradita, che non è mai stato con nessun'altra donna. Jaime che le somiglia troppo, nei capelli biondi dei Lannister e nella sciocca vanità dei potenti.
Ha Jaime, perché chiedere di essere regina e allo stesso tempo di essere amata da suo marito era troppo, evidentemente.


6. Green eyes ~ [178 words]
Il terzo parto si rivela più facile di quelli precedenti: le doglie per la nascita di Joffrey erano durate un giorno intero, quelle per Myrcella tutta una notte, mentre per far nascere il suo secondo maschio sta impiegando solo poche ore.
«Forza, Maestà, ancora una spinta» la incoraggia la più anziana delle levatrici. Cersei grida un'ultima volta e finalmente il dolore cessa.
Adesso c'è il pianto acuto di un neonato a riempirle le orecchie, insieme ai complimenti vuoti delle serve e alle parole emozionate di Jaime.
«Ha i tuoi occhi, Cersei» asserisce, stringendole una mano. Sono anche i tuoi, vorrebbe ribattere, occhi verdi di Lannister, occhi da leone, ma non è il luogo adatto ed è troppo stanca per farlo.
Passandosi una mano sulla fronte sudata, Cersei sorride. Robert è chissà dove nella Foresta del Re: non gli piace sentirla urlare e non è mai stato troppo legato ai figli che gli ha donato, quasi intuisca che non scorre il suo sangue di cervo, nelle loro vene.
Accanto a lei, il piccolo Tommen fra le braccia, c'è Jaime.


7. Not a stag ~ [199 words]
Il figlio maggiore di Ned è già quasi un uomo. Deve avere sui quindici, massimo sedici anni, e Robert stenta a credere che ne siano passati altrettanti dall'ultima volta che ha visto Ned - o lord Eddard, come lo chiamano a Grande Inverno. Robb, gli pare che si chiami. Ha le spalle larghe e il fisico muscoloso di un guerriero; gli occhi azzurri e i capelli rossi li ha presi da Catelyn, ma l'espressione fiera è la stessa del suo amico d'infanzia.
«Sai tirare di spada, ragazzo?» gli chiede, allungando una mano per toccare l'elsa che sbuca dal mantello orlato di pelliccia - è lontano e freddo, il Nord, più di quanto ricordasse.

«Certo, me l'hanno insegnato mio padre e ser Rodrik» risponde con entusiasmo. «... Maestà» si affretta però ad aggiungere, chinando rispettosamente il capo.
Robert getta uno sguardo al ragazzino biondo alle sue spalle, gracile e dall'espressione arrogante, in sella a uno stallone sauro troppo grande per lui e quasi si vergogna. Sempre attaccato alle sottane di sua madre, incapace di brandire un'arma. Lo guarda e si accorge che non ha niente dei Baratheon, niente di lui.
Distoglie lo sguardo. Non è quello il figlio che avrebbe voluto.


8. Her barrow ~ [227 words]
«Vedere la tomba di Lyanna ti ha procurato sollievo?»
Una semplice domanda, buttata lì con noncuranza, che ha il potere di far crollare improvvisamente tutti i muri costruiti silenziosamente tra lui e la sua regina. Non se l'aspettava quella domanda, Robert, non dopo così tanti anni, non da lei. Cersei l'ha colto di sorpresa e non credeva che fosse ancora possibile.
Non hanno mai parlato di Lyanna, non dopo la prima notte di nozze; per tutto quel tempo, la sua è stata un presenza costante ma ineffabile, e gli è sempre sembrato giusto così.
Ma la visita a Grande Inverno e l'aver osservato la statua funebre di Lyanna non l'avevano fatto sentire meglio, solamente più solo.
Aveva banchettato con tutta la corte di Ned e ciò che l'aveva colpito di più era stato l'amore evidente tra Catelyn e il suo migliore amico, l'adorazione che i suoi figli – persino il piccolo bastardo - avevano per lui. Gli aveva ricordato con violenza la falsità della corte in cui viveva, del suo matrimonio e della sua vita. L'amarezza che aveva provato non era stata stemperata neppure dalla presenza di Ned.
«Non sono affari che ti riguardano» si limita a dire  Robert, con un distacco che non riconosce proprio, e lei lascia la stanza senza proferire parola. Nella sua mente, c'è posto solo per un paio di malinconici occhi grigi.
 
 
9. In the end #1 ~ [239 words]
Cersei bussa discretamente alla porta. Qualche secondo dopo, ode la voce di Robert che, dall'interno, la invita ad entrare. Quello che si presenta ai suoi occhi non è un bello spettacolo: spesse fasciature chiazzate di rosso cupo spuntano dalle coperte e il viso del re è esangue.
Appena dentro, l'olezzo di morte la morde alla gola e le provoca un giramento di testa.
«Come stai?» gli chiede, mentre si avvicina al letto, cercando di non sembrare troppo disinteressata.
«Sto bene» replica fieramente Robert, ma un gemito di dolore lo tradisce quando tenta di raddrizzarsi contro il cuscino.
«Non è vero» soffia Cersei, senza pietà. «Stai morendo».
«Se lo sai perché me lo chiedi, dannata donna?»
Cersei sorride e se Robert non la conoscesse così bene, se non la vedesse per la donna senza scrupoli che è diventata, direbbe che c'è una punta di malinconia, nella sua espressione. «Perché l'etichetta lo richiede. Una regina deve preoccuparsi per suo marito...»
Il re non replica, ma il suo respiro si fa più pesante.
«Un tempo ti amavo, sai?» continua lei, inclinando la testa. «Ora non provo più niente». Persino l'odio è andato via.
«Non sono il tipo d'uomo che si mette a implorare perdono sul letto di morte, Cersei» ride con amarezza Robert.
«E io sono il tipo di donna che si mette a piangere un marito che non c'è mai stato» ribatte crudelmente Cersei. «Siamo quasi simili, alla fine, non trovi?»


10. In the end #2 ~ [292 words]
Quasi gli viene da ridere: un re ucciso da un cinghiale. Se glielo avessero raccontato, anni prima, ne avrebbe davvero riso sino alle lacrime.
Eppure, per i Sette Inferi, c'è lui sdraiato su quel letto che odora di sangue e di morte, e la ferita squarciata al ventre  è quanto di più doloroso abbia mai provato.
Non ci saranno ballate che racconteranno di una sua morte gloriosa, con in mano la sua mazza ferrata, ma solo risatine a mezza voce per il re ucciso da un maiale con le zanne. Ned aveva ragione: è invecchiato e ingrassato a dismisura, e al rimpianto per l'amore perduto di Lyanna si sono sommati i rimorsi per non aver nemmeno tentato di amare la sua sposa.
Difatti, vedere il suo sguardo impassibile fa meno male di quello che aveva creduto, forse perché il latte di papavero gli sta ormai annebbiando la mente. O forse è solo che sono diventati due estranei e anche la sua indifferenza non conta più nulla, rispetto a tutto il male che si sono fatti durante il loro matrimonio. 

Buffo come la verità non faccia più male, una volta pronunciata, e più buffo ancora come si sia accorto solo ora che il colore dell'abito di sua moglie - porpora di Lannister - è identico a quello del sangue che sgorga piano dalla sua ferita, della morte che sente ogni istante più vicina. 
Buffo, si ripete, scrutando il suo sorriso incomprensibile - e bellissimo, perché Cersei bella lo è sempre stata. Cinica e fredda invece è diventata con il tempo e Robert deve soffocare la maligna voce interiore che lo vuole artefice di tale cambiamento, perché in fondo sono entrambi vittime e carnefici. 

Chissà che non brindi anche alla sua morte, Cersei, alla fine.


 




 
“So here we sit, seventeen years later, holding it all together. Don't you get tired?”
“Every day”
How long can hate hold a thing together?
“Seventeen years is quite a long time”
“Yes, it is”
“Yes, it is”

 
“I felt something for you once, you know?”
“I know”
“For quite a while, actually. Was it ever possible for us? Was there ever a time, ever... a moment?”
“... No...”
 
“Does that make you feel better or worse?”
“It doesn't make me feel anything”.
[Robert Baratheon and Cersei Lannister - Game of Thrones; 1x05]


 

Angolino della Vì:
Questa storia (raccolta?) si è praticamente scritta da sola, dopo aver visto un un video sulla coppia Robert/Cersei. 
E poi dopo aver rivisto la puntata da cui ho estratto il dialogo finale in inglese mi si era stretto il cuoricino. Amavo tanto Robert (he was a good man, a great warrior and a terrible king), Cersei e Jaime mi affascinano e avevo sempre avuto voglia di scriverci una Fic con un triangolo (o sarebbe meglio dire quadrato? Senza contare Rhaegar, poi xD) amoroso ♥
Noticine varie: sono convinta che all'inizio Cersei amasse davvero Robert (o forse quello che rappresentava, non lo so) e che solo con il tempo sia diventata la donna che conosciamo. La colpa è anche di Robert, certo: lui aveva il cuore spezzato, ma per come ha agito, per me ha spezzato anche quello di Cersei - quasi tutti dimenticano quanto sia stato infelice il loro matrimonio e la colpa non è mai solo di una persona. Nonostante questo, non ce la vedevo proprio a confessargli tutto - figli illegittimi e congiure riuscite - proprio nel momento in cui Robert era in punto di morte (sempre grazie a lei) anche perché sarebbe stato capace di sopravvivere solo per vendicarsi xD
Jaime è il fratello che ama sempre e comunque Cersei e, sempre secondo me, lei era molto più dolce, da ragazza. Secondo voi dovrei aggiungere la nota OOC?
Boh, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione :3
Un bacio

   
 
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