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Autore: Imapopcorn    29/09/2014    5 recensioni
"Nessun patto, nessun angelo, questa volta.
Solo pace."
Flashfic che guarda ad un'ipotetica fine, l'ultima volta in cui Sam Winchester dovrà vedere il fratello maggiore morire fra le proprie braccia e lasciarlo andare, per il bene di entrambi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Dripping Soul

Angolo dell'autrice: Questa piccola flashfic è nata da questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=opEZ9OAbkJ8, e vi consiglio di ascoltarla durante la lettura, giusto per aumentare un pochino il carico di feels che spero vi ricadrà addosso senza alcuna pietà. Detto questo, vi auguro una buona lettura, per critiche, domande o altro, non esitate a mandarmi una recensione o un messaggio!
-popcorn





Il cielo si aprì all'improvviso, in sincrono con la maglietta e la pelle di Dean. Pioggia scorreva lungo tutto il suo corpo; o era sangue?
Un tuono scosse l'aria, un brivido la sua schiena, le sue ginocchia rimbombarono per tutto il cielo quando si scontrarono con il terreno zuppo. Le nubi scure erano colate di fronte a lui, sembravano tentacoli morti sul viso di Sam, bagnato di pioggia. O, più probabilmente, lacrime. Perchè piangeva? Era solo pioggia, solo pioggia e qualche tuono, la macchia rossa sul proprio petto era solo – pioggia.
Una folata di vento avvolse entrambi, le braccia di Sam il corpo di Dean.
Non ricordava che la pioggia avesse un effetto tanto rilassante, stava portando via tutto; la voce di suo padre era solo una lontana eco inzuppata sotto le proprie ginocchia, due occhi blu lo guardavano dal fondo della sua mente, Sam – Sam era ancora lì. La pioggia non riusciva a lavarlo via, nemmeno quella che pioveva dal proprio petto; eppure, non riusciva nemmeno a sentirlo chiaramente contro di sé. Le dita di una mano avevano cercato di stringere la sua camicia, ma erano scivolate attraverso essa come fosse eterea, ricadendo nel fango.
Dean, sta arrivando Cas. Resisti.
Cas. Gli occhi blu si fecero prepotenti nella propria mente.
Resisti.
Un altro tuono. Le ginocchia scivolarono nel fango, colsero di sorpresa le braccia di Sam, Dean si sentì colare verso il terreno. Goccia dopo goccia, la terra
gelida e zuppa si mischiò a lui, quella che avrebbe dovuto essere una sua guancia sembrava essere un tutt'uno con la fanghiglia. 
L'ennesimo rombo sembrò scuotere la terra dal suo profondo, un urlo la cassa toracica di Sam.
Il suo nome. L'aveva detto tante che aveva perso quasi senso, pensò Dean.
Dean, ti prego, Dean. Resisti.
La pioggia defluiva dal suo petto, attorno a sé la terra era zuppa di acqua e sangue. Acqua, sangue e quello che rimaneva di lui. Un'anima disciolta in un temporale, una macchia sul terreno, gocce verde foglia spalancate verso l'alto, verso l'altro.
Non lo chiamava più, non ci riusciva, forse.
Sotto il proprio capo la terra era stata sostituita dalle gambe di Sam, il cielo gonfio e livido dai suoi occhi ora asciutti, la terra tra le proprie dita dalla sua mano. E mentre sentiva le ultime gocce fondersi col terreno, la pioggia si insinuò fra le proprie labbra, colate in un sorriso: Cas non avrebbe fatto in tempo, lo sapevano entrambi. Suo fratello lo stava lasciando andare.
Nessun patto, nessun angelo, questa volta.
Solo pace.

 

 

   
 
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