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Autore: DjalyKiss94    01/10/2014    4 recensioni
Siamo nella 6 stagione nella puntata n 06! Quì descrivo i pensieri di Patrick in una delle scene più tristi: quando ritorna nella camera della figlia. Spero vi piaccia!
Dal racconto:
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Red John, Teresa Lisbon
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bene. È tutto pronto.
Mancano pochi minuti ormai all'appuntamento.
Ma prima che arrivino devo fare solo una cosa…

Mi dirigo verso le scale che portano al piano di sopra e mi fermo alla base di esse.
Alzo lo sguardo poggiando una mano sul liscio e freddo corrimano.
Non ho la forza di salirle… mi spaventa tornare in quella stanza… ma devo farlo.
Stringo forte a me il contenitore con il fucile, prendo un respiro profondo e come un automa salgo gli scalini con passo deciso prima di poter cambiare idea.

Sono qui… davanti a quella maledetta porta… abbasso lo sguardo sulla maniglia. 
Non riesco a muovere un muscolo. Ed eccolo lì, lo sento dentro di me, prepotente che vuole uscire, nascosto per troppo tempo al resto del mondo… 

No, aspetta, non esplodere ancora.

Metto la mano tremante sul pomello e apro la porta spingendo lentamente…
Entro dentro la camera e, tenendo gli occhi bassi, la accosto.
Trascino le gambe, che sembrano di piombo in questo momento, e mi porto al centro di queste quattro mura, continuando a tenere la testa china verso il pavimento.
Nella penombra osservo le mattonelle impolverate, libere senza mobili intorno.
Questa stanza è vuota eppure adesso nel silenzio potreste sentirla parlare… non di gioiosi ricordi… ma di vite spezzate.
Prendo il coraggio e alzo lentamente lo sguardo… Lo smile di John Il Rosso è lì di fronte a me, sopra il letto di mia figlia. Dipinto con il suo sangue.

Ed eccolo lì che esplode dentro di me soffocandomi e lasciando in bocca un amaro che non riesco a deglutire.
Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo lasciando che il buio invada tutto il mio corpo.
Le immagini di quel giorno scorrono davanti a me vivide lasciandomi senza fiato.

Quante volte mi hanno detto queste parole:
“Il tempo cura le ferite.” 
“Vedrai col tempo il dolore sparirà” 
“Vedrai un giorno saprai accettarlo e potrai rifarti una vita”

Stronzate.

Sono passati 10 anni e se il tempo, lentamente, ha sbiadito quello smile disegnato sul candido muro, il dolore è ancora lì presente come quel giorno, come un macigno che pesa sullo stomaco, come un tarlo che divora il mio cuore.
Perché loro? Perché la mia bambina? Perché non hai preso me?

Prendo un altro respiro e riapro gli occhi: lo smile di John il Rosso ancora lì davanti a me che sorride beffardo. 
L’immenso dolore svanisce lasciando spazio alla cieca rabbia, alla sete di vendetta.
Lo guardo un’ultima volta per poi uscire da quella stanza lasciando che quella faccia che ride di me.

Ancora per poco.

Scendo le scale ed esco dalla casa per dirigermi verso l’edificio dove si terrà l’appuntamento con i sospettati e con John Il Rosso.
Ormai stanno arrivando e devo prepararmi per bene, dev’essere tutto perfetto. Sono in soggiorno quando ricevo una telefonata di Lisbon.
Lo sapevo che se la sarebbe cavata anche questa volta.
Tenta inutilmente di convincermi, sento che è preoccupata. Le dico che andrà tutto bene e chiudo la telefonata per poi spegnere il cellulare.
Mi dispiace… è stato bello sentirti un’ultima volta. 

Sistemo il fucile nascondendolo per bene e mi metto una pistola dietro la schiena. 

Angela… amore mio… per fortuna non puoi vedermi… o forse si… mi dispiace se non sono più l’uomo di cui ti sei innamorata ma lo sto facendo per voi. Charlotte… piccola mia… ti vendicherò.
Questa volta vincerò io.

E dopo aver preparato tutto con cura, mi accomodo nervoso su un tavolo cercando di assumere un’espressione naturale.
Ad un certo punto sento dei rumori all’esterno.

Fisso la porta d’ingresso e mi avvicino per poi appoggiarmi al muro… Ormai ci siamo.

Forza. Ti sto aspettando John il Rosso.

                                                                                                                              Patrick Jane

Angolo Autrice:
Salve a tutti! =) Eccomi con un'altra ff incentrata sui pensieri di Patrick Jane. Questa scena è una delle più tristi in assoluto, il dolore nei suoi occhi è disarmante. Spero vi piaccia! Come sempre mi piacerebbe una vostra recensione, anche se scrivete "Va bene", "Bellina" o "Non mi piace" .
Grazie a tutti! Djaly! :*http://it.tinypic.com/r/1zpkwtw/8" />

  
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