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Autore: AuraNera_    01/10/2014    2 recensioni
Dedicato a quella pazza di Eleonò.
Poi, ricordo. Ricordo un abbraccio. Ricordo delle risate. Ricordo un nome.
Sorrido, nostalgica, e seguo mia mamma.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Nostalgia di una risata...

Sentivo il vento fischiare nelle orecchie e accarezzarmi i capelli. Percepivo le fibre del mio corpo, tutte quante, tese, non per uno sforzo significativo, ma per l’ansia e l’agitazione. Il mio cuore batteva veloce, l’adrenalina mi scorreva dentro.
Risi, felice come non lo ero da un po’ di tempo.
- Più veloce, Noivern! Vola più veloce! – esclamai felice rivolta verso il pokemon che mi teneva in groppa. Lui lanciò un piccolo ruggito d’assenso, un po’ esasperato, a dirla tutta.
Risi di nuovo.
“Finalmente” pensai “Manca poco”.
Ormai erano giorni, anzi, settimane che facevo mentalmente il conto alla rovescia. E finalmente il giorno è arrivato.
Per la velocità sentivo le mani tutte fredde e indolenzite.
Ma ormai Arenipoli era sotto di me. Ero arrivata, finalmente.
- Noivern, in picchiata! – ululai. Non ero semplicemente felice. Ero euforica.
Il mio Pokémon mi ubbidì, puntando verso il basso con le ali distese lungo il corpo. Io mi ero aggrappata alla peluria che gli cresceva alla base del corpo, stringendola forte e appiattendomi sulla sua schiena. Avevo gli occhi socchiusi e lacrimanti per colpa della velocità del mio pipistrello un po’ troppo cresciuto unito alla forza di gravità.
Atterrammo vicino alla Palestra, Noivern aprì le ali all’ultimo momento, planando per evitare di sfracellarci al suolo.
Scesi dal suo dorso con un balzo, rischiando di cadere per terra. La viverna aveva il fiatone per lo sforzo. Mi sentii in colpa.
- Scusami, Noivern... al ritorno si va con calma, eh? – dissi accarezzandolo, in un attimo di calma.
Lui mi rivolse uno sguardo un po’ severo, ma comprensivo.
– Grazie, riposati – dissi di nuovo, facendolo entrare nella sfera.
Inspirai profondamente, mentre da una seconda sfera usciva Vaporeon.
- E’ ora. Andiamo – dissi, ancora estasiata, ma ora nervosa. L’ebbrezza del volo mi rendeva sicura, l’aria è da sempre il mio elemento. L’aria è volubile, si adatta, come me.
La terra, è solida, invece, è simbolo di realtà, non ci si può fantasticare sopra. La terra è terra. Un solido appoggio, ma se cadi ti fai male.
Ora che ero a terra, mi sentivo a disagio, ma non sarei tornata indietro per nulla al mondo. Ormai ero decisamente vicina, e avevo aspettato molto...
Mi misi a correre, diretta alla piazzetta dove si trovava il Centro Pokémon della città e il famoso Mercato.
Mi fermai solo quando arrivai nel pressi di quest’ultimo, il respiro un po’ affannato e gli occhi che guizzavano da una parte all’altra, cercando un volto tra tanti.
Poi vidi quella ragazza, un po’ più bassa di me, indubbiamente più carina, capelli marroni mossi e occhi vigili. Era lei, non c’era dubbio.
- ELEEEEEE!!!! – strillai, felice, spaventando un po’ quell’altra. Quando mi riconobbe si esibì in un mega sorrisone smagliante, per poi fiondarsi verso di me.
- SAAAAARR!!! – esclamò di rimando, avvinghiata a me.
Ci mettemmo a ridere, entrambe, felici, un po’ imbarazzate. Il nostro primo incontro.
Lei non era mai stata ad Arenipoli, lontana da Nevepoli, la sua città.
Io, a Nevepoli, ci sono stata una volta, ma è stato solo per visitare il Tempio e il lago.
Io ed Eleonora ci siamo conosciute sul Web, e dopo qualche turbolenza siamo diventate amiche. E adesso lei era qui, presente, potevamo parlarci e ascoltarci, ridere e scherzare. Era una bella sensazione.
Le mostrai Arenipoli, le sue strade, spiegando qualche piccola curiosità. Anche se, devo ammetterlo, non sono tagliata per fare la guida turistica.
Visitammo il Museo dei Pokémon di Sinnoh, aperto da poco. Ci confrontammo in un paio di lotte, anche se persi sempre. Effettivamente, sono più brava a coccolare i  miei Pokémon che a farli lottare.
Andammo anche nella vicina Riva Valore, per vedere il lago e prendere un gelato.
E fu a Riva Valore che ci salutammo, un po’ tristemente.
- La prossima volta vieni tu però a Nevepoli, ok? – mi chiese, sorridente.
- Certo! Figurati se ti lascio in pace! – risposi.
Restammo strette in un abbraccio fino all’arrivo del treno che ci separò.


- Accidenti, ci mancava solo il regalo di compleanno! – sbuffa mia madre, attraversando la piazza diretta al mercato.
- Mhm – è la mia risposta, la musica sparata nelle orecchie tramite gli auricolari.
Poi, ricordo. Ricordo un abbraccio. Ricordo delle risate. Ricordo un nome.
Eleonora...
Sorrido, nostalgica, e seguo mia mamma.

“Ci rivedremo, è una promessa.”
 

~~Angolino nascosto nell’ombra:
Ehi, scusate, ma ho poco tempo.
E’ una storia tratta da un avvenimento reale, di tre mesi fa, ma dettagli. Eleonora, alias, _beatlemania in back, se non ha già cambiato nick, è la personcina a cui questa storiella è dedicata.
Recensite, se volete. Altrimenti ciccia ^^
Byeeee ;)
Aura_
 

  
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