Anime & Manga > Makai Ouji: Devils and Realist
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Autore: Lady White Witch    01/10/2014    3 recensioni
'' Lo sapevo - sussurrò Sitri, gongolando come un bambino a Natale - Lo sapevo che la prima mossa l'avrebbe fatta Dantalion. ''
'' Non esultare troppo presto - lo riprese Kevin - Il mio padroncino non... beh... insomma... sono sicuro che ci riserverà delle sorprese.''
'' Davvero? In quel caso, sarei pronto a rinunciare ai miei dolci per un mese. Mentre tu non dovrai scommettere su qualsiasi cosa, nemmeno sulle finte corse dei cavalli.''
'' Non sono finte.''
'' I cavalli sono dei giocattoli.''
'' Beh - disse come ultima difesa - A volta nella grande villa dei Twining mi annoio. Che male c'è?''
'' Niente, niente...''
Intanto che i due discutevano animatamente sulla loro scommessa, un certo Gran Duca dei demoni si divertiva a stuzzicare un povero studente che era andato in biblioteca solo per studiare.
'' Non vedo dove sia il problema - disse quest'ultimo, mentre abbracciò l'altro stringendolo sulla vita il giovane, che in quel momento si chiedeva se ''Robinson Crusoe'' fosse adatto per essere dato in testa al demone per stordirlo - Una volta durante il matrimonio di tua sorella io e te approfittammo per... provare... la camera da letto degli sposi. ''
Genere: Demenziale, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Dantalion, Kevin Cecil / Uriel, Sitri, William Twining
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: PWP
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Sex in Zexal

Scommesse indecenti



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

William si sentiva osservato.  E quando William sentiva qualcosa non si sbagliava mai. 
Abbassò leggermente il libro che stava leggendo e piantò gli occhi in un paio color rubino che lo osservavano ironici. 
‘’ Vai. Via.’’
Dantalion sorrise e scosse la testa, seguendolo non appena, scocciatissimo, si alzò ed andò verso degli scaffali per rimettere al suo posto il tomo. 
'' Sei peggio della colla '' sibilò irritato William, cercando di non urlare in presenza della bibliotecaria e di un terzo della scuola.
Già aveva subito un processo (ingiusto, tra l'altro), non gli andava di essere immischiato in altri guai. Nella fattispecie se quei guai comprendevano un demone con manie di grandezza.
'' E se non ci sono io, chi ti proteggerebbe nel caso Michael decida di farti visita?'' domandò con finta innocenza Dantalion, scrollando le spalle e meritandosi un occhiataccia da parte dell’altro.
Ah, se solo gli sguardi potessero uccidere.

'' E' una mia impressione - intervenne Isaac a bassa voce, stando ben attento a non farsi sentire dai due diretti interessati - O quando litigano sembrano una vecchia coppia sposata?''
'' Non so - rispose Sitri, continuando, come se niente fosse (e come se la signorina Elizabeta non l'avesse richiamato per tre volte di fila) , a mangiare in santa pace la sua scatola di biscotti - La mia esperienza sulle coppie sposate è assai limitata.''

Isaac si accasciò sulla sedia e sbuffò seccato tornando a guardare i due che ora stavano sparendo, continuando a discutere animatamente, dietro a degli scaffali scuri verso il fondo della biblioteca. 
In quel momento un'ombra oscurò il libro che stava leggendo e parte del tavolo. Alzò la testa e si ritrovò di fronte il viso sorridente di Kevin. 
‘’ Heilà! - esclamò il giovane alzando una mano, sorridendo di rimando - che cosa ci fa qui, Reverendo? 
Il castano si sedette al tavolo vicino a Sitri e gli rubò un biscotto, ottenendo in cambio uno sguardo furente e un tentativo di recupero del biscotto che, però, era ormai al sicuro nella bocca dell'angelo. 
‘’ Sono venuto a cercare William e ho pensato che fosse qui... conoscendo le sue manie espansionistiche intendo. 
Sitri si lasciò scappare in sorriso e indicò gli scaffali. 
‘’ Sono appena spariti là dietro... ‘’
Una luce di consapevolezza si accese nello sguardo di Kevin. 
‘’ Ohh... capisco... ‘’
I due si diedero il gomito ammiccando come ragazzini, non badando allo sguardo sconcertato di Isaac.

'' Ragazzi, mi state facendo paura '' mormorò il rosso, mentre una sorta di aura oscura ricoprì i due diretti interessati. 
'' Non essere così teso - lo tranquillizzò Sitri, guardando Kevin di sottocchio e tenendosi stretti al petto i suoi biscotti - Non abbiamo certo liberato un cerbero nella scuola.''
'' Non l'hai fatto, vero?'' chiese l'angelo. Era sì un accanito scommettitore, ma aveva una sua etica. In fondo, ma molto in fondo. 
E dal momento che aveva scommesso con Sitri, sapeva che la posta in gioco era alta. Addirittura più alta del perdere l'ala che gli era rimasta. 
'' Certo che no, tranquillo. Non voglio mettere in pericolo William. Beh... anche perchè credo che dopo Dantalion non me la farebbe passare tanto liscia.''
'' Chi ti dice che ''dopo'' riesca a trovare la forza di pensare a te?'' domandò con un velo di malizia Kevin, mentre a sua volta il demone sorrise evasivo.
'' Su questo ti do ragione... ma William sarebbe messo pure peggio. Quindi io mi preoccuperei più di Dantalion che di lui.''
'' Il signorino avrà molte più energie... dopo.'' 
'' Si, certo. Ma se hai sempre detto che lui quel tipo di sport non l'ha mai praticato con nessuno. Nemmeno con te che ne hai avuto l'occasione.'' 
Colpito e affondato.

Il rosso si ritrasse sulla sedia e sussultò non appena i due si alzarono e si guardarono in cagnesco. 
Poi, come spinti da una forza più in alto di entrambi, si precipitarono, senza dare nell'occhio, nel corridoio attiguo a quello dove erano spariti i due. 
Spostando qualche libro per avere migliore visuale di ciò che succedeva. 
Dantalion era appoggiato con una spalla alla parete di libri e osservava, malizioso e divertito, William che si allungava per prendere un libro in alto, con la diretta conseguenza della camicia alzata e quindi un pezzo abbondante di fianco scoperto.
 
‘’ William, rifletti, se ti sto sempre attaccato è perchè a te ci tengo e voglio che tu sia sempre al sicuro e rilassato... ‘’
Senza farsi vedere si era staccato dalla parete e si era inginocchiato dietro di lui, con la scusa di allacciarsi una scarpa, e aveva avvicinato il viso alla carne scoperta.
‘’ Appunto, la parola chiave è rilassato, non ce la faccio con te che mi stai sempre addosso! 
Il demone decise di non ribattere ma, con calma, avvicinò la bocca al fianco di William e lo morse con forza, leccando la pelle tra i suoi denti e facendo singhiozzare all'improvviso il biondo. 
‘’ Falla finita! Ci sarà tutta la scuola qui dentro!’’
'' Lo sapevo - sussurrò Sitri, gongolando come un bambino a Natale - Lo sapevo che la prima mossa l'avrebbe fatta Dantalion. ''
'' Non esultare troppo presto - lo riprese Kevin - Il mio padroncino non... beh... insomma... sono sicuro che ci riserverà delle sorprese.''
'' Davvero? In quel caso, sarei pronto a rinunciare ai miei dolci per un mese. Mentre tu non dovrai scommettere su qualsiasi cosa, nemmeno sulle finte corse dei cavalli.''
'' Non sono finte.''
'' I cavalli sono dei giocattoli.''
'' Beh - disse come ultima difesa - A volta nella grande villa dei Twining mi annoio. Che male c'è?''
'' Niente, niente...'' 
Intanto che i due discutevano animatamente sulla loro scommessa, un certo Gran Duca dei demoni si divertiva a stuzzicare un povero studente che era andato in biblioteca solo per studiare.
'' Non vedo dove sia il problema - disse quest'ultimo, mentre abbracciò l'altro stringendolo sulla vita il giovane, che in quel momento si chiedeva se ''Robinson Crusoe'' fosse adatto per essere dato in testa al demone per stordirlo - Una volta durante il matrimonio di tua sorella io e te approfittammo per... provare... la camera da letto degli sposi. ''
'' Cosa? Io... io non ho mai fatto una cosa simile! E poi non ho sorelle!'' 
Il moro sorrise e piantò le unghie nel bacino del biondo. 
‘’ Oh... si che ne avevi... ed era anche mooolto carina ‘’ disse, tralasciando però il fatto che quella ragazzina lo odiasse così tanto che, ogni volta che lo incrociava a palazzo, tentava di esorcizzarlo.
Robinson Crusoe venne rimesso nello scaffale e, al suo posto, venne preso Notre Dame de Paris. 
William soppesò il tomo e decretò che no, Victor Hugo non era abbastanza. 
‘’Non... non parlare così di mia sorella! Anche se non ne ho una!’’
Dantalion sorrise, no, ghignò e si rialzò sbattendolo agli scaffali. 
‘’ Geloso? 
William assottigliò gli occhi e digrignò i denti. 
E no eh! Non poteva dargli il tormento in quella maniera, stuzzicarlo e poi prenderlo per i fondelli. 
Con rabbia si avventò su di lui, morse e succhiò fino a lasciargli un vistosissimo segno violaceo tra la spalla e il collo. 
‘’ Io non sono geloso! Sei tu che sei dannatamente... Asfissiante!’’
'' Asfissiante? E quello sarebbe un insulto?'' commentò l'angelo caduto, mentre Kevin gli diede una gomitata.
'' Shh... ci farai scoprire.''
'' Seh, come no. Quei due sono talmente concentrati su loro stessi che non si accorgerebbero nemmeno se sua Altezza Lucifero in persona si risvegliasse solo per vedere come sta Salomone.''
'' Potrebbe succedere?''
'' Tu che ne dici?''
'' Asfissiante non è esattamente il termine con cui mi descrivevi sempre '' fu la pronta risposa del demone, che gli soffiò suadente all'orecchio.
Il ragazzo rabbrividì, e si morse il labbro per non gemere. 
'' Inutile che ti trattieni. Conosco il tuo corpo meglio di quanto tu creda.''
‘’ Vuoi che ti insulti per bene? Non sembra ma ne conosco di insulti, io. ‘’
Si indicò con il pollice come a enfatizzare l'io. 
‘’ No, non ne conosci... lo so, fidati.’’
William lo guardò con rabbia, pronto a dire qualcos'altro, ma dovette portarsi velocemente una mano alle labbra per trattenere un gemito quando l'altro gli spinse una coscia tra le gambe. 
‘’ S-smettila! Siamo in una biblioteca, c'è tutta la scuola dietro dei libri a pararci! ‘’
Dantalion rise in un soffio e lo spinse verso il muro alla loro sinistra, imprigionandolo in un angolo. 
‘’ Quindi ti andrebbe bene se fosse in un altro posto? Tipo... in camera?’’ 
‘’ No che non andrebbe bene! Sareb-ah!’’
Le mani corsero tra i capelli scuri del compagno e li tirarono, in un blando tentativo di staccare la sua bocca dal capezzolo che gli stava mordendo attraverso la camicia.

'' Sembra che abbia ragione io '' disse Sitri, non nascondendo un certo piacere nel rinfacciarlo all'altro. Tuttavia, Kevin sembrava non voler accettare la sconfitta. 
E pur di vincere, era disposto a ricorrere anche alle maniere sporche. 
'' Il mio signorino non farà la moglie!'' disse risoluto, con una strana luce negli occhi, che in quel momento avrebbe fatto impallidire Michael in persona.

Con delle abili mosse delle mani, come a voler manipolare la forza gravità, Kevin fece cadere i due per terra in modo tale da far stare William sopra. 
I ragazzi si guardarono sconcertati poi, come calamitati, si baciarono come animali, passandosi ferocemente le mani tra i capelli e tirandoli, tastando i fianchi e alzando camicie e maglioni. 
‘’ Dan... non... così!’’
Il moro ghignò e lo ritirò su, sbattendolo allo scaffale, che sembrò ondeggiare leggermente. 
‘’Preferisci... c-ah-così?’’
Una gamba del biondo si agganciò alla sua vita e lo tirò verso di se, facendo strusciare i bacini.

‘’ Eh no, hai fatto il conto senza l’oste!’’ pensò irritato Kevin, mentre dalla manica del saio estrasse l’anello che un tempo era appartenuto a Salomone.
Per sicurezza, lo portava sempre con sé. Una scelta saggia, sotto tutti i punti di vista.
A debita distanza, utilizzando i suoi poteri avrebbe fatto mettere l’anello al suo padroncino, e allora… Beh, a dirla tutta nemmeno lui sapeva cosa sarebbe successo esattamente dopo, ma sperava che una parte della natura di Salomone, quella attiva, si risvegliasse.
Doveva farlo, per William… e per la sua scommessa!
Sitri, non appena capì cosa stava per fare l'angelo, gli saltò alla schiena e lo buttò a terra, facendogli perdere la presa sull'anello che rotolò dietro di loro, vicino al muro. 
I due amanti si staccarono per un momento e guardarono lo scaffale davanti a loro, cioè da dove era arrivato il tonfo secco. 
‘’ C'è qualcuno!’’
Sussurrò quasi isterico Willim stringendo spasmodicamente la camicia, mezza sbottonata e stropicciata, di Dantalion. 
Il demone si guardò intorno poi, non sentendo niente, tornò ad occuparsi dell'orecchio del compagno, mentre una mano scendeva scavare tra le gambe di William. 
‘’ Non c'è nessuno, ora sta zitto e lasciami fare.’’ 
‘’ Ma-ah! N-no! Non qui... D-Dantalion ah! Non... non in bi-biblioteca, c-co-come facciamo a n-non ah!’’ 
Il castano sorrise maliziosamente e gli leccò l'orecchio.
‘’ Ma…maniaco pervertito ‘’
‘’ Da che pulpito viene la predica. Avrei un bel po’ di aneddoti da raccontarti, mio caro. Ma… non adesso… La biblioteca è scomoda… che ne dici se ci teletrasportassimo in camera tua?‘’
‘’ Oh oh – fece intanto Sitri, tenendo bloccato Kevin con una mossa degna di un lottatore di wrestling – Sembra veramente che alla fine il marito sarà Dantalion.’’
 
‘’ No, questo non lo accetterò mai! -  piagnucolò il reverendo, proprio mentre un bagliore argenteo segnalò che i due amanti erano scomparsi. – Il mio padroncino non farà la moglie! L’anello! Dov’è l’anello!?’’  





 

Nota autore
Prendete due fagirls. Prendete una coppia yaoi scarsamente considerata, un fandom da ripopolare e tanto shipping. Il risultato? Questa fic yaoi scritta da me e dalla mia cara collega e amica Emmy_Cr_  sulla DantalionxWilliam.

   
 
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