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Autore: Tayr Seirei    02/10/2014    1 recensioni
[Mononoke Mystery]
Sì, insomma, stava ritto sul tetto di un treno, mantellina al vento, mano sul cappello, luna da dietro - un signor riflettore - e panorama mobile accanto.
Dio, come se l'era studiata bene.

Oneshottina sui tre chibi-detective dell'universo noto come "Mononoke Mystery" (manga & novel & vocasong); scena ripresa dal PV di Mujina Sleeper Express Mystery.
Nella canzone non è andata proprio così, ma sono sicura che questa sia la versione effettiva.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una mano sul cappello per tenerlo fermo... no, non era vero. Era sicurissimo che sarebbe rimasto esattamente dov'era anche senza aiuti esterni. D'altronde era il suo cappello e si comportava come doveva.
Ma era il gesto che contava e, in mezzo a quelle raffiche di vento che fustigavano i vestiti, la sua posa risultava davvero perfetta.
La sua mantellina stava svolazzando tanto... così tanto...! Si gonfiava, si agitava, sbatacchiava qui e là.
Il panorama, poi, un'alternanza di montagnole rocciose e collinette brulle, filava a lato alla modica velocità di... centotrenta chilometri orari, quant'era...? Il capotreno era uno sbruffone e soprattutto un tizio noioso, perciò non aveva ritenuto opportuno ascoltarlo.
La luna piena riluceva sopra di loro, argento sul marrone della terra e la pece del treno.
Sì, insomma, stava ritto sul tetto di un treno, mantellina al vento, mano sul cappello, luna da dietro - un signor riflettore - e panorama mobile accanto.
Dio, come se l'era studiata bene.
Ora che aveva avuto modo di testimoniare una volta di più al mondo il suo profondo buon gusto e senso scenico, avrebbe potuto adoperarsi per salvare i deficienti nel treno, là sotto.
Fra urla, imprecazioni e scossoni che facevano tremare il tetto del treno, doveva esserci una bella baraonda. Ancora per poco, ma tant'era.
E poi sentiva gli sguardi roventi di Yahito e Utsuhi sulla propria schiena. Suvvia, non ci aveva messo poi tanto, giusto quei dieci minuti...
Non che si fosse dimenticato di loro! Solo, bisognava pur darsi delle priorità...
Con la mano libera, estrasse le sue bakefuda. Non c'era una luce troppo brillante, ma probabilmente le avrebbe riconosciute anche nel buio totale - non era questione di vedere, quella, ma di sentire. Le carte lo chiamavano, ognuna con voce diversa. Con voglie diverse.
Passò gli occhi su ognuna di loro... ascoltando. Occorreva uno youkai che potesse sedare il caos creatosi sul treno. Qualcuno con molto potere e molti modi di usarlo...
La jorogumo sarebbe stata felicissima di intervenire ma, ehi!, anche gli altri meritavano le luci della ribalta, di tanto in tanto. Dunque...
Poi una folata di vento più forte delle altre gli portò via tutte le carte.
Osservò per un momento la propria mano vuota.
Il guanto era senza dubbio d'ottima fattura.
...
Ma 'sti cazzi-
- YAHITO! - Saltò su, voltandosi di scatto. Si sbracciò nella direzione verso cui le carte volavano via libere e felici. - YAHITO! PRENDILE! PRENDILE!
Il ragazzo era partito ancor prima che il suo nome venisse ripetuto.
E poi... una serie di salti e scatti difficili da seguire ad occhio. Ma lo conosceva, sapeva come si muoveva, poteva intuire i movimenti prima.
Agilissimo, come al solito, aveva afferrato le carte a mezz'aria, più vicine. Velocissimo, come al solito, si era portato avanti, riuscendo a recuperare anche le più lontane.
In breve, l'altro gli fu davanti, un braccio teso e il mazzo di carte ben riordinato sul palmo. Lo teneva fermo con il solo pollice.
Arraffò le sue carte-
- Avresti potuto evitare di farle volare via. - Yahito era calmo - quando non era calmo, lui?.
Ciò non gli impediva di essere irritante. Ragionevole, ma irritante.
- Tu non capisci! La scena era perfetta! Perfetta, ti dico! Dove l'avrei potuta trovare un'altra luna piena prima del prossimo mese!? E poi c'era vento, non l'ho fatto apposta!
- Avresti potuto evitare di sostare sul tetto del treno. - Yahito era ancora calmo.
Avrebbe potuto evitare di sgridarlo con quella voce piatta. Tsé.
- Anche perché... - Si intromise Utsuhi, sospirando, una mano stretta alla giacca di Yahito per evitare di volar via anche lei (e per quanto le doti dell'amico fossero miracolose, non era sicuro di come QUELL'incidente si sarebbe concluso) - La tizia che stiamo cercando è dentro il treno, quindi...
No, seriamente, non capivano.
Ma erano i suoi migliori amici.
Li avrebbe accettati comunque.
E, col tempo, li avrebbe istruiti, con tanto amore dal profondo del suo cuore magnanimo.



Fine(...?)



- Se siete qui, suppongo sappiate di che si sta parlando; se così non è ma vi interessa, chiedete pure! *O*/
- Il titolo è una parodia della formula con cui è stato scritto OGNI singolo titolo (XXX Mystery Segnetto Strano - no, non è vero, è solo un "wi".)


Yoh!
Scrivere di Tsukioka è stata un'esperienza affascinante. E'. Così. Sborone.
Più di preciso, kamidere. Certo al momento il suo carattere devo più indovinarlo da ciò che vedo dato che alle traduzioni ci si sta ancora lavorando, ma ho come la sensazione di non esserci andata troppo lontana... oh, be'.
(Ci sarebbe da chiedersi perché io abbia un debole per certi soggetti, piuttosto, ma okay.)
Poi credo questo sarà il mio primo effettivo sfiga!fandom e sono molto emozionata *A* (?) (No, seriamente. Magari riusciamo a far buttar giù la sezione per il 2050...)
E... ehm, basta che ho tanto sonno e minaccio di scrivere boiate.
Ho ancora qualche altra cosa imboscata nel PC, dunque forse farò altre pubblicazioni a breve. Se mi va. (?)
Vi saluto! *O*/
Bye!


  
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