Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: ReginadeiSogni    02/10/2014    12 recensioni
< Si sono Akito il fratello di Natzumi, ma penso che tu lo sappia già! > rispose lui freddo e distaccato, girandosi verso la chiesa. I suoi occhi si bloccarono sull’immagine dei due sposi felici che sorridevano, per il riso che la gente tirava addosso a loro. Tra quelle grida mancava la risata della sua Sana, mancava lei con la sua chioma ramata e il suo dolce profumo.
“Oh Sana.. mi senti? Ho bisogno di Te…” pensò Akito guardando il cielo.
****
Nello stesso momento due occhi color cioccolato stavano fissando lo stesso cielo, per un attimo avvertì un brivido e poggiò la mano al cuore, come se quella richiesta fosse arrivata fino a lei. Ma nessuno dei due poteva sapere che, le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Natsumi Hayama/Nelly, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Come ogni mattina da due mesi, si sveglia, si veste e si guarda allo specchio. Quello che vede sono due occhi color cioccolato, troppo grandi per il suo viso cosi piccolo e pallido, e capelli ramati troppo lunghi per il suo fisico minuto. Come ogni giorno oltre ai suoi occhi non vede niente, il vuoto.
Non si riconosce più, non sa chi è, non sa come si chiama realmente, perchè il nome che ha non lo sente suo, e abita con due persone che dicono di essere i suoi genitori.
L'unico motivo per cui crede a quelle due persone, sono le foto che ritraggono loro tre insieme. Ma in quelle foto lei è sorridente, i suoi occhi sono felici.. Ora chi era? Dov'era finita quella ragazza?
Dopo essersi fatta le solite domande, si ricordò che quello era il giorno della sua visita mensile all'ospedale, prese la borsetta e si avviò alla porta.
Quello che trovò una volta aperta la porta, era lo spettacolo più bello che avesse mai visto. La neve ricopriva la città, e baciata dal sole sembrava quasi brillare.
Camminando sentiva le urla dei bambini che giocavano e ridevano, voleva essere come loro, felice e senza pensieri. Chiuse gli occhi e respirando l'aria fresca che quella giornata regalava,fece un grande sospiro e cercò di eliminare i brutti pensieri.
Persa nei suoi pensieri, si dimenticò di essere in mezzo alla strada, e prima di poter riaprire gli occhi andò a sbattere contro qualcuno o qualcosa. Rimase immobile, e quando sentì due braccia avvolgere il suo piccolo corpo, non trovò il coraggio di alzare il suo viso e guardare chi si trovasse di fronte a lei.
< Tutto bene? > una voce roca e profonda la risvegliò.
Tra quelle braccia si sentiva così bene, mai nessuno l'aveva abbracciata cosi, e il profumo del suo salvatore era buonissimo. Non voleva più dividersi, sembrava stesse vivendo un sogno ,e per la prima volta si sentì viva.
< Tutto bene? >  questa volta la sua voce era preoccupata e risvegliò i suoi pensieri . cosi riuscì con le poche forze che l'erano rimaste a sciogliersi da quell'abbraccio. Ma quando alzò gli occhi e lo guardò rimase ancora una volta in silenzio.
Era un angelo, non pensava esistesse tanta bellezza, neanche la neve che accarezzava la città era bella come lui.
"Che figura! Forza parla! "
< Ehm.. S-Si tutto bene. Perdonami non ti avevo visto! >
Lui le sorrise e lei pensò che quello era il sorriso più bello che avesse mai visto.
< Tranquilla! Sicura che vada tutto bene? >
" Penserà che sono pazza! Bè io lo penserei! "
< Si davvero. Sto bene grazie! >
Rimasero secondi o minuti, non lo sapeva con esattezza a guardarsi, quando poi i suoi occhi caddero sull'orologio di lui.
"E' tardissimo! Devo andare".
< Scusami adesso devo proprio andare! Grazie ancora! >
Era la prima volta che qualuno le rivolgeva la parola al di fuori di casa sua e dall'ospedale. E ora che si doveva dividere dal suo angelo misterioso, iniziò a sentirsi di nuovo vuota e sola.
Lui le sorrise e lei arrossì < Non preoccuparti! Buona giornata. >
Le loro strade si divisero e lei sperava davvero di poterlo rincontrare un giorno, e per la prima volta anche se dentro di lei il vuoto era immenso, sorrideva.
Era stato un incontro buffo, ma non lo avrebbe mai dimenticato.
Con il sorriso sulle labbra poco dopo arrivò all'ospedale, si sentiva diversa ed era una sensazione bellissima. Come poteva un semplice incontro con una persona che neanche conosci renderti cosi felice?
                                                                                       *****


Come ogni mese l'aspettava la lunga fila per ritirare il suo numero, non c'era mai nulla di nuovo nella sua vita, solo casa, televisione, mangiare quel poco che riusciva e ospedale.. il resto era vuoto e insignificante.
 Quando finalmente dopo venti minuti di pensieri negativi riuscì a prendere il suo numero , e guardandosi intorno cercò una sedia libera.
Tutto quel camminare, le emozioni forti, l'avevano fatta stancare e aveva bisogno di riposarsi.
Quando stava per arrivare alla sedia, la sua testa iniziò a girare e le sue gambe erano diventate gelatina, non vedeva più niente.. la sua vista diventò sfocata.
"Oggi non è la mia giornata! " pensò cercando di non cadere e arrivare alla sedia.
Stava per cadere a terra , ma per la seconda volta in quella giornata due braccia l'aiutarono a reggersi in piedi e una voce familiare la fece arrossire.
< Ci incontriamo di nuovo! > i loro occhi si incrociarono di nuovo.. e lei si ritrovò ancora tra le sue braccia.
< Già. E io sono un disastro! >
La testa le continuava a girare, era ancora molto debole, ma con il suo aiuto arrivarono alla sedia e lei finalmente poteva sedersi e trovare un pò di pace.
Lui si era seduto accanto a lei e la guardava preoccupato. Era la seconda volta che l'aiutava e gia la prima volta notò la sua bellezza. Ma adesso che poteva osservarla meglio, era ancora più bella di come se la ricordava.
< Sono Roxie. E Grazie. >
Non sapeva se presentarsi cosi fosse giusto, ma a lui non diede fastidio, perchè le sorrise e strinse la mano nella sua. Un gesto mai provato, ma visto soltanto nei film.
< Il piacere è mio. Sono Brian >
Roxie si perse nei suoi occhi verdi e profondi, e nella sua ingenuità sperava che l'angelo seduto accanto a lei non l'abbandonasse mai.
 
 
Salve ragazze! Eccomi di nuovo qui con una nuova storia. Ancora una volta molto diversa da quella che conosciamo, ma alla fine sono sempre loro. Un ringraziamento speciale va a _Miky_ che mi sopporta, mi aiuta, e mi ha incorraggiata a iniziare questo mio nuovo percorso. Ma anche a Lolimik che mi ha dato molti consigli soprattutto sulla tematica della storia. Grazie mille siete meravigliose! Spero che questo prologo vi piaccia, anche se sembra tutto confuso, presto capiterete tante cose! La prossima settimana aggiornerò il primo capitolo! A presto un bacio Saretta _ Reginadeisogni_
 

 
Spoiler Primo Capitolo:
< Mi piaci quando sei arrabbiata. Ti si forma una ruga sulla fronte. > Con questa frase era sicuro che lei si arrabbiasse ancora di più, e in fondo lo faceva apposta perchè loro erano fatti cosi.
< Adesso ho anche le rughe? Bene. Non sono arrabbiata con te. Sono arrabbiatissima. Ora lasciami. > rispose lei con gli occhi tristi. Forse aveva esagerato.
< Non hai le rughe. E chiamami ancora Amore, non smettere mai. > disse lui accorciando le distanze e assaporando le labbra di lei.
  
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