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Autore: Connydc    03/10/2014    1 recensioni
Questa è una breve fan fiction Marrish / Stydia, prenderà un piccolo momento dei tre ragazzi, una finestra sul possibile triangolo tra i tre, è un qualcosa ambientato dopo la fine della quarta stagione.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deputy Parrish, Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il tempo resterà fermo e 
la bellezza resterà in tutto quello che lei è 
Sarò coraggiosa 
Non lascerò che nulla porti via 
Quello che adesso ho davanti a me 
Ogni respiro, ogni ora che ha portato a questo 
a farmi essere un passo più vicina..."


Lydia Martin aveva appena varcato la soglia della centrale, ultimamente era stata li parecchie volte nell'ultimo periodo, fin troppe. Questa volta però non era li a causa di una disgrazia, di un pericolo o di una chiamata urgente dello sceriffo, questa volta non aveva un aspetto leggermente trascurato, come negli ultimi tempi. Indossava una gonna color prugna stretta invita per esaltare il girovita, una camicetta bianca con dei richiami dello stesso colore della gonna, i soliti stivaletti con tacco alto e i capelli color fragola le cadevano morbidi sulle spalle, stringeva tra le mani due tazze di caffè prese qualche istante in caffetteria, si perchè questa volta Lydia era li per una visita di cortesia.
Superò l'agente all'entrata accennando uno dei suoi soliti sorrisi che avrebbero incantato chiunque e si diresse direttamente verso l'angolo a lei interessato, buttò un'occhio sulla targhetta sulla scrivania "Deputy Parrish" e sorrise posando sul tavolo una delle due tazze di caffè.
-Buongiorno deputy!
Il giovane vice sceriffo alzò lo sguardo dai documenti davanti a se, colto alla sprovvista dalla visita della ragazza e nel vederla sfoggiò uno di quei sorrisi che da un po di tempo ormai riservava solo a lei, fu uno di quei sorrisi che illuminano la stanza.
-Avevo detto che non era necessario che mi portassi il caffè ma..grazie. Non dovresti essere a lezione?
-Lo sai che non ascolto e faccio sempre di testa mia e poi io vado bene a scuola quindi...
-Quindi puoi permetterti di saltare qualche lezione, lo so lo so. Scusa vecchia signorina Martin! Se continua ad usarla mi costringe a portarla di forza a lezione!
Disse lui concludendo la frase della ragazza e le lanciò quella che sembrava quasi una minaccia, ma la breve risata alla fine rovinò la sua finta serietà.
Lydia annuì raddrizzando la schiena e dopo essersi scostata una ciocca di capelli, si portò una mano sul fianco e serrò le labbra annuendo e guardandolo quasi con aria di sfida, fece un lungo sorso di caffè e rispose per le rime al giovane poliziotto.
-Lei lo sa che con me le minacce non funzionano vero? Potrebbe anche piacermi la cosa e farmi comodo un passaggio a scuola.
Parrish alzò le sopracciglia e la guardò sorpreso di sentirle dire quelle parole, anche se sussurrate e le fece segno di fare silenzio, abbozzando ad un sorriso complice. 
Dopo la storia del benefattore e di Kate, Lydia e Parrish avevano passato parecchio tempo insieme, lei si era offerta di aiutarlo con il bestiario, non voleva lasciarlo solo e spaesato, voleva dargli una mano nel capire cosa fosse perchè lei sapeva cosa si provava, sapeva come ci si sentiva soli e si arrivava sull'orlo di impazzire nel tentativo di capire quale specie di creatura fosse. Una settimana prima, il giovane vice sceriffo l'aveva convinta ad uscire, da semplici amici, ma entrambi avevano da un po di tempo sapevano che c'era qualcosa di più tra di loro e quella sera, tra il caos, la scintilla era scattata e tra i due vi era stato un bacio. Quel bacio aveva dato il via ad una conoscenza più approfondita tra i due e aveva permesso ai loro sentimenti di crescere, ma a causa dell'età di Lydia, dovevano controllare le loro azioni in pubblico, Lydia non voleva arrecare danni alla carriera di Parrish, anche se lui non voleva nascondere nulla.
In quell'istante qualcun'altro varcò la soglia della centrale, l'unico a cui non sfuggiva mai nulla e che sapeva quel che stava succedendo a Lydia ed era li per scoprirlo, Stiles. Stiles si era accorto del cambiamento improvviso nell'umore di Lydia, da quando passava tutto quel tempo con Parrish sembrava esserle tornato il sorriso, ma qualcosa lo infastidiva, lo agitava e non riusciva ad immaginare qualcosa tra i due. Era entrato in centrale per parlare con suo padre di una questione urgente, ma quando vide li Lydia ne rimase sorpreso e i suoi dubbi aumentarono e presero conferma all'istante. Alzò la mano per salutare, Parrish ricambiò con un cenno del capo e Lydia sorrise in un lieve saluto. Il giovane ragazzo esitò per qualche istante guardando i due e poi entrò nell'ufficio di suo padre, stette li per pochi minuti poi lo sceriffo uscì dal suo ufficio sbraitando qualcosa, Stiles provò a fermarlo ma si fermò sulla soglia della porta, guardò a terra per un istante prima che la fragorosa risata di Lydia catturasse la sua attenzione. Si drizzò e dopo essersi schiarito la voce, la chiamò.
-Lydia v-verresti un attimo? Vorrei chiederti una cosa..
Si grattò dietro la nuca indicando poi l'ufficio di suo padre. Parrish annuì, come a dare il consenso alla giovane banshee, anche se lei aveva già posato la tazza di caffè sulla sua scrivania e si stava dirigendo verso Stiles.
-Allora, dimmi pure!
Disse lei mentre il giovane chiudeva la porta alle loro spalle. Lei si voltò a guardarlo inarcando un sopracciglio, incuriosita da tanta urgenza nel parlare e lo guardò in attesa di una risposta.
-So che non sono affari miei e forse ti sembrerà scortese ma..C'è qualcosa tra te e Parrish?
Lydia rimase stupita dalla domanda, ormai tra di loro si era costruito un rapporto solido, stabile e forte, lei sapeva della sua cotta, non aveva dimenticato nessun piccolo istante tra i due, tutte le difficoltà affrontate ma quella domanda la spiazzò, perchè tanta curiosità? 
-Perchè questa domanda?
Stiles non ebbe bisogno d'altro, la risposta di Lydia gli aveva dato la conferma dei suoi dubbi.
-Lydia è più grande di te di ben otto anni! Insomma tu sei ancora minorenne e lui è un...
-Stiles! Fermati per favore!
Lydia lo azzittì, quella sua predica la sorprese, non riusciva a spiegarsene il perchè e voleva porre fine alla sua inutile agitazione. 
-Non capisco dove sia il problema! Per prima cosa tra un paio di mesi non sarò più minorenne, poi otto anni non sono molti e andiamo..Parrish è un uomo fantastico, lo sai che non mi farebbe mai del male e poi...non capisco il problema della tua agitazione, in fondo stai con Malia!
-Si si ok hai ragione lui è un brav'uomo e anche se io sto con Malia non vedo perchè non dovrei preoccuparmi per te, lo sai che io ti...
Stiles si bloccò e voltò il viso sospirando, si bloccò all'istante non sapendo cosa dire, o meglio, lo sapeva. Anche se lui ormai era in una relazione con Malia, non aveva mai messo da parte i sentimenti che provava per Lydia, non ci sarebbe mai riuscito davvero come non sarebbe mai riuscito ad accettare l'idea di un qualsiasi altro ragazzo accanto a lei. Ma Lydia questa volta aveva ragione, non aveva il diritto di parlare, non ora che lui e Malia stavano insieme.
-Tu cosa?! Sai una cosa? Dovresti imparare ad accettare la situazione come ho fatto io... Stiles...
Disse lei quasi esasperata. Lydia non aveva intenzione di litigare con lui, non ci riusciva più soprattutto perchè Stiles era l'unico ad esserle stato vicino durante quel brutto periodo anche se da quando Malia era entrata nella sua vita, lei era andata avanti da sola. Lydia aveva dovuto imparare a contare solo su se stessa, a farla sentire meno sola e poco esclusa dal branco fu Jordan Parrish.
-Ascolta... Tu stai con Malia ok? Dovresti preoccuparti di lei, di voi... Basta preoccuparsi di me. Lei è una ragazza fortunata ad averti al suo fianco, merita le tue attenzioni..sei un ragazzo d'oro. Basta pensare a me.
-Io non posso non preoccuparmi per te Lydia... Tu sei...
Da dietro il vetro Parrish aveva scorso Stiles gesticolare, pensava ci fosse una lite tra i due, provò a resistere all'impulso di intervenire, ma fu più forte di lui, si alzò dalla sedia e si avvicinò all'ufficio dello sceriffo aprendo la porta.
-Va tutto bene?
Chiese interrompendo la discussione tra i due.
-Si si io... stavo andando via...Buona giornata.
Disse Stiles lanciando un'ultima occhiata a Lydia ed uscì per andare via senza alzare lo sguardo verso il vice sceriffo. 
Lydia sospirò alzando le mani esausta e dopo averne passata una tra i capelli, si voltò a guardare Parrish, che le si era avvicinato e aveva posato una mano sulla sua spalla accarezzandola lievemente.
-Tutto bene? Avete litigato?
-No.. E' tutto ok!
Disse lei. Parrish sapeva che Lydia stava mentendo, sicuramente tra i due doveva esserci stata una discussione, avrebbe voluto sapere su cosa ma preferì tralasciare l'argomento, sapeva che la cosa migliore in quel momento era lasciar passare la rabbia a Lydia.
-Va bene, sta tranquilla. Ascolta..Ti va di pranzare insieme oggi? Potrei provare a far scomparire quel broncio dal tuo viso, sai non si intona per niente con quei tuoi occhi così belli.
Sul volto di Lydia comparve un sorriso, alzò lo sguardo verso quello di Parrish e sorrise annuendo.
-Volentieri!
Parrish sorrise e andando contro alla tentazione, le cinse la vita stringendola a se e le baciò la fronte, rasserenando l'animo della ragazza che tornò a sorridere.
Lydia ne aveva passate di tutti i colori, aveva pianto, sorriso, sofferto. Aveva spesso fatto scelte sbagliate, una delle più grandi forse, anzi senza dubbio, era stata quella di non accorgersi prima di Stiles, ma la vita riserva strani percorsi e tante sorprese, una di queste era Jordan Parrish ed ora lei era pronta, non poteva che essere più felice di viverla.
   
 
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