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Autore: oemmegi    03/10/2014    0 recensioni
'Un semplice giorno, un semplice momento. Solo pochi secondi mi dividono da quella luce… C'è qualcuno vicino a me, chi sarà mai? Vieni qui, fatti toccare. Accarezzami e salvami...'
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Naruto: No, sono in un ritardo pazzesco, è il primo giorno di scuola e già faccio tardi. Uffa mi farò riconoscere da tutti sicuramente.
Entra in classe correndo in un modo pazzesco, quasi come un fulmine. Il giovane appena entrato nell'aula, abbassa il capo presentandosi: -Mi chiamo Naruto Uzumaki, scusate il ritardo.
I compagni di classe lo guardano con aria indifferente e il professore fa finta di niente, indica il banco vuoto e poi girandosi alla lavagna scrive il suo nome.
Sakura: ‘Hatake Kakashi’…
Kakashi: Sì, questo è il mio nome, potete chiamarmi: Sensei, Maestro Kakashi, Mr.Hatake, ciò che preferite.
Momento di silenzio.
Kakashi si avvicina alla sedia sedendosi, apre il registro: - Bene, impariamo un po’di nomi.
Inizia con l’appello e a ogni mano alzata guarda con attenzione l’alunno, come se lo stesse studiando, cercando di capire comportamenti e carattere: -Haruno Sakura!
La dolce e tenera Sakura alza la mano con espressione fiera e determinata. Il maestro Kakashi sorride e abbassa il capo, continuando ad elencare nomi: - Uchiha Sasuke.
Il giovane, considerato Play boy dai suoi compagni, alza la mano a stento, guardando fisso gli occhi del professore. Kakashi lo studia attentamente con sguardo attento ai particolari, poi continua: - Uzumaki Naruto!
Naruto: Presente! –grida.
Il prof. lo guarda con espressione confusa tipo da pensare “Ci è o ci fa?”
Fine giornata scolastica.
*Driiin* suona la campanella. Un’ onda di studenti ricopre i corridoi dei vari piani.
Sakura: Mamma mia, quanta gente, -sbatte contro qualcuno -Ahi!- esclama.
Sai: Oh, mi scusi –sorride dolcemente. Le raccoglie i libri caduti a terra.
Sakura: Grazie!
Sai: Sei nuova? Non ti ho mai vista prima.
Imbarazzata Sakura abbassa il capo: -Sì sono nuova.
Sai sorride: - Hai già visto la scuola? Vu… - viene interrotto da una voce squillante e alta -Sakura, Sakura, dai vieni fai presto!
Sakura: Scusa devo andare mi sta chiamando la mia compagna di classe ciao! -corre da Ino. Sai rimane incantato da quella ragazza, sembrava per lui una Dea, una visione del cielo.
Ino: Chi era quel tipo? Solo il primo giorno e già te sei trovata uno spasimante?
Sakura ride a più non posso: Ma cosa ti inventi? Ma cosa dici? È solo un tipo che mi è sbattuto contro.
Il pomeriggio tardi facendo una passeggiata per il paese, Sakura e Ino incontrano la loro compagna di classe Hinata che si trova appoggiata al muro guardando le nuvole e toccandosi gli indici.
Ino: Ehi! Ma quella è Hina? Andiamo, dai, andiamo da lei –prende Sakura per il braccio e corre da Hinata- Ciao dolce Hina.
Hinata sobbalza dallo spavento diventando rossa in viso: - C-ciao –balbetta- co-come state?
Sakura e Ino: Molto bene, e tu? –risata.
Hinata: Bene.
Mentre continuano a chiacchierare passa dietro le spalle di Sakura un ragazzo, era Sasuke, lei sente un brivido lungo la schiena e si immobilizza, spalancando gli occhi e semi aprendo le labbra. Tutto si azzerò per lei, sentiva solo il profumo di colui che le stava passando dietro, la voce alta di Ino si sentiva a malapena e il vento che le soffiava tra i capelli le sussurrava qualcosa, chissà cosa, solo lei lo comprendeva. Il cuore le batteva all’impazzata, la gambe tramavano, quasi crollava a terra, si sentì toccare il braccio e tutto svanì.
Ino: tutto bene? –la colpì più volte al braccio- hai una strana espressione hai visto un fantasma?
A Hinata iniziarono a lacrimare gli occhi: -Sicuro tutto bene? Ho paura.
*Secondi di silenzio.*
Sakura: sì bene. Si voltò leggermente dietro. In quel momento Sasuke sentendosi osservato girò lievemente gli occhi neri come la pece verso Sakura. La ragazza si rigirò dalle amiche rossa in viso “Oddio era lui” non la smetteva di pensare. Passò qualche ora, Sakura si trova sola lungo il molo al tramonto e guardando il cielo iniziò a pensare a quel sentimento che aveva provato prima nel sentire il profumo del ragazzo alle sue spalle. I suoi pensiero però vengono interrotti improvvisamente.
Naruto: Sakura, ehi Sakura –corre da lei, inciampa e rotola a terra.
Sakura: Che testa quadra –gli dà un pugno in testa – stai calmo.
Naruto: Ehi, cos’è questa confidenza? Ci conosciamo a malapena e già mi picchi, cattiva.
Sakura: Ovvio, tu hai infranto i miei sogni.
Naruto la guarda con espressione confusa.
Sakura: Lascia stare, hai la testa troppo bacata per capirlo –ride- accompagnami a casa che è meglio, andiamo.
Naruto: Ok, ma devi farmi un favorino –si tocca gli indici.
Sakura: Dimmi stupido.
Naruto: Come si chiama –pensa- ah sì, giusto, Hianta; ci parli con Hinata? La ragazza della nostra classe tutta timida?
Sakura: Hinata? Sì, perché? Ti interessa?
Naruto si imbarazza all’improvviso arrossendo sul viso e arrossendo le mani: -Ehi non ti importa.
Sakura chiede curiosa: Perché hai la mani rosse? Non capisco…
Naruto: Bhè, devi sapere, che io oltre al viso arrossisco anche sulle mani –abbassa il capo imbarazzato grattandosi la testa.
Sakura scoppia in un pianto di risate: Cosa? O mio Dio, davvero? Che strano –continua a ridere- non posso crederci, è stranissimo, sei strano forte tu, testa bacata.
Naruto: Ehi, a chi hai chiamato testa bacata? Ehi Sakura? Rispondi, che guardi? -Sakura corre in un vicolo buio.
Naruto: Ehi Sakura dove corri? Non entrare lì, fa paura, e dai ascoltami -corre da lei.
Sakura: Ehi, non aver paura, mi chiamo Sakura, che succede, perché sei ricoperta di sangue?
Matsuri: Lasciami stare –piange. Naruto spaventato: Ehi, chi ha fatto questo? –si gira intorno per vedere se c’è qualcuno- lo distruggo, come possono fare questo a una ragazza. Naruto la prende in braccio per portarla in ospedale. La ragazza piange: -Non toccarmi, lasciami, vuoi farmi del male, lasciami…
Naruto: Calma, calma -la posa a terra. Continua dicendo: -Dimmi che succede? -La ragazza continua a piangere.
Sakura: Lasciala stare, ci penso io. Su dimmi –le prende le mani- che succede? Racconta tutto. Chi ti ha ridotta così? Vuoi andare in ospedale?
Masturi si trova a terra tremando e piangendo con gli occhi persi nel vuoto, di una dolcezza e tenerezza stroncata troppo presto.
Sakura: Non devi avere paura di me, ti sono amica, non preoccuparti –le pende una mano.
Matsuri: Mi ha toccata, mi ha fatto del male –sussurra all’orecchio di Sakura singhiozzando.
La ragazza dai capelli rosa spalanca gli occhi capendo l’accaduto: -Co-cosa, impossibile…
Naruto si arrabbia all’impazzata e nella sua mente: “Chiunque tu sia, ti disintegro, ti distruggo, come puoi fare una cosa simile, una povera ragazza come lei”.
Sakura: Naruto, ehi, aiutami a portarla in ospedale.
Naruto la prende sulle spalle e insieme a Sakura si dirigono in ospedale. La tenera Matsuri continua a tremare credendo che anche Naruto volesse farle del male. . Arrivati in ospedale i medici ricoverano la ragazza. Passa qualche ora e il medico Shizune fa una specie di colloquio con Sakura e Naruto per cercare di capire la situazione.
Shizune: Ma sapete che si trova adesso in uno stato confusionale? Non ricorda più il suo nome. Vuoi la conoscete?
Sakura: No, l’abbiamo trovata a terra: ricoperta di lividi, sangue e piangeva molto forte.
Naruto stringe i pugni: - Chissà chi sarà stato quel dannato bastardo. Ti troverò e farai una brutta fine.
Sakura copre la mano di Naruto con la sua: -si sistemerà tutto.
La sera a casa Uzumaki. Naruto: Chi sei? Brutto idiota? No! –grida- Ho dimenticato di fare i compiti, non mi va di farli adesso, ma devo sforzarmi, devo farli, il professore Kakashi mi fa davvero paura. –Sbuffa- Che noia.
Passa tutta la notte a fare i compiti e il mattina seguente…
Naruto: No! –grida- è tardi! Devo fare presto. *Broop* brontola lo stomaco -Oddio ho una grossa fame, va bene dai, non importa se farò qualche minuto di ritardo, vado da Teuchi a mangiare una bella e deliziosa ciotola di Ramen. *E’ già in ritardo di venti minuti*.
Da Teuchi...
Osserva l’ora: -No! Diamine, è tardissimo, sono in un ritardo incredibile, -corre a scuola. -Buon giorno! Scusate il ritardo.
Sasuke: Tu il ritardo lo hai in testa!
Naruto lo guarda con aria di sfida: Ehi, vuoi batterti, quella è la porta.
Il Maestro Kakashi gli dà un pugno in testa: -Calmati e vai al tuo posto.
Naruto: Cosa? -urla un po' spaventato- Quello sarebbe il mio posto? Io non mi siedo mica vicino a quel tipo, è impressionante, mi Sfida con gli occhi.
Sasuke gira il capo dall’altro lato.
Naruto: ecco lo ha fatto di nuovo!
Sakura: Naruto, fa silenzio e siediti.
E’ sera; Naruto va in ospedale a trovare quella ragazza di cui non sapeva ancora il nome: -Ehi Sakura, anche tu qui?
Sakura: Cosa? Eh? Ah, Naruto, sei tu…
Naruto: Ti trovo pensierosa, brutte notizie?
Sakura: Gli ANBU hanno scoperto che i suoi genitori sono stati uccisi tre giorni fa, la gente per strada l’ha vista girovagare per le strade in stato confusionale, camminando tre giorni e tre notti senza mai fermarsi, senza acqua né cibo. –Sospira- In questi giorni ha fatto un lungo viaggio e non ricorda nulla.
Naruto: Lungo viaggio?
Sakura: Sì, viene dal Villaggio della Sabbia…
Naruto molto sorpreso si alza improvvisamente: E’ impossibile, come ha fatto?
Sakura: Nessuno lo sa. Per adesso per quello che le è successo ieri, nessuna sa ancora niente. Si sospetti che sia stata lei a uccidere i genitori.
Naruto: No, ne dubito. È stata soggetta a violenza, non centrano i genitori.
Improvvisamente Shizune corre nella stanza della ragazza. Naruto e Sakura si allarmano chiedendo ad alcuni dottori cosa sta succedendo. Nessuno dà informazioni, quando ad un tratto la Signorina Tsunade: Presto, codice rosso, fatemi passare.
Entra nella stanza della ragazza. A Sakura scesero qualche lacrima, Naruto la stringe a sé: Ehi, non preoccuparti, andrà bene…
Cosa succederà adesso alla piccola Matsuri? Chi ha ucciso i genitori della ragazza? Come ha fatto a vagare per tre giorni da sola nel deserto? E quella sera? Perché era ricoperta di sangue, chi le ha fatto del male?...

Continua…

-Oemmegi

 
 
   
 
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