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Autore: Serenella88    04/10/2014    9 recensioni
Ed eccomi qua, di nuovo loro ad ispirarmi, la mia storia di Sara e Lorenzo è però un pò diversa da quella che è andata in onda nella fiction tv. Sara lascia Lorenzo e vuole andare via da Roma, ma una scoperta sconvolgente cambierà i suoi piani. E quella scoperta riguarda entrambi. Sara riuscirà a portare a termine la sua scelta di vita? Come reagirà Lorenzo quando capirà il sacrificio che lei sta compiendo? Cos'ha ancora in serbo per loro il destino?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17. Ad ogni costo

(Tommy)

Siamo fuori la stanza di Sara, sono con i nonni, Marco, Maria e Stefano sono dentro con Oscar stanno aspettando Scarfoglio, gli altri sono con Ave a casa, i nonni avrebbero voluto che ci rimanessi anche io ma non potevo, voglio stare qui e sapere cosa accade a Sara, adesso so tutto anche io e mi sembrava impossibile tutto quello che mi è stato raccontato, non ho mai odiato Sara non le sono mai stato profondamente ostile perché sapevo che tra lei e mio padre c’era qualcosa di speciale, una parte di me ha sempre creduto che il loro amore non fosse finito. Non condivido ciò che ha fatto, forse non avrebbe cambiato il momento che stiamo vivendo ma avrebbe dovuto fidarsi di noi Martini, avrebbe dovuto parlarne con noi, le saremmo stati vicini fin dall’inizio, lei ha cercato di non farci soffrire ma adesso è terribile, molto più terribile, non ho notizie di papà da ieri sera, da quando è uscito dalla sua stanza e mi ha detto tutta la verità. Non ho mai visto mio padre così, mai, mi ha chiesto di capirlo se in questo momento voleva stare solo, mi ha detto che non sa se sarà in grado di aiutare Sara e la bambina, era triste e demoralizzato, abbattuto, vinto. Ma io in questi mesi ho imparato a conoscere mio padre, ho capito che ha la scorza dura, che è più forte di quanto lui stesso possa pensare e che l’amore di Sara è la svolta della sua vita. Sara e questa bambina, la mia sorellina sono quello di cui abbiamo bisogno. Noi quattro insieme possiamo essere una famiglia, la famiglia che io e papà non siamo mai stati, che non abbiamo mai vissuto, la famiglia che abbiamo sperimentato da quando siamo a casa Martini. Si lo so, che mi lamenterei delle loro invadenze, di poppate, pannolini e subbugli per una neonata in casa, lo so che impazziranno loro, che mi useranno come babysitter, che magari certi giorni rimpiangerò quello che adesso sto immaginando e sto sperando. Però non riesco a pensare a niente di più bello di tutto ciò se dovesse accadere e stamattina sono andato in chiesa con i nonni e forse per la prima volta nella mia vita ho pregato, ho pregato con il cuore in mano che Sara e la bambina possano far parte della vita di papà e della mia.

 

(Maria)

Stiamo attendendo il professore che dovrebbe avere notizie in merito alla somministrazione del farmaco per Sara, è la nostra unica ed ultima speranza, mia cognata sta male, è così evidente ormai ed è straziante, cerca di minimizzare e di sdrammatizzare ma le si legge chiaro in viso che è molto spaventata anche lei. Di mio cugino si sono perse le tracce da ieri sera, dopo aver parlato con lei, ha visto Tommy e poi non si sa che fine abbia fatto non è stato in clinica, non è rientrato a casa, ha il telefono staccato. Sara non ha fatto cenno del loro colloquio, facile immaginare che lui le abbia chiesto di salvare se stessa e lei abbia difeso strenuamente la sua scelta di continuare la gravidanza. Questa sua sparizione adesso non me la spiego, di sicuro aveva bisogno di assestare il colpo o meglio i colpi che ha ricevuto tutti insieme però che significa mollare tutto così? Sta abbandonando Sara e la bambina al loro destino?

Entra Scarfoglio, accenna appena ad un saluto ma è inutile girarci intorno, non c’è bisogno di parole per capire, fa no con la testa e mio marito diventa una furia, temo che possa aggredire fisicamente il professore, come se fosse colpa sua, cerco di calmarlo ed usciamo dalla stanza accompagnati dal luminare e da Oscar. Adesso sembra davvero non ci sia più niente da fare, Sara resta con Stefano, anche stavolta non la lascia sola.

(Stefano) “Lo sai che cosa mi fa davvero rabbia? Che quel dottorino ha avuto pure la presunzione ieri di aggredirmi, di prendersela con me, di dirmi che io non mi rendevo conto di quello che stava accadendo, della pazzia che ti stavo facendo compiere, adesso invece che lo sa, che ha finalmente capito che cosa sta perdendo, non c’è, è inesistente, irrintracciabile, scomparso dalla circolazione, bel comportamento da parte sua non c’è che dire”

(Sara) “Stefano tu non puoi capire, Lorenzo non mi ha abbandonata, mi ha pregata, mi ha supplicata di affidarmi a lui, ma la mia risposta è stata sempre la stessa, se ne è andato perché non vuole vedermi morire, la sua non è una dimostrazione di menefreghismo o di non amore, anzi il suo modo di amare è assoluto e incondizionato”

(Stefano) “Forse è per questo che tra noi non poteva funzionare, non è il mio modo di amare, io non sarei mai capace di lasciare sola la persona che amo, di separarmi da lei”

(Sara) “L’ho fatto anche io con lui, è il nostro modo di amarci, forse estremo, masochistico, folle, ma credimi è sconfinato, io amerò Lorenzo fino all’ultimo dei giorni che mi sarà concesso e so che sarà così anche per lui, quando mi perderà per Lorenzo sarà un dolore immenso, ma la nostra bambina e l’amore che c’è stato tra noi sono per ciò per cui è valso la pena vivere, io riesco ad essere serena proprio pensando a questo, sono le due cose che mi danno una grande forza”

In corridoio.

(Marco) “Sono fuori di me, sono fuori di me, sono fuori di me, Sara non può morire, devo aiutarla, devo aiutarla”

(Libero) “Non ci sono belle notizie, vero?” chiedo pur conoscendo già la risposta

(Enrica) “Il Ministero non ha dato il placet” constato sconsolata.

(Maria) “Amore cerca di calmarti, ti prego, ci deve essere un altro modo”

(Marco) “No non c’è un altro modo, lo sai bene anche tu, il farmaco di Scarfoglio era la nostra unica speranza, ma per la burocrazia mia sorella è solo un numero, un caso”

(Tommy) “Andiamo a parlare con il Ministro allora!”

(Marco) mi volto in direzione del ragazzo e penso che pur volendo strangolare il padre per la sua fuga, il figlio invece è molto più concreto “hai ragione, Tommy hai proprio ragione”

(Maria) “Ma non ci riusciremo mai, Marco ragiona”

(Libero) “No Maria ragiona tu, mi meraviglio di te, dopotutto quello che siamo riusciti a fare noi Martini adesso ci spaventa un Ministro e un Ministero a noi?”

(Marco) “Appunto tesoro, appunto devono capire che stanno morendo una ragazza ed una bambina, il farmaco è regolarmente usato in America e non ha prodotto controindicazioni lesive, dobbiamo provarci Maria, io ci vado”

(Libero) “Aspetta… aspetta… noi ci andiamo, è che vi lasciamo soli in questa cosa? Non esiste proprio”

(Tommy) “Voglio venire anche io. In fondo l’idea è stata mia”

(Enrica) “Consideratemi già dei vostri”

(Maria) “No… no aspettate voi, se andiamo tutti insieme non ci riceveranno mai, dobbiamo giocare d’astuzia, inventarci qualche escamotage, insomma dobbiamo provarci alla Martini per intenderci”

(Marco) “Hai ragione amore mio, infatti, mi sta venendo già una certa idea, Stefano è da Sara, vero? Bene deve venire con noi. Il caffè deve essere il nostro cavallo di Troia. Lo prenderanno anche al Ministero il caffè, lui deve farci entrare al Ministero, Tommy tu ci aiuterai ed io e Libero faremo il resto, preferisco che tu ed Enrica restiate qui con Sara non mi va che lei resti sola”

(Libero) “Piano ottimo. Io lo sapevo che Levi e Martini avevano feeling e questo vale per gli amore attuali e quelli futuri… andiamo forza, andiamo a chiamare anche Stefano”

Ufficio di Oscar.

(Emilio) “Quindi nemmeno qui a Villa Aurora avete notizie di Lorenzo?”

(Oscar) “No… purtroppo no”

(Emilio) “Ormai è chiaro che Sara Levi per Lorenzo non è solo un’amica, ho anche saputo che la bambina che aspetta è sua”

(Oscar) “Lorenzo non lo sapeva. Sara lo ha lasciato mesi fa e come sai è tornata a Roma da poco per essere seguita da te, Lorenzo non era a conoscenza della situazione l’ha scoperta solo ieri”

(Emilio) “Ma adesso devo sollevarlo dall’incarico per la ricerca e interromperò i suoi rapporti con “Viale dei Fiori” concorderai con me che la condotta professionale di Martini in questi ultimi due giorni è stata a dir poco discutibile. Anche ieri, se non ci fossimo stati noi due, non è stato in grado di intervenire per rianimare la paziente”

(Oscar) “La paziente in questione era la donna che ama e che gli aveva appena confessato che la bambina che aspetta è figlia loro. Credo che chiunque di noi sarebbe rimasto paralizzato dallo shock”

(Emilio) “Non un medico, non di fronte ad una tale emergenza. I rapporti tra la mia ricerca e Lorenzo si chiudono qui, se vuole un consiglio dottor Nobili gli eviti anche di seguire la paziente professionalmente. Potrebbe essere molto dannoso e le dirò di più, se il fatto di aver condotto la mia ricerca inciderà in qualche modo sul trattamento farmacologico di Sara Levi lo segnalerò direttamente all’ordine dei medici. Anche quando non sono concorde con la stessa io ho sempre rispettato la deontologia professionale ed esigo il medesimo comportamento dagli altri medici”

(Oscar) “Io non esiterò a sostenere Lorenzo come amico e come medico, anche io su certe cose non transigo professor Scarfoglio”

  
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