Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _alohomora_    05/10/2014    2 recensioni
Moon non avrebbe mai pensato di vedere persone fuori del suo branco. Il che le andava più che bene perchè le persone, in generale, non le piacevano. Ma poi vide quello sconosciuto coi capelli di paglia. I due scopriranno condividere una particolarità unica.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


1.


Moon
  Il silenzio era interrotto solo dalla pioggerella leggera che rendeva l'aria umida e copriva il bosco, rendendo la vista offuscata come se si guardasse attraverso un vetro ondulato. Moon, in cima alla quercia sulla quale era seduta, teneva in mano un coltello nuovo che aveva appena costruito  e nell'altra un pezzo di legno che intagliava. Stava per scendere la sera, ma sapeva che questa sarebbe stata una notte tranquilla. Moon assaporò la freschezza dell'aria umida prima di riporre il pezzo di legno intagliato e il coltello nella borsa e scendere dalla quercia arrampicandosi agilmente sui rami. Arrivò al suolo con un balzo e riprese a camminare per il bosco, protetta dalla pioggia dalle foglie. Moon amava la pioggia e il tempo grigio, una caratteristica che rispecchiava la sua personalità, come la definiva sua madre, 'isolata e malinconica’. La solitudine e la natura dei boschi erano il suo ambiente preferito, per cui spesso lasciava il suo accampamento per immergersi tra gli alberi.
Fu solo quando svoltò a destra in un punto che credeva di conoscere che si accorse che di quello non era il cespuglio di more che conosceva dal quale spesso raccoglieva i frutti. Con una fitta al cuore realizzò di essersi persa. Era una zona della foresta in cui non era mai stata. Cercando di mantenere la calma, si ricordò che la cosa migliore da fare in questi casi era usare l'olfatto e salire su un albero per poter vedere dall'alto dove si trovava. Cominciò ad arrampicarsi su un salice i cui rami erano disposti a scaletta e rendevano semplice salire. Arrivata in cima, Moon si coprì dalla pioggia con il cappuccio del suo maglione. Poteva vedere molto lontano: una discesa verde e marrone di alberi scendeva da una collina, interrotta solo da un ruscello. In lontananza il sole tramontava in un trionfo di rosso e oro, ma Moon ignorò completamente la bellezza del cielo perchè si rendeva conto di non conoscere affatto quella parte del bosco. Riusciva tranquillamente a sopravvivere a lungo da sola, ma la preoccupavano sopratutto i branchi stranieri. Mentre scendeva nuovamente dal salice, decise che avrebbe cercato di ritrovare la strada ancora finchè sarebbe diventato completamente buio, poi, se non avesse trovato l'accampamento, avrebbe passato la notte su un albero. 
Il freddo cominciava penetrare attraverso il suo semplice maglione di lana e i suoi stivali di cuoio. Fortunatamente aveva una coperta termica nella borsa, e fu mentre formulava quel pensiero che si fermò di colpo, il cuore che martellava furiosamente. 
Il bosco era finito. Moon non riusciva neanche a formulare un pensiero del genere, perchè il bosco non poteva 'finire'. Naturalmente sapeva che il bosco non era infinito, ma era l'unico luogo in cui era mai stata: il suo accampamento nella Pianura Verde, le Caverne dove a volte passavano le notti più fredde d'inverno, il fiume dove d'estate pescavano e facevano il bagno, le querce dove amava arrampicarsi. Tutto quello rappresentava il suo unico mondo, dal quale non era mai uscita. Eppure ora si trovava su quello che chiaramente si trattava del confine della foresta: gli alberi finivano e cominciava una strada di un materiale grigio e duro, decorato con delle strisce bianche ai lati ed al centro. Alzò lo sguardo e quello che vide fu sconcertante. Dall'altra parte della strada c'era un'enorme costruzione rossa con grandi finestre incorniciate di bianco. 
Tutt'attorno c'erano recinzioni di legno con fieno per terra e, all'interno, almeno dieci cavalli. 
Ma la cosa che più colpì Moon fu il ragazzo che stava in piedi accanto un cavallo bianco di cui teneva le briglie. Non era molto lontano e la vista di Moon le permetteva di vederlo quasi chiaramente. Era alto, con un ammasso di capelli biondissimi arruffati e lunghi, che assomigliavano alla paglia su cui poggiava i piedi. Moon riusciva ad intravedergli gli occhi di un grigio pallido. La sua pelle era chiara, quasi bianca. Il naso era un po' troppo lungo e le ciglia e le sopracciglia erano incredibilmente chiare.
Il ragazzo la stava guardando negli occhi e lei mantenne lo sguardo.



Jasper
 -Muovi il culo e recupera Bianca!- gli ordinò il fratello maggiore. Jasper non si disturbò neanche di rispondere, ma gli lanciò un'occhiata di puro odio prima di uscire nella fredda aria serale. Attraversò il cortile del rench, arrivò al tratto di prato riservato ai cavalli e raggiunse l'animale bianco che pascolava, ancora bagnato dalla pioggia che era caduta durante il pomeriggio. -Andiamo, Bianca- le sussurrò dolcemente mentre le metteva le briglie. La trasportò fino alle recinzioni, fermandosi per farla bere.
Fu allora che la vide. Stava in piedi al confine del bosco dall'altro lato della strada, quasi paralizzata, lo sguardo spaventato. Era una ragazza di circa la sua età, quindici o sedici anni. Aveva lunghi capelli color rame, rossicci e marroni, protetti da un cappuccio. Le sue guance erano coperte di fitte lentiggini, la pelle abbronzata, il che era uno strano contrasto. Aveva i tratti del viso definiti e profondi e il contorno degli occhi scuri; le ciglia e le sopracciglia sembravano disegnate, ma si vedeva che non era truccata. In effetti sembrava una ragazza quasi 'selvaggia' e i suoi vestiti sembravano fatti a mano: il suo maglione di lana color bronzo era bagnato, aveva stivali di cuoio alti fino al ginocchio pieni di lacci, pantaloni neri aderenti e portava una borsa di pelle a tracolla. Lei lo stava guardando in modo penetrante, gli occhi neri scurissimi, e lui ricambiò lo sguardo.


Hey!
Se avete letto fino a qui, wow, mi avete impressionata. Non mi aspetto recensioni ma se avete voglia di scriverne una mi fanno moolto piacere (ovviamente). Spero che non sembri una storia ovvia o scontata, perchè vi assicuro non lo sarà. Se a qualcuno dovesse anche solo lontanamente interessare un secondo capitolo, sarò felice di pubblicarlo :)
Lo pubblicherò comunque perchè l'ho già scritto.


_alohomora_ 

p.s. La cosa della storia scritta da due punti di vista? Ovvia? Non pensavo di scriverla in questo modo, ma vedevo entrambi come protagonisti e mi è venuta così. Forse nei prossimi capitoli cambierò scrivendola solo dal punto di vista di uno dei due.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _alohomora_