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Autore: Vaporeon_92    05/10/2014    3 recensioni
Non volevo, non volevo davvero che finisse così…non avevo mai pensato che un giorno avessi avuto il coraggio di lasciarla, ma non avevo altra scelta.
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-“Non essere bugiardo con me, non mentirmi…non ferire ancora una volta il mio cuore. Perché non scappiamo? Andiamo via dalle nostre famiglie, andiamo in un posto dove possiamo vivere liberamente ciò che proviamo l’uno per l’altra. Ti prego se mi ami così tanto come dici…fai questo per me e non ti chiederò nient’altro.”
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Come le dissi quella volta, avevo le mani legate non potevo andarmene con lei, non in quel momento per lo meno…perché in quel preciso momento la mia famiglia veniva prima di lei, veniva prima anche del nostro amore, veniva anche prima della mia felicità.
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Ma il destino non mi aveva risparmiato un terribile dolore come la perdita di mia madre, con il tempo me ne aveva portato un altro improvviso…e devastante.
One Shot triste e abbastanza realistica su Zayn Malik, componente della boy band One Direction.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          Non è Destino.

 



Questa One Shot è dedicata alla mia migliore amica.
Lei senza saperlo è stata fonte d'ispirazione di questa cosuccia, e spero che continui ad essere la mia musa xD.
PS: Ho usato il nome di tua sorella, per darlo alla figlia del protagonista.
E Amy ti voglio bene. <3










 
Non volevo, non volevo davvero che finisse così…non avevo mai pensato che un giorno avessi avuto il coraggio di lasciarla, ma non avevo altra scelta.
L’avevo lasciata andare via da me, per degli stupidi idealismi basati su una religione che potevamo definire unica, anziché diversa dalle altre, e così la persi per sempre.
Persi la persona che amavo con tutto il mio cuore…per colpa dio mio padre e il suo idealismo convinto, che dovevo sposarmi con una ragazza della mia stessa religione o per lo meno dello stesso paese.
Per colpa della mancanza di coraggio da parte mia, restai privo di colei che mi rubò il cuore, restai senza lei…la mia stella, l’unica persona che era in grado di colorare le mie giornate grigie, quella persona che sapeva regalarmi un’emozione dopo l’altra; quella persona che riusciva a farmi battere il cuore fino a farlo esplodere.
 
-“Lily non te ne andare non fare così, aspetta parliamo.”

-“No Zayn non possiamo parlare, ormai è tutto chiaro…adesso anche la tua religione si è messa tra di noi. Nessuno vuole che tra noi due ci sia una storia, nessuno vuole che stiamo insieme come due fidanzati. Prima i tuoi amici, poi i tuoi parenti, dopo i tuoi genitori…e adesso anche Allah ci proibisce di stare insieme. Sai cosa c’è Zayn? Che noi due non siamo destinati ad amarci, e non lo saremo mai…o per lo meno non in questa vita.”

-“Non è colpa mia lo capisci? Io non posso fare nulla, ho le mani legate…se potessi fare qualsiasi cosa lo farei, ti porterei anche dall’altro lato del mondo, se questo servirebbe a cambiare le cose.”

-“Non essere bugiardo con me, non mentirmi…non ferire ancora una volta il mio cuore. Perché non scappiamo? Andiamo via dalle nostre famiglie, andiamo in un posto dove possiamo vivere liberamente ciò che proviamo l’uno per l’altra. Ti prego se mi ami così tanto come dici…fai questo per me e non ti chiederò nient’altro.”

-“Lily non posso. Non posso abbandonare la mia famiglia, così dal nulla per stare con te lo capisci?. Tu non capisci, non sai che se il cielo non vede di buon occhio una storia, non serve nemmeno scappare dall’altra parte del mondo.”


Lei non capiva, non riusciva a capire che io volevo stare davvero insieme a lei, lo volevo più che mai…non credeva che l’avrei amata per il resto della mia vita, e che il mio unico scopo nella vita sarebbe stato renderla felice, finché la morte non ci avrebbe separato solo per un breve periodo.
Già perché una volta in paradiso, ci saremmo amati come non potemmo fare in terra.
Sarei potuto stare con lei, solo se fossi stato di una religione uguale alla sua, ma essendo un Pakistano non avevo chance.
Non capiva che io non potevo lasciare soprattutto le mie tre sorelle e mia madre; non poteva sapere che la donna cui mi aveva dato la vita, da anni stava combattendo contro un terribile cancro, che giorno dopo giorno ce la stava portando via…spegnendola poco alla volta.

Ogni volta che faceva i cicli di chemioterapia dovevo accompagnarla e starle accanto, e per distrarla dal continuo dolore e senso di nausea che la inondava le cantavo le canzoni che le piacevano tanto, così il senso di spossatezza si attenuava un po’.

Lily non poteva sapere che io non potevo seguirla in capo al mondo e stare insieme perché da un po’ di tempo, mia mamma Trisha ed io stavamo combattendo contro mio padre e le sue leggi; non poteva saperlo perché anche mettendola al corrente di tutto non avrebbe afferrato bene il concetto.
Uniti più che mai stavamo lottando per poter ottenere il permesso che le mie sorelle (almeno loro) potessero sposare chi volessero, a prescindere se i pretendenti fossero stati musulmani o meno.

Lottavamo per il bene di Doniya la maggiore e Waliyha e Safaa le più piccole per un futuro migliore, più roseo e soprattutto più felice.
Lei proprio non riusciva a vedere come stavano le cose, che la mia famiglia, ma soprattutto le mie quattro donne avevano bisogno di me, e quel tipo di amore batteva l’amore che avevo con Lily.
Perché quel tipo di amore, l’amore familiare è superiore di gran lunga a quello che si prova per la persona che si ama…
in quel preciso momento le mie sorelle e mia madre avevano bisogno di me.
Avevano bisogno di tutta la mia attenzione, non c’era tempo per lei, per il nostro amore e per un futuro insieme che prevedeva un nido d’amore lontano. 

Il fatto di non poter stare con lei, ritagliandomi per un momento della mia vita tutta per me, non era facile da mandare giù…era una cosa dolorosa da sopportare, un prezzo da pagare per amore dei miei cari. 

Ma io non potevo cambiare le carte in tavola, non potevo gestire il destino a nostro favore.
Dal cielo una cosa simile non era mai potuta capitare.


Tutt’oggi rimpiango come un bambino di non essere fuggito, insieme a Lily e coltivare sempre di più il nostro amore, fino a farlo raddoppiare creando la nostra famiglia, anche se avrei lasciato nella piena disperazione la mia famiglia.
Ma il destino non mi aveva risparmiato solo un terribile dolore come la perdita di mia madre, con il tempo me ne aveva portato un altro improvviso…e devastante.
 
Quel giorno quando stavamo discutendo in strada, lei prese a camminare in direzione del parco con le lacrime che le fuoriuscivano dagli occhi, come se fosse stato un fiume in piena; e non badando alle macchine che circolavano in quel momento…all’improvviso un auto la prese in pieno petto trascinandola per diversi metri.

Non potrò mai dimenticare quella scena, quel momento in cui 
la mia adorata farfallina spiccò le ali per sollevarsi in alto, verso il paradiso e come una strana coincidenza…la mia anima tanto fragile si spezzò, e volò in cielo con lei. 
Non riesco ancora oggi a dimenticare quelle parole in ospedale, pronunciate dal dottore.


-“Non c’è niente da fare…infermiera dichiari il decesso.”

-“Dottore mi perdoni ma, non trovo il coraggio.”

Il dottore guardò lo schermo e di conseguenza poi lo spense. Guardò per l’ultima volta Lily, il suo corpo giaceva immobile sul lettino…il suo volto era diventato bianco come il marmo e freddo come il ghiaccio; era ufficiale la mia adorata e amorevole, sprizzante Lily non c’era più.

-“Ora del decesso 16:50 e la data di oggi è 23-06-2016.”


Quelle parole furono le peggiori della mia vita, quelle parole arrivarono a colpire il mio stomaco come una bomba arriva a distruggere un intero paese, un intero villaggio…trasportando le povere anime delle persone in paradiso. 
In quel momento il mio cuore si spense, l’amore che nutrivo per Lily svanì…andò ad unirsi al suo cuore oramai inerme, oramai morto.
Con la mia famiglia passeggiavo all’interno del cimitero, stavo andando a salutare per l’ultima volta mia madre e Lily prima di trasferirmi definitivamente in Australia, per il nuovo lavoro cui mi avevano assegnato…quel giorno era come se io stessi salutando per l’ultima volta, le due donne che avevo sempre amato; mia madre e la mia ragazza.

Con mio figlio che tenevo per la mano richiamai anche la mia primogenita Aya, per dare l’ultimo saluto alla loro nonna, invitai i bambini a porgere sulla tomba un mazzo di tulipani rosa i suoi fiori preferiti, e insieme in silenzio recitammo alcune preghiere in arabo, con gli occhi chiusi e le mani appoggiate sulla lapide. Una lacrima mi scese, ma la raccolsi con la stessa rapidità con cui discese.

-“Papà perché siamo venuti di nuovo al cimitero a salutare la nonna?”


-“Zaafir, Aya…bambini miei questa volta le daremo un ultimo saluto, perché domani ci trasferiremo in Australia, papà ha trovato un buon lavoro, e non potremo venire a trovarla per un po’ di tempo. Capite?”

Non appena finimmo di salutare colei che aveva dato tutto il suo amore per educarmi, colei che mi amava più di ogni altra cosa al mondo...passai alla tomba di fianco. 
La lastra tombale della mia amata. 
Nonostante fossero passati già alcuni anni dalla sua morte, 
mi faceva sempre effetto inginocchiarmi e leggere il suo nome, e sotto la sua data di nascita e di morte. 
Aveva solo diciassette anni, era così giovane e piena di vitalità…e pensare che era morta per causa mia, mi corrugava quel poco di anima che mi era rimasta.
Se solo non avessimo litigato quella volta forse a quest’ora potevamo essere marito e moglie e avere dei figli nostri.


-“Zayn amore…andiamo?”

-“Si Saalima arrivo, arrivo.”

Prima di andare da colei alla quale mi ero unito in un matrimonio voluto da mio padre, guardai per un ultima volta il cielo, con le lacrime che sgorgavano a mille, fuori dalle pupille e mandai un messaggio a mia madre.
Mamma adesso io non potrò più venire a trovare Lily per molto tempo, ti prego occupatene tu come se fosse una tua quinta figlia, insieme vegliate su di me. Vi voglio tanto bene e vi porto sempre nel cuore’.
Ancora oggi ripenso a come si è svolta la mia vita, alla fine ho sposato una donna che non amo, ho due figli con lei e adesso stiamo aspettando il terzo…il tutto per cosa?
Per il volere di mio padre…per il fatto di appartenere ad una religione dove non ti lascia la libertà di scegliere.





Spazio Autrice:
Buonasera a tutte ragazze come state? State già dormendo? Oppure vi siete appena svegliate? In tal caso se vi state per addormentare vi do la buonanotte e se invece vi siete appena svegliate vi do il buongiorno. ^^ Vi parlo in base a quando leggerete questa triste OS.
Dunque parlando di questa One Shot, cosa ne dite vi piace? Troppo triste, troppo smielata? Era da tempo che cercavo di scrivere qualcosa sul nostro Malik ma non trovavo le giuste idee, poi così parlando con la mia migliore amica mi ha fatto uscire fuori questo piccolo scritto. 
Sapete che mentre la scrivevo oggi pomeriggio avevo il nodo fisso alla gola? Prendetemi per ridicol ma è così xD.
Beh spero di ricevere alcune recensioni, per sapere un vostro parere bello o brutto che sia. Ah una cosa importante, spero di NON AVER INSULTATO, OFFESO LA RELIGIONE MUSULMANA...non era mia intenzione, il mio scopo era solo di buttare giiù un idea così tranquilla e spontanea. Davvero spero di non aver ferito nessuna ragazza che fa parte di quel mondo, perché mi sentirei un mostro.
Adesso me ne vado a letto...buonanotte a tutte, ci sentiamo presto.
Un bacio.
Sara.

 
                       
   
 
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