Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: thewhiteprincess    06/10/2014    1 recensioni
Sandor ha già salvato una volta Sansa,sarà capace di farlo anche adesso?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brynden Tully, Petyr Baelish, Rickon Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sandor
 
Il vento gelido del mattino gli accarezzò il viso. La parte ustionata si contrasse debolmente. La chiara luce dell'alba iniziò a farsi strada tra le mura di Grande Inverno. Guardò davanti a sé. Il maestoso castello stava risorgendo dalle sue ceneri più grande e più forte di prima. Bryden Tully si avvicinò silenzioso.
«É ora» disse.
«Lo so» rispose Sandor.
         Montarono in sella ai loro destrieri e si allontanarono fugacemente, nessuno doveva sapere di quella partenza, nessuno doveva sapere... sopratutto lei... sorrise Sandor e pensò al suo corpo caldo, alle lenzuola che lo accarezzavano... al suo sorriso mentre dormiva. Il suo piccolo uccelletto adesso sorrideva, era stato difficile farle ritornare il sorriso, sciogliere quell' armatura che si era costruita per essere inattaccabile, l'aveva trovata tra le nevi distesa in un manto bianco, i capelli incrostati di ghiaccio e sporcizia, le vesti a brandelli. Erano giorni che camminava da sola che fuggiva via, via da lui: da Petyr Baelish. Il solo pensare a quell'uomo gli fece montare una rabbia cieca e selvaggia e ora era da lui che stava andando. L'avrebbe pagata. Lo aveva giurato. Strinse con forza le redini e spronò Straniero alla corsa, aveva bisogno  di sentirsi libero, di concentrarsi. Il Pesce Nero era un ottimo compagno di viaggio silenzioso e rapido come lui... era un uomo d'onore, aveva scoperto il suo piano e aveva deciso di accompagnarlo.
         «Non posso permettere che  ti accada qualcosa, ha già sofferto abbastanza» gli aveva detto.
 
 
 
 
 SANSA
 
 
         Il sangue, ovunque, le sue mani i suoi abiti, ovunque...il sangue... Robert... doveva correre, lo sapeva doveva correre... più veloce... Petyr l' avrebbe raggiunta. Fu l'ululato di Cagnaccio a svegliarla: madida di sudore, il suo corpo pronto a scattare.  Era un sogno si disse...  ancora... cercò la mano di Sandor ma non la trovò, non c'era il lord suo marito.  Fu grata agli dei, non voleva essere vista cosi, non da lui, lui che l' aveva salvata, l'aveva trovata, l'aveva riscaldata con il calore del proprio corpo e gli aveva ridato vita. Chiamò la giovane donna dei bruti Gilly per un bagno, quando fu sola nell' acqua si abbandonò ai ricordi...
         Si accorse che Petyr avvelenava il piccolo Robert durante la sua festa di fidanzamento con Harrold Hardyng, parlava con Miranda Royce quando vide maestro Coleman versare qualcosa nel latte del bambino, fu lì che capì. Era già da un po' che il lord protettore della valle si lamentava del sapore acre del suo latte e di come il maestro gli versava dentro qualcosa di amaro. Adesso aveva capito, Petyr stava mettendo in moto il suo piano. Smise di ascoltare la giovane lady, smise di pensare,per un attimo le parve che il mondo le crollasse addosso, per quanto il piccolo lord fosse capriccioso e malaticcio era un bambino, come lo erano i suoi fratelli, perché lei di fratelli ne aveva... fu allora che smise si essere Alayne Stone e ridiventò Sansa Stark. Decise che Robert non sarebbe morto, che lei lo avrebbe salvato e che  avrebbe salvato se stessa. Doveva solo capire come. Si alzò dalla vasca,  si vestì e scese rapidamente nella sala grande dove ruppe il suo digiuno da sola maledicendosi per aver pensato ancora una volta al suo passato. Era una splendida giornata, l'inverno stava giungendo al termine e Sansa ne era lieta, la primavera le avrebbe portato una nuova luce, ne era certa . Fu la voce di una delle sue guardie a distrarla da questi pensieri e a ricordarle che lei era la protettrice del Nord.
 «Mia lady, se siete pronta ci sono già molti uomini ad attendervi».
 «Eccomi Ser Rolk» gli rispose,«il giovane Lord Rickon oggi sarà con me, mi raccomando al suo Metalupo» lo avvertì. Ogni giorno apriva la sala delle udienze, ascoltava i problemi della sua gente, risolveva piccole e grandi contese con Sandor sempre alle sue spalle, ma quest'oggi lui non c'era, si preoccupò, ma scacciò via il pensiero che potrebbe essergli accaduto qualcosa, sicuramente sarà nel cortile degli allenamenti,sorrise immaginandolo gridare ordini ai suoi uomini e con lui nella mente si rivolse al primo uomo.
 
 
SANDOR
 
 
         Si fermarono dinnanzi  Piazza di Torrhen,i cavalli stremati dalla lunga corsa senza sosta. Sandor osservò le sue mura, alte trenta piedi e pensò che erano ben poca cosa rispetto alla grandezza che andava assumendo Grande Inverno, ma restava in ogni caso una grande roccaforte ed era lì che si trovava Petyr Baelish. La lettera che due giorni prima era arrivata a Grande Inverno era indirizzata a Sansa, protettrice del Nord, ma il giovane maestro l'aveva consegnata a lui, Sandor capì immediatamente il perché. La famiglia Tallhart aveva in ostaggio Petyr Baelish, ricercato per ordine della Regina Daenerys, lo avevano sorpreso insieme ad un manipolo di uomini, incapaci a quanto pare di scortarlo, sulle rive del lago, diretti a Grande Inverno. Le mani di Sandor tremarono al solo pensiero che quell'uomo stava avvicinandosi ancora una volta a lei,quello che Petyr però non sapeva era che al fianco di Sansa adesso c'era lui.
 
 
Note Autrice:

 
Questa é la mia prima fanfiction in assoluto è un lavoro a capitoli, spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate, a presto :)
   
 
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