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Autore: John Spangler    07/10/2014    5 recensioni
Subito dopo aver trovato Nami e Nojiko, Bellemere prese una barca e, affrontando il mare in tempesta, riuscì ad arrivare alla sua isola natìa. Cosa sarebbe successo, però, se la tempesta l'avesse spinta fuori rotta, facendola arrivare fino ad una nave della Marina comandata da un certo Vice-Ammiraglio noto per i suoi pugni?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'A Thousand Pieces'
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Capitolo 14: Fine di un'avventura

 

Monkey D. Dragon accartocciò il foglio e lo gettò con rabbia in un angolo della sua stanza. La notizia della morte di Iva era stata davvero un brutto colpo. Oltre ad essere uno dei capi dell'Armata Rivoluzionaria, era anche un suo carissimo amico. Non ci voleva proprio!, si disse.

 

Si sedette su una poltrona e iniziò a massaggiarsi le tempie. A volte, lo stress era tale che pensava di mollare tutto. Tuttavia, non lo aveva mai fatto. Aveva fatto una promessa a se stesso, e comunque era andato troppo avanti per tornare indietro.

 

Ritrovato un minimo di serenità, si girò verso la scrivania e prese un fascicolo che gli era arrivato poche ore prima da Alabasta. Era un rapporto di una delle tante spie che aveva infiltrato qua e là nel mondo, una ragazza di nome Koala. Ex schiava dei Draghi Celesti, Koala aveva dimostrato più volte la sua abilità come spia, diventando in breve uno degli elementi migliori dell'Armata Rivoluzionaria. L'aveva mandata ad Alabasta subito dopo l'ascesa al potere di Crocodile, per indagare sull'accaduto. Dopo i rapporti iniziali, aveva deciso di aiutare segretamente il movimento di resistenza locale a rovesciare il tiranno. Spero che siano buone notizie, pensò, aprendo il fascicolo.

 

Un sorriso gli comparve sul volto. Crocodile era morto, e stando a quanto aveva scritto Koala, era stato ucciso da Nico Robin. Dragon si chiese per l'ennesima volta se sarebbe riuscito a reclutare la Luce della Rivoluzione. Cercava di contattarla da anni, ma lei gli era sempre sfuggita, nonostante avesse fatto di tutto per trovarla. Del resto, non c'era tanto da meravigliarsi: quella donna era sfuggita per un sacco di tempo agli agenti del Governo Mondiale. Se non voleva essere trovata, nessuno ci sarebbe riuscito.

 

Ma c'era dell'altro. Sempre stando al rapporto, Robin era stata aiutata nell'impresa da un gruppo composto da pirati e marines. Dragon prese l'immagine allegata al foglio e sorrise di nuovo. Si trattava di suo figlio Rufy e dei suoi "fratelli", più altri tre individui, tra cui la famigerata cacciatrice di pirati Kuina.

 

Vedendo l'immagine di Rufy in divisa, Dragon non potè fare a meno di pensare a quanto fosse stato abile Garp nell'influenzare il ragazzo. E bravo papà, pensò. Hai fallito con me, ma con lui ti è andata bene. Beh, meglio che abbia avuto te come modello piuttosto che un pazzo come Akainu.

 

Guardò le altre figure presenti nell'immagine. Non aveva mai incontrato di persona i tre bambini adottati da Garp, e non sapeva nemmeno se considerarli estranei o figli suoi. E pensare che lui da giovane non voleva dei figli. Tuttavia, l'incontro con la madre di Rufy gli aveva fatto cambiare idea. Certo, poi lei era morta e lui aveva dovuto affidare il bambino a Garp (anche perchè non sarebbe stato al sicuro, considerando la sua attività), ma il...come dire...senso di paternità gli era rimasto.

 

Un pò come è successo a Gold Roger, pensò. Quando ha iniziato la sua carriera, di sicuro non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di avere un figlio, eppure...

 

I suoi occhi si posarono su Nami. Era abbracciata a Robin e sorrideva. Stando al rapporto, era stato il suo potere che aveva permesso a Robin di uccidere Crocodile. Dragon si domandò come avrebbe usato un simile potere. Si sarebbe fatta corrompere, oppure l'avrebbe usato per il meglio? Non lo sapeva. Poteva solo sperare che...

 

Iniziò a ridacchiare. Con un potere simile, pensò, darà dei bei grattacapi al Governo Mondiale e alla Marina. E' poco ma sicuro.

 

Gettò la testa all'indietro e iniziò a sghignazzare sonoramente. Gli eventi stavano prendendo una piega davvero interessante!

 

***

 

Nami si appoggiò al parapetto della sua nave, guardando la costa di Alabasta e sospirando. E' finita, pensò.

 

Erano riusciti a scampare per un pelo all'esplosione di Pluton, cavandosela solo con un enorme spavento. Erano poi rientrati all'oasi di Yuba, appena in tempo per ricevere la notizia della vittoria degli uomini di Pell. Gli scagnozzi della Baroque Works erano stati tutti uccisi o arrestati, e la principessa...no, la Regina Vivi era stata liberata. In tutto il resto del paese, il popolo aveva celebrato la caduta del tiranno.

 

Erano seguiti sette giorni di festeggiamenti sfrenati, durante i quali si erano tutti dati alla pazza gioia. Alcuni di loro erano feriti, ma stavano guarendo in fretta.

 

Subito dopo la fine dei festeggiamenti, c'era stata l'incoronazione della nuova regina, seguita da un discorso che aveva portato tutti alle lacrime (soprattutto Franky e Chopper). Inoltre, Vivi aveva provveduto a ricompensare Nami e la sua ciurma con un generoso quantitativo di oro e preziosi vari (tra cui la collana che la rossa indossava in quel momento. Le erano schizzati gli occhi fuori dalle orbite, quando l'aveva vista). I tre marines, invece, avevano rifiutato la ricompensa offerta, visto che, a detta di Nojiko "La ricompensa di un marine sta nel difendere con successo la giustizia". Avevano però accettato un lauto banchetto, soprattutto Rufy (a dire la verità, Sanji aveva cercato di ottenere una ricompensa...diciamo così, in natura, ma aveva desistito a causa del ruggito di Nojiko).

 

E adesso, era arrivato il momento di salpare. E' stata una bella avventura, disse tra sè e sè la Gatta Rossa. Un'avventura che le aveva dato qualcosa di più dell'oro.

 

Tanto per cominciare, si era riconciliata con sua sorella. Il loro legame era adesso molto più forte di prima, ed entrambe si sentivano più felici. Si erano dovute separare mezz'ora prima, visto che Nojiko doveva tornare a Marineford per fare rapporto ai suoi superiori. Era stata una separazione piena di lacrime, principalmente di Sanji, ma anche un pò di Rufy e Nojiko. Nami non sapeva che storia avrebbero raccontato i tre ai loro superiori, ma era sicura che ne sarebbero usciti bene.

 

Poi, aveva incontrato Franky, che si era già dimostrato un ottimo carpentiere navale e una persona squisita (nonostante la sua bizzarra abitudine di andare in giro in mutande e di gridare SUPER ogni volta che si entusiasmava).

 

Aveva incontrato Chopper. Dopo tutto quello che gli era capitato, la piccola renna aveva trovato una nuova casa e una nuova famiglia (tra l'altro, aveva iniziato a chiamare Ace "fratellone"). E ora che finalmente avevano un medico, i Pirati della Gatta Rossa potevano navigare più tranquilli.

 

Aveva incontato Brook, uno scheletro parlante ossessionato dalle mutande femminili. Dopo aver saputo della morte di Crocodile e Mr. 1 aveva fatto i salti di gioia, e dato che ormai non aveva più una ciurma, Nami lo aveva invitato nella sua. Lo scheletro aveva accettato con gioia, portando con sè dei doni: Acqua d'Autunno, con cui Kuina aveva potuto rimpiazzare Luna Oscura, e il cappello di paglia che Nami aveva in testa al momento. Si sentiva un pò a disagio, sapendo a chi era appartenuto, ma col tempo ci avrebbe fatto l'abitudine. E poi, le stava d'incanto.

 

Soprattutto, aveva incontrato Robin. Era ancora presto per parlare di amore, ma sentiva già di provare qualcosa per l'archeologa, ed era certa di essere ricambiata (e poi, Robin era di una bellezza rara, e sapeva fare certi giochetti con le sue mani supplementari...). Inoltre, avrebbe avuto qualcuno che l'avrebbe aiutata ad imparare a usare i suoi nuovi poteri. E l'archeologa non sarebbe più stata sola. Anche se magari ci metteranno un pò, si disse, gli altri finiranno per accettarla. Perfino quel testone di Ace.

 

Sospirò e sorrise. Sì, quell'avventura le aveva davvero dato qualcosa di più dell'oro.

 

Sentì un rumore di passi davanti a sè e vide Franky venirle incontro, gli altri membri della ciurma in varie zone del ponte.- Siamo pronti per salpare, Nami. Attendiamo solo un tuo ordine.-

 

Nami guardò la sua ciurma, posando lo sguardo su Robin che nel frattempo le si era affiancata. Prese la mano della mora e la strinse, alzando poi il braccio sinistro e puntando il dito verso l'orizzonte.

 

- Salpiamo, allora. VERSO UNA NUOVA AVVENTURA!-

 

 

 

Omake 2: Questi pirati...

 

-...e questo è tutto.-

 

La chiromante passò una mano sopra la sua sfera di cristallo, facendo svanire l'immagine mostrata fino a pochi secondi prima. Alzò gli occhi e si prese qualche secondo per studiare le reazioni dei suoi clienti.

 

I pirati di Cappello di Paglia erano rimasti letteralmente sconvolti dalla visione di quell'universo alternativo. Avevano quasi tutti la bocca spalancata per lo stupore, e alcuni tremavano come foglie. L'unico a non essere sconvolto era Zoro: aveva le braccia incrociate sul petto e guardava la sfera con un'aria di curiosità mista a soddisfazione. Certo, sapere che in quel mondo era morto da bambino lo aveva un pò turbato, ma era contento per Kuina, ed era certo che sarebbe riuscita a realizzare il suo sogno. Spero solo che quel Sabo la tratti bene, disse tra sè e sè.

 

- Ma...ma è assurdo!- gridò Nami, visibilmente imbarazzata.- Io non sono lesbica!-

 

- Nemmeno io.- disse Robin, le sopracciglia aggrottate.- E non c'è nessun Poignee Griffe su Little Garden. Per non parlare poi di Pluton e Uranus...-

 

- E io allora, cosa dovrei dire?- intervenne Sanji.- Ho perso un occhio e sono stato stuprato dalla sorella di Nami! Non che quest'ultima cosa mi dispiaccia, però. A proposito, Nami, se ti va potresti...-

 

La navigatrice diede un pugno in testa al cuoco.- E Rufy non sarebbe mai diventato un marine. Dico bene, Rufy? Rufy...Rufy!-

 

I pirati si girarono verso il loro capitano, accorgendosi solo in quel momento che stava ronfando. Nel tentativo di svegliarlo, Franky lo afferrò per una spalla e gli diede uno scossone.- Ehi, sveglia!-

 

Cappello di Paglia aprì gli occhi uno alla volta farfugliando parole incomprensibili, un rigagnolo di bava che gli colava dalla bocca.- Eh, cos...ah, sì, come è andata poi? Mio nonno le ha prese con sè quelle due bambine?-

 

L'intera ciurma sgranò gli occhi. Ha dormito per tutto il tempo!, esclamarono in coro.

 

- Capisco che alcuni particolari vi possano sembrare sconvolgenti,- disse la chiromante - ma quel che è assurdo in una realtà è possibile in un'altra. Lo scopo della visione era farvi comprendere che una persona può avere infinite sfumature, e che a volte piccoli eventi hanno grandi conseguenze.- Coprì la sfera con un telo.- Comunque, sono 3.200 berry.-

 

- CHE COSA?!- gridò Nami.

 

- L'uso dei miei poteri richiede un grande sforzo, sia mentale che fisico. E poi, pensavate davvero che sarebbe stato gratis? 3.200 è un prezzo equo, mi sembra.-

 

- Non se ne parla neanche! Te ne do 320!-

 

- Sono disposta a farvi un piccolo sconto. 2.600.-

 

- 640!-

 

- 2.300.-

 

- 960.-

 

- 2.100.-

 

- 1.200, ultima offerta!-

 

- Uffa, e va bene, basta che ci diamo una mossa!-

 

La Gatta Ladra prese alcune monete dalla tasca e le porse alla chiromante, sorridendo.- E' stato un piacere fare affari con te, cara.- Si girò verso i suoi compagni.- Forza, andiamo. E' il momento di salpare!-

 

- A proposito, Nami, come si chiama il posto dove dobbiamo andare?- chiese Rufy, grattandosi la testa.

 

- Te lo sei scordato di nuovo? Dobbiamo andare sull'Isola degli Uomini-Pesce! Quante volte devo ripetertelo?-

 

Guardando i pirati andarsene, la chiromante scosse leggermente il capo e si concesse un sorriso.

 

- Questi pirati...non cambiano mai, in qualunque realtà si trovino.- Mise i soldi avuti da Nami in una borsa assieme alla sfera e si guardò attorno. Accertatasi che nessuno la stesse osservando, schioccò le dita. E' ora di visitare un'altro universo, pensò, scomparendo in una nuvoletta di fumo bianco.

 

 

 

NOTA DELL'AUTORE: Purtroppo, la fine è arrivata anche per questa storia. Era inevitabile.

 

E adesso, facciamo un pò di bilanci. Allora, questa qui è sicuramente la roba più lunga che ho scritto finora: 14 capitoli, per un totale di 33.882 parole, scritti tra la fine di Aprile e l'inizio di Ottobre del 2014. E' stata una gran bella avventura, che mi ha permesso di esercitare le mie capacità di scrittura e di testare i limiti della mia salute mentale.

 

Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza voi lettori, quindi vi dico: GRAZIE. Grazie a chi ha letto, a chi ha recensito, a chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite, e anche a chi arriverà in futuro. Ma soprattutto, grazie a chi mi ha seguito nonostante io abbia ucciso i suoi personaggi preferiti.

 

E a proposito di uccisioni, mi sono reso conto di aver fatto una vera e propria strage. Probabilmente, il più alto numero di morti mai visti in una fanfiction. (propongo un minuto di silenzio in memoria dei caduti). Manco in Death Note c’erano tutti questi morti.

 

E ora, due parole sui progetti futuri. Oltre a continuare a tradurre Marie D Suesse, in questi giorni mi dedicherò agli appunti per "One piece of an angel", il crossover con Neon Genesis Evangelion. Salvo imprevisti, il primo capitolo arriverà tra la fine di Novembre e l'inizio di Dicembre (se volete, posso mandarvi un messaggio appena lo pubblico).

 

Pertanto, vi rinnovo i ringraziamenti e...

 

(All'improvviso, qualcuno bussa alla porta)

 

SPANGLER: Scusate un attimo.

 

(Spangler apre la porta e si trova davanti i personaggi che ha ucciso nel corso della storia, in testa a tutti Bellemere con in mano un'enorme mazza chiodata)

 

BELLEMERE: John Spangler?

 

SPANGLER: Sì, sono io.

 

BELLEMERE: Io e i ragazzi avremmo qualcosa da dirti...

 

SPANGLER: Ehm...parlatene con la mia segretaria! (Scappa via a gambe levate)

 

BELLEMERE E TUTTI GLI ALTRI: PRENDIAMOLO!

 

SPANGLER: Cazzo, questi sono peggio di Oda! Alla prossima, cari lettori. Sempre se sopravvivo...

  
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