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Autore: PandaCho    07/10/2014    0 recensioni
{ Dean era morto eppure se lo ritrovò al bunker a posto di Sam. Lui e la prima lama indirizzata alla sua figura.
Non ascoltò nemmeno le sue parole, non ne aveva bisogno. Perchè sapeva, a lui toccava altro.
A Castiel toccava ucciderlo.
}
[ Destiel ; Demon!Dean - What if Season 10 ]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione
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n.b. tumblr è un luogo oscuro e di perdizione.
avevo bisogno di metterla prima della sn10 e..meh.
scusate il possibile ooc o altro.

 



In un attimo, il più lungo di tutto quei secoli che ha potuto vivere, la propria lama angelica perde l'equilibrio dalle proprie mani per appartenere ad altre e sprofondare nel ventre.
Un gesto veloce, fulmineo, ma che ha tutta l'impressione di durare un'eternità.
Dall'aria alla carne, fino in fondo. Fino all'ultima goccia di se stesso.
E nello stesso frammento di tempo, qualche secondo prima che il proprio cuore umano potesse terminare la sua corsa alla vita, Dean aveva poggiato le labbra alle sue.
Il perché l'avrebbe compreso dopo, pugnalato, ma in quel frangente, in tutto quel caos sembrava la cosa più facile.
Perché Dean sembrava essere perso. Perchè colui che aveva difronte non era il cacciatore, l'uomo giusto, ma … qualcun altro. E pensava di non volerci credere, pensava che tutto quello fosse sbagliato.
Sapeva che non era lui. Se n'era già andato senza dirgli addio, mentre cercava di salvare il paradiso da fine certa... mentre era stato obbligato a scegliere i propri fratelli piuttosto che quell'unico uomo.


Dean era morto eppure se lo ritrovò al bunker a posto di Sam. Lui e la prima lama indirizzata alla sua figura.
Non ascoltò nemmeno le sue parole, non ne aveva bisogno. Perchè sapeva, a lui toccava altro.
A Castiel toccava ucciderlo.


Eppure si lasciò alla cosa più facile...ingannare se stesso.
Perché non voleva crederci, perché era tutto così sbagliato.
Quel Dean era così Dean.
“Dean.. “


La voce impastata dal proprio sangue, dal dolore che si sprigiona dalla lama che affonda e brucia la propria essenza.
Dean non esiste, eppure lo chiama. Alza gli occhi in quel nero e la ferita non sembra essere nulla a confronto di quella visione. Manca il verde ed altri mille colori che lo contraddistinguevano.
Manca il suo sguardo, il suo odore – ora solo zolfo - tutto del vecchio cacciatore. Resta solo un vuoto involucro ricolmo di pece.
Digrigna i denti avvertendo la sua grazia colare come lava dove è entrata la lama e con essa tutta la sua forza. Le iridi continuano a guardalo, supplicanti, di contemplare altro in quei ultimi attimi dove tutto lo sta abbandonando in una densa nebbia.
Le labbra del biondo si inclinano in un ghigno dando ben presto voce al proprio divertimento attraverso una risata.
Quella che Castiel non vuole sentire, quella che Castiel non sente.


Inspira in un singhiozzo senza sentire ormai nulla. Il vuoto che lo accompagna in quella discesa dove il proprio corpo non riesce più a reggerlo. Ma si fa forza per un'ultima e sola cosa : copre le sue palpebre aperte in un varco nero con le proprie dita- che tremano, scivolano ma non si arrendono. Non adesso.
Non andandosene con quel demone. Lui voleva Dean.
L'ex-cacciare interruppe la sua risata per affondare maggiormente l'arma nelle sue viscere, asserendo qualcosa che per Castiel non ebbe mai voce.
Perché ora in quel unico lungo attimo vede Dean. Quel Dean.
Ed è tutto più facile.
“D-Dean. “ sorride.
Cade.
  
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