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Autore: A_voice_from_hell    08/10/2014    1 recensioni
Un ragazzo giovane si ritrova a combattere una guerra contro due eserciti e un dio per ottenere una libertà che non è mai stata sua
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Le nuvole scure che scaricavano la pioggia sul terreno passavano sopra quella valle che tante guerre aveva già visto e ancora una volta vedeva scorrere del sangue.

Quei due imperi mai erano riusciti a trovare un accordo c'era sempre qualcosa che non soddisfaceva una delle due fazioni, il pensiero che accettando un accordo sarebbero passate per sconfitte o codarde o inferiori rispetto all'avversario aveva fatto in modo che mai si riuscisse a giungere ad una pace.

Una rivalità storica che vedeva protagonisti i fondatori dei due imperi che fin da piccoli nutrivano un odio sconsiderato l'uno per l'altro un odio insensato che non aveva senso di esistere ma che segnò le vite di due civiltà per secoli interi.
 
Dopo la morte dei due fondatori molti si aspettavano che i successori al potere che per volere popolare non furono discendenti ma dei loro rappresentanti trovassero un accordo con il popolo che fino a quel momento era stato rivale ma invece come succede a persone prive di veri valori le persone che salirono al potere non furono altro che burattini nelle mani dei discendenti che dall'ombra dettavano legge e fu così secolo dopo secolo discendenza dopo discendenza la storia si ripeteva sempre le guerre non si arrestavano e il sangue continuava a venir versato gratuitamente su quel campo di battaglia che aveva visto vittoriosi e sconfitti entrambe le fazioni ma che non vide mai nessuno riuscire a prevalere sull'avversario e a sottometterlo.
 
C'è chi iniziò a credere che ci fosse una qualche divinità che si divertisse a vedere una razza tanto stupida mettere in pratica un genocidio mai portato a termine ma che mai neanche si arrestò, si credeva che questa divinità cambiasse le sorti delle battaglie a suo piacimento ma senza mai dare una vera preferenza.

Soltanto dei pazzi e dei fanatici potevano pensare che, se ci fosse stata una divinità questa avrebbe sprecato la sua eternità a giocare con una razza tanto inferiore e stupida eppure tutto aveva senso.

Perché mai due popoli che iniziarono una guerra per ragioni sconosciute e continuarono quella stessa guerra dopo secoli che ormai le vite dei loro uomini venivano sprecate sul quel campo di battaglia non riuscissero mai a mettere la parole fine agli insensati scontri?

Dai rapporti di ogni precedente tentavi di ritrovo da parte degli imperatori si evinceva di come quando i popoli si ritrovavano ormai ad aver trovato un punto d'incontro uno dei due imperatori cambiasse idea iniziasse a sbraitare e a rifiutare categoricamente ogni tentativo di ulteriore mediazione dichiarando di conseguenza di essere di nuovo intenzionato a sterminare il popolo avversario nulla sembrava poter arrestare quello spreco di vite.

Pioveva a dirotto da ore la pioggia batteva contro le corazze di centinaia di migliaia di uomini incessantemente, ormai ogni uomo su quel campo di battaglia era morto nessuno si muoveva, solo un ragazzo era in piedi al centro del campo di battaglia stremato per l'impresa appena compiuta e distrutto per quello che aveva appena fatto, obbligato ad uccidere i suoi stessi compagni e amici, ma quello era soltanto l'inizio, corti capelli biondi e occhi azzurri un viso dai lineamenti dolci non gli si davano più di vent'anni a guardarlo, vestiva con una giacca di pelle nera aperta pantaloni neri stretti sulle gambe e stivali neri contava numerosi piercing sul labbro sul naso e sulle orecchie con una catena sottilissima d'argento che legava il piercing sul lobo dell'orecchio sinistro con il labret, stava aspettando impaziente il suo avversario, sapeva che probabilmente avrebbe perso dopo tutto stava per combattere contro un dio o almeno così credeva. 

Dal fondo del campo di battaglia si avvicinava camminando quello che sembrava essere un giovane e bel ragazzo vestito bene con una mano in tasca e l'altra a sistemarsi i lunghi e lisci capelli neri che gli cadevano sulle spalle non apri mai gli occhi mentre camminava e passava in mezzo alla miriade di cadaveri che giacevano al suolo.

Si fermò a una decina di metri di distanza dal suo avversario e fu il primo a parlare.
"Tu sa chi io sono?" chiese il ragazzo dai capelli neri
"Dio" rispose il biondo
"E con quale coraggio osi tu miserabile umano sfidare il tuo Dio?" chiese di nuovo il dio
"Io non credo in un dio assassino che stermina persone innocenti per il suo unico divertimento… io non ho un dio" affermo con fermezza il biondo
"La tua blasfemia verrà punita con il dolore e il sangue" sentenzio il ragazzo dai capelli neri
"Ti sto aspettando" disse il biondo
Il ragazzo dai lunghi capelli neri apri gli occhi che erano completamente bianchi e scatto contro l'avversario gli bastò un pugno nello stomaco del biondo per metterlo a terra
“Tutto qua?! Una persona che ha appena sterminato due eserciti non riesce a reggere un mio pugno?”
Passarono dei secondi e il biondo non riuscì a dire neanche una parola continuava a boccheggiare e a sputare sangue
“Sei patetico non hai neanche le forze per rispondere” il dio scoppiò a ridere
“Ti… ti p-prego…” il biondo cercava di riprendere fiato fra una parola e l’altra ma il dio lo interruppe, il senso di superiorità che provava in quel momento lo portò a essere caritatevole con il ragazzo che con tanto coraggio aveva osato sfidarlo.
"Dopotutto sono un dio benevolo e il dover uccidere tuo fratello e i tuoi amici è stata una punizione abbastanza grande per te"
Raccolse una spada da per terra e la puntò alla gola del ragazzo in nero
"Hai delle ultime volontà?"
Il silenzio sovrastò l'intera vallata per 10 interminabili secondi e poi la divinità concluse
"Devo dedurre che tu sia già rassegnato alla morte e io che credevo di dover combattere con qualcuno di forte" la spada si levò in alto afferrata con forza con entrambe le mani come a voler fare un sacrificio su un tavolo.

Una lacrima solco il viso del ragazzo che a lungo aveva lottato per arrivare faccia a faccia con quella divinità così crudele e meschina in modo da vendicare generazioni intere di due imperi, ma l'unica cosa che riusciva a fare di fronte all'imponenza di quella divinità era piangere mentre aspettava che il colpo che l'avrebbe spedito all'altro mondo venisse scagliato contro di lui.

La divinità nell'esatto momento in cui la spada veniva calata con forza sulla testa del ragazzo urlò in un modo disumano da gelare il sangue nelle vene e come reazione spontanea come ultimo appiglio alla sua vita il biondo urlò a sua volta..
 
 
“Sveglia Nobu devi andare a scuola” una voce femminile proveniva dal piano inferiore della casa
Il bambino che aveva 11 anni dai carti capelli biondi si doveva preparare per andare a scuola, quella tortura che affliggeva ogni giovane della sua età. In pochi minuti era pronto ed uscì di casa dopo aver abbracciato la madre e il fratello più grande che da li poche ore sarebbe partito per la guerra senza sapere se sarebbe mai tornato.
Le ore in quella classe passarono in fretta ma c’era una domanda che perseguitava il bambino
Non appena il maestro sancì la fine della lezione tutti i bambini uscirono dalla classe dirigendosi verso il giardinetto li vicino mentre Nobu si avvicinò al maestro
“Signor Yasu” esclamò il fanciullo
Il maestro che era intento a mettere a posto le sue cose rimase sorpreso di vedere che un bambino non era ancora uscito a giocare “Che fai Nobu non esci a giocare con i tuoi amici?”
“Veramente maestro io volevo farle una domanda” rispose il bambino
“Chiedimi tutto quello che vuoi” rispose con il sorriso in faccia l’anziano signore.
“Perché il nostro popolo va in guerra?” chiese il bambino
“Nessuno lo sa” sentenziò il maestro
“Ah ok” il bambino si allontanò con aria abbattuta, dopo tutto suo fratello combatteva una guerra per la quale non esisteva motivo.
Il maestro sapendo di essere pagato per insegnare ai bambini tutto quello che sapeva pensava che forse anche se era una favola era giusto che lui la sapesse. “Senti Nobu” il bambino si girò speranzoso di avere una risposta “Si racconta di una favola in cui un Dio…….”.
 
 
 
Buongiorno a tutti il mio nome è… il nick può bastarvi questo è un mio esperimento è un pezzo di una storia di mia invenzione che ho scritto di getto spero che vi piaccia che sia scritta in modo corretto. Questa è la mia prima storia spero sia quanto meno decente vedrò se portarla avanti o meno
 
 
   
 
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