Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: altairattorney    08/10/2014    0 recensioni
In fondo, vivi o morti, sono tutti uguali — fragili e spezzati, come foglie secche nell’autunno.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Like Leaves
 

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie


Giuseppe Ungaretti - Soldati


Sotto gli occhi di molti, partono.

Li precede la loro triste fama, li seguono sussurri senza speranza. Le risate amare di molti scivolano lungo i loro mantelli  — partono sapendo di doverlo fare, stormo di uccelli in un cielo prigioniero.

Non si fermano neppure davanti ai cancelli, dove gli ingranaggi piangono per loro, dove le urla rabbiose della loro gente li intrappolano in un cerchio. Devono resistere assieme, denti stretti, occhi perduti. Lentamente, nel dolore, sono costretti a ignorarli.

Perché gli stemmi sulle loro schiene, tutti mossi dal vento allo stesso modo, sono ben più di un giuramento — sono un segno di devozione, la scelta di lasciarsi dietro la vita.

Per la salvezza di così tanti altri, vanno a morire. Galoppano attraverso la bocca dell’inferno; la folla rimane indietro, a guardare. Protetta dai muri, incosciente, ingrata.

Per ritrovare il coraggio, devono dimenticare tutto.

Neppure il blu della distesa là sopra è abbastanza per scaldare i loro cuori. Tengono gli occhi fissi ai compagni, tra concentrazione e terrore. Si piegano, si torcono nella corsa, le ali della libertà — in certi giorni di sogno, riescono quasi a credere di poter prendere il volo.

Con la medesima speranza cucita sui mantelli, corrono fino allo spezzarsi dei ranghi.

Questi sono uomini e donne che conoscono il prezzo di ogni cosa. Sono loro a tracciare i confini di un mondo morente; fanno, da soli, tutta la differenza, dividendo l’arroganza dalla dedizione. Ciascuno di loro, nella loro fragile formazione, conosce il proprio posto.

Un volo non è un regalo. È una battaglia costante, strappata via alla gravità e alla forza. Un volo va guadagnato.

Ma perché — si domandano — perché deve costare così tanto?

Si ripetono la stessa domanda, disperati, fino all’ultimo istante. Non possono evitarlo neppure mentre si levano in aria, frecce argentee nel cielo, a salvare quel che possono di un futuro invisibile.

E poi, pur essendo così tanti, si trovano soli.

Non c’è nulla se non la terra, le selve libere, i campi un tempo loro. Nulla a vederli perdere il controllo. È erba incolta a bere le loro lacrime e il loro sangue; le orecchie dei cieli si chiudono alle loro preghiere. Si pentono amaramente di tutto ciò che sono stati, di quel che ora non potranno mai più fare.

Piume, piccole e vane, perse nella luce del pomeriggio. Sono fatti a pezzi con la stessa consistenza — finché ciò che resta di vedere della terra è solo carne e sangue, e brandelli dei loro vestiti si sollevano, abbandonati, al minimo tocco del vento.

Lanciati via da qualsiasi altra cosa, sono presi dal suo soffio, fino a che nulla rimane.

Persino le urla dei sopravvissuti si perdono nel suo canto. In fondo, vivi o morti, sono tutti uguali — fragili e spezzati, come foglie secche nell’autunno.

Così sono spazzati via, e devono ritornare. Non devono neppure domandarsi cosa li aspetti dall’altro lato; c’è un mondo di animali in gabbia, abbandonati alla rabbia e all’ignoranza.

Come sempre, non capiranno. Nessuno capisce mai. E dopo giorni come questi — giorni appesi agli alberi, lasciati alle mani della tempesta —  ricordarsi il perché di tutto questo diventa ancora più difficile.

Arrivano a quel modo; gusci vuoti, legati alla scia dei compagni, senza più risposte da dare.

Così accade, ogni volta, fino alla spedizione successiva — così, fino a che l’umanità non ricorda. E quello è il giorno in cui, finalmente, la Legione di Ricognizione può insegnarlo a tutti loro.

Questo, i loro occhi vuoti ripetono, è ciò che significa davvero essere foglie secche nel vento.

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La traduzione della prima fanfiction su SNK è un regalo di compleanno per il mio caro amico Thomas.
Qui la versione originale: Tumblr/deviantART/AO3/fanfiction.net
   
 
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