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Autore: YamaMaxwell    11/10/2008    4 recensioni
"Avevi in mano tutti i miei sogni. Perchè hai richiuso il palmo così velocemente?" Seguito di Seven days, molto più approfondito e contorto
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Nuovo Personaggio, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ONE DESIRE

 


Quali erano i suoi pensieri mentre seguiva decisa quel passo calcato e stanco? Nemmeno lei lo sapeva, forse. L'unica cosa che provava era una gran rabbia verso quel mondo ingiusto. Perché proprio lui? Con tutte le persone al mondo, perché proprio a lui?
Lei voleva seguirlo, ad ogni costo. Sapeva che se non l'avesse fatto non si sarebbe portato via solo un pezzetto dei suoi desideri, ma il suo intero cuore. Non aveva mai amato così tanto, così profondamente, inesorabilmente. Voleva lui, solo questo importava. Nemmeno il suo sguardo le avrebbe fatto cambiare idea. Se ce ne fosse stato il bisogno l'avrebbe zittito con un bacio. Uno di quelli belli, che solamente a lui sapeva dare così bene, così con trasporto. E dopo.. nulla avrebbe avuto più importanza... nemmeno la morte. . . . . Incombente







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"Ridammi i miei sogni. Ridammi il mio cuore, le mie speranze. Ridammi il cielo che ho perduto senza via d'uscita. Ridammi i miei pensieri, prima di te erano coerenti. Dammi quella favola da me tanto agognata."


















7DAYS   LEAVE OUT ALL THE REST



















01 ONE DESIRE






Piccoli passi, leggeri, sicuri, si udivano come rimbombi nell’aria. Gli scalini, fatti ad un passo alla volta sembravano infiniti, come quella scala dovesse portare fino al cielo.
Le nuvole sembravano così soffici quel giorno. Ad ogni passo il sole scaldava di più. Alzò una mano per ripararsi da un riflesso molesto che gli batteva sul monocolo.
Si voltò indietro, sorridendo- Tutto bene? Vuoi fermarti un po’?
Una piccola testata biondiccia scosse la testa con veemenza, le labbra serrate, le narici tese ad accaparrare ogni singolo atomo d’ossigeno.
Hakkai- Guarda che non c’è nessun problema! – Sorrise dolcemente- Stiamo camminando da tre ore filate, noi siamo abituati ma tu …
Yuu- Nessun problema- Commentò aggiustandosi lo zaino sulle spalle e accelerando il passo per raggiungerli.
Hakkai- Come vuoi, ma quando sei stanca dillo senza alcun problema.
Lei fece cenno col capo per poi riabbassarlo e riprendere il ritmo perso, o forse mai preso. Gocce di sudore le attraversavano il viso già da molto tempo. Era stanca, spossata. Per quanti esercizi fisici potesse fare in tutto il giorno nulla era come camminare sotto il sole di mezzogiorno, per delle ripide montagne..a quel passo poi!….
Però lei non voleva cedere. Li aveva seguiti, loro erano stati così gentili da darle quella ghiotta opportunità, non voleva la mollassero al primo villaggio. Non voleva arrendersi.
No
Osservò la schiena poco distante da lei. Si morse un labbro tentando di fissare un punto casuale di quella tonaca panna così linda e pulita
“Possibile che non sudi questo diamine di bonzo?”, pensò terribilmente invidiosa.
Tentò di seguire i passi di Sanzo, uno ad uno, stesso ritmo, come fosse un passo di danza. Questi movimenti le riuscivano abbastanza bene. Ma era la ripetizione che la stancava. E poi lo zaino le pesava terribilmente. Forse non avrebbe dovuto portarsi tutta quella roba.. ingenuamente aveva pensato che durante il viaggio si sarebbero spostati con Hakuryù ma il Togenkyo non era certo una regione piatta.. che stupida era stata.
“Dannazione”, pensò ripetutamente dannando se stessa.
Alzò nuovamente il capo, si era stancata di perdersi in quella schiena così perfettamente dritta e imponente. Il suo sguardo vagò su una schiena parecchio distante. Non certo un puntino ma poco visibile, che sembrava avere fretta di arrivare da chissà quale parte del globo.
In confronto quella schiena era più piccola, quel mantellino a punte non trasmetteva certo pace e amore ma... si sentiva protetta. Avrebbe seguito quella schiena ovunque..
Yuu- E poi l’arancione mi piace molto- Borbottò.
Continuò a guardare quella schiena per chissà quanto tempo, quasi non avvertiva più la stanchezza ne la fame. O forse gli erano completamente partite le gambe, non capiva con certezza. I suoi pensieri vagavano su ricordi lontani e belli, al loro primo incontro, a quelle mani forti che le cingevano i fianchi...a quelle labbra che la baciavano con devozione e passione.
.....
Forse era rimasto scosso nello scoprire la sua menzogna. Forse si sentiva confuso, non capiva quale delle due personalità lei rappresentasse, fosse davvero. Lei, capelli a parte, non aveva mai mentito. Era una persona pacatissima ma nello stesso tempo parecchio irruente e impulsiva. Una contraddizione continua. In lei aveva racchiuso sia l’anima di Yuu che quella di Mei... di quest’ultima niente era falso.
”Basterà.... basterà fargli capire questo..... e tutto si aggiusterà... si.... sono super fiduciosa! ... e se continuerà a fare il cretino lo picchierò e poi lo ignorerò finché non tornerà da me strisciando!”, Ridacchiò da sola, sentendosi anche parecchio ridicola.
Sanzo rallentava sempre un po’ il passo. Lei era stanca, palesemente. E lui per qualche strano motivo non voleva lasciarla indietro
“Sta stupida si perderebbe”, spiegò al se stesso che esigeva un qualche chiarimento.
Goku invece accelerava, ogni piccola roccia che accennava una curva aumentava ancora il passo per sparire dalla visuale dei compagni dietro. Sentiva, avvertiva, non sapeva molto bene nemmeno lui dirlo, gli occhi colmi di richieste, spiegazioni, attenzioni di Me…. no, di Yuu. E questo lo infastidiva, irritava… impauriva. Non le aveva richiesto alcuna delucidazione su quanto accaduto. Non si sentiva preso in giro, al contrario. La sensazione che provava era ben diversa. Era come se la sua Mei fosse rimasta al villaggio, ma che la ragazza che da qualche giorno veniva con loro gliela volesse ricordare a tutti i costi.
Diamine, non era la sua Mei quella!
Mei aveva i capelli neri, era sinuosa, bella, sicura di se.
Mentre lo sguardo che lo guardava tentennante e colmo di aspettative non era della donna da lui tanto agognata. Sembrava in attesa di una sua mossa, ma tutto ciò non faceva altro che allontanarlo, ancora di più…inesorabilmente di più. Sentiva intorno al suo collo una morsa, fredda.
Si portò una mano sulla giugulare girando appena la testa. Avvertì controvoglia i richiami di Hakkai che gli intimavano di fermarsi, che avrebbero fatto una pausa. Solitamente era il primo a richiedere la pausa per il pranzo, ma quel giorno proprio non ne aveva voglia. Provava invece un insano desiderio di continuare a camminare per sempre.
Tornò indietro, con passo stanco e svogliato.
Notò la ragazza stesa contro un piccolo albero, l’unico punto d’ombra.
Quel giorno faceva caldo… in effetti per chi non fosse abituato doveva essere un inferno.
Ma la sua voce che continuava a ripetere convinta ‘sto bene’ lo faceva rabbrividire.
S’accostò su un masso e tirò fuori dell’acqua bagnandosi appena il capo e bevendo il liquido ormai caldo.
Gojyo- Non devi spomparti così sai? Mica ti starai preparando per una maratona?
Lei sorrise bevendo appena- Mi abituerò. Nel giro di qualche giorno sarò abituata al vostro passo.
Hakkai- In verità speravamo di attraversare questa montagna entro domani. Stiamo andando a buon passo, non ci fai rallentare tu- Prevenne ogni qualsiasi domanda.
Sanzo fece per accendersi una sigaretta ma ripose il pacchetto in tasca.
Gojyo, con la cicca già accesa si alzò e si allontanò verso Goku- Hei scimmia, di buon passo oggi eh?
Goku- Già- Si passò una mano sulla fronte
Gojyo- Non dovresti trattarla così.. è venuta con noi solo per te
Goku- Aveva voglia di cambiare, non per me, per lei
Gojyo- Già…. Oggi fa un gran caldo…. Non andare così veloce, oltre che ad un malore a lei verrà anche un malore alla tua stupidissima testa da scimmia
Goku- Ma che dici razza di kappa pervertito- Reagì d’impulso
Gojyo- Pervertito a chi, stupida scimmia?!!!
Ne seguì un piccolo battibecco che nessuno osò fermare.
Yuumei li guardava ridendo di sottecchi, col capo leggermente chino, come era solita fare vedendo quei ridicoli diverbi dove nessuno aveva mai la meglio se non l’harisen di Sanzo che…. non tardò ad arrivare.
Ripose l’acqua nello zaino- Direi che ci siamo riposati abbastanza uomini, che ne dite di ripartire?
Hakkai- Ma certo- Le sorrise notando il suo viso tornato di un colore normale.
Yuu- Superate queste montagne tutto si volgerà alla positività, sicuramente!
Hakkai- Hn?
Yuu- Nulla, parlavo con me stessa ^___^
Sanzo aspettò che tutti ripresero la camminata e si mise in coda. Solo allora si accese una sigaretta.
… Non sapeva bene per quale motivo ma la sua mente aveva formulato uno strano pensiero… “Non che il fumo le dia fastidio, ma stava già male…”




* * * * *

Come un soffio la sera arrivò. Avevano camminato così tanto quel giorno da non sentirsi più i piedi.
Yuumei continuava a respirare affannosamente da quando si erano fermati, con una mano sul petto ed un sorriso soddisfatto dipinto in volto.
Hakkai, riposte tutte le ciotole lavate al loro posto nello zaino, si sedette accanto al fuoco improvvisato, richiamo Hakuryù e iniziò ad accarezzargli il manto. La distanza di quegli interminabili sette giorni si faceva ancora sentire e dal momento del suo ritorno non si erano più staccati, se non giusto nei momenti di guida.
Quella sera le stelle nel cielo erano tantissime.
Yuu- Sono troppe
Sanzo- Hn?- Mugolò, seduto poco distante
Yuu- Sono troppe, non mi ci stanno nella mano…
Sanzo- Sei seria?
Lei alzò lievemente il capo- Non hai mai provato a prendere le stelle? Se sei fortunato qualche sera riesci a farle stare nel palmo
Il bonzo continuò a non capire.
Yuu- Se invece i tuoi desideri, le sensazioni che vuoi esprimere sono troppe allora le stelle sfuggono e si disperdono nel cielo, creando dei puntini luminosi………………..… ah, scusami, era solamente una vecchia storia che mi raccontava mia madre.
Sanzo-….
Si girò su un fianco- Anche se sono cresciuta continuo a trovarla molto bella….
Il bonzo alzò gli occhi al cielo. Provò l’istinto di guardare il suo di palmo, ma in qualunque caso sapeva benissimo, fin troppo consciamente, che avrebbe trovato solo una piccola e luminosa stella. Un solo desiderio.
La giovane si alzò e si stiracchio emettendo rumori sordi.
Gojyo- Sei già pronta per ripartire?
Lei sorrise- Nemmeno per idea- Si massaggiò le gambe- Solo …sono stata ferma per così tanto tempo.. che non mi sembra vero di poter nuovamente riutilizzare tutto il mio corpo.
Goku inarcò un sopracciglio.
Gojyo- Ma dimmi un po’… come mai la sedia a rotelle, con relativa storiella?
Lei si portò una mano sul mento- Più ci penso meno ci trovo una soluzione
Hakkai- ahaha, quello dovremo dirlo noi ^__^
Yuu- Beh…- S’accucciò- Eravamo in cucina con Kyoya a riflettere sul possibile da farsi e mi è venuta in mente la vecchia carrozzella di mia nonna…lei era così goffa e impedita nei movimenti..la usava ogni tanto, per stanchezza, non ne aveva quella grande necessità- Tenne a precisare- Però… lì per lì ci è sembrata la soluzione ottimale…. Carrozzella…. Nessun movimento delle gambe…. I demoni non mi avevano mai vista in faccia, quindi potevo essere comunque una persona invalida per davvero… Mi serviva un espediente perché loro non mi dessero tutta questa importanza….
Goku- Perché a noi?- Chiese, con la voce incerta.
Lei si grattò il viso, lievemente imbarazzata- Kyo aveva detto che avremo dovuto ingannare voi per essere più credibili nel dopo…
Gojyo- E forse così è stato- Ridacchiò.
Sanzo- Potevi farti del gran male….
Yuu- Ma no- Scosse la testa- La caduta dalla carrozzella non era premeditata, e mi sono fatta anche un gran male- Si tastò una spalla su cui era ancora visibile un bel livido
Sanzo- Non intendevo quello…
Yuu- Il sutra era il mio obiettivo Sanzo…..- Si sedette- Sapevo i demoni miravano a quello e sapevo che era la prima cosa che ti avrebbero chiesto… in quel caso sarei dovuta intervenire io e tutto si sarebbe aggiustato anche se avevo messo in preventivo che….
Sanzo- E così sarebbe stato- Tuonò. Il suono della sua voce fece lieve eco fra le montagne intorno- Il sutra non è un giocattolo, non può essere usato solo perché si è figli di chi avrebbe potuto anche saperlo azionare…
Yuu- Lo so- Abbassò il capo- Ma non posso scusarmi con nessuno, in caso ci avrei rimesso solo io ma gli abitatati e voi vi sareste salvati
Sanzo- Dovresti scusarti proprio con te stessa invece!
Yuu- Hn….- Si mordicchiò un dito- Hai ragione…… prometto di non usare più il sutra se non con riguardo e cura
Sanzo- Non usarlo proprio va- Si stese buttando la cicca finita poco distante.
Hakkai sorrise e si coricò sul sacco a pelo disteso per terra. Gojyo fece lo stesso.
Goku si alzò e si allontanò dal gruppo.
Yuumei prese il maglioncino e se lo mise come coperta, coprendosi il viso.
Sanzo- Però….
Spuntò col viso, prestando attenzione a quelle parole velatamente bisbigliate.
Sanzo- Sei stata brava ad attivarlo.. un comune essere umano non ci sarebbe mai riuscito…
Lei arrossì, sorridendo.
Aspettò qualche secondo per poi alzarsi e gattonare via.
Sanzo stava già per dirle qualcosa quando capì che Goku non era con loro. Si accese una sigaretta, fin troppo conscio che fra quei due era capitato qualcosa.
………
Al ragazzo prese quasi un colpo quando si trovò quei scintillanti occhi scuri davanti.
Yuu- Ti ho spaventato? Scusami, solitamente era un ruolo che spettava a te- Sorrise.
Goku- Cosa ci fai qui?- Chiese titubante
Lei indicò la boscaglia poco distante, che costeggiava il sentiero- Direi per lo stesso motivo tuo…
Goku- Ok… notte
Yuu- Not…-
Ma il ragazzo aveva accelerato il passo- Goku!- Gli corse dietro prima che potesse raggiungere un punto in cui qualcuno poteva sentirli- Goku, che ti prende?
Goku- Cosa vorresti dire?- Scansò la mano di lei che era posata sul suo braccio.
Yuu- Lo sai cosa intendo.. mi eviti da due giorni, non mi rivolgi parola….eppure…eravamo così affiatati
Goku- Si… eri una buona amica…parlavo bene con te, non penso sia cambiato nulla no?- Fece per riandarsene
Yuu- Tu non mi guardavi come amica, Goku.. io non bacio un mio amico- Abbassò la voce
Goku- Io non ti ho baciata… io provavo qualcosa per una persona che non sei tu
Lei strabuzzò gli occhi- Sei diventato matto?
Goku- Io mi ero perso dietro a Mei.. e tu me l’hai portata via… tu non sei lei
Yuu- Ma cosa…. Cosa stai dicendo? Guarda che sono sempre io, la stessa persona, nulla è cambiato
Goku- I tuoi capelli…- Fece per toccarglieli ma ritrasse la mano- i tuoi abiti… il tuo carattere….persino la tua voce è cambiata
Yuu- E no, puoi dire su tutto ma non sul carattere!… Io mi sono sempre comportata come mi andava… quando ero Mei ero più distaccata perché volevo allontanarmi…volevo allontanare te Goku…perché provavo qualcosa …. Provo…
Goku- Non voglio sentire altro- Alzò la mano
Yuu- Io sono venuta con voi per seguire te….- Alzò le braccia- Per chi pensi scalerei una montagna?
Goku- Non certo per me… fosse stata Mei sarei stato l’uomo più felice ma..
Yuu- Io sono Mei!- Si portò una mano sul petto iniziando ad avere dubbi sulla sua stessa identità.
Il giovane sostenne il suo capo – Non lo so….forse col tempo…
Yuu- Il tempo non cambierà il fatto che io sia Mei….ma cambierà me…
Goku- Buonanotte- Si voltò e corse verso gli altri.
Yuu- Scappa…. Scappa quanto vuoi… ma non ti lascerò allontanare così facilmente- Tirò su col naso e sorrise- Buonanotte viandante








In quello stesso momento, poco distante da loro…. Due occhi scuri fissavano la scena con interesse e acutezza. I finissimi capelli neri svolazzavano appena fra il vento. Li ritrasse indietro per non perdere la visuale.
“..si….questo potrebbe essere l’inizio…”




Continua………







^^^^^^^^^^^^^^

La scena iniziale è quella che mi ha permesso di essere qua, a rompervi ancora le scatole XD una scena che ho vissuto davvero.. quella di rincorrere la 'schiena' di una persona, di vedere in essa la salvezza...

Un capitolo triste che fa da prologo a una storia non particolarmente allegra ma piuttosto riflessiva e alle volte cruda. Penso sia più facile descrivere un combattimento che un sentimento.. ho voluto provato a racchiudere qui dentro dei sentimenti negativi, positivi, passionali, impulsivi, incontrollabili tanto noti al genere umano. Starà a voi poi giudicare se sono riuscita nel mio intento

Ringrazio chi vorrà seguirmi anche in quest'avventura. Confesso che è da molto che pubblico una storia che non ho già finito o quanto meno rodato in precedenza, mi sento tornata a otto anni fa... con le mie paure, incertezze. Ogni vostro singolo commento sarà per me fonte d'ispirazione, sappiatelo. Siete voi che fate l'umore dell'autrice e quindi la velocità in cui leggerete la storia.

Il titolo.... Ho mantenuto quello iniziale aggiungendoci "Leave out all the rest", canzone splendida dei Linkin Park, nonché mia personale colonna sonora dell'intera storia... Semplicemente la storia avrà a che fare con quella canzone... e qui non aggiungo altro, chi ha orecchie per intendere...



Detto questo, ho provato a inserire nella storia tre piccoli particolari su cui non mi ero mai cimentata... uno sono le frasi che noterete in corsivo, che sono pensieri dei protagonisti, starà a voi capire quali... poi voglio seriamente inserire le canzoni che userò per ogni capitolo... e per ultimo, ma non meno importante, vorrei provare a descrivervi come vedo una possibile 'copertina' per il capitolo. Io amo i disegni ma non so disegnare.. quindi uso la mia arma più potente, l'immaginazione. Forse lo farò più per me che per voi ma.. voglio provare. Se pensate sia un'idea stupida ditemelo senza problemi, ma tenderò comunque ad emozionarmi dietro sta cosa....



Vi saluto quindi, vi aspetto al prossimo capitolo!



Yama













Canzoni usate:
One Replublic - Apologize



Copertina:
Una roccia al tramonto, i cinque ragazzi che salgono. Si vede solo la loro schiena.. Yuu è l'ultima e tiene ben serrate le cinghie del suo zaino e guarda verso la cima (presumibilmente verso Goku, che è il primo)

  
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