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Autore: TheSweetCity    10/10/2014    1 recensioni
[...]
Mi giro e mi rigiro i pollici, cosa devo fare..?! Scappo...o non scappo?! “Ah già il bigliettino” penso mentre prendo il bigliettino dalla tasca della camicia. Lo apro..!? Sono pronta..!? Si cazzo apriamo questo bigliettino… “Basta Crederci…poi sta a te come leggerlo…”
Poche parole che ti riempiono l’anima. Si, in effetti Sonny ha ragione, io devo credere a ciò che voglio fare!!
[...]
"...Voglio dirtelo un ultima volta....Ti amo..."
[...]
"Coglione che non sei altro...lei non merita questo...lei è una donna stupenda e dolcissima...e se solo potessi...la bacerei di nuovo come un tempo..."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Maledetto il giorno in cui inventarono le sveglie, sono così fastidiose..!! Mi fanno salire soltanto il nazismo. Che cosa può fare una ragazza di 19 anni alle 7 di domenica mattina?!? Maledetta a me che non l’ho disattivata ieri. Vabbè potrei andare un po’ sullo skate… Buona idea!!                    
Cosa potrei mettermi…ah si… un leggins mimetico, una bella felpa nera con su scritto “Fuck’em” e le mie favolose vans grigie metalliche!!

Si, mi è sempre piaciuto vestirmi come un maschiaccio, anche con gli amici tendo ad avere un atteggiamento un po’ mascolino… Anche se in realtà, a casa e a scuola sono una perfettina del cazzo: con quei giganteschi occhiali da nerd che ti coprono tutto il volto, con quella coda di cavallo in stile secchiona e non parliamo dei vestiti che mi indosso, sembra sia ritornata indietro nel tempo… ah già per non parlare anche del thè che devo prendere, costretta da una donna che…magicamente riesce a trovare i miei abiti dispersi in armadio…detta anche mamma, alle 5 di pomeriggio come le londinesi, mamma porca troia siamo a Los Angeles, qua non si prende il thè come le donnette viziate! Qua si mangiano i migliori hamburger del mondo fino a crepare!!

Ma…Tralasciando questo discorso, manca il pezzo più importante prima della mia uscita domenicale “anti-dormita-per-colpa-di-un-aggeggio-fastidioso-che-suona-ininterrottamente” cioè il mio favoloso skate: al centro dello skate è raffigurato un teschio con una rosa rossa nella mascella e un serpente che si incastra tra le ossa del teschio e intorno alla figura una fiamma color blu elettrico(come il mio ciuffo del resto)!!                                        
Ahh, se era legale, mi sarei sposata il mio skate, altro che uomini!

Ed ecco, che con grandi doti da ninja riesco a fuggire di casa senza farmi sentire, chiudo la porta ma… improvvisamente compare davanti a me Willy, il doberman dei miei vicini che, non so per quale motivo, abbaia appena mi vede ed incomincia ad inseguirmi, in parole brevi, gli sto sul cazzo. Appena appoggio lo skate, Willy incomincia ad abbaiare ed io, sempre con le mie doti da ninja, riesco a fuggire da quella bestia indemoniata.
Girovagando tra le strade di Los Angeles, non potevo fare a meno di fermarmi davanti a un negozio di vestiti eleganti: sono cosi graziosi, splendenti e porca troia anche costosi, il mio sogno è quello di poter diventare la stilista di qualche attore o cantante famoso, ma “aspetta e spera” mi ripeto in continuazione nella mia testa…nessuno mi vieta di sognare almeno.                                                                              

 Mentre ero immersa nei miei pensieri, vedo un gruppo di ragazzini sui 13 che si infiltrano in una recinzione coperta, non so cos’è di preciso, tanta è la curiosità che incomincio a inseguire quei ragazzini.                                                                                                                                      Prendo il mio skate e in punta di piedi cerco di spiare il luogo dove questi ragazzini si erano infiltrati, l’unica cosa che vedo è una rampa e un ragazzo che fa un trick.               
Aspetta…trick..rampa…oh porca paletta… era un campo per skater… “no io ora devo cercare di infiltrarmi” penso.                                              Piano piano riesco ad entrare, e quando dicono che il paradiso è negli occhi di chi li vede, avevano proprio ragione… ho trovato il paradiso, skater su skater, rampe su rampe (di diversa altezza e forma). Basta, non volevo più tornare  a casa.                                        

Non so, forse sono l’unica ragazza in questo posto… poco mi importa, più uomini per me ahaha.                       
Sono cosi elettrizzata, farò vedere a questi ragazzi che anche le ragazze possono andare sullo skate e fare dei trick spettacolari.. 
Neanche due secondi di tempo mi avvio verso la rampa più alta, ci sono già dei ragazzi, uno è alto su un metro e 40 olive, ma come può scendere un bambino da una rampa cosi alta!?! “No basta, glielo vado a dire” penso. Anche se il mio obbiettivo era quello di sputtanarlo davanti a tutti a quel “pimpo”. Decido di salire e mi ritrovo 4 ragazzi (uno più figo dell’altro) e il  bam…che forse tanto bambino non è, visto gli supero solo qualche centimetro. I ragazzi mi guardano come se non avessero mai visto una donna, anzi come se non sapessero neanche cosa fosse una donna.

“Scusate dovete scendere o dovete rimanere imbambolati come dei cocomeri?” dico ironicamente        
“Si ora scendo, sai questo posto è pubblico…non c’è scritto il tuo nome” risponde il “bambino”                             
“e cosa vorresti fare?? Vorresti scendere da questa rampa? Non fa per te tappetto!” rispondo come una bimbetta-minkia.  
“oh fratello, ti ha fatto proprio secco” interviene uno dei suoi amici che sembrava anche strafatto.                             
“Bene signorina so tutto io, il tappetto ti farà vedere cosa sa fare…” scende dalla rampa e mostra uno dei suoi migliori trick.

“Oh porca troia” penso, l’hardflip! Come ci riesce?? Sono secoli che ci provo…ma niente, forse l’ho sottovalutato un po’ troppo, è ingamba il tappetto!
“dicevi..?” mi risponde con aria vittoriosa                                                                                                                    
“ si bravo, forse ti ho sottovalutato un po’ troppo” dico avvicinandomi alla suo volto                                       
“fammi vedere quello che sai fare” dice mentre incrocia le braccia                                                                     

Era una sfida, non potevo rifiutare, ed ecco che mi lancio… il vento tra i capelli che mi rende più selvaggia del solito… Il primo tick è andato, anche il secondo…ma nel terzo inciampo e mi schianto a terra. Non riuscivo a guardare le facce dei ragazzi che se la ridevano, cerco di alzarmi e mi accascio in un angolo dietro la rampa e noto che il tappetto mi ha inseguita…

“cosa vuoi ancora..?!” lo guardo nervosa                                                                                                                          
“vedo se stai bene…”                                                                                                                                                                
“ come vuoi che stia? I tuoi amici se la ridono… io…t- tu… per favore lasciami…”                                                                                    
“senti, capita di commettere degli errori, guarda la mia faccia, sto ridendo per caso?” dice con molta serietà          “n-no…”                                                                                                                                                                                       
“bene, fammi vedere la gamba”
Prende la mia gamba, alza il leggins e trova una marea di sangue sulla ferita,  strappa un pezzo della sua manica e lo attorciglia sulla ferita, fermando il sangue che usciva in continuazione.

“ecco, adesso cerca di non sforzarti” dice dando qualche pacca sul mio ginocchio                                                
“oltre ad essere bravo sei anche un infermiere?”                                                                                                                   
“sono abituato ormai… bene è stato un…” lo interrompo                                                                                        
“no aspetta, mi potresti insegnare quel hardflip?”                                                                                                                  
“…tu? Com’è sono un tappetto, non fa per me…” risponde in un modo scherzoso                                                           
“il tappetto ha talento…” rispondo                                                                                                                                        
“bene, il tappetto ti insegnerà l’hardflip…domani dopo scuola fatti trovare qua”  dice prendendo il suo skate con tanta maestosità                                  “ bene tappet..” mi interrompe                                                                                                                                                
“Sonny…” dice allungando la sua mano                                                                                                                
“…Clara, piacere…” dico con un sorriso grazioso…






*Salve questa è la mia prima fanfiction spero vi piaccia e recensite in tanti*                                                  
   
 
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