Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: Homu    11/10/2014    2 recensioni
Signum si appresta a risvegliare la sua amata, che fa i capricci al mattino.
Pairing: Fatenum
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Fate T., Signum
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un dolce risveglio Note dell'autrice:
Ed eccomi qua a pubblicare l'ennesima a pubblicare l'ennesima Fatenum come regalo di mesiversario alla mia ragazza v.v Siamo già a sette eh?
Per la prima volta, però, questa flash avrà un'altra missione: riconvertire qualcuno alla Fatenum. Perché sì.
I caratteri delle due ragazze sono estremamente divesi da quelli dell'anime, perché rappresentano me (Fate) e la mia ragazza (ovviamente Signum)
Spero che la lettura vi piaccia.
Auguri Amore <3

Un “dolce risveglio”

Erano le sei di mattina ed ero già sveglia, come al solito. Sfilai lentamente da sotto le coperte e mi alzai, stiracchiandomi e ravvivandomi un poco i capelli. Fate era ancora addormentata, era una creatura stupenda. Le diedi un bacio sulla guancia prima di andare in cucina a prepararmi un tè caldo, che avrei preso per colazione insieme ai Pan di stelle. 

Uscii in cortile per prendere il giornale e lo sfogliai, dandogli una letta veloce: leggevo più che altro i titoli degli articoli e se uno mi interessava leggevo il paragrafo.

Dopo averlo letto lo lasciai sul tavolo, andando in un angolo della casa che usavo come palestra, per allenarmi, c’erano cyclette, pesi e step. Nei giorni in cui ero libera e non sapevo che fare venivo ad addestrarmi per poi andare a tirare di scherma con Levantine.

Verso le sette e mezza entrai nella doccia, lavandomi velocemente e ancora in accappatoio, mezz’ora più tardi provai ad andare a svegliare la Bella Addormentata. Entrai in camera, aprendo la porta di scatto e mi diressi verso la grande finestra, aprendo le tende e facendo entrare la luce del sole, poi le tirai via le coperte. Dopo un minuto iniziò a rabbrividire e cercò la coperta, mentre iniziavo a ridacchiare.

Quando vide che non era nei paraggi si alzò ancora intontita e mi guardò, riprendendosi la coperta.

-Bastarda- disse scherzosamente rimettendosi sdraiata e cercando di dormire.

Iniziai a ridere di gusto e mi misi su di lei, riempiendola di baci delicati sul collo e sul mento, mentre lei iniziava a perdere la pazienza.

-Amore, dai, sono le otto ti devi svegliare. Dai, dai, dai, dai, dai- dissi al suo orecchio mentre cercava di liberarsi di me muovendosi.

Dopo vari mugugni, fece cenno di volersi alzare, con le lacrime agli occhi: se la disturbavi mentre dormiva diventava una bambina.

-Sei una persona perfida Signum.-

-Nuo, me no perfida. - dissi ridendo, accompagnandola in cucina dopo essermi messa la gonna e la camicia per il lavoro.

Si preparò latte e cereali, ancora addormentata per tre quarti, era davvero una gran dormigliona, anche se non si direbbe.

Lesse anche lei il giornale durante la colazione, quasi addormentandosi. Alle otto e mezza dovetti mettermi la giacca ed andare al lavoro. Le diedi un bacio sulla fronte e uno sulle labbra prima di uscire di casa.

-E VEDI DI NON RIMETTERTI A DORMIRE, DORMIGLIONA!- le urlai dal cortile aspettando la risposta, che non tardò arrivare.

-GNE GNE GNE, VAI AL LAVORO E LASCIAMI DORMIRE!-  mi urlò con tono divertito e mezzo assonnato.

Sapevo che non si sarebbe riaddormentata ma avrebbe perso tempo, rimanendo probabilmente nel letto, prima di vestirsi e raggiungermi al lavoro, era sempre così: ogni mattina le davo il suo “dolce risveglio”.

  
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