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Autore: MalfoyLeto_131    11/10/2014    10 recensioni
Tini vive ad Oxford nella grande villa di famiglia, si è trasferita in Inghilterra per proseguire gli studi e beneficiare del sostegno economico dello zio paterno, ora che il solo stipendio della madre non è più sufficiente ad assicurarle il tenore di vita a cui è stata abituata.
Nella grande villa dovrà vivere con suo cugino Jorge, che le creerà non pochi problemi, Crudelia Demon in persona e una serie di cameriere una più strampalata dell'altra.
Jorge ha ventuno anni, una fidanzata stupenda, almeno dal punto di vista estetico, è ricco e ha praticamente tutto ciò che desidera.
Nonostante ciò sente che nella sua vita perfetta ed ordinata manca qualcosa, qualcosa che movimenti un po' le cose, che dia un po' di brio alle sue giornate tutte così noiosamente perfette; qualcosa, o qualcuno…
Paige Reiflex si sente realizzata, ha appena rinnovato il contratto con l'agenzia di moda, si è accaparrata uno dei ragazzi più belli e soprattutto ricchi ed appartenenti a una delle più illustre e potenti famiglie inglesi, vive in una regia con il suddetto fidanzato ed ogni suo capriccio o richiesta strana viene accetto.
Paige Reiflex sorride sorseggiando il suo cocktel, Paige Reiflex non sa che sorriderà ancora per poco...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biscotti, biscottini, biscottucci... Dove siete?

Richiudo l'ennesimo sportello e sbuffo fra me e me guardandomi attorno alla ricerca di una scotola verde a righe argentee contenente i miei biscotti preferiti; è mai possibile che le cose in questa casa spariscano da un momento all'altro?!

Avevo comprato quelle delizie solo la mattina stessa, le avevo consegnate con il resto della spesa alla domestica ed ero corsa in bagno per riempire la vasca, per poi immergermi nell'acqua bollente scaricando la tensione di un'intera mattinata passata fra i banchi scuola; in tutto questo i biscotti erano spariti... Che ingiustizia!

Abito qui da troppo poco tempo per sentirmi a mio agio e questa villa è così grande che mi ci vorrebbero giorni per riuscire a recepirne i segreti e visitarne ogni angolo, ma so per certo che se consegno la spesa a quella santa donna di Klavdiya -che oltre a parlare inglese e spagnolo con un terribile accento russo non ha grandi colpe- lei sistemerà tutti i prodotti in cucina... O almeno così dovrebbe essere!

La tazza di cioccolata calda é li che gira nel microonde e tra una manciata di minuti sarà pronta per essere gustata, dove sono i miei biscotti al caramello?

Si, lo so: sto facendo una polemica inutile per una sciocchezza... Ma io sono viziata ok? Sono molto viziata; sono una di quelle persone che mettono il broncio finché non ottengono ciò che vogliono (ed ha sempre funzionato) ma penso che, in questo caso, mettere il broncio non farà impietosire i mobili, ne tantomeno i miei deliziosi biscottini che resteranno deliberatamente nell'ombra.

Facendo correre lo sguardo per l'immensa cucina m'imbatto nell'unico posto in cui ancora non ho controllato: quella sotto specie di cassettiera in basso a destra che guardo con astio contrariata all'idea di dovermi piegare.

Eh si cari miei, oltre che viziata, sono anche una pigrona indicibile quando mi ci metto! Ma abbiate un po' di pietà...

Sono le tre del mattino e qui l'unica insonne ancora in piedi sono io; la villa è silenziosa e calma immersa nell'oscurità, la luce dei lampi ed il rumore dei tuoni scandiscono il passare del tempo conferendo ombre grottesche agli oggetti che riposano: fuori il temporale infuria su Oxford bagnando le trade e depositandosi in tante pozzanghere che domani mattina saranno prese di mira dai bambini più giocherelloni disposti a beccarsi il rimprovero dei genitori pur di inzupparsi ber bene.

Non c'è anima viva per i corridoi bui e persino la mia bassotta nana se ne sta acciambellata sotto le coperte violacee del mio letto caldo: quel cane ha capito tutto dalla vita!

Mio cugino probabilmente starà dormendo con quella vipera della sua ragazza e mio zio invece non ha ancora fatto rientro dalle Barbados: probabilmente si rifarà vivo per il giorno del ringraziamento o altre occasioni simili; i domestici dormono nella dependance di fuori e, se non fosse per il temporale, andrei lì solo per farmi dare quei dannati biscotti!

Ah, si... Oltre a pigrona e viziata sono anche insistente, molto insistente... Ma penso che della lunghissima lista dei miei difetti, che si allunga ogni secondo che passa, non te ne possa importare più di molto.

Certo, è anche vero che potresti anche essere una di quelle persone a cui piace sparlare dei difetti della gente e farne liste enormi ma, se sei proprio così, allora fatti dare un consiglio: vai a comprare della benzina, lasciami il piacere di darti fuoco una volta per tutte ed aggiungi pure alla lista dei miei difetti le parole "stronza" e "piromane".

Se pur di malavoglia mi abbasso, apro la credenza, rovisto fra le scatole di pasta e barattoli di diavolerie in scatola, richiudo il tutto e mando mentalmente a quel paese tutta quella roba inutile.

Chi diavolo ha comprato quattro scatole di dolcificante al cetriolo con retrogusto al rabarbaro? Da quando in qua il cetriolo dolcifica? E poi quattro, quattro?! Le metti nel tè, che diavolo ci fai? E si può sapere che cazzo dovrebbe essere il rabarbaro?! A me sembra il nome di una nuova razza canina...

Bah, certe cose le puoi trovare solo in Inghilterra!

Mi rialzo in piedi sbuffando e tiro un calcio al mobile: pessima scelta!

Hai presente nelle classiche commedie americane quando il cretino di turno s'incazza con un aggeggio, gli tira un calcio per vendetta e si fa male al piede? Ho sempre pensato che più sfigati di così non si potesse essere e quei tizi mi facevano una gran pena... Se anche tu la pensi esattamente così smettila di farlo: ho scoperto a mie spese che il cretino di turno potresti essere te.

Lancio uno sguardo furente al microonde, giusto in tempo per sentire quel fastidiosissimo " Tin-Tin-Tin" annunciare la fine della cottura

Cazzo ti suoni, sono le tre!? Ma perché questi affari non hanno un telecomando o roba simile?

Wow, un telecomando per microonde, l'invenzione del secolo Tini! Ok, lo ammetto, oltre all'interminabile lista di difetti mia madre ha provveduto a fornirmi anche di un nome... Come dire? Alquanto... Discutibile.... Bruttino... Ma chi prendo in giro?! Ho un nome proprio di merda!

Insomma, quale persona sana di mente chiamerebbe la figlia Tini? Va bene che è un nome corto e veloce e che mia madre non ha una fantasia immensa ma... Tini! Insomma; non trovavo in Argentina una persona col mio stesso nome, figuriamoci qui!

Chiamandomi così i miei genitori mi hanno condannata a passare metà delle mie giornate a spiegare a più o meno tutti gli argentini che ho incontrato che no, non mi chiamavo Violetta e che si, Tini stava per Tini e nient'altro!

Martina non c'entra un a merito cazzo con il mio nome…il nazismo che mi saliva ogni volta!

Avevo pensato addirittura di fare una registrazione per evitare di dover spiegare cento volte lo stesso odiosissimo concetto ma, a quanto pare, era maleducato e saccente a detta della mia cara madre, facile per lei: Carmen è un nome del tutto rispettabile!

Alla fine avevo accettato la cosa e se adesso qualcuno mi chiama Martina o Violetta (cosa centra poi Violetta con tini lo sanno solo loro!) non ribatto, faccio finta di niente e sorrido

<< Hai intenzione di stare lì con questo rumoraccio toda la noche, o pensi che potresti anche spegnere quella cosa? >> la voce di mio cugino mi distoglie dalla mia battaglia personale per salvare il mio povero nome e mi costringe a voltarmi nella sua direzione con la ciabatta in una mano, il povero piede colpito nell'altra ed un'espressione colpevole in faccia non indifferente

<< Hai l'espressione di quella volta in cui tia Maria ci ha beccati con le mani nel barattolo di Nutella confezione famiglia Beautifull! >> ecco, io sono imbarazzata e lui che fa? Infierisce. Stronzo!

<< Beh, io almeno ho avuto la decenza di non mettermi ad urlare "puedo esplicar todo, no es como piensas" con la bocca traboccante di Nutella! >> esclamo io sfidandolo a ribattere con una delle mie solite occhiatine impertinenti; se ancora non hai preso la benzina annota anche questo alla lista dei miei difetti... "Impertinente".

Lui non coglie la provocazione o, se lo fa, non si offende minimamente perché scoppia a ridere mentre io gli faccio cenno di tacere

<< Non vorrai svegliare Crudelia?! >> gli domando io rimettendomi le ciabatte

<< Chi? >>

<< Si, insomma... Quella grandissima -sto per uscirmene con una parola del tipo "stronza" o " acida", anche "gallina" non sarebbe male, ma decido di lasciar perdere- SI.... Beh, Tu novia! >> aspetto la sua reazione, che si incavoli o che mi risponda piccato ma nulla di ciò accade, sul suo volto compare il sorriso più bello del mondo, quello che mi ha fatto compagnia per quasi tutta la mia vita, rischiarando la mia infanzia e tormentando la mia vita dai quattordici anni fino ad i sedici attuali: i suoi denti perfetti fanno capolino da quelle labbra meravigliose e le sue due fossette si fanno largo sulle sue guance mentre i suoi occhi scuri brillano di una luce divertita

<< Il microonde? >> il sorriso e le fossette scompaiono lasciando il posto ad un espressione seria ed interrogativa

<< Cosa? > lo guardo un attimo spaesata scendendo dalle nuvole

<< Sabes, quell'aggeggio che serve a riscaldare le pietanze, le bevande; quello che sta suonando come un ossesso da non so quanto tempo; quello che tra un po' prendo a bastonate se non ti degni di spegnere... Hai presente?! >> simpatico il ragazzo no?

Con una delle mie migliori espressioni da "non replico perché sono meglio di te" metto fine a quel suono molesto e tiro fuori la tazza ancora calda dall'interno dell'elettrodomestico con tutta l'intenzione di sedermi in pace.

la cucina prevede tutti i mobili che una casalinga fan dei programmi di cucina ha sempre sognato, una quantità di finestre impressionanti, un ripostiglio ed un minuscolo tavolino per la servitù; sposto la sedia a capotavola e mi ci getto opra senza troppe cerimonie

<< Che bevi? >> domanda una voce fastidiosa alle mie spalle che decido di ignorare sperando che quel gran rompiscatole di mio cugino decida di portare in camera le sue belle chiappette inglesi ciò, ovviamente, non accade e le chiappette appena citate prendono posto nella sedia difronte alla mia mentre il proprietario canticchia poggiando i gomiti sul tavolo.

Cosa ho mai fatto di male?

<< Ma tu sei sceso solo per rompermi a me? >> chiedo infastidita con tanto di sguardo scocciato

<< Non ci stiamo dando un po' troppa importanza? >> ribatte lui allungando il braccio fino a scompigliarmi i capelli castani già abbastanza in disordine per conto loro. Amavo quando faceva così, quando era protettivo nei miei confronti, quando mi faceva sentire speciale, quando scherzavamo, ci rincorrevamo e tornavamo ad essere bambini innocenti e felici scordandoci di tutti i casini attorno

<< Ehy, qui, carino, quella che fa le domande Soi yo! >> il mio tono scherzoso e la mezza risata stonano con il dito accusatore che gli punto contro; lui alza le mai come a dire "colpevole"

<< En verdad ero sceso a prepararmi un cioccolata calda per fare compagnia ai biscotti al caramello che ho trovato stamattina >> ecco che fine avevano fatto... Bambino innocente un cazzo! Nessuno, e ripeto nessuno ruba i miei biscotti

<< Brutto ladro di biscotti! Gordito! >> esclamo alzandomi di scatto dalla sedia ed avvicinandomi a lui

<< Io, io.... Non so che punizione darti, ma qualche cosa mi inventerò, giuro! >>

<< La solita esagerata con le manie da protagonista! >>

Mi rubi i biscotti ed hai anche la faccia tosta di darmi dell'esagerata? Non la passerai liscia!

<< Quando fai quella faccia sei spaventosa, siediti su.. Se fai la buona salgo in camera e te li porto >>

E io che mi ostino a dargli dello scemo... Quel ragazzo è un genio! Sto seriamente iniziando a pensare costruirmi un fortino per i dolci e schifezze varie nella mia stanza quando un "Ma" risuona nell'aria

<< Ma... >>

Ed ecco il tranello: perché c'è sempre un "ma" con mio cugino? Se c'è una cosa che ho imparato è che con lui non c'é mai nulla di sicuro, tutto del nostro rapporto è fondato sui "se" e sui "ma"

<< Non ti smentisci mai, vero Blanco? >> chiedo io, a metà tra il divertito e il rassegnato, in risposta ottengo solo una smorfia e la sua mano mossa a simboleggiare una bocca che parla, parla, parla e parla: certo che a vent'anni ormai queste cose non te le aspetti più eh? Ma questo è Jorge Blanco signori e signore... Un emerito cazzone che adoro!

Note dell'autrice: Salve a tutti come va?

*cicaleccio e ululati vari*

Pubblico difficile vero gente? Ok, prima che inizi uno dei miei monologhi imbarazzanti ( e la cosa accade piuttosto spesso) vorrei ringraziare tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo capitolo, grazie mille, anche solo per aver letto la mia pazzia! <3

Questa storia, ovviamente è una Jortini (tranquilli non è un incesto strano o cose proibite, ma questo si vedrà più avanti…); ho deciso di mettere alcune parole in spagnolo perché amo questa lingua, è così sensuale e loca… Ultimamente sono in fissa con " Bailando" di Enrique Iglesias, canzone stupenda, la canterei giorno e notte!

Inutile dire che la sto sentendo proprio ora; per quanto i miei, alquanto discutibili, gusti musicali siano interessanti propongo di andare avanti...

Non ho un granché da dire, questa non é la mia prima fanfiction su Violetta, ma vorrei considerarla tale, la prima che porterò avanti fino in fondo e non cancellerò… Spero il primo capitolo vi sia piaciuto, se si ( e spero proprio che sia cosí) mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate

Ludmilla: Recensite e non rompete il cazz…

LUDMILLA! No ehm, ecco, perdonatela…

E dopo questa me ne vado..

Baci, a presto

  
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