Swings
"W-Will,
non c'è bisogno che tu mi
spinga, lo so benissimo fare da solo."
"Nico, è o non è un appuntamento? Posso farlo per
te..."
"Puoi sederti sulla tua dannata altalena e basta, Solace?!"
"Santo cielo, tesoro, va bene: mi siedo."
Nico stizzito si accomodo meglio sull'altalena accanto a Will, e fu
subito
soddisfatto del suo leggero ondeggiamento che lo portava a scavare le
punte
degli stivali nel terreno fangoso sotto di lui.
Will,
invece, sentì il bisogno di spingersi con le gambe fino a
quando l'altalena si
fu impennata di ben 8 metri da terra.
Anche
se un po' di fastidio, Nico guardò Will affetto; la bizzarra
e accattivante
passione del figlio di Apollo per i giochi infantili era una delle cose
che
Nico preferiva di lui.
Era proprio da Will suggerire di andare al parco per un
appuntamento.
Appuntamento. Quella parola suonava strana quando Nico la pensava o la
pronunciava, come se fosse ancora bizzarro che lui potesse divertirsi e
passare
del tempo con Will.
Will,
che sembrava la persona più felice sulla terra, mentre
andava avanti e indietro
su quel gioco per bambini.
Will,
che aveva tenuto la sua mano fino al parco, e che gli aveva comprato un
gelato
da un venditore ambulante.
Will, che era appena saltato dall'altalena ancora in aria, con l'aria
da
posseduto e un sorriso luminoso sul volto.
"Dai
Nico, andiamo, ti spingerò
sull'altalena-pneumatico."
Nico esitante piantò i piedi per terra e si alzò,
attento a non farsi colpire
dalla seggiola dell'altalena del suo ragazzo, che ancora si muoveva.
"Perché
vuoi così tanto spingermi?"
"Perché," disse Will, "sembra proprio che tu non ti stia
divertendo a star seduto sull'altalena tutto solo soletto... Dai, per
favore,
sarà divertente."
Alla fine, Nico accettò, e lasciò che Will lo
spingesse sul pneumatico, situato
poco lontano dal muro d'arrampicata. Nico mise le gambe nell'apertura,
stringendo con le mani la catena sopra di lui.
Quando
Solace tirò il pneumatico per poi lasciarlo andare si
sentì incredibilmente
ridicolo.
Vedere oscillare di qua e di là Nico fece ridere Will: il
figlio di uno dei più
temuti del Pantheon greco veniva spinto sull'altalena dal suo fidanzato.
La
questione in effetti era abbastanza comica da far ridere chiunque.
Dopo un po', Will rallentò lo pneumatico fino a fermarlo, e
ciò fu davvero un
bene per Nico, dato che stava iniziando a sentire un po' di nausea.
"Quindi,
è stato davvero così terribile?" Chiese il figlio
d'Apollo. Nico scosse la
testa.
"Ah, lo sapevo!" Esclamò il biondo, per poi chinarsi con un
veloce
scatto verso di lui e baciarlo.
''Ragazzi, pensò
Nico, mi sa che avrò
bisogno di un po' di tempo per abituarmi a tutte queste manifestazioni
di
affetto.''
Ciononostante,
Nico ricambio il bacio e sorrise quando Will lo sfiorò lungo
la curva della
mascella con il pollice.
"Ora," disse Will, mentre quel suo selvaggio e impulsivo sorriso si
faceva di nuovo strada sul suo volto, "tocca a te spingere me!"
Note
della Traduttrice
Beh,
niente da dire: tradurre mi piace e mi diverte.
Soprattutto
per una coppia come la Solangelo, che
adoro con tutta me stessa.
Comunque, ecco
qui il link della
storia originale.
Come
vedete, sono già stati pubblicati ben 22
capitoli.
Non
so ogni quanto pubblicherò, dipenderà dai miei
impegni, ma avendo così tanto materiale penso
aggiornerò una volta alla
settimana. Forse di più.
L'autrice
accetta anche propmts per questa raccolta;
li potete inviare via messaggio al
suo Tumblr.
(Si
ringrazia infinitamente Jaq,
lei sa
perché. ❤
)