Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |      
Autore: Hope_White_    13/10/2014    1 recensioni
Non importa quante volte siate stati delusi, non importa quante porte in faccia avete ricevuto, potrete diventare stronzi, antipatici, freddi, insensibili ma arriverà qualcuno nella vostra vita che saprà prendervi per come siete, che vi migliorerà, che vi farà amare per quello che siete quindi non arrendetevi, qualche piccolo angelo arriverà a salvarvi. Aspettate.
"Siamo semplicemente il risultato di tutto ciò che abbiamo subito".
«Quindi spiegati meglio, dovrei uccidere per sopravvivere?»
«Proprio così, ragazzina»
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Emily, aiutami, non ho un vestito per la festa di domani, tu l'hai trovato?»

«No..»

«In questo caso, facciamo shopping amica!»

«Che ne pensi di questo?»

Chiesi ad Emily mostrandole un vestito rosso senza spalline.

«Non mi pare d'essere Natale domani»

Fece roteare gli occhi. Emily aveva un gusto impeccabile per i vestiti, mi fidavo cecamente di lei, ma era davvero troppo suscettibile.

Passammo tutta la mattinata a provare vestiti, e dopo vari tentativi trovammo degli abiti splendidi.

«Audrey sono quasi le quattro, devi andare alla caffetteria!»

«È sabato, oggi non devo lavorare»

Dissi ridendo e rise anche lei.

«È comunque tardi, devo tornare a casa. Ci vediamo domani?»

Continuai e lei annuì.

----

Aprì la porta del mio appartamento, gettai le buste per terra e mi fiondai su divano.

Vivevo da sola a Sydney, in realta' sono di origini americane, ma dato che i miei genitori erano sempre in giro per il mondo, a diciotto anni mi trasferì qui per continuare i miei studi di psicologia. Facevo la cameriera un una caffetteria così  da pagarmi l'appartamento e gli studi.

Guardai l'ora sul mio iPhone e decisi di farmi una doccia, se avessi fatto in fretta avrei avuto un po' di tempo per ripassare gli appunti per l'esame d'inizio settimana. Ero abbastanza tesa, era l'ultimo esame dell'anno prima del diploma, se l'avessi superato con il massimo dei voti avrei avuto una borsa di studio per l'università. Ci tengo particolarmente allo studio, il mio sogno sarebbe diventare una psicologa, quale metodo migliore a parte studiare mi avrebbe aiutato a realizzare il mio sogno?

Avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo e lo fermai con una pinza per i capelli. Andai in camera mia, misi l'intimo e indossai degli shorts neri e una maglia dello stesso colore. Legai i miei capelli in una coda, misi gli occhiali da vista e presi gli appunti nel mio zaino.

Posai i fogli sul divano, presi del succo d'arancia dal frigo e iniziai a studiare.

Era ormai un ora che ripetevo le solite cose. Stufa, misi via gli appunti, presi il mio portatile e navigai nel web.

Il mio telefono squillo, era Emily.

«Emily che succede?»

«Posso venire da te? Ho litigato di nuovo con i miei»

Dal suo tono di voce potevo ben capire che stava quasi per piangere.

«Certo, puoi anche rimanere a dormire se ti va»

«Sarebbe fantastico, tra mezz'ora sono a casa tua»

«T'aspetto»

La chiamata terminò. Emily non andava molto d'accordo con i suoi genitori, come la maggior parte degli adolescenti. Litigavano spesso per argomenti che io reputo inutili, ma sono fatti loro. Vorrebbero che la figlia diventasse un avvocato, come il padre, ma lei aveva scelto un altro titolo di studi ed erano furiosi con lei.

----

«Posso dirti una cosa?»

Mi chiese Emily.

«Certo»

Le risposi tagliando la carne nel mio piatto.

«T'invidio. Sei una ragazza in gamba, sei la prima della classe, sei bellissima, abiti da sola e non hai genitori assillanti che ti ripetano quanto tu non sia ingrado di gestire la tua vita»

«Non avere genitori presenti, sai, non è poi così fantastico come pensi. Nessuna mamma ti prepara la colazione la mattina quando ti svegli, nessuno festeggia con te per un tuo traguardo, nessuna mamma si congratula con te quando prendi un bel voto a scuola e nessuno ti da consigli per risolvere i tuoi problemi. Non sento i miei genitori da quasi un mese ormai, saranno in qualche luogo fuori dal mondo in questo momento, e non credere che sia una cosa bella. Certo, ho sempre vissuto da sola anche quando vivevo con i miei, è come se fosse normale la mia vita qui, ma l'assenza dei propri genitori si avverte lo stesso»

«Per lo meno i tuoi sono fieri di te, ti amano, hanno solo questo bizzarro amore per i viaggi che li rende assenti»

«Anche i tuoi genitori ti amano, ora sono solo ancora arrabbiati per il solito motivo»

«Questo è il punto, sono diventati impossibili»

«L'unico consiglio che ti posso dare è di parlargli, infondo neanche tua madre è diventata un medico come volevano i tuoi nonni, ha seguito il suo sogno di diventare manager, ora non può pretendere di decidere il tuo futuro»

«Hai ragione, ma sono completamente ottusi»

«Tu insisti, dovranno ascoltarti prima o poi. Sei all'ultimo anno di liceo, tra poco andrai all'università, non vedo perché non dovrebbero essere fieri di te»

Sorrisi.

«Ti voglio bene, Audrey»

«Anch'io te ne voglio»

«Ora silenzio che inizia Pretty Little Liars»

Rise.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Hope_White_