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Autore: pluviophilia    14/10/2014    5 recensioni
[STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO]
"Sei Giulietta, vero?" domandò.
"Juliet." ribattei seccata, non mi era mai piaciuto quel soprannome.
"Giulietta, in Shakespeare, finisce molto, molto male." continuò impertinente.
"Romeo anche peggio."
**
Improvvisamente sentii la presa sui miei fianchi stringersi ancora di più e un dolore acuto
perforarmi la colonna vertebrale, seguito da un bruciore dove era appoggiata la sua bocca.
Colpii il pavimento con un tonfo e non riuscii più a distinguere le figure intorno a me.

[Siete gentilmente pregate di non plagiare le mie idee; nuovo sovrannaturale.]
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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But how long will it last
 
-Juliet-
 
"Oh, eccoti qui. Mi chiedevo quando saresti arrivata" dopo che Zayn mi aveva abbandonato con presentimenti inquietanti, l'invito di Louis a capirci qualcosa mi era sembrato un'opportunità da cogliere. Volevo chiudere questa faccenda faccia a faccia con Zayn, ma anche se la sera dopo ci saremmo visti di sicuro – avevo deciso che l'avrei incontrato senza esitazioni, affrontando quello che sarebbe successo - volevo parlare con un'altra voce in capitolo. E poi, a pensarci, non sapevo dove andare. Non mi sembrava il caso di tornare a casa di Niall. I miei amici erano miei amici, cercavano di prendersi cura di me come chiunque avrebbe fatto, ma questa era una faccenda che dovevo affrontare da sola. 
"Posso entrare?" domandai, temendo che forse anche Louis avesse cambiato idea. Invece annuì, facendosi da parte. C'erano dei libri sparsi sul tavolo e un quaderno ad anelli e una bottiglia di birra vuota vicino al ripiano cottura, ma per il resto tutto era in perfetto ordine. 
"L'hai trovato, quindi?" mugugnai un sì in risposta, pensando a cosa avrei potuto dire adesso. Non sapevo se essere venuta a conoscenza della Protezione cambiasse qualcosa: potevo arrabbiarmi perché anche Louis mi aveva vista come preda, ma la cosa ormai non mi toccava minimamente. Ero stanca. 
"Non vorresti mai poter rifare tutto dal principio? Non vorresti non essere mai diventato ciò che sei? Ti guardi indietro, e vedi tutto quello che avresti potuto cambiare e... e ti senti impotente" stavo sfociando in un discorso completamente diverso. Come sarebbero andate le cose se piagnucolando avessi obbligato Zoe a restare con me, se fossi andata con lei, se avessi aiutato Liam ad uscire dal suo baratro, se fossi stata un sostegno più presente per la mia famiglia senza scappare appena ne ebbi l'occasino, se non fossi andata alla festa di Niall, se avessi lasciato perdere Zayn...
Louis fece un risolino triste: "Non sono stato io a decidere. Mi hanno trasformato in un parassita" strabuzzai gli occhi. Da quando si poteva essere trasformati? Ma chi, poi, poteva fare una cosa del genere a un essere umano? Neanche ucciderlo, ma condannarlo a una vita - a una sopravvivenza - basata sulla morte degli altri.
Prima che potessi articolare una frase, lui continuò: "Ormai non ci penso neanche più. Non ho avuto una scelta in quel momento, ma l'ho compiuta quando ho abbandonato il mio Creatore. Eravamo una specie di gruppo- spiegò, abbassando lo sguardo - e loro creavano altri esseri come... come loro, o come noi dovrei dire. Forse si sentivano soli, forse volevano dominare il mondo dall'alto della loro malvagità, ma fatto sta che reclutavano persone, per così dire. Osservavano, sceglievano, uccidevano rendendo parassiti. E poi via, e via." aggiunse.
"Non avrei dovuto chiederlo, scusami" nonostante lui ci scherzasse malinconicamente, se c'era un'ultima cosa che volevo fare era ferire qualcuno ricordando il passato. Louis scrollò le spalle.
"Parlarne non cambierà nulla: é andata così, e purtroppo non si può rimediare" ci eravamo seduti di fronte da un po', intorno al tavolino, e presi a osservare i titoli dei libri, cercando qualcosa con cui distrarmi, quando mi accorsi che il mio telefono squillava insistentemente. Era Niall. Louis si alzò per andare a prendere una lattina di qualcosa, e risposi sentendomi un po' in colpa per averlo fatto preoccupare: ormai erano le otto passate. Non riuscii ad articolare una parola, che la voce affannata di Niall mi arrivò all'orecchio.
"Juliet! Grazie al cielo hai risposto! Mi spiace per chiamarti, immagino tu abbia altro a cui pensare ma devi venire immediatamente, non so che fare. Jade e io stamattina abbiamo litigato e ah, che cretino, lei é andata a lavoro per stare da sola, la stavo cercando per mettere le cose a posto e non c'era, hanno detto che era restata per gli straordinari ma poco prima che arrivassi io é scomparsa nel nulla, tutte le sue cose sono lì e ho trovato il suo cellulare e dicono chiaramente che non é uscita e l'ho cercata in magazzino e ho trovato un... Un come si chiama... Un martello a terra e degli scatoloni e una piccola chiazza rossa e il braccialetto di Jade con la J e la porta sul retro era aperta e non vorrei ingigantire la cosa ma con questa faccenda dei parassiti non so cosa pensare e da venti minuti… Oddio, Juliet, quello era sangue. Cosa ho fatto, cosa ho-" man mano che il biondo parlava, sentivo il mio corpo tendersi dal timore e dalla rabbia: se qualcuno aveva osato torcere un solo capello alla mia migliore amica, non sarei stata ad aspettare un secondo di più. Louis doveva aver notato l'espressione sul mio volto, perché mi stava fissando con aria preoccupata.
"Resta al pub, non muoverti e aspettami. Sono lì fra un attimo, Niall, non andare nel panico e cerca di capire chi é l'ultima persona che l'ha vista" mi alzai e indossai di nuovo la felpa. 
"Cosa succede?" 
"Jade era a lavorare all’Old Irish, non si trova e sembra che sia successo qualcosa" aprii la porta del camper, accorgendomi che Louis era dietro di me.
"Vengo con te. Fidati" disse come se avesse esperienza nel campo. Scossi la testa, ma prima che potessi fare altro mi passò il braccio intorno alla vita e cominciò a correre talmente veloce che dubito qualcuno potesse perfino accorgersi del nostro passaggio. La città sfrecciava veloce ai nostri lati e i passanti diventavano ombre colorate e informi. Mentre arrivavamo al pub in una manciata di secondi, mi sembrò di sentire Louis dire qualcosa tra sé e sé, concentrato ad evitare macchine e girare alla traversa giusta. Ma eravamo troppo veloci e le sue parole si persero dietro di noi.
 
"Niall!" urlai, sentendo i piedi toccare saldamente terra mentre il mio amico usciva frettoloso dal locale. Il suo sguardo si fermò su Louis, dietro di me, mentre mi avvicinavo a lui. Sapevo che non si conoscevano, ma non mi sembrava il tempo delle presentazioni. 
"Lui sarebbe?" domandò.
"Louis- rispose l'interessato - posso leggere il dubbio nei tuoi occhi e capisco non crediate più a Zayn, ma penso di potervi essere d'aiuto."
"Andiamo semplicemente dentro a controllare cos'è successo." afferrai Niall per il braccio, cercando di trascinarlo nel locale. Ma lui oppose resistenza.
"Io non credo di poterlo fare, Juliet. Che ne so che non possa esser stato lui a... a rapirla?! Che ne so che non voglia uccidere me o te, una volta dentro! Juls, non posso fidarmi di lui" esplose, e non potevo dargli torto. Per quanto ne sapeva, Zayn non aveva portato che dolore nella mia vita e se Jade se n'era andata o... Sentii uno spostamento d'aria alle mie spalle: Louis era entrato. Mollai il polso di Niall e lo seguii all'interno. Nessuno sembrava particolarmente allarmato, i camerieri dovevano pensare che se ne fosse andata prima dimenticando le sue cose al locale e il mio amico non li aveva allarmati ulteriormente. Dovevamo stare attenti: Jade era imprevedibile quando si arrabbiava, e sarebbe stata capace di sparire dalla circolazione per qualche ora. Però avrebbe lasciato le sue cose al locale? Guardando Louis procedere sicuro fra le persone mi venne naturale pensare che ci fosse qualcosa di più in tutto questo. L'occhiata che mi scoccò, girandosi una volta sola mentre proseguiva, lasciava capire che lui aveva un presentimento. E che non era buono. Sperai con tutta me stessa che Niall ci avesse seguiti e avesse lasciato per un minuto il suo giustificato astio per i parassiti quando in ballo c'era la nostra Jade, e infatti lo vidi qualche metro dietro di me, sgusciare tra la folla. 
Eravamo arrivati al magazzino quando Louis si fermò di colpo, immobilizzandosi, così rapidamente che gli andai quasi a sbattere addosso. Mi spaventò. Feci appena in tempo a sbirciare i suoi occhi, che erano diventati quasi bianchi come quella volta nel bosco, e ad accorgermi che stava annusando un delicato profumo nell'aria prima che riprendesse a camminare velocemente. 
Mi inginocchiai a terra, riconoscendo il braccialetto gemello di Jade e notando una piccola chiazza rossa, come se più gocce di liquido fossero cadute nello stesso punto. E quel liquido era, indiscutibilmente, sangue. Ma i parassiti risucchiavano l'energia, e quindi non aveva alcun senso.
Louis si era chinato vicino a me, ora anche Niall ci aveva raggiunti. 
"Voi pensate che sia..." cominciò, ma il tono pacato di Louis lo interruppe.
"Cent'anni e usa ancora lo stesso profumo" sussurrò.
"Scusa?" domandai, certa di non aver capito bene.
"Poco fa ti ho detto che io sono stato Creato, Giulietta - il soprannome mi sfiorò, ma lasciai immediatamente stare - e sembra che il buon vecchio Harry non abbia mai smesso di cercare nuovi amici. Sapevo che era vicino a Londra, dannazione" 
"Cosa stai dicendo?" proruppe Niall, che sembrava improvvisamente prendere le parole di Louis come oro colato.
"Sto dicendo che qualcuno qui voleva un'altra amica da aggiungere al suo gruppo. Sto dicendo che ci conviene muoverci, perché - si rivolse a me - Harry, il mio Creatore, ha appena deciso che Jade é abbastanza degna di entrare nel suo gruppo di parassiti. E non sono buoni e ragionevoli, ti assicuro che non lo sono. Harry vuole trasformare Jade." aggiunse in tono grave. 
Mi aggrappai con una mano allo scaffale al mio fianco, e vi appoggiai la schiena: io ero solo stata in pericolo per via dell'energia per un paio di mesi, e ora Jade rischiava di... di morire ed essere condannata per sempre. Sarebbe successo lo stesso se io non avessi mai incontrato Zayn? Magari saremmo state insieme a casa quella sera, a guardare una commedia romantica e ridere sui cliché. Ancora una volta, tutto sembrava sempre e comunque colpa mia. Mi rialzai.
"Dobbiamo trovarla Louis, dobbiamo farlo- non avevo ancora idea di cosa gli stavo chiedendo: cercare questo Harry per lui non doveva essere piacevole, ma io volevo soltanto la mia amica e al momento non fui in grado di ragionare chiaramente, più tardi lo riconobbi. Chissà cosa le sarebbe potuto succedere se l'avessero presa nel gruppo. Doveva essere condannata anche lei? Dovevo perdere anche lei? - Per favore, sei l'unico che può aiutarci." supplicai. Non si fece attendere.
"Non sarà facile, ma farò tutto quello che posso per ritrovarla e salvarla, avete… hai la mia parola. – posò la mano destra sul petto, e mi sembrò di scorgervi una piccola scintilla - Anche voi dovete essere pronti, però, e fare tutto quello che vi dico" cercò i miei occhi, e annuii in risposta. 
Infine si rivolse a Niall, che stava stringendo i pugni ed era bianco in volto: "Qualunque cosa" rispose.
















 






 
 

OH MY JOSHY
TRA POCO ARRIVA L'AZIONE FUCK YEAH
ringrazio tutte le lettrici e le persone che hanno recensito gli ultimi capitoli! c:
In caso vogliate contattarmi sui social,
nelle icone vicino alla mia immagine nella pagina autore troverete tutto.
Alla prossima :)
Joanne
 

 
 

Grazie perché penso che ognuno nella sua vita o nella sua eternità debba provare un sentimento come quello che mi ha legato a te, una ragione per cui vivere senza pensare alla morte o a ciò che ti aspetta nel futuro, grazie per avermi fatto provare l'amore prima che cadessi senza speranze. Spero che il futuro ti riservi lo stesso, e per quanto possa mantenere la promessa, non ti dimenticherò mai.
   
 
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