-Alys, vieni! Dobbiamo andare al cenone!-
-Arrivo Silv...-
La riccia viola scese dalle scale, sistemandosi il cerchietto.
Il riccio bianco la osservò la sorellina adottiva: c’era qualcosa che non andava... il suo pelo e gli aculei erano fin troppo pallidi... non erano più del loro bel color ametista, erano quasi rosa fucsia...
-Aly Chan, sei sicura di stare bene?-Chiese Silver.
-S...sì fratellone... sono s...solo...-Non finì la frase che perse l’equilibrio e cadde addosso a Silver.
-Alys, scotti!-Esclamò il riccio bianco, toccandole la fronte.-Lascia, ti porto a letto.-
La prese sulle spalle e la portò nella sua camera.
-Stai buona e tranquilla, che ti vado a prendere il termometro e poi ti aiuto a mettere il pigiama.-Le disse, alzandosi e uscendo dalla stanza.
Alys sbuffò e si alzò barcollando, dirigendosi verso l’armadio.
Odiava quando stava male. Lei stava male pochissime volte, ma quelle poche volte stava talmente male che non riusciva a reggersi in piedi. E così Silver doveva aiutarla persino a vestirsi.
Aprì l’armadio e prese il pigiama, poi si levò i vestiti e iniziò a vestirsi, cercando di ignorare i giramenti di testa.
Stava cercando di disincastrare il ciuffo dai bottoni della maglia, quando sentì la porta aprirsi.
Silver ridacchiò, guardando la scenetta buffa che gli si parava davanti. Si avvicinò alla riccia viola e l’aiutò a infilarsi la maglietta del pigiama, poi le misurò la febbre.
39 e 5.
-Sei di nuovo uscita sotto la pioggia senza ombrello?-Chiese, intenerito.
Alys annuì, strofinandosi gli occhi con la manica del pigiama.
-Non cambierai mai!-Rise il riccio bianco, scompigliandole gli aculei.-Vado a chiamare Sonic e gli dico che non vengo al cenone, i regali li porterò un altro giorno.-
-Ma no!-Protestò Alys.-Vai pure, so fare da sola!-
Silver la guardò: era veramente tenera quando era malata, con il musetto tutto rosso e il pigiama perennemente sformato che le cadeva sulle mani e sui piedi.
-Scordatelo. Con quasi quaranta di febbre non ti lascio qui da sola.-Affermò.
La riccia viola sbuffò. Non le piaceva quando Silver rinunciava a qualcosa per lei. Si sedette a gambe incrociate sul letto, poi si illuminò.
-Allora possiamo vedere un film horror? Ti preeeeego!-Lo supplicò, con gli occhioni da cucciola che solo lei sapeva fare.
Silver sorrise, scompigliandole il ciuffo.-Piglia la coperta e scendi, io prendo i film.-

Dopo alcuni minuti erano entrambi sdraiati sul divano, avvolti nella coperta di lana, a guardare “La bambola assassina”.
-Noooo... girati, è dietro di te!-Esclamò Silver, guardando terrorizzato lo schermo.
-Ecco che lo trucida!-Disse Alys con aria sadica.
E con la cruenta scena finale, il film terminò.
-Fiuuuuu... non lo guarderò mai più!-Disse il riccio bianco, portandosi una mano al petto.
-Ma non faceva nemmeno paura!-Lo prese in giro la sorella adottiva, dandogli un amichevole pugnetto sulla spalla.
-Sembri completamente guarita adesso.-Notò Silver.
-Un film horror è sempre quello che ci vuole per un malato, credi a me.-Rispose Alys, sbadigliando.
Appoggiò la testa sulla spalla di Silver e chiuse gli occhi. Il riccio non si accorse di niente fino a che non le diede alcuni colpetti, e lei non fece altro che mugolare e stringersi di più a lui.
Era veramente bella quando dormiva...
“Ma cosa vado a pensare!”
Silver scosse la testa e guardò Alys, che dormiva pacifica sul suo petto.
Un’idea folle gli attraversò la mente, e, preso da chissà quale crisi mistica, si chinò sul suo viso e le posò un casto e leggero bacio sulle labbra.
Si staccò dopo alcuni secondi, con ancora il sapore di rose e fragole impresso sulle labbra.
In quel momento si accorse di ciò che aveva fatto: aveva baciato sua sorella!
Beh, sua sorella... era stata adottata...
Silver sorrise: non era affatto pentito di quello che aveva fatto.
Si sistemò meglio sul divano e strinse a sé Alys, per poi addormentarsi.

-Sveglia Silver! È Natale!-
Il riccio bianco alzò lo sguardo, incontrando gli occhi fucsia della riccia viola.
Si alzò di malavoglia dal divano. Alys sembrava perfettamente guarita, e si era vestita con i vestiti che doveva mettere la sera prima.
-Muoviti a svegliarti! C’è una sorpresa!-Lo riprese la riccia viola.
Silver si strofinò gli aculei e andò in camera sua a vestirsi.

-Sonic! Ragazzi! Alla buon’ora!-
Alys aprì la porta alla minifolla di mobiani davanti alla porta.-Silver è di sopra, arriverà tra poco.-Disse, facendo entrare gli ospiti.
-Aly Chan, che cos’è tutto questo trambusto?-
Alys si voltò.-Alla buon’ora, Silv!-Esclamò.-Comunque, visto che non eravamo riusciti a partecipare il cenone, dopo che ti sei addormentato mi sono messa d’accordo con Sonic e gli altri per farne un altro oggi!-Spiegò.
Poi si alzò sulle punte dei piedi e gli diede un bacio sulla punta del naso.-Buon Natale, Silv.-Gli sussurrò all’orecchio.
Il riccio assunse tutte le colorazioni di rosso conosciute e non.-B...buon Natale anche a te, Aly Chan...-Disse, imbarazzato.
Mentre tutti gli ospiti si sedevano nella terrazza sul retro, Silver corse in camera.-Aly Chan, vieni che ti do un regalo!-
Alys lo seguì, curiosa.
-Guarda Silv, nevica!-Esclamò, guardando fuori dalla finestra della camera di Silver.
-Già.- Silver estrasse da sotto il letto un pacchetto blu stretto con un fiocco argento.-Buon Natale, Aly Chan.-

Quando i due scesero in veranda, quasi nessuno notò i braccialetti uguali che portavano al polso.
Amy lo notò.-Che cosa significano quelli?-Chiese, indicando i braccialetti.
Alys e Silver si sorrisero furbescamente.
-Eh sapeste.-