Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    15/10/2014    3 recensioni
EunHae
Ricordi quando dicevo che ci sarei sempre stato
da quando avevamo dieci anni, bambino
Quando eravamo fuori in giardino a giocare
Al tempo non sapevo ancora
Ma mi sono innamorato del mio migliore amico
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa song-fic è basata sulla canzone “Best Friend” di Jason Chen.



*



Best Friend
di slanif


 

Ricordi quando dicevo che ci sarei sempre stato
(lo dicevo) da quando avevamo dieci anni, bambino
Quando eravamo fuori in giardino a giocare
Al tempo non sapevo ancora


Quanto tempo è passato?
A volte sembra un’eternità. A volte solo pochi minuti.
Quel che è certo, è che il tempo è passato e noi non siamo più gli stessi.
O forse lo siamo, perché nonostante tutto quello che la vita ci ha riservato e tutto quello che c’è stato in mezzo da quando ci siamo conosciuti a oggi, non ci ha impedito di rimanere migliori amici.
Avevamo appena dieci anni quando i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta e io ti ho sorriso col mio sorriso più allegro. Perché anche se non avevo idea di chi fossi, quel sorriso sghembo mi ha subito fatto capire che ti avrei voluto bene, che con te sarei stato bene.
Eravamo nella sala prove della SM, poco più che bambini, ancora non consapevoli di quello che sarebbe stato essere degli Idol.
Eravamo semplicemente lì, a prenderci quello che la vita ci stava dando. A metterci d’impegno per non deludere le nostre famiglie, soprattutto io il mio papà.
« Anche per te è il primo giorno? », ti chiesi.
Tu annuisti, guardandomi di sottecchi. Avevi la punta delle orecchie rossa. Si vedeva lontano chilometri che eri terribilmente imbarazzato.
« Ti va se ci mettiamo vicini? », ti chiesi ancora.
Tu annuisti ancora senza rispondere, nascondendo gli occhi sotto la frangia.
E io mi misi vicino a te e continuai a parlarti per tutto il giorno, per nulla scoraggiato dal tuo mutismo, prendendo a causa di questo anche qualche rimprovero dal maestro di ballo e poi da quello di canto.
E fu così per tanti e tanti giorni. Io che parlavo, parlavo; e tu lì vicino a me che rispondevi a monosillabi.
Stavo quasi per gettare la spugna quando, di punto in bianco, venisti nel giardino e ti sedesti vicino a me per mangiare il pranzo che ci eravamo presi alla mensa.
Non lo avevi mai fatto, nonostante te lo avessi chiesto tante e tante volte, e questo mi fece capire che volevi essere mio amico.
Il mio cuore si scaldò e quasi esplose di gioia.
Abbracciarti di slancio fu l’unica cosa che potei fare, ridendo di felicità.

Ora capisco che eri l'unico
Non è mai troppo tardi per dimostrarlo
Siamo invecchiati assieme, avendo sentimenti che c'erano anche prima
quando eravamo così innocenti


E sono passati venti anni da allora.
Siamo alla soglia dei trent’anni ma a volte mi sento ancora come quel bambino che cercava in tutti i modi di strapparti una parola o un sorriso.
Mi sento ancora come quel bambino che voleva fare di tutto per avere un posto speciale nel tuo cuore.
Senza sapere perché, inconsapevole di qualunque cosa provassi.
Volevo solo che tu avessi occhi solo per me.
Lo voglio ancora.

Mentre diverse altre ragazze entravano ed uscivano dalla tua vita
e tutte le notti che piangesti
Ragazzo, io ero lì al tuo fianco
Come potevo dirti che ti amavo
Quando tu eri così felice con qualche altra ragazza?


In vent’anni che ti conosco, ho visto tanti aspetti di te.
Probabilmente ti conosco meglio di quanto conosco me stesso.
E’ stupido, davvero, ma a volte mi faccio delle domande e mi accorgo di dirmi: « Hyukkie avrebbe fatto così… » Non Donghae, ma Hyukjae.
Perché te l’ho detto, ti conosco come le mie tasche.
Perché ti amo come nessun altro al Mondo può amare qualcun altro.
Ti amo così tanto che in tutti questi anni ero sempre con te, stesi sul letto a mangiare gelato e a vedere un film, mentre tu mi raccontavi della tua nuova fiamma, felice come un bambino di aver trovato qualcuno che ti apprezzava e rideva delle tue battute.
Mentre tu, magari, piangevi perché lei ti aveva fatto del male.
E io lì a maledire te per voler bene a qualcun altro; a maledire lei per aver fatto del male alla cosa più preziosa che Dio mi ha donato.
Quando ti sentivo dire cosa ti aveva fatto la ragazza di turno, magari facendo scoppiare qualche scandalo come è successo con IU(1), e tu piangevi e ti domandavi: « Cos’ho fatto di male? Cosa c’è di sbagliato in me? »; avrei voluto gridarti: « Niente di niente, dannazione! Tu sei perfetto così come sei e io ti amo da morire con tutti i tuoi difetti! »; ma non potevo.
Il tuo sguardo era altrove, la tua mente volava alta e il tuo cuore saltava da un letto a un altro senza mai soffermarsi a lungo.
L’unica costante della tua vita ero io e, se per continuare ad esserlo dovevo fingere di essere solo il tuo migliore amico, allora mi stava bene.

So che suona come una pazzia
il considerare che tu possa essere il mio ragazzo
Ragazzo, tu significhi molto per me
perché niente è comparabile a quando
siamo più leggeri dell'aria e
non vogliamo scendere nuovamente a terra


Ma poi è arrivato il giorno in cui non ce l’ho più fatta.
Il giorno in cui continuare a piangere non mi faceva andare avanti.
Il giorno in cui Leeteuk mi ha detto di darmi una svegliata e fare qualcosa, o mi sarei rovinato con le mie stesse mani.
Il giorno in cui ho cominciato a prendere coscienza che non potevo continuare a sperare in silenzio, a piangere da solo, ad amarti platonicamente.
Per questo ora sono qui, a tremare come una foglia al vento, rosso come un peperone, a cercare di far uscire le parole che per vent’anni ho covato nel cuore e che adesso, che davvero devono uscire, non ne vogliono sapere di prendere forma e raccontare quanto tu sia importante per me.
« Cos’è che vuoi dirmi, Hae? », mi chiedi di nuovo, sorridente e seduto a gambe incrociate davanti a me, con quelle gengive che spuntano appena e che io vorrei poter carezzare con la lingua almeno una volta.
« E’ tanto che aspetto di dirtelo e non so come fare… », ammetto, un po’ tremante. La voce è incerta e non riesco a guardarti negli occhi.
« Dici davvero? Hai un segreto con me? » Il tuo tono sorpreso e un po’ ferito mi impone di alzare appena gli occhi su di te.
Annuisco piano. Stavolta sono io quello che non parla.
« E da quando? », mi chiedi con tono aspro. Hai gli occhi pieni di rabbia e dolore.
« Perché pensi che io ti stia tenendo un segreto brutto? », ti domando sorpreso.
« Perché io e te ci diciamo tutto, Donghae. E dev’essere per forza qualcosa di brutto se non me lo vuoi dire. Qualcosa di davvero brutto. »
« Non potrebbe essere qualcosa di davvero bello, invece? »
« E me lo stai tacendo? Da quanto tempo? »
« Vent’anni. »
« Vent’anni? » Il tuo tono è scandalizzato, ora, e tremi di rabbia trattenuta.
« Non importa se sono venti minuti o vent’anni. Certe cose non si possono dire con leggerezza, Hyukjae. Perché così come mi è bastato uno sguardo per innamorarmi di te, altrettanto ho capito che avrei dovuto custodire gelosamente questo segreto dentro di me. E non voglio rovinare quello che abbiamo costruito; l'amore è così imprevedibile. Ma è il rischio che mi sto assumendo, per il quale spero e prego, che tu ti innamori del tuo migliore amico(2). Che tu ti innamori… di me. »

Prego per tutto il tuo amore
Ragazzo, il nostro amore è così irreale
Voglio solo raggiungerti e toccarti, stritolarti, qualcuno mi fermi
Questa cosa è come un film
che non so come finisce, ragazzo
Ma mi sono innamorato del mio migliore amico


La tua faccia è tutta un programma.
La vedo venir attraversata da mille sentimenti diversi: sorpresa, confusione, imbarazzo, paura, rabbia, affetto.
In un altro momento ti prenderei in giro, ma adesso no.
« Io… » Non sai cosa dire, eh?
« Mi dispiace. Lo so che questo cambia tutto; e che forse è bello solo per me, ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro, Hyukkie. Sono vent’anni che ti sono vicino. Se penso alla mia vita, a tutto quello che ho vissuto… ai momenti belli, ma soprattutto in quelli brutti, tu ci sei sempre. Sei l’unica costante della mia vita e ho capito che quel sentimento che tengo dentro da così tanto tempo non può più essere celato. Dovevo rivelartelo, perché non essere onesto con te mi faceva stare male. Perché tu sei la cosa più bella e importante della mia vita e niente e nessuno, nemmeno un tuo rifiuto, potrà mai cambiare tutto questo. »
Ho il cuore in gola.
Ho davvero tanta paura.
Ma spero e prego e confido che tu dica sì.
Che tutti gli abbracci e i baci e le carezze e l’affetto fossero solo una misera coperta per coprire quello che realmente c’era sotto, amore e non semplice affetto, così come è stato per me.
« Io… Hae… » Continui a tentennare e mi sembri tanto quel bambino impaurito di vent’anni fa.
Vent’anni… è tutta la vita che sei con me.
Come faccio a dirti addio, se mi rifiuti, se mi dici che ti faccio schifo e non vuoi più nemmeno essere almeno mio amico?
Ho così tanta paura…
Vorrei solo stringerti forte e non lasciarti mai andare.
« Hyukkie, mi dispiace, davvero. » Il silenzio mi sta uccidendo. Vederti annaspare è più di quanto io possa sopportare. « Lo so che adesso non vorrai più saperne di me, ma… »
Le parole mi muoiono in gola.
Le tue braccia mi stringono forte il collo.
« Mi ricordo di quando mi hai detto che ci saresti sempre stato. Sin da quando avevamo dieci anni(2). », mi dici piano, soffiando le parole sulla mia spalla.
Annuisco lentamente: « Sempre, per te. », dico sinceramente.
« Pensavo lo facessi solo perché mi consideravi il tuo migliore amico… »
« Ma è così! Tu sei il mio migliore amico! Ma questo non esclude il fatto che io non possa essermi innamorato di te… » La voce mi muore piano piano in gola. E’ doloroso, fa male. Forse mi manca il respiro.
Ma mi manca ancora di più quando tu, tirando il tuo stupendo e luminoso viso davanti al mio, mi dici con un sorriso innamorato: « Allora siamo in due. Anche io mi sono innamorato del mio migliore amico(2). »



FINE

  1. Iu: Per chi non lo sapesse, tempo fa questa ragazza (che è una Idol, per la cronaca), postò una foto su Twitter con lei e Hyukjae in chiari atteggiamenti post-sesso (QUESTA, per la cronaca). La foto venne subito rimossa, ma non devo neanche specificare che si scatenò un polverone, vero? La giustificazione di entrambe le case discografiche fu che IU era ammalata in estate e che Eunhyuk la fosse andata a trovare. Seee!

  2. Ovviamente la parte in corsivo è una delle strofe della canzone.


Questa diabetica fan fiction è per quell’essere ancor più diabetico che porta il nome di Lee Donghae. Infatti, proprio oggi, il nostro amato pesciolino compie gli anni. E sono 28. BUON COMPLEANNO, DONGHAE! :)

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: slanif